Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

9.

Il cuore di Harry dal giorno in cui vide Elena a letto con un altro si spense definitamente. Bruciò le loro foto nelle fiamme ardenti e buttò l'anello che lui stesso aveva acquistato per il loro fidanzamento nell'immondizia. Si chiuse nel mondo del lavoro, impegnandosi per risolvere i problemi con la sua società e pronto ad espandersi non solo in tutta la regione francese, ma anche nel Regno Unito e negli Stati Uniti. E ora che il suo sogno si era avverato, chiedeva soltanto di trovare il vero amore.
Quell'amore per cui vale la pena lottare.
E forse le interessava ancora di lei e la prova fu quel bacio pieno di passione che si erano scambiati in mattinata, sotto gli occhi inorriditi della povera Madelaine. E non riusciva a capire il motivo per cui Madelaine era tornata alle quattro della mattina, ubriaca e fatta. Era così arrabbiato con se stesso per aver permesso tutto questo, ma era anche così furioso con lei per esser tornata a casa in quell'assurdo stato. E ora camminava avanti e indietro in cucina, sotto gli occhi stralunati di Niall che osservava la scena continuando a lavare i piatti.
«Prepara un the per Madelaine, Niall.»
«Sarà fatto, Mr Styles.»
E quando sentì dei morbidi passi scendere le scale, uscì dalla cucina. Madelaine alzò lo sguardo e Harry notò le occhiaie contornarle gli occhi, provocate da una notte passata insonne. Fece cenno alla ragazza di entrare in salotto e quest'ultima deglutì.
E chiuse la porta dietro di sé.




Madelaine raccolse i capelli in una coda disordinata, mentre lentamente scendeva le scale. In quel momento Harry uscì dalla porta che portava in cucina e avanzò in salotto quando con un cenno le fece capire di entrare.
Quando chiuse la porta dietro di sé, un forte schiaffo le colpì una gote e Madelaine girò la testa di lato, toccando con la mano la guancia pulsante e rossastra. Il cuore le pompava nella gabbia toracica e nessuna lacrima rigò il suo viso. Non pensava che fosse capace veramente di farlo.
«Sei una stupida, una fottutissima delusione ambulante. Quando non ti ho visto nella tua stanza mi sono spaventato tantissimo. Sei tornata alle quattro del mattino ubriaca, fatta di erba ed Elena ti ha vista.»
Una fottutissima delusione ambulante.
Una fottutissima delusione ambulante.
Una fottutissima delusione ambulante.
«Ti voglio bene Madelaine, ma questo è troppo. Sei in punizione. Niente Annie, niente uscite di qualsiasi tipo, niente di niente. E tutto questo fino a tempo indeterminato. Ti compirti da bambina o da immatura, va bene, ti punirò da tale. E ora vai nella tua stanza e resta lì.»
Madelaine lo sorpassò, ma Harry le prese il polso avvicinandola a sé. Le loro labbra si sfiorarono e l'uomo le afferrò il mento, pressando il suo corpo con quello della ragazza. «Non farlo mai più o la prossima volta non sarò così buono.»
Madelaine annuì e Harry le lasciò il polso e con esso anche il mento. Lo vide afferrare la sua valigetta e camminare verso l'uscita. Ma prima che potesse uscire dalla porta, Harry si fermò e aprì la mano destra. «Il cellulare Madelaine.»
Madelaine scosse la testa e Harry strinse gli occhi a due fessure. «Il cellulare. Non farmelo ripetere una terza volta.»
Madelaine prese il cellulare dalla tasca del pigiama e lo lanciò a Harry che lo afferrò prima che potesse cadere. E quest'ultimo uscì sbattendo la porta.
Stronzo.





Per Liam la doccia era il momento più rilassante e tranquillo di tutta la giornata. La faceva la mattina prima di andare a scuola e la sera prima di andare a dormire. In quei minuti la mente si liberava e i pensieri si fermavano, ma in quel momento la sua mente era focalizzata su un'unica ragazza: Madelaine.
Pensava ai suoi capelli morbidi, a quelle iridi dello stesso colore del mare che ammaliavano chiunque le guardasse, a quelle labbra sottili dalla forma invitante e a quel mezzo sorriso tanto bello ma anche tanto dannato. A quello sguardo perso quando uno sconosciuto la toccava, a quel sorriso che tirava fuori solo in presenza di Annie o di Harry. Con il dito sfregò la punta del suo membro, già duro ed eccitato. Soltanto pensare a lei sotto di lui, mentre dalla bocca uscivano gemiti di piacere, glielo faceva diventare duro. E questo non gli era successo con nessun'altra. Di solito le altre se le scopava e poi le mandava a quel paese.
Ma con Madelaine la situazione era diversa. Sapeva di non poter usare gli stessi metodi utilizzati con altre ragazze. E si rendeva conto che sarebbe stato difficile conquistarla, affascinarla, ipnotizzarla con il suo charme, a causa della presenza di Harry che sarebbe diventata più soffocante dopo la notte passata in discoteca.


Inizio Flashback.
Madelaine non era in sé, Liam lo sapeva. Gli occhi rossi, le labbra leggermente screpolate e quel sorriso sornione che le incorniciava il viso, mentre gli si strusciava addosso. Sapeva che se la ragazza fosse in sé non avrebbe fatto quel movimento, sarebbe stato troppo spaventata da lui per farlo. Ma Liam sapeva di non esser cattivo.
«Mi sto divertendo un sacco.»
Gli sussurrò Madelaine vicino all'orecchio. E Liam posò le mani sui fianchi striminziti della ragazza, stringendoli con forza e unendo le loro labbra in un bacio. La sua lingua entrò nella bocca della ragazza che non protestò a quel contatto. Le mani di Madelaine s'intrecciarono dietro il collo di Liam e lo attirò a sé.
Entrambi necessitavano di quel bacio, di quella piccola unione; per un secondo l'anima pura e innocente di Madelaine si scontrò con quella di sporca e peccaminosa di Liam. E non successe come nelle favole, questa volta, l'anima sporca e piena di brutte azioni vinse. Sopraffò quella pura, bianca e innocente di Madelaine. Per un misero secondo le due anime si aggregarono e quello che ne uscì fu strabiliante.
Liam si staccò con ritrosia da quel bacio, aprendo gli occhi e sperando che non fosse un sogno. E non lo era. Madelaine era ancora lì con le labbra rosse e gli occhi luccicanti.
«Harry...»
E Liam spalancò gli occhi. Strinse i pugni, sentendo le unghie entrare nella carne. Chiuse gli occhi, non volendo perdere le staffe.
Non poteva averlo detto.
Non poteva averlo fatto.
Era tutto un fottuto scherzo.
Camminò verso l'uscita della discoteca, lasciando Madelaine sola e confusa.
Aveva bisogno di sfogarsi attraverso la violenza. Afferrò il primo ragazzo che incontrò nel parcheggio e gli tirò un pugno sul naso, mandandolo a terra. Si mise a cavalcioni su di lui, prendendolo a schiaffi, pugni e chi ne ha più ne metta.
Si alzò dal suo corpo soltanto quando il ragazzo perse i sensi. Osservò le nocche macchiate di sangue e leggermente graffiate, mentre rientrava nel locale affollato.
Si guardò intorno, notando Madelaine ballare con Annie. Anzi, ballare non era il termine adatto. Si strusciavano tra di loro. Le braccia di una dietro il collo dell'altra, mentre ridevano e si strusciavano una contro l'altra.
Almeno Madelaine non si strusciava su qualche ragazzo.
Fine Flashback.

Madelaine era diventata la sua ossessione, il suo sogno nel cassetto. Forse perché assomigliava alla dolce Candice, la sua ex ragazza, morta in un brutto incidente stradale. E da lì la sua vinta ebbe una svolta definitiva. Il suo stile di vita era cambiato e aveva imparato da questo evento che l'amore porta soltanto dolore e sofferenza. Ti conduceva alla pazzia, alla dipendenza e lui ora dipendeva da Madelaine, anche se non la conosceva bene.
Ma Madelaine non apparteneva a lui o almeno non ancora.


Lea Michele cantava il suo nuovo singolo in televisione e Madelaine lo ascoltava, mentre sistemava lo spartito della canzone sul leggio. Alzò il volume della televisione con il telecomando, pensando a quanto Lea fosse bella con quel vestito nero a coprirle il corpo. Le lacrime scorrevano sul suo viso, sbavando il trucco.

You said "I love you girl"
I said "I love you more"
And a breath, a pause, you said, "if you say so"
If you say so
If you say so


Il suo amore per Cory sarebbe durato per sempre e il suo ricordo sarebbe rimasto nel suo cuore per l'eternità. E afferrò il telecomando, spegnendo la televisione, pronta a provare tutti gli spartiti che possedeva, ma concentrandosi sulla canzone che in orfanotrofio non ebbe avuto il tempo e la forza di continuare. Cercò di continuare, ma tutto quello che ne uscì fu un completo disastro. Posò il foglio sul divano, suonando un'altra melodia del suo repertorio.
Sarebbe stata una lunga mattinata.





Harry rigirava il cellulare di Madelaine tra le mani, insicuro se leggere i messaggi che Annie continuamente le inviava o semplicemente spegnerlo e buttarlo nel cassetto. Vinse la seconda opzione. Era curioso e infondo doveva sapere cosa fosse successo la sera prima, per avere le idee più chiare. Sbloccò il cellulare, cliccando sulle conversazioni e leggendo i vari messaggi.

Oddio non sai cos'è successo ieri al locale. A quanto pare ci siamo date da fare. A.

Madelaine rispondimi. A.


Dimmi che non sei morta. Sei ancora viva vero? A.


Non dirmi che stai piangendo, tesoro. Ne abbiamo parlato ieri. Sotterra i problemi con l'alcool. E' la scelta giusta, credimi. A.


Pandora aveva ragione. Annie non era un brava ragazza. Decise di rispondere.


Stavo suonando il piano e non ho sentito il messaggio. Harry mi ha messo in punizione e non potrò uscire per un bel po', ma fortunatamente non mi ha tolto il cellulare. Cos'è successo ieri? M. xx

La risposta arrivò qualche minuto dopo.

Forse non lo ricordi, poiché eri ubriaca e strafatta, ma a quanto pare hai baciato Liam e alla fine hai sussurrato il nome di Harry. Ma certo che sei una stronza. Ci siamo strusciate a vicenda, mentre Liam scaricava la rabbia su uno sconosciuto. E' stato figo, tranne per la prima parte. Dovevi vedere la povera faccia di Liam quanto me lo ha detto. Secondo me anche se non lo ha ammesso ci è rimasto male. A. xx

Harry spalancò le labbra, non credendo a quello che stava leggendo. Madelaine aveva baciato Liam e per di più aveva sussurrato il suo nome. Rilesse quel messaggio per qualche volta, stringendo i pugni quando immaginò nella sua testa le labbra di Liam su quelle di Madelaine. Cosa gli succedeva?
Doveva rispondere pensando a come potesse reagire Madelaine a quella notizia.

Non ricordo niente di quello che è successo, Annie. Non posso credere di aver detto il nome di Harry, quello stronzo. Dimmi che non è successo nient'altro, oltre a questo. M. xx

Posò il cellulare sulla scrivania, prendendo dei documenti da leggere e da firmare, ma il suono del cellulare interruppe le sue azioni.

Non credo, tesoro. Ma se so altro, te lo dirò subito.
Ehy, ora devo andare. Liam mi chiama per aiutarlo a sistemare in cucina.
Guardati le spalle, anche le persone più vicine a te potranno pugnalarti alle spalle. Io non lo farò mai. Ti amo. xx

E forse era anche vero quel consiglio che le dava.




Il profumo di pasta alleggiava in cucina, mentre Madelaine disegnava su un foglio bianco il perfetto ritratto di una donna. Questa donna disegnata era senza volto, si vedeva soltanto un piccolo sorriso nascere sulle sue labbra. La sua nonna le diceva sempre di saper disegnare molto bene e sinceramente aveva ragione.
«Sai disegnare veramente molto bene, Madelaine.»
Le disse Niall, intanto che posava le posate e i bicchieri sul tavolo. Le scompigliò leggermente i capelli e Madelaine sorrise dolcemente. Niall era l'unica persona - dopo Harry - che in quella casa le stava simpatico. Non lo vedeva come una minaccia da dover allontanare, ma come un amico con cui trascorrere il tempo nei momento di solitudine.
«Devo soltanto aggiungere due occhi e credo di aver finito.»
«E' molto bello anche così, credimi.»
Madelaine lo ringraziò con un sorriso, tornando ad osservare il suo disegno. Continuò a tracciare linee indefinite e a creare un paesaggio in cui adattare il suo personaggio, fino a quando non sentì la porta aprirsi. Ma Harry non doveva tornare a tardo pomeriggio?
«Madelaine vieni nel mio ufficio e tu Pandora va in cucina.»
Madelaine sbuffò, posando la matita sul foglio. Si alzò i pantaloni del pigiama e sistemò i capelli da un lato. Afferrò il foglio, chiedendo a Niall di tenerglielo. Camminò nel corridoio, evitando Pandora e aprendo infine la porta. Harry era seduto sulla sedia girevole, il cellulare della ragazza posato sulla scrivania accanto a lui e un sorriso sul viso. Si sedette sulla sedia, aspettando che Harry iniziasse a parlare.
«Ricordi cos'è successo ieri sera al locale in cui sei andata?»
Madelaine lo guardò con confusione. Certo che non ricordava. La sua mente aveva un buco enorme dopo l'episodio nel bagno.
«Ti è piaciuto baciare quelle labbra? Ti è piaciuto assaporare il sapore delle sue labbra?»
Madelaine non sapeva cosa dire. Non sapeva di cosa stava parlando Harry.
«Non so di cosa stai parlando, Harry.»
La ragazza si alzò dalla sedia, ma Harry la raggiunse e la spinse, facendola ricadere di peso su di essa. Madelaine sgranò gli occhi, quando vide le labbra di Harry posarsi sulle sue. Gli occhi dell'uomo chiusi, mentre chiedeva il permesso di infilare la lingua all'interno della bocca di quest'ultima. E la ragazza glielo concesse. Le loro lingue s'incontrarono e iniziarono a creare una danza tra loro, a conoscersi a vicenda. E in quel momento i loro due cuori battevano all'unisono, uniti da un filo trasparente, ma anche tanto fragile.
«Hai provato la stessa sensazione che ho provato io, Madelaine?»

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro