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Capitolo 4

Lee aprì la porta. Io terminai il bacio velocemente, ma era troppo tardi. Honey aveva le guance arrossate ed era nella stessa posizione di prima. Lee mi fissava. Mi sentivo così in colpa, ma allo stesso tempo mi era sembrata una cosa così giusta... così naturale, meravigliosa. Ho baciato una ragazza e mi è piaciuto, avevo dato il mio primo bacio e ne volevo ancora. Mi sentivo male, come se mi avessero mollato un pugno allo stomaco. Orribile e fantastico allo stesso tempo. Velenoso.

"Harriet! Dobbiamo tornare a casa!"

Mio padre mi chiamava. Era molto tardi. Con lo sguardo basso corsi fuori dalla stanza, con un macigno nel petto. Mi piacevano le ragazze? Era solo Honey a piacermi? Cosa ero? La confusione mi riempiva la testa e non se ne sarebbe andata molto facilmente.

***

Honey

Mi misi a sedere sul letto guardai il pavimento con aria assente. Una lacrima mi rigó il volto, poi un'altra ed un'altra ancora. In pochi secondi stavo già piangendo a dirotto

"Perché è andata via così...?"

Dissi io in mezzo ai singhiozzi, tremavo. Non pensavo avrebbe reagito così male ad un bacio. È stato inevitabile, dal mio punto di vista. Le sue labbra sembravano chiamarmi, il suo leggero respiro si scontrava piano sul mio volto. Tutto troppo perfetto per non essere mandato in frantumi

"Era solo agitata, la conosco bene. Ci parlerò io"

Lee si avvicinò a me mettendo un braccio sulla mia spalla.

"Lei non ha mai visto nessuno il 'quel modo' probabilmente era solo confusa"

Continuò poi lui abbracciandomi.

"Come farò a dire ad i nostri genitori che sono lesbica?"

Lo guardai negli occhi, lui sorrise

"Con me è andato tutto ok. Sono stato fortunato ad avere dei genitori così"

Sgranai gli occhi, quindi lui era...
Cominciai a ridere ed abbracciai mio fratello con tutta la forza che avevo.
Sarebbe andato tutto bene! Lee mi avrebbe aiutato con Harriet. Si sarebbe risolto tutto, tutto quanto!

Harriet

Mi buttai sul letto, non mi cambiai nemmeno. Guardai il soffitto ed in breve tempo mi addormentai, cadendo in un sonno buio. Troppo buio per i miei gusti

***

Aprii gli occhi e sbadigliai. Era domenica. Oggi avrei provato a fare qualcosa per capire, avevo bisogno di tempo. Erano le dieci del mattino, mi feci una doccia e mi cambiai. Dovetti fare delle importanti ricerche per l'indomani, le finii in breve tempo; ero abbastanza brava in queste cose. Le dodici. Presi il mio cellulare è dei soldi mettendoli nella tasca della giacca che indossavo. Bene. Iniziamo questo esperimento.

***

Il centro commerciale, così affollato, confusionario... perfetto. Mi sedetti su una panchina, di fronte ad un negozio di vestiti ed un game-shop sulla destra. Innumerevoli ragazze e ragazzi passavano. Una determinata coppia attirò la mia attenzione ad una ventina di, ma non calcolai il ragazzo ma mi concentrai, invece, sulla ragazza. Restai innumerevoli minuti ad osservare la coppia discutere e pian piano la mia mente si isolava sempre di più sulla ragazza, le curve del suo corpo erano invidiabili e formavano una clessidra, da divorare con gli occhi. Mi alzai di scatto, attirando l'attenzione di alcune persone vicino a me. Ritornai a casa. Dovevo stare sola per un pò. Tutto si risolverà.
Passai il pomeriggio a pensare. Ma su qualsiasi cosa cercassi di focalizzare la mia attenzione mi venivano in mente solo due bellissimi occhi grigi.
Honey...

Lee: Hey, Harriet. Ti va di parlare di ciò che è successo ieri?

Lee: sai che con me puoi parlare di tutto

Lee: ti prego, Harriet. Rispondi

Lee: Honey è confusa per la tua reazione. Dai, parliamone

Io: non ho voglia di parlarne, Lee... scusa

Honey

Ero sdraiata sul divano guardando un noioso programma televisivo, quando entrò Lee nella stanza. Avvilito.

"Lee! Come è andata? Ha risposto hai messaggi?"

Chiesi io con un barlume di speranza lui si sedette accanto a me poggiando la schiena sulla spalliera.

"Ha detto di non volerne parlare"

Io sospirai. Le avrei parlato io. A scuola.

***

Harriet

Mi sentivo davvero in colpa, spero di non aver offeso Lee con quel messaggio. Stavo evitando sia lui che Honey da questa mattina.
Camminavo velocemente attraverso il corridoio, quando una mano mi fermò. Una mano fin troppo familiare.
"Ho-Honey... io..."

Lei non rispose e mi trascinò fino al bagno in disuso del piano terra per poi chiudere la porta. Mi guardò negli occhi, io non riuscii a guardarla, d'un tratto il pavimento era diventato davvero interessante.

"Harriet... sai di avermi messo in confusione con quel gesto?"

Nessuna risposta da parte mia. Honey sospirò

"Ti prego... rispondimi"

Ancora nessuna risposta. Lei mi spinse contro il muro baciandomi con foga, ma era un bacio pieno di qualcosa di indecifrabile. Forse il mio era ciò che chiamavano: 'colpo di fulmine'.
Ribaltai le nostre posizioni spingendo il suo corpo contro il muro. Ero innamorata di Honey Morrison.
Ero innamorata di Honey Morrison!
Lo avrei ripetuto all'infinito.
Lei agganció le gambe intorno al mio bacino e ci staccammo per riprendere fiato.
Lei mi diede un bacio a stampo, sorridendo.

***
Entrai in classe, ovviamente in ritardo, e sicuramente non avrei ascoltato la lezione. Troppa felicità per pensare allo studio.

"Ti vedo allegra"

Disse Lee una volta che mi sedetti accanto a lui.

"Ti racconterò!"

Come era cominciato tutto? Da una macchia di caffè?
Un così semplice avvenimento poteva scompigliare tutto.

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