Capitolo 15
~03/01/2015
James' POV
Sento qualcuno saltarmi sulle spalle, e penso di intuire subito chi sia.
I miei sospetti trovano conferma nella voce del mio migliore amico.
-Mi sei mancato peluche- e mi scompiglia i capelli e mi appoggia il naso sulla guancia, con fare giocoso, mentre sorrido.
Tutto ciò avviene sotto lo sguardo quasi sbalordito di Marcelo.
-Mi dovete dire qualcosa voi due?
-Si- rispondo io- che Cris è pazzo- rido mentre mi scende dalle spalle e mi fa una linguaccia.
-Ah beh quello si sapeva già- dice Marcelo, ma ha qualcosa di strano nello sguardo.
Oggi è il primo giorno di allenamenti dopo le vacanze di Natale. Dopo aver passato quello che rimaneva della mattinata e il pranzo con Cris il giorno della vigilia, ho solo passato giornate con la mia ragazza e non ho più visto nessun compagno di squadra.
Raggiungiamo il resto della squadra e ci mettiamo a chiacchierare, parlando delle vacanze e di dove siamo stati.
Vedo che Marcelo si avvicina a Cris e lo allontana per parlargli.
Cristiano's POV
Il mio amico brasiliano mi scruta silenziosamente tenendo le braccia incrociate. Dopo poco parla.
-Tu e James vi siete visti durante queste vacanze, vero?
Non capisco lo scopo della domanda ma rispondo.
-In realtà siamo stati insieme solamente fino a dopo pranzo il giorno della vigilia, a casa mia. Poi basta. Ho passato il resto delle vacanze a far credere a giornalisti e paparazzi di amare ancora Irina, facendomi fotografare con lei e robe simili.
-Quindi ormai sei sicuro di non amarla più?- Mi chiede.
Ormai non ho problemi a dirlo ai miei amici, è cosi e basta. Perciò gli rispondo senza indecisioni di sì.
-Ti va di venire stasera insieme a James, Sergio e Iker da me?- cambia discorso.
Non sono amico dei due spagnoli tanto quanto Marcelo, ma di sicuro mi stanno simpatici e ci vado d'accordo, per cui accetto, ammettendo a me stesso di farlo solo perché ho sentito il nome di James.
Passiamo la prima giornata di allenamenti un po' in palestra e un po' nel campo, dove io e James diamo ottime soddisfazioni al mister in quanto a sintonia.
-Complimenti ragazzi, vi vedo più in sintonia del solito e non può essere che un punto a nostro favore per le prossime partite- ci fa i complimenti e vedo James sorridere soddisfatto. Gli metto un braccio intorno alle spalle e sorridendo ringrazio il mister. Dopodiché stampo un bacio sulla guancia al mio migliore amico.
-Ben fatto, mio piccolo colombiano- gli dico. Non so neanche da dove mi sia uscita questa espressione e mi accorgo di averla detta solo quando mi guarda confuso ma sorridendo.
-Abituatici, mi viene da chiamarti nei modi più strani- gli dico, quasi per giustificarmi.
-Non ho mica detto che non mi piacciono, anzi- mi sorride.
Una volta finiti gli allenamenti e convinto James a venire con noi, partiamo verso la casa di Marcelo.
James' POV
Sono soddifatto dell'allenamento di oggi. Io e Cris abbiamo lavorato bene e il mister ci ha fatto i complimenti.
Nello spogliatoio però Isco mi ha fermato e mi ha fatto delle domande e delle osservazioni, che continuano a ronzarmi nella testa.
-Sembri molto più in confidenza con Cris, come va tra voi due?- mi ha chiesto mentre ci cambiavamo.
-In che senso? Siamo migliori amici e si, è aumentata la confidenza, perché me lo chiedi?
-Solo migliori amici?- mi aveva guardato in modo strano, con un sorrisetto quasi beffardo.
-Cosa vorresti dire?
-Te lo dico sinceramente? Più che migliori amici sembrate una coppia.- mi ha detto con tono deciso, prima di girarsi e andarsene, senza lasciarmi spazio di ribattere. Anche se non avrei saputo cosa ribattere.
Una coppia?
Questa parola continua a ronzarmi nella testa e mi ritrovo a immaginare per un nanosecondo una situazione in cui ciò che ha ipotizzato Isco sia vero, ma allontano subito l'immagine dalla mia mente. No, non può essere.
Cristiano's POV
Arriviamo casa di Marcelo e come prima cosa ci offre da bere.
-Cris, hai presente l'enorme seminterrato di questa casa?- mi chiede Marcelo e ricordo quasi subito l'enorme spazio che si trova sotto a questa casa, e mi ricordo anche che non sapeva come utilizzarlo quando aveva comprato la casa.
-Si, certo, perché?
-Guarda cosa ne ho fatto. Seguitemi.
Lo seguiamo scendendo le scale e, una volta arrivati giù, ci si presenta davanti agli occhi una zona veramente confortevole: al centro si trova una piscina piuttosto grossa, che si collega a una piccola piscina idromassaggio. Intorno si trovano diversi divani e una piccola zona-bar.
-Wow, hai fatto la cosa giusta, riccio- gli do una pacca sulla spalla- stranamente- aggiungo, e mi da una spintarella ridendo.
-I seriker lo sapevano già perciò hanno portato i costumi. Spero a voi non dia fastidio se vi presto i miei, o siete schizzinosi?
-I... cosa?- James lo guarda confuso
-Ah già che tu sei nuovo
Intervengo io -Sergio + Iker = Seriker, capisci? È una cosa usata dalle pazze fangirl che hanno capito che tra i due c'è qualcosa- gli dico
- Ah, capisco- mi risponde, con una espressione concentrata, mentre sento Iker lamentarsi e borbottare un "uffa, ancora con questa storia". Credo che stiano cercando di lasciarsi questa cosa alle spalle, ma si vede che non ci riescono. Però finché convincono i giornalisti va bene così.
-Oh ma sapete che esiste anche la Crismes?- ci dice Marcelo e questa volta sono io a strabuzzare gli occhi.
-La... cosa?- chiedo
-Cristiano+ James - risponde tranquillo.
Crismes? C'è veramente gente che pensa che possa esserci qualcosa tra di noi?
In effetti James è l'amico con cui ho confidenza, quello con cui sto meglio, ma noi due insieme? Non sono disgustato da questa cosa, semplicemente non l'ho mai pensata, talmente è impensabile, o forse ho sempre cercato di allontanare l'idea. Insomma, io sono Cristiano Ronaldo, il calciatore che è andato a letto con un casino di donne... io gay?
Il mio pensiero torna a quella sera in cui James ubriaco stava per baciarmi. Il suo respiro sulle mie labbra e il mio cervello che per un nanosecondo stava per cedere, e solo ora mi accorgo che probabilmente l'avrei fatto, se non fosse stato per il rientro in casa degli altri.
Ma no, forse non l'avrei fatto.
Il brasiliano mi risveglia dai miei pensieri, e probabilmente risveglia James dai suoi.
-State pensando a voi due come coppia? - ci chiede quasi ridendo.
-Pf, figurati, io sono eterissimo- gli rispondo, quasi più per convincere me che lui.
Marcelo e i due spagnoli scoppiano a ridere alla mia affermazione, mentre James è ancora perso nei suoi pensieri.
-Lasciamo perdere, vi presto i miei costumi?- Marce cambia discorso.
Io e il mio migliore amico annuiamo.
Dopo poco, ci ritroviamo tutti in piscina, a schizzarci l'acqua addosso e a sfruttare i getti per rilassarci.
Osservo Iker e Sergio: sono totalmente a loro agio ad abbracciarsi, tenersi per i fianchi, darsi baci sulle guancia, mentre io ogni volta che lo faccio con James mi sento quasi bloccato. Non perché non voglia farlo, ma provo una sensazione strana all'interno della mia pancia. Mi piace quando è lui ad abbracciarmi o a fare cose del genere e ho come l'impressione che anche lui provi la stessa strana sensazione, o almeno, questo è quello che mi sembra, dato che entrambi abbiamo attimi di esitazione in situazioni del genere. È quasi come se per arrivare a come si comportano tra di loro i due che sto osservando debba prima accadere qualcosa qualcosa che tra noi non è ancora accaduto.
-Raga ci facciamo un selfie?- propone il nostro numero 12 prendendo il suo cellulare a bordo vasca.
Ci mettiamo in posa per la foto: lui davanti a tenere il cellulare mentre fa la linguaccia e dietro Sergio con un braccio sulla spalla di Iker, tenendo le mani con l'indice e il medio alzati, mentre Iker tiene le braccia incrociate. Di fianco a loro ci mettiamo io e James. Marcelo scatta.
-Ragazzi, non vorrei dire, ma se posto una foto del genere pure i giornalisti crederanno alla Crismes- ci dice riguardando la foto. In effetti mi accorgo di aver messo il braccio intorno al fianco di James, e, nonostante ciò sia sott'acqua, nella foto si vede. Tolgo il braccio imbarazzato, come lo è pure James, e rifacciamo la foto mettendoci più o meno nella stessa posizione di Sergio e Iker, con la differenza che James tiene il pollice alzato.
Dopo un'oretta i due spagnoli se ne vanno, e James pure, lasciando me e Marce soli. Io non ho fretta di tornare a casa, dato che mio figlio oggi sta con mia madre e i cugini, per cui resto ancora un po' con il mio amico.
Siamo sul divano e sembra stia riflettendo su qualcosa.
Dopo qualche minuto in cui lo vedo concentrato rompe il silenzio:
-C'è qualcosa di strano tra te e James-
-Cosa vuoi dire?- gli chiedo.
-Non so, sembrate quasi come Sergio e Iker i primi anni.
-Non dire cazzate, ora non posso neanche essere allegro e affettivo con un mio amico che mi prendete per gay?- ho un tono forse un po' troppo infastidito.
-Quindi sei convinto che mi sto sbagliando?
-...si- rispondo dopo un attimo di silenzio
-A me non sembri cosi convinto- dice alzandosi, e io rimango in silenzio, a guardare nel vuoto, mentre lui se ne va.
-Beh, vado a fare una doccia mentre ci pensi, portoghese confuso
-Non sono confuso- borbotto, mentre scompare in un'altra stanza.
-Amico, lo sai che ti conosco fin troppo bene?- mi urla in risposta dall'altra stanza.
James' POV
Arrivo a casa e trovo un bigliettino di Daniela, che dice che tornerà a casa tra circa due ore.
Mi dirigo verso il bagno per farmi una doccia quando sento una notifica di whatsapp.
Apro il telefono e vedo due messaggi di Isco:
"James, credo di doverti parlare"
"Insomma, darti spiegazioni per come mi sono comportato oggi nello spogliatoio."
Non ho moltissima voglia di vedere qualcuno, sono in un momento confusionale, ma mi dispiace ignorarlo, per cui gli chiedo se può venire casa mia. Dopo due minuti mi risponde affermativo e 20 minuti dopo sento il campanello suonare.
Lo faccio sedere al tavolo offrendogli da bere. Sembra un po' impacciato e imbarazzato
-Tutto ok?- gli chiedo
Dopo essersi messo una mano sulla fronte comincia a parlare.
-Forse ti è sembrato che la tua amicizia e confidenza con Cris mi desse fastidio, forse sono sembrato pure geloso, e mi dispiace tantissimo. Io ti considero come uno dei miei migliori amici, niente di più, non dovrei comportarmi in questo modo. E l'ho capito ora. E sinceramente, quello che ti ho detto oggi non volevo dirlo con cattiveria. Solamente, in questo ultimo periodo sto avendo un periodo difficile, dopo la partenza di Álvaro sto cercando di capire cosa io voglia veramente e forse non te ne sei accorto nemmeno ma per dei momenti ho cercato di paragonare la mia amicizia con te a quella che più o meno avevo con Álvaro. Ma mi sono accorto che è una cosa totalmente diversa e ti chiedo scusa per essermi comportato in modo strano a volte. Forse non avrai capito niente, ma sappi solo che non mi da fastidio la tua amicizia con Cristiano, non più.-
Si ferma per respirare, dopo aver parlato velocemente.
Se prima ero confuso, ora lo sono ancora di più.
-Okay ma non capisco una cosa... cosa pensi ci sia esattamente tra me e Cris di diverso che tra me e te?
Mi guarda a lungo negli occhi prima di incominciare a parlare, deciso.
-James, potrei anche sbagliarmi ma ho visto come lo guardi. Io e te siamo amici, ottimi amici, ma tra voi due sembra esserci qualcosa di... diverso. Io so che mi vuoi bene ma so anche che con Cris ti comporti in modo diverso che con me. A volte ti guardo e sembra quasi che tu cerchi di frenarti dal fare qualcosa che con uno come me non faresti. Nonostante sembriate completamente a vostro agio insieme, lo vedo che con lui sei più insicuro. Quando ti abbraccia, quando ti tocca, sembra che il tuo cervello e il tuo corpo vadano in tilt.
Ascolto il tutto stupefatto. Seriamente si accorge di tutto questo? Mi sta seriamente dicendo ciò che da settimane io cerco di non ammettere a me stesso?
Tolgo lo sguardo dai suoi occhi e rimango a fissare il vuoto.
-Quindi tu stai dicendo che... io, insomma...- non riesco a finire perché mi interrompe.
-No, io non voglio fare conclusioni, ti sto solo dicendo quello che vedo, ti sto facendo accorgere di cose che magari tu non vuoi vedere ma no, non tocca a me fare queste conclusioni. Quello lo puoi sapere solo tu, James.
-Veramente mi comporto cosi solo con lui?- gli chiedo
-Si, James, e lo sai anche tu.
-Potrebbe essere tutto un fraintendimento- gli faccio notare.
-Potrebbe, ma difficilmente fraintendo questo genere di cose- mi risponde sicuro- e poi no, non sono l'unico ad essermene accorto.
Sto per rispondere quando sento la porta aprirsi, facendo entrare Daniela.
-Oh, ciao ragazzi- si avvicina al mio amico e si presenta, e Isco fa lo stesso, dicendo che avrebbe tolto il disturbo.
-Tranquillo, non ti caccio di casa- gli sorride la mia ragazza.
Si gira di nuovo verso di me e mi bacia sulle labbra, senza che io ricambi più di tanto.
-Mi sei mancato, ti amo.
La guardo un attimo prima di risponderle.
-Ti... amo anch'io Dani- probabilmente lo dico pensando ad altro e non risulto molto convincente. Mi guarda strano. Perfino Isco mi sta guardando strano. Per evitare di rendere la situazione imbarazzante o di inventare strane scuse, la bacio, questa volta con più foga, quasi più per convincere me che lei,e la vedo rallegrarsi di nuovo, più convinta di prima, per poi andarsene verso il bagno.
Rimaniamo di nuovo io e Isco e da soli. Ha qualcosa di strano nello sguardo e sembra volermi dire qualcosa, ma si alza.
-Sarà meglio che tolga il disturbo, ci vediamo domani agli allenamenti.
#spazioautrice
Saranno riusciti Isco e Marcelo, i loro amici più vicini, ad aprire gli occhi ai nostri tormentati ragazzi?
Comunque questo capitolo non so se mi convince, è un po' di passaggio credo, il prossimo probabilmente sarà molto molto più importante eheh, sempre che non cambi idea :D
Scusate eventuali errori, e a presto!
Ps. Non so se avete visto, ma ho cominciato a scrivere anche una storia Morisco. È diversa da questa e se vi va andate a dare un'occhiata, mi farebbe molto piacere :3
Baci
||Diax
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