Capitolo 14
Cristiano's POV
Dopo essermi allontanato da James volto lo sguardo verso la portafinestra che dà sul giardino e vedo entrare Marcelo con una bottiglia in mano, ma per fortuna ci nota solo dopo che lo noto io.
Sto ringraziando che sia mezzo ubriaco, e che sia anche buio, perché se notasse la mia espressione ora mi riempirebbe di domande. Probabilmente sembro sotto shock.
Pian piano rientrano tutti e si sistemano sui materassi per la notte. O meglio, per quello che rimane della notte, dato che sono quasi le 4.
Vedo avvicinarsi a me Pepe e Fabio.
-Cris, stai come l'anno scorso vicino a noi?- mi chiede Fabio
-Scusate, questa volta sto con James, va bene?
Sembrano non rimanerci male, non sono persone che se la prendono, e vanno più lontani.
Io mi sposto verso i materassi nell'angolo più appartato di tutta la sala e James mi segue, ma prima va verso Isco e ascolto quello che si dicono.
-Io... va bene se sto vicino a Cris?- chiede il mio amico con voce bassa e confusa allo spagnolo.
-Credevo saresti stato con me... ma va bene- sembra quasi deluso ma sinceramente me ne frega poco. Voglio stare con James e starò con James.
Essendo tutti ubriachi o stanchi morti, poco dopo spente le luci cala il silenzio. Io però non mi addormento subito, quando non sono a casa mia ho spesso problemi a dormire.
Ero sicuro che anche James stesse dormendo e invece lo vedo muoversi, nonostante sia girato, dandomi le spalle.
-Sei sveglio anche tu?- gli chiedo a bassa voce.
-Non riesco a dormire- mi risponde.
Senza pensarci mi avvicino a lui e gli metto un braccio sulla spalla.
-Nemmeno io- gli dico
Dopo un attimo di silenzio parla
-Ho freddo- si stringe nelle spalle, sembra un peluche.
Istintivamente lascio scivolare il braccio sul suo fianco e lentamente lo abbraccio da dietro.
-Magari ti riscaldo un po'- gli dico con tenerezza.
Non giurerei ma nella penombra mi sembra di vedere le sue labbra piegarsi in un sorriso.
~
Mi sveglio tra i primi, vedo solo in lontananza Pepe e Fabio svegli a guardare il cellulare e più in là Keylor seduto che parla con Gareth, attenti a non svegliare Toni, che dorme beato di fianco al gallese. James sta ancora dormendo.
Ieri sera l'ho sentito addormentarsi poco dopo averlo abbracciato e io ho fatto lo stesso qualche minuto dopo di lui.
Siamo ancora nella stessa posizione di ieri sera, è così comoda.
Ma per evitare che qualcuno ci veda e faccia commenti stupidi mi stacco e, alzandomi, mi dirigo verso i miei due connazionali. Scavalco un Marcelo sdraiato scompostamente, con un cespuglio in testa, ancora più disordinato del solito, e con un cenno della testa saluto Keylor e Gareth.
Passo anche davanti a Iker e Sergio. Sono praticamente nella stessa posizione in cui eravamo io e James, ma per loro è come se fosse normale, ormai nessuno nella squadra si scandalizza più, ci siamo tutti abituati, a volte si comportano come se fossero fidanzati ma ormai non ci facciamo più domande. È normale vederli cosi. Sono i due più rispettati della squadra e nessuno li prenderebbe in giro, se non scherzando. In un certo senso li invidio. Se qualcuno come Karim mi avesse visto in quella posizione con James sarebbe stata la fine.
Nel mentre che faccio questi pensieri arrivo da Pepe e Fabio.
-Ciao ragazzi- dico sorridendo ai miei due amici, che alzano la testa e mi guardano strano.
-Sbaglio o sei più di buon umore di ieri sera?- mi guarda Pepe, scrutando il mio sorriso, forse esagerato.
-A quanto pare hai dormito bene, per essere cosi allegro- aggiunge Fabio sorridendomi.
Sorrido di nuovo, questa volta con tenerezza, ripensando a come mi sono addormentato e rispondo -Si, ho dormito bene- non riesco a togliermi il sorriso dalla bocca.
Poco più in là vedo che Marcelo si è svegliato e sta andando verso Jesè, che invece dorme ancora.
Gli si avvicina e all'improvviso gli urla quasi all'orecchio
-BUONA VIGILIA DI NATALE BABY
Lo urla talmente forte che si svegliano quasi tutti e Jesè praticamente salta in aria. Si passa le mani sugli occhi e si mette ad urlare anche lui, con voce ancora rauca
-OH MA CHE CAZZO URLI- e gli da uno spintone.
-LA PIANTATE DI URLARE O NO?- poco più in là si è svegliato pure Raphael. Di fianco a lui c'è Karim che si massaggia la testa e lo sento mormorare - Li uccido tutti, sti bastardi.-
-E intanto stai urlando pure tu- Iker guarda male Raphael mentre si stropiccia gli occhi
-Non vorrei dire ma Toni sta ancora dormendo- osserva Gareth ridendo. In effetti è l'unico che dorme ancora. Pure James si è svegliato e vado verso di lui.
-Buongiorno... e buona vigilia- lo guardo sorridendo e lui ricambia, anche se sembra ancora un po' confuso.
-Ho mal di testa- si guarda intorno confuso.
-Immagino- gli metto un braccio intorno alle spalle con fare giocoso.
-Ricordi qualcosa di ieri sera?- Non so se avrei dovuto chiederglielo ma non voglio rimanere col dubbio.
-Non tutto... più o meno fino ai primi sorsi di vodka- sembra quasi imbarazzato e guarda per terra, sembra non voglia incontrare il mio sguardo.
-Ehi- gli dico- che hai?
-Non avrei dovuto...
-Non è niente di grave- lo rassicuro
-Ho fatto qualcosa di strano ieri sera?- ora mi guarda negli occhi.
Ho un attimo di esitazione, dovrei dirglielo? Non voglio imbarazzarlo, meglio di no.
- N-no, tranquillo.
James' POV
Vedo che alcuni se ne vanno. D'altronde è la vigilia di Natale, ed è quasi ora di pranzo. Molti vorranno stare con la propria famiglia.
Mi viene in mente Daniela. Ieri sera quando le ho detto che sarei stato via aveva deciso che oggi sarebbe andata a pranzare con una sua amica, per cui non ho fretta.
Mi accorgo però che magari Cristiano vuole tornare a casa e non ha la macchina.
-Vuoi tornare a casa? Ti accompagno se vuoi- gli propongo.
-Se non hai altro da fare va bene, altrimenti chiedo al riccio
-Ho un po' di ore libere- gli sorrido- ti accompagno io.
~
Una volta arrivati a casa sua mi propone di stare con lui a pranzare e accetto, in fondo l'alternativa è restare solo.
-Allora, ti sei divertito?- mi dice praticamente lanciandosi sul divano, e io mi siedo affianco a lui.
-Si, anche se non avrei dovuto bere... odio non ricordare tutto nei minimi particolari- rispondo sinceramente.
-Che bravo ragazzo perfettino- commenta sorridendo ricevendo come risposta una mia occhiataccia. Mi abbraccia da di fianco ridendo.
-Non è una brutta cosa- continua dopo essersi staccato e tornando serio- insomma, io sono visto come un bad boy, come uno che va a letto con tutte, quello che tradisce la fidanzata...
Lo interrompo.
-Anche lei ti ha tradito e lo sai
-Non difendermi... lo sai anche tu che non sono un ragazzo modello, sono stato io a causare tutto ciò, se fossi come te non sarebbe accaduto- volta lo sguardo nel vuoto.
-Ognuno ha il proprio carattere, sinceramente il tuo non mi sembra cosi orrendo, mi piaci come persona.
-Fidati, non sono un buon fidanzato, una ragazza per mettersi con me oltre ad essere paziente deve essere pure un po' svitata- dice con ironia- altrimenti non si spiegherebbe.
-No, credo tu abbia diverse belle qualità che piacciono alle persone- commento io
-Si, il portafoglio- mi risponde sarcasticamente
-Andiamo, sei simpatico, scherzoso, protettivo e tante altre cose- ribatto.
-A quanto pare solo tu mi trovi cosi
-Perché tu sei cosi con me- non so cosa mi stia facendo parlare senza timidezza, probabilmente il vederlo cosi poco sicuro di sé. È strano vedere Cristiano Ronaldo così, eppure con me si sta aprendo, mi mostra le sue insicurezze e i suoi problemi, e voglio provare anch'io ad essere meno timido con lui.
Non risponde, continua a guardare nel vuoto davanti a sè.
Questa volta sono io a prendergli il mento, come ha fatto lui ieri sera durante il film.
Lo giro verso di me e lo guardo negli occhi.
-Perché non mi guardi più negli occhi quando ti parlo?
-James, sei ancora ubriaco o cosa?
-Perché? - gli chiedo confuso. È ovvio che non posso più esserlo e lo sa pure lui
-Non so, ieri l'alcol ti aveva tolto la timidezza e ora sembri ancora senza timidezza
-Quindi ho fatto qualcosa di strano vero?- ho paura di quello che possa aver fatto
Lo vedo esitare, di nuovo. Ma stavolta non risponde, cambia discorso.
-Non hai fame?
Non lo ascolto e gli pongo di nuovo la mia penultima domanda, almeno una risposta su due la voglio
-Non mi hai detto perché non mi guardi più negli occhi quando parlo
-... lo vuoi sapere?
Lo guardo confuso.
-Credo di avere un qualche problema coi tuoi occhi
-In che senso?
-Non so, mi piacciono e se mi metto a fissarli non ragiono più... insomma, perdo il filo del discorso e risulto stupido.
La sua risposta mi lascia senza parole. Non sapevo di fargli questo effetto. O meglio, i miei occhi. Io non c'entro niente.
-Scusa io... ormai lo sai che sono strano- si scusa- ti avevo avvisato.
Io sono ancora senza parole e per evitare che salga l'imbarazzo lo abbraccio nascondendo la testa praticamente nell'incavo del suo collo.
-Presumo che debba tipo... ringraziarti? Era un complimento no?- gli chiedo imbarazzato alzando la testa e guardandolo
-Oh si, era un complimento, e non da poco, sei il primo amico a cui dico una cosa del genere, credo sia la tua influenza- la sua bocca si apre in un sorriso- sembri un peluche tenero, e mi fai diventare più dolce.
-Spero la consideri una cosa buona- sto sorridendo come un ebete.
Mi mette una mano sulla testa e mi scompiglia i capelli.
-Mi piace darti del peluche, ti si addice.
Mi metto a ridere, adoro questi momenti con Cristiano.
-E io come ti dovrei chiamare?- Sono curioso della sua risposta
-Ma ovviamente "bel figo"
Scoppio a ridere dandogli un leggero coppino.
-Guarda che non scherzo eh -fa il finto indispettito- sono un gran bel fregno.
Cerco di trattenermi dalle risate ma non riesco, quando sto ridendo e mi sento a mio agio spesso faccio fatica a smettere di ridere, e lo contagio.
Pian piano smettiamo e lui continua- guarda, guarda quanta bella roba - e tira via la maglietta, lasciandomi quasi a bocca aperta.
Si giustifica dicendo -Tanto fa caldo- e la lancia via. In effetti non è un inverno freddissimo, ma è pur sempre il 24 dicembre. Però pazienza.
Non è la prima volta che lo vedo ma ogni volta mi fa un effetto strano, probabilmente credo di invidiarlo.
-Si ma non sbavare, o mi tocca rimettere la maglietta- mi guarda malizioso, è un po' che non faceva quello sguardo.
-Non sto sbavando- cerco di risultare sicuro. In fondo perché dovrei sbavare? Non sono gay.
-Sbaglio o abbiamo già vissuto una scena del genere?- mi ricorda quella volta che avevo fatto la doccia qui e mi aveva prestato i suoi vestiti.
Giro lo sguardo senza rispondere e alzando gli occhi al cielo. Ma è imbarazzante, molto.
-Se ti da tanto fastidio la rimetto eh
-No, tranquillo, sei a casa tua e puoi fare quello che vuoi
-E allora perché scappi?- mi accorgo solo ora di essermi allontanato un pochino e lo vedo mettersi a gattoni e mi salta praticamente addosso.
-Cosa stai facendo?
È la prima volta che mi abbraccia a torso nudo, fuori dal campo, ed è un effetto strano, ma quasi bello.
-Il tuo sembrare un peluche mi porta istintivamente ad abbracciarti- mi dice all'orecchio con fare tenero. O almeno, io lo percepisco così.
Questo ragazzo è strano, molto. Mi farà andare in poltiglia il cervello se continua a comportarsi in modo cosi strano.
Improvvisamente, mentre siamo fermi cosi, comincia a insinuarsi nel mio imconscio un pensiero, ma è solo suggestione, non può essere vero, è una cosa totalmente senza senso. Prima ancora di ammettere alla mia mente la presenza quasi invisibile di questo pensiero, lo scaccio.
#spazioautrice
Mhmhmh saaaaaaaaalve *bruno vespa mode on*
Bohboh, spero vi sia piaciuto.
La lunghezza di questi ultimi capitoli va bene? Cerco di non farli mai troppo corti, ma non sono nemmeno lunghissimi e boh. Io sono una a cui piace leggere storie dai capitoli lunghi, però boh, ognuno è diverso, quindi ditemi se cosi vi vanno bene c:
E poi un'altra cosa. Sinceramente, vi piace questa storia? Vi sembra che la tiri un po' per le lunghe, che sia poco realistica o boh?
Commentate, sono curiosa
A presto!
||Diax
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