Capitolo 21
Wattpad mi ha cancellato il capitolo sette volte ._.
Girai negozi su negozi con Lee in vista della festa. Volevo essere impeccabile per Honey. Ci eravamo messe d'accordo. Saremmo state divise tutto il giorno e avremmo visto il risultato delle nostre ore ed ore di compere una volta arrivate al campus. Lee voleva convincermi ad ogni costo ad indossare una gonna ma io reclinai più volte l'invito. Non sopportavo le gonne, davvero... le trovavo insopportabili. Avevo optato alla fine per un top blu notte, una giacca nera di pelle con le borchie sulle spalle ed i pantaloni dello stesso materiale e colore. Non sapevo che scarpe mettere... ma alla fine tira fuori dall'armadio i miei stivaletti neri. Non mi vestivo in modo colorato, i colori scuri mettevano in risalto i miei occhi. Così dice sempre Honey.
Quella sera lei andò a casa di Frank ed io rimasi con Lee.
"Harriet, hai visto la mia cravatta?"
Mi chiese lui, gettando calzini e mutande fuori da un cassetto. Io sbuffai, cercando di dare ai miei capelli un aspetto più ordinato. Non riuscendoci minimamente.
"Hai cercato nello scatolo dentro l'armadio?"
Lui abbandonò il comodino per dirigersi a cercare la cravatta perduta. Era già tardi, eravamo in ritardo di quindici minuti.
Non riuscendo a sistemare le mie ciocche ribelli, aiutai Lee a cercare la cravatta.
Dovevo sbrigarmi a raggiungere Honey... non posso resistere neanche un giorno senza di lei.
***
Honey
Nel cortile era stato sistemato un grande tavolo e sopra di esso vi era qualsiasi tipo di cibo, anche se la maggior parte era pizza... non tutti sapevano cucinare. Ero un pò tesa. Harriet era in ritardo, già era presente metà dell'università della festa. Se non di più.
"Lee non ti ha mandato nessun messaggio?"
Chiesi io stirando le pieghe del mio vestivo viola.
"Eccoli lì!"
Frank li indicò con il dito mentre ci cercavano con lo sguardo. Quando Harriet mi notò assunse un'espressione meravigliata. Le sorrisi.
"Con questo vestito stai d'incanto... ma staresti meglio senza"
Sentenziò lei dandomi un bacio a fior di labbra. Io ridacchiai sistemando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Come sei romantica"
Il mio sguardo si posò sul suo braccio finalmente libero dalla fasciatura. A quanto pare il danno era minimo.
Finalmente poteva abbracciarmi come si deve.
Mi prese la mano e se la portò alle labbra.
"Grazie, my lady"
La festa era abbastanza tranquilla. Vi erano dei gruppetti di persone che che chiacchieravano ed altre ballavano sulla canzone movimentata in sottofondo. Frank e Lee erano su una panchina lontano da tutti che si tenevano per mano scambiandosi baci ed occhiate dolci.
Io ed Harriet, invece, eravamo sedute. Ero in braccio a lei, con la testa poggiata sul suo petto ad ascoltare il battito leggermente accelerato del suo cuore. Mi rilassava parecchio.
"Le stelle sono davvero meravigliose stasera"
Disse d'un tratto lei, cominciando ad accarezzarmi i capelli con dei movimenti lenti e fluidi. Non seppi perché ma una strana angoscia prese possesso del mio corpo.
"Hanno messo un lento... vuoi ballare?"
Mi chiese, io annuii lentamente e mi alzai da sopra di lei.
Molte coppie stavano già ballando ed altri erano spaparanzati sulle sedie per la troppa stanchezza. Lee e Frank non si erano mossi di un millimetro, Lee era parecchio impacciato nei movimenti e quindi non metteva mai piede nelle piste da ballo.
Harriet mise una mano sul mio fianco e l'altra la unì alla mia mette io poggiai l'altra sulla sua spalla. Stavamo decisamente vicine, mi piaceva quel contatto. Volevo sentirla vicina così ogni giorno della mia vita. Lei adesso aveva finito il suo percorso di studi ed io avevo ancora un altro anno da fare. Perché mi sentivo così sola... come stesse per finire tutto?
Una lacrima, due, tre... avevo cominciato a piangere senza una ragione apparente. Ch idiota.
"Hey piccola... non piangere. Che succede?"
Chiese lei stringendomi di più a se, io smise di ballare e la abbracciai. Lei ricambió bacianodmi la fronte.
"Mi aspetterai, vero? Non mi lascerai da sola"
Il suo sguardo si addolcí, mi prese il volto tra le mani ed asciugandomi le lacrime disse:
"Non ti lascerei mai sola"
"Mi sono messa a piangere come una scema. Promettimi che non mi sostituirai mai"
"Non c'è neanche bisogno di chiederlo, Honey"
Io la baciai forte, quel bacio trasudava amore e tristezza, paura ed altre mille emozioni. Non vi era nulla che potesse far intendere un secondo fine, nulla. Non ci importava neanche delle persone che ci guardavano. Ci siamo solo io, lei e le stelle.
***
Tre anni dopo
Honey ed Harriet restarono insieme per ben quattro anni. Harriet continuò a lavorare nel basket ed ottenne presto la proposta per diventare l'allenatrice della squadra femminile della California non poteva desiderare di meglio. Aveva ottenuto tutto ciò grazie ad un amico dei genitori di Honey che conoscevano l'ex allenatore ormai andato in pensione che cercava un sostituto. Non aveva ancora detto nulla alla sua ragazza. Voleva farle una sorpresa, le avrebbe detto tutto dopo averle fatto la proposta... esatto. La proposta di matrimonio.
Aveva preso un grazioso anello in oro bianco con uno zaffiro incastonato al centro. Era sobrio ed allo stesso tempo raffinato ed elegante.
La fatidica sera andarono insieme a Lee e Frank a mangiare fuori ad un ristorante.
Lei era parecchio tesa e non faceva altro che ricontrollare le tasche della giacchetta per assicurarsi che l'anello fosse ancora al suo posto. Honey si accorse di ciò in tempo record
"Harriet, c'è qualcosa che non va? Stai male?"
Chiese prendendola per mano dolcemente. Harriet deglutì a vuoto, quasi soffocando per il nervosismo. Si alzò dalla sedia e guardò verso il sua amico Lee, che le fece un incoraggiante occhiolino. Sorrise e si mise in ginocchio ai suoi piedi. Prese un gran respiro
"Honey... mi piace sentirmi dire che sono speciale per qualcuno. Tu lo sarai sempre per me, non posso cambiare in alcun modo l'amore che provo nei tuoi confronti..."
Gli occhi dei clienti al ristorante e dei camerieri era rivolto verso di loro. Ma nessuna delle due prestò loro attenzione.
"Volevo chiederti se i sentimenti che provi per me sono abbastanza forti da... ecco..."
Prese con un gesto veloce la scatoletta contenete l'anello dalla tasca e lo aprì davanti ai suoi occhi.
"Honey. Vuoi stare accanto a me per sempre e sposarmi?"
La ragazza di fronte a lei non poteva crederci... la persona che le era stata vicino, che l'aveva consolata quando era giù di morale, che l'aveva baciata, accarezzata, amata era davanti a lei, in ginocchio, e le stava chiedendo di sposarla.
Lei cominciò a singhiozzare e sorrise fra le lacrime. Si inginocchiò all'altezza della sua dolce metà e la baciò.
"Sì... non potrei chiedere di meglio!"
Spazio autrice
Allora, mi duole dirlo ma siamo agli sgoccioli. Il prossimo capitolo sarà l'epilogo e alla fine di questo vi elencherò delle idee che poi ho cestinato. Non sarebbe dovuto in origine andare tutto così. Ma non preoccupatevi! Honey ed Harriet sono personaggi a cui mi sono affezionata così tanto da non poterle lasciare. Scriverò altri libri, con altre trame quindi ogni tanto controllate. Non sarà l'ultima volta che sentire parlare di loro!!!
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