Hurricane
Finalmente Kellin erano tornati a parlarsi e a condividere la stanza. La rabbia di Andy stava gradualmente diminuendo mentre l'ansia di Kellin si era affievolita anche se nessuno poteva fare nulla per la depressione. Quella lo stava mangiando vivo. Era tornato a scuola ma le cose per lui non erano migliorate. Tutti i suoi compagni si erano chiesti che fine avesse fatto per un intero mese, non che lui fosse un tipo molto attivo ma quelle pecore decerebrate si erano accorte della sua assenza, lo avevano sovrastato di domande e solo l'arrivo del professor Way lo aveva salvato da un'imminente crisi isterica. Le prime due ore le aveva passate proprio con lui, prendendo appunti qua e là. Poi era arrivato l'Inferno ergo quella vecchia racchia della professoressa Lopez che ormai si era ostinata a chiamarlo Kelly convinta che fosse una ragazza. Lo aveva accolto nel peggiore dei modi. L'intervallo, poi, fu un vero strazio ma Alex ed Andy erano venuti a salvarlo. Aveva scoperto che essendo quella la scuola più vicina tutti i minorenni alla Mad House andavano in quella scuola. Le due ore successive passarono tranquillamente. Poi arrivò il pranzo e quello fu ancor peggio. Un ragazzo che aveva visto un paio di volte in giro per i corridori , alto suppergiù 1.80, lo aveva chiamato "frocio" , e be' Kellin non poteva negare di esserlo ma di certo conosceva un paio di termini più gentili per dirlo. Il ragazzo continuò a camminare provando ad ignorarlo ma quello si ostinò a seguirlo e ci mise ben poco a raggiungerlo, aprire un armadietto a caso e scaraventarcelo dentro. Passarono 20 minuti prima che qualcuno lo sentisse urlare. La proprietaria dell'armadietto lo fece uscire e lo accompagnò alla caffetteria. "Io sono Mel." disse la ragazza "Io mi chiamo Kellin. Grazie per avermi fatto uscire da là dentro." disse il minore grato "Di niente." Melanie gli mandò un sorriso caldo e dolce e poi addentò il suo pranzo. Lei e Kellin parlarono per un po' e si scambiarono i numeri. Poi si abbracciarono e il ragazzo in classe. Si sorprese di vedere Andy seduto ad uno dei banchi ma gli spiegò che in geografia era una vera frana, era convinto che il Polo Nord non esistesse e che Roma fosse in Brasile. Kellin si sentì sollevato nel vedere l'amico presente in almeno una delle sue lezioni. Finita anche l'ultima lezione tornò a casa. Se la mattina non era stata delle migliori il pomeriggio fece altrettanto schifo. Poco dopo essere tornato a "casa" Avril lo aveva bagnato da capo a piedi con del thè, per fortuna freddo, rovinando, così, la sua felpa preferita. Poi aveva rotto un bicchiere mentre stava lavando i piatti ed per ultimo ma non meno importante alle 18 aveva terapia di gruppo. Sapeva benissimo che quella sessione sarebbe stata totalmente incentrata su di lui mentre peer gli altri sarebbe stato più un far finta di partecipare per non metterlo in imbarazzo. E come aveva previsto si ritrovò a parlare per un'ora di come si era sentito e di come si sentiva in quel momento. Non si era nemmeno accorto di star piangendo fino a quando Vic lo abbracciò e gli offrì un paio di fazzoletti. Subito dopo si era rifugiato in camera. E così era finita anche quella giornata come uragano, con alti e bassi ma lasciando solo desolazione al suo passaggio.
Nda: I'm back bitches! titolo: Hurricane-Panic! At The Disco
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