Place To Start
Alex non voleva essere lì, per nulla. Non sapeva perché lo avessero portato via da casa sua. Certo la sua famiglia non era la migliore, ma a lui andava bene così. Be' suo padre non era spesso a casa, ma quando c'era lui cercava sempre di non farsi trovare in camera. Era spaventato. Quel posto era così nuovo, così strano. L'insegna a neon appesa fuori era storta e su di essa era scritto "Mad House". Probabilmente le persone che avevano scelto quel nome erano davvero "mad". Quando lui è sua madre arrivarono lì lei gli disse "È per il tuo bene tesoro mio." Poi gli aveva lasciato un bacio in fronte e lo aveva abbracciato, lasciandolo solo davanti a quel portone di ferro battuto. Rimase lì fermo per più di dieci minuti. Piangeva. Poi prese coraggio e bussò. Quando la porta si aprì rimase imbambolato ad osservare la grande scalinata che portava al piano di sopra, le pareti dipinte con motivi blu e verde da un lato dall'altro di rosso e giallo, un'altra ancora viola e rosa e ce n'era anche una arancione e bianca. Venne accolto da un tipo sulla trentina, bassino e coperto da capo a piedi di tatuaggi. "Ehi! Io sono Frank e tu devi essere..." si fermò un attimo per aprire una cartellina e leggerne velocemente il contenuto "Alexander! Piacere!" gli disse porgendogli la mano che Alex strinse incerto, "Alex. Chiamami Alex." rispose lui, odiava il nome completo "Okay Alex. Io dovrei uscire per delle commissioni visto che qua dentro ci abitiamo in molti. Ma credo che..." si guardò intorno , fermando il suo sguardo su un ragazzino dall'aria tenera ed innocente che aveva suppergiù 12 anni "Patty, vieni qui!" Patty, la ragazzina, suppose Alex, corse da loro "Patty mostra ad Alex la casa, okay? Dovrebbe essere in stanza con Geoff." "Okay. Vieni con me!" Patty lo prese per mano e lo trascinò ovunque mentre Alex cercava di catturare ogni particolare possibile, e non capiva perché Patty, che aveva capito essere maschio, fosse lì dentro, sembrava davvero stare bene. Ma dopo tutto aveva capito che dietro il sorriso di molti si nascondevano solo tristezza e dolore e raramente la gente era felice per davvero. Fecero due piani di scale arrivando in un corridoio talmente largo da farci passare una macchina, con circa una ventina di stanze "Ed eccoci qua. Questa è la tua camera. La 18. Di solito siamo sistemati in stanze da 2 o 3 ragazzi e le ragazze hanno la stanza più grande stanno al piano di sotto. Starai con Geoff, dovreste avere la stessa età. Frank, il tizio che hai visto prima, crede che questo ci metta meno in soggezione. Non saprei, mi trovo meglio con le persone più grandi. Io fortunatamente sto con Awsten, mio coetaneo, ma anche se io e lui siamo ormai come fratelli i primi tempi ho provavo a scappare ogni sera. Ti capisco sai? Ti stai chiedendo perché sei qui e vorresti solo andartene, ma fidati questo è l'unico posto sicuro nel quale sono stato in 14 anni." Alex fece tesoro di quelle parole, non sapeva che sarebbero diventate quasi un mantra per lui. Be' di certo un posto chiamato "Casa matta" non gli ispirava molta fiducia ma sicuramente sarebbe stato meglio di casa sua."Io vado okay? Geoff... ehm... non parla molto. In realtà parla solo con Gerard, Awsten e qualche volta con me e Ben." "Okay..." "A dopo Lex!" e con questo Patty lo abbandonò davanti la camera 18. Anche questa volta prima di entrare il ragazzo aspettò un quarto d'ora durante il quale si perse a pensare a ciò che aveva passato. Alla fine si convinse che quella era una seconda occasione, offertogli da non si sa quale entità divina. Alex non l'avrebbe mai dimenticata. Finalmente entrò e sistemò le sue cose Lì avrebbe condiviso tanto con tanti. Avrebbe versato tante lacrime sia tristi che gioiose. Ma per una volta si sarebbe sentito finalmente accettato. Finalmente a casa.
Nda: hi! Sono piuttosto sicura che tipo due persone e mezzo abbiano letto questo coso. Non mangiatemi viva. È la prima storia che scrivo, okay? Se vi fa schifo smettete di leggere e basta. Mentre dagli altri che hanno avuto pietà per me gradirei un commento per sapere in modo pacifico cosa ne pensate. Ringrazio Hanabi-ch4n per il supporto. E chiunque abbia letto quest'obrobrio.
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