12. Questione di sguardi
IN QUESTO CAPITOLO ODIERETE TANTO DIEGO, SPERIAMO CHE SI FARA' PERDONARE.
(Scusate se troverete errori appena concluderò la storia, farò un'accurata revisione di tutti i capitoli)
DAMIANO LEONARDI POV
I miei occhi rimangono fissi sulla ragazza affianco al mio caro fratellino.
I suoi occhi color mare sono qualcosa mai visti prima d'ora, adesso capisco perchè è il punto debole di Diego.
E' la ragazza più bella che abbia mai visto. Così genuina, ingenua, gentile.
Il suo sguardo mi ha subito rapito, direi quasi che ha rubato il mio cuore.
Gli occhi dei qui presenti sono tutti fissi su di me, ma non mi importa, mi importa solo degli occhi azzurri della fanciulla dinanzi a me.
«Benvenuto. Non sapevo che Rafael avesse un fratello, prego accomodati» mormora con la voce soave, rompendo il ghiaccio che si stava creando.
Afferro delicatamente la sua mano e la bacio dolcemente guardandola fissa nei miei occhi neri come la pece, «il piacere è tutto mio, bambolina» arrossisce delicatamente, facendo sembrare il suo viso ancora più bello.
Questa bambolina mi fa girare la testa, lei sarà la mia fine.
DIEGO POV
Gli ha davvero dato il benvenuto? O bambina mia, mi farai impazzire.
Lei non sa chi sia lui, testone. Mi ricorda la mia voce.
Le afferra la mano e la porta nella sua bocca, i nervi mi assaltano.
Se gli tiro un pugno desterò sospetti ma, se non faccio nulla morirò dentro.
«Allontanati dalla mia fidanzata» urla Rafael strattonando Beatrice indietro.
Finalmente amico mio, finalmente! Buon risveglio, cazzo.
Il mio peggior nemico l'ha toccata. Ha toccato il mio più grande tesoro, ed io non ho potuto fare nulla.
«Ti stavamo aspettando, sai?» mormoro sarcastico.
«Sono onorato che i vostri pensieri gentili siano su di me» sbraita, «tutti parlavano dello schianto che aveva rimorchiato il mio fratellino. Ed io di certo non potevo non conoscere la mia futura cognata, no?» sogghigna malizioso.
Se non toglie gli occhi su Beatrice, lo uccido all'istante.
BEATRICE POV
Ho sentito bene? Ha parlato di rimorchiare? Per chi mi ha preso?
«Non sono una merce che ha bisogno di essere rimorchiata» sbraito nervosa, «quindi la prego di badare a come parla quando si rivolge a una donna»
I suoi occhi si illuminano, «bella, coraggiosa e pericolosa. Un mix della donna dei miei sogni, insieme saremo puro fuoco» mormora divertito.
Guardo le iniziali incise nella tasca della sua giacca DL, mi fanno pensare solo a un nome: Damiano Leonardi, ma non sapevo fossero fratellastri con Rafael.
Dopo la confessione di Diego ho cercato informazioni su quest'uomo, è crudele e pericoloso. Uccide per piacere, ma non tocca le donne e nemmeno i bambini, e questo mi dà un pò di coraggio.
Vedo Diego avanzare verso di lui, e se non lo fermo andrà a finire molto male.
Faccio un lungo respiro e mi munisco di coraggio.
Lo afferro dal braccio e lo tiro indietro, faccio un passo avanti e guardo dritto negli occhi questo gran maleducato «visto che è entrato senza invito vuol dire che non è il benvenuto qui, quindi la prego di lasciare questo ricevimento» blatero, «e per la cronaca, preferirei morire anzichè essere la donna dei tuoi sogni» sbraito per poi afferrare Rafael e allontanarmi al centro della sala, sotto lo sguardo sbalordito di tutti gli invitati.
Giro tra gli invitati mano nella mano con Rafael, sotto lo sguardo furioso di Diego, ma è stato lui a dirmi di non destare sospetti. E finché quell'uomo è qui non posso fare altro.
Sono già le due e un quarto, sono tanto stanca. Ma gli invitati non si decidono ad andarsene.
Anche Leonardi è ancora qui, parla e si diverte con gli invitati, inseguito sempre dal suo cane da guarda che lui cita come 'il mio braccio destro'.
Durante la serata io e Diego ci siamo lanciati continui sguardi furtivi, stava sempre seduto a bere insieme a quell'oca, fino a quando da circa mezz'ora non l' ho più visto.
Forse era troppo ubriaco ed e andato a dormire. Più volte ho cercato di scappare da qui per andare a cercarlo, ma ogni volta veniva sempre un ospite a parlarmi.
«Torno subito» bisbiglio a Rafael.
Lancio un'ultimo sguardo verso Maggie e la vedo scatenarsi insieme a Ginevra, Aleandro e Thomas.
Mi dirigo verso le stanze al pian terreno alla ricerca di Diego, spero proprio che non si sia sentito male.
Dopo la terza porta aperta invano, apro la quarta e lo vedo lì.
I miei occhi si sgranano e iniziano a lacrimare.
E' all'impiedi con i jeans abbassati e la testa all'indietro, mentre quella civetta bionda gli fa un pompino.
Gli occhi chiusi di Diego e le labbra socchiuse come segno di piacere. Un piacere che è stato dato da un'altra donna.
All'improvviso le sue parole mi rimbombano in testa: 'non farò nulla mia Bea, perchè nei miei pensieri ci sarai solo tu'.
BASTARDO! STUPIDA IO CHE HO CREDUTO IN LUI.
Il mio respiro inizia a farsi pesante, mi avvio verso la scena raccapricciante e libero uno schiaffo sulla sua guancia con tutta la forza che possiedo, sotto lo sguardo sbalordito della donna inginocchiata davanti a lui.
Apre d'istinto gli occhi smeraldo e guarda con confusione Marianne, come se si aspettasse un'altra donna hai suoi piedi, poi si gira per incontrare i miei azzurri e lacrimanti.
«Bea» mormora, alzandosi subito i jeans e strattonando Marianne lontana da lui.
Lo guardo per l'ultima volta con tanta delusione e corro fuori dalla porta. Prendo un lungo sospiro, asciugo le lacrime e mi dirigo dal mio finto fidanzato.
Dopo due minuti lui giunge in sala, si avvicina nella nostra direzione, ma io non sono ancora pronta ad affrontarlo nè tantomeno a reggere il suo sguardo.
Afferro in fretta la mano di Rafael e ci immergiamo tra la folla di danzatori.
Mette delicatamente le sue mani attorno alla mia vita e io d'istinto aggancio le mie mani attorno al suo collo.
Guardo in direzione di Diego, che se ne sta appoggiato al tavolo, guardandoci con lo sguardo furioso. Una settimana fa questi sguardi mi avrebbero impaurita a morte, ma non oggi. Oggi i suoi sguardi non mi fanno più effetto, specialmente dopo stasera.
Mi avvicino a Rafael e appoggio la fronte sulla sua, forse è da egoisti usare Rafael per fare ingelosire Diego, ma voglio fargli provare ciò che ho provato io.
Sento lo sguardo di Diego bruciarmi dentro l'anima, quindi decido di continuare questo gioco. Mi avvicino lentamente alle labbra di Rafael ma mi blocco. Non riesco ad andare avanti, non voglio essere baciata da lui. Voglio che sia Diego a farlo.
Ciò che stavo per iniziare, viene concluso da Rafael, che mi afferra il viso con entrambe le mani e schiaccia delicatamente le sue labbra sulle mie.
Forti applausi e fischi rimbombano la stanza, seguito dal rumore di un bicchiere rotto.
Il bicchiere rotto che si trova nella mano sanguinante di Diego.
Sgrano gli occhi alla vista del sangue, il mio cuore vuole correre da lui per medicarlo, ma i miei piedi non fanno un passo. Rimango li, incastrando i nostri occhi in un unico sguardo.
I miei occhi pieni di delusione, e i suoi occhi pieni di rabbia.
La serata finisce alle tre e mezza, dopo che tutti gli invitati ci hanno calorosamente salutati, hanno finalmente lasciato la festa.
«Posso rubarti un attimo la tua ragazza?» chiede Leonardi.
«No, non puoi» sfreccia Rafael mettendosi davanti a me, in segno di protezione.
I miei occhi continuano a vagare su Diego, che ha lo sguardo fisso su noi tre, pronto ad agire in caso di qualche problema.
Dopo ciò che ho visto in quella stanza, Diego ha subito buttato fuori dalla festa Marianne, ma questo non basta. La colpa la si ha in due.
E cosa c'è di meglio nel far ingelosire l'uomo che ami con il suo peggior nemico?
Si pentirà per il dolore che mi ha fatto provare.
«Rafael per favore, non succederà nulla» dico afferrandolo dal braccio, «arrivo subito» mormoro per poi allontanarmi con il loro peggior nemico.
«E' stato un piacere conoscerti, mi scuso per averti fatto arrabbiare non era per niente mia intenzione» mormora davvero dispiaciuto, o finge bene, non so.
Annuisco semplicemente, rivolgendogli un sorriso.
«Penso che tu abbia già capito che tra me e loro non scorre buon sangue. Riguardo le donne, non so mai quando dire la cosa giusta purtroppo non ho mai avuto una ragazza fissa, colei che mi ha rapito il cuore, se non delle prostitute che mi corrono dietro»
«Non capisco, quindi lei mi aveva preso per una prostituta?» chiedo agitandomi.
Mi afferra delicatamente la mani e incastra i suoi occhi neri con i miei, «non sto dicendo questo. Per favore non fraintendermi. Sei l'unica ragazza pura e genuina che abbia mai incontrato» mormora, «spero che se un giorno, ci dovessimo rivedere non riserverai odio contro di me» borbotta baciandomi di nuovo la mano.
DIEGO POV
Questo adesso è troppo.
Ho lasciato correre la prima volta, ho lasciato correre anche il bacio tra Beatrice e Rafael; che mi ha divorato l'anima, ma ora tutta questa attenzione verso Beatrice non la tollero più.
Questo bastardo sta palesemente flirtando con Beatrice sotto i miei occhi.
Mi avvio verso la loro direzione, «Leonardi» urlo, scagliandomi su di lui prendendolo a pugni.
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