Rewarding
Serrò i denti per qualche secondo prima di far trapassare l'ago attraverso la pelle. Sussultò appena a quel contatto, ma subito dopo una sensazione di appagamento gli invase i sensi, quasi li perse. Era abituato a farlo, da tempo ormai. Era la sua scappatoia quando tutto intorno a lui sembrava perso. Quando si sentiva perso. Sospirò quando sentì il liquido fluirgli nelle vene. Quasi si addormentò a quella sensazione di lentezza che pervase ogni molecola del suo corpo. Scrollò la testa guardando la sagoma che gli sorrideva dal divano posizionato davanti a lui. Alzò l'angolo delle labbra mentre con una mano riponeva la siringa sul tavolino davanti ai suoi piedi.
-Cosa ne farai di lei?- domandò la sagoma dal divano
-Liam, non ne ho idea- borbottò inasprendo la mandibola
-Ash non dirmi che è come Emily- mugugnò toccandosi i capelli
-Emily?- schiuse le palpebre in due fessure -Madison è ben diversa da Emily- sbottò appena
-Madison lo sa che ti fai di eroina?- profetizzò con un ghigno
-Mi ha visto un paio di volte fumare, non sa nemmeno cos'è l'eroina secondo me- soffiò sfiorandosi il cerotto che aveva aderito appena sulla sua pelle
-Amico non scherzare con il fuoco- sentenziò atono
-Non preoccupati Liam, ho tutto sotto controllo- bofonchiò erigendosi dalla poltrona in pelle
-Meredith e Harold?- chiese Liam guardandosi intorno
-Sono andati a fare spese- biascicò mentre un piede davanti all'altro girava per il grande soggiorno
-Ci hai già fatto sesso?- sputò Liam
Ashton sussultò contro quelle parole.
"Promettimi che non mi toccherai e non mi farai del male, ed io ti giuro che non me ne andrò."
erano quelle le parole che gli aveva detto qualche giorno prima Madison. Erano quelle le parole, lettere poste in fila, che gli si muovevano nella mente, da qualche giorno ormai. Non l'avrebbe mai toccata se lei non avesse voluto, non l'avrebbe costretta a fare niente se era la sua volontà. Doveva farlo se non voleva perderla. Inasprì la mandibola, quando notò un paio di occhi scuri scrutarlo dal basso. Liam esigeva una risposta, ed Ashton non aveva voglia di darne una. Esitò appena prima di sospirare:
-No- disse soltanto schiudendo le labbra piene
-Davvero?- rise a fior di labbra il moro che aveva le gambe incrociate l'una sull'altra -Non mi dire che è una tipa difficile- mormorò con un ghigno
Ashton chiuse gli occhi per una manciata di secondi. A momenti l'avrebbe preso a pugni in faccia. Voleva farlo, Cristo, se voleva. Nessuno doveva parlare di Madison, in quel modo oltretutto. Solo lui poteva parlare di lei, insultarla o controllarla. Sentì la vena sul collo pulsagli. Si sfiorò coi polpastrelli nuovamente il cerotto rosa sul punto in cui la sua pelle qualche minuto prima aveva inghiottito quella sostanza appagante. Forse era stata proprio quella sostanza a creargli tutto quel subbuglio. Forse era per questo che aveva voglia di prendere a cazzotti Liam, cancellargli anche solo per poco, quel ghigno inciso sul suo viso. O forse era il nome Madison a causargli quella rabbia. Ispirò una nuvoletta di ossigeno per poi rimuginarla.
-Madison, è una questione mia.- sputò mentre il petto gli si alzava e abbassava in modo frenetico -Quindi, fammi il piacere di non nominarla mai più.- sentenziò lasciandoselo alle spalle
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Fermò la penna sul foglio quando udì il campanello riecheggiare per la sala. Socchiuse il mucchio di pagine a righi per poi passare un dito sulla scritta incisa sull'etichetta attaccata alla copertina gialla: "Biologia"
Arrancò verso la porta d'ingresso e premette le dita sul pomello di ottone. Tirò la porta verso di se e rimase interdetta quando le si presentò una figura nel suo campo visivo.
-Ehi Mad- esordì il moro con un sorriso sghembo
-Louis?- farfugliò con un cipiglio, fece un passo indietro quando sentì le gote andarle in fiamme.
In tutti quegl'anni Louis non era mai stato a casa sua. O almeno non era mai venuto di proposito a bussarle la porta. Sospirò schiudendo le palpebre per un secondo, cosa doveva fare?
-Ho visto che i tuoi sono usciti e mi sono detto perché no- balbettò mentre gingillava con le dita nervosamente
-Ah- accigliò Madison
Bene, ora era venuta a conoscenza che qualcuno la stava stalkerando qualche minuto prima.
-Posso entrare o?- il ragazzo biascicò incidendo l'arcata superiore conto il labbro inferiore
-Oh certo- mugugnò facendogli spazio
Strinse le mani in due pugni mentre guardò la sua schiena muoversi sontuosamente. Si passò una mano tra i capelli e si strinse nel maglione bianco prima di seguirlo.
-Non ero mai stato qui,- commentò guardandosi intorno -è davvero una bella casa- profetizzò sistemandosi le pieghe sulle maniche del gubbino di jeans
-Grazie- sussurrò mentre una curva le occupò il viso -Oh, ti offro qualcosa?- continuò mordendosi l'interno delle labbra rosee per il tiepido freddo autunnale
-No grazie, sono qui per parlare con te in realtà.- spiegò fissando gli occhi neutri sul viso di Madison che si contorse in una smorfia
-Sediamoci allora- fece cenno col capo verso un paio di sedie imbottite che completavano l'arredo retrò della sala da pranzo
Louis annuì sistemandosi i capelli sulla fronte.
-Madison, ti ho vista in questi giorni con un ragazzo,- sospirò appena -noi avevamo una specie di appuntamento, se ricordi, e se già stai con un altro dimmelo almeno- esordì atono
-Louis, diciamo che è difficile da spiegare, ma se è questo che vuoi sapere no,- biascicò sentendo il diaframma premerle -non sto con quel ragazzo e non sto con nessuno- concluse con un amaro sorriso mentre il petto le si muoveva veloce fasciato da un morbido maglione bianco
-E perché non ti sei fatta più vedere?- gemette inarcando le sopracciglia - Abitiamo a venti passi l'uno dall'altra potevi anche guardarmi dalla finestra qualche volta- mormorò mentre le pupille viaggiarono sul corpo della ragazza davanti a lui,era così bella.
Gli piaceva il modo in cui lei si nascondeva, il modo in cui lei arrossiva anche solo guardandola. La guardò ancora.
Si soffermò sulle mani. Erano così piccole e lattee. E non capiva il motivo per cui lei le nascondeva. Erano come il marchio della sua indennità.
-Io,- soffiò mentre giocava con i bordi del maglione -non so spiegarmi- deglutì stringendo le labbra
-Sei così bella e così sensibile per questa vita. Sei troppo debole, ma questa debolezza a me piace. Mi è sempre piaciuta se proprio vuoi saperlo Mad.- parlava, parlava, lo faceva quasi come assorto in una vita che non era sua. Aveva gli occhi fissi in quelli di Madison, mentre a parlare era il suo cuore. -Fai caso a troppi dettagli e questo lentamente ti uccide. E tu sei troppo bella per morire, sei ancora giovane e smettila di farti mille paranoie, spegni la luce e goditi il buio. Li almeno nessuno potrà vedere ciò che io sto per fare.- chiuse gli occhi schiudendo le labbra
Madison sussultò quando lo vide avvicinarsi. Pensò ad Ashton e a quello che sarebbe potuto succedere se avesse fatto quello che stava per fare. Ma pensò alle parole pronunciate qualche secondo prima da Louis e decise di spegnere la luce. Chiuse gli occhi e premette le labbra contro quelle del ragazzo davanti a lei.
EHY EVERYBODY
Salve gente!
Come state? io stanca, ma bene.
Non vedo l'ora che viene Natale 😪🎈🎈
btw eccomi precisa e puntuale.
Grazie per il capitolo precedente in cui avete commentato, spero che commentiate anche questo e i prossimi, ho bisogno di voi davvero.
Comunque in questo capitolo abbiamo scoperto che Ash si fa di eroina e che è solito a prendere fisse per delle ragazze, ma dice che Madison ha qualcosa in più. Cosa? ehehe lo scoprirete se continuerete a leggere 😽😽😽
Poi! Louis ha preso coraggio e si è dichiarato, lei ha esitato pensando ad Ashton e a quello che sarebbe potuto succedere a Louis, ma alla fine ha deciso di lasciarsi andare e baciarlo. Il primo bacio tra l'altro.
Ma secondo voi era solo per questo che era indecisa nel baciare Louis?
Boh lo scopriremo solo vivendo 😹
no okay stop.
CHI SHIPPATE?
VOGLIO SAPERLO DAI COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE GrAZIEEeEEE🐯🐯🐯🐯
alla prossima
ciao
ciao
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