Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

1.Prologue

I comportamenti dei personaggi di questa fan fiction non sono da imitare. Con questo mio scritto, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di Liam, né offenderla in alcun modo.

Pareti bianche e pianoforte.

Ogni volta che premeva la sua mano destra contro quei tasti di galalite, sentiva le sue preoccupazioni scivolare lentamente dal suo corpo. Entrava in un mondo tutto suo, in cui soltanto lei ne faceva parte, ma appena la melodia terminava, la realtà la risucchiava.
Avanzò a piedi nudi verso la finestra, afferrando le sbarre di ferro che la dividevano dalla luce del Sole. In quell'orfanotrofio era considerata un soggetto da evitare. Tutti erano impauriti da lei e dai suoi comporti, tranne Annie. L'unica persona cui non avrebbe sbraitato di uscire dalla sua stanza, dicendole di voler rimanere sola.

Si sedette sul pavimento afferrando il pezzo di vetro che sei mesi prima nascose sotto il proprio cuscino. Conficcò la punta del vetro nel braccio scoperto e strinse gli occhi, mordendo il suo labbro inferiore per non urlare. Il sangue iniziò a colare dal taglio e Madelaine si pentì subito di quello che aveva appena fatto.

I'm breaking free from these memories
Gotta let it go, just let it go
I've said goodbye
Set it all on fire
Gotta let it go, just let it go.

Madelaine non poteva scappare dai suoi ricordi. Quei piccoli frammenti della sua vecchia vita ritornavano sempre a galla, nei suoi pensieri. Le lacrime bagnavano le sue gote e lanciò il pezzo di vetro impiastricciato di sangue contro il muro. Esso si frantumò in mille pezzi, proprio come il suo piccolo cuore. Si alzò barcollando dal pavimento e afferrò il pacchetto di fazzoletti dal suo comodino. Ne estrasse uno e lo bagnò con dell'acqua per poi poggiarlo sul braccio. Le ferite iniziarono a bruciare e Madelaine chiuse un'altra volte i suoi due occhi azzurri.

Perché ti fai del male Madelaine?

La voce armoniosa della madre le risuonava nella mente. Una domanda cui quattro anni prima non avrebbe mai trovato il coraggio di rispondere.

Perché ne ho bisogno mamma.



Harry aveva finito da poco di pranzare e dopo essersi rinchiuso nel suo studio, afferrò la cartelletta contenente le carte dell'adozione. Leggeva ogni minima riga scritta in grassetto di quel foglio con un sorriso in faccia. Era a conoscenza della situazione di Madelaine e aveva lottato per averne l'affidamento e alla fine dimostrando di essere idoneo, ce l'aveva fatta.

Si alzò dalla sedia e osservò l'ora sul proprio orologio da polso.
Le tre in punto.
Salì le scale, entrando in bagno. Tirò il ciuffo all'indietro con il gel e si guardò allo specchio. Scese di sotto e afferrò le chiavi della sua Ranger Rover. Salutò Niall - il suo cuoco - con un cenno di mano e uscì dalla porta.
Beethoven gli corse incontro e lui osservando il proprio cane sorrise, poggiando la cartelletta sul tetto della macchina. Si accovacciò davanti al cane, accarezzando il pelo liscio appena lavato.

Entrò in auto e premette il pulsante sul cruscotto. Il cancello si aprì e lui uscì dall'interno della sua villa.
Tra meno di qualche decina di minuti avrebbe incontrato Madelaine per la prima volta.


Madelaine scoppiò a piangere osservando un'altra volta i suoi polsi feriti. Il sangue scorreva da essi e questa volta neanche un intero pacco di fazzoletti sarebbe riuscito a pulire il disastro che aveva combinato. Le coperte erano imbrattate di liquido rosso e il cuscino era nelle stesse condizioni delle prime.

Why do we do that?
Why do I do that?
Why do I do that?

Perché ti fai questo Madelaine?

Scosse la testa chiudendo gli occhi cercando di scacciare il via il ricordo della voce della madre. Fece un respiro profondo, cercando di calmarsi. Appoggiò la testa sulla tastiera del letto, singhiozzando. Non girò nemmeno il capo nel momento in cui sentì la porta spalancarsi, non le importava.

«Vado a prendere del disinfettante.»

Madelaine si tolse la collana che suo padre le aveva regalato prima di abbandonarla in quel posto. Osservò la foto di sua madre e con l'indice macchiato di sangue accarezzò la prima.

Harry avanzò velocemente verso di lei e le afferrò i polsi sotto lo sguardo impaurito della ragazza. Quest'ultima - con la poca forza che l'era rimasta - cercò di dimenarsi dalla presa del ragazzo, con scarsi risultati.

«Perché lo hai fatto Madelaine?»

«Lasciami, per favore.»

Supplicò Madelaine spaventata. Chiuse gli occhi aspettando quello schiaffo che suo padre le avrebbe tirato se le avesse visto il braccio. Ma quel colpo non le arrivò mai.

Alyssa consegnò il disinfettante e le bende nelle mani di Harry. Fece un passo indietro afferrando il suo cellulare. Mandò un messaggio a Suor Charlotte dicendole di portare delle nuove coperte e una tazza di tisana.

Harry aprì la bottiglia di antisettico versandone il contenuto in un batuffolo di cotone bianco. Madelaine spalancò gli occhi e cercò di liberarsi dalla sua presa ma Harry le posò una mano sulla schiena accarezzandola lentamente.

«Non ti farò del male. Te lo prometto Madelaine.»

«Nessuno mantiene le promesse. Tutti le infrangono.»

«Fidati di me.»

Madelaine deglutì e annuì. Harry sorrise leggermente per poi premere delicatamente l'ovatta sul braccio ferito della ragazza. Quest'ultima strinse gli occhi e si morse il labbro inferiore per non urlare. Harry continuò ad accarezzarle la schiena, cercando di calmare i singhiozzi che gli arrivavano alle orecchie.

Dopo aver finito di avvolgere le garze intorno ad entrambi i polsi, afferrò Madelaine tra le sue braccia. La ragazza poggiò la testa sul petto di Harry e si asciugò le lacrime con il dorso della mano. Quest'ultimo si sedette sullo sgabello e continuò ad accarezzarle la schiena della ragazza, osservando che quel gesto la tranquillizzasse.

«Non piangere Madelaine. Ci sarò con te io adesso. Non permetterò a nessuno di sfiorarti nemmeno con un dito.»

Madelaine spalancò le palpebre chiuse fino a quel momento dalla stanchezza. Quel ragazzo conosceva il suo passato. Le vennero i brividi soltanto a soffermare la mente su quei ricordi troppo dolorosi perché siano dimenticati.

«Ti porterò via da questo posto.»

_____________________________________________

Eccomi ancora qui a proporvi un altra storia. Spero vi piaccia.

Baci e abbracci.

Grace<3

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro