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Ho passato tutta la settimana in casa. Ho raccontato a Charles un sacco di cazzate. Lui ha continuato a farmi domande e le mie risposte sono sempre state le stesse. "Sono stanca", "Ho mal di testa", "ho la febbre".
Ovviamente non mi ha creduto per nulla ma alla fine non ha insistito,mi conosce e sa che odio le persone che continuano a fare domande.
Mi sento sempre di più una merda,avrei dovuto dire la verità fin dall'inizio ma conoscendo i miei due uomini e la loro probabile reazione ho evitato.
Oggi è il giorno del gp,il primo giorno in cui esco.
Anche Lewis durante la settimana mi ha mandato tanti messaggi e gli ho rifilato le stesse scuse che ho utilizzato con Charles. Entrambi continuavano a chiedermi cosa fosse successo la sera del compleanno ma non ho aperto bocca.
Di Lui non ho più ricevuto notizie, grazie a Dio.
Entro nel paddock svogliatamente, avrei preferito rimanere a casa ma non voglio far preoccupare ulteriormente Charles e Lewis.
Non guardo in faccia nessuno. Non saluto nemmeno Daniel quando mi passa accanto.
Non vado a salutare nessuno che conosco.
Nonostante sia passata una settimana da quell'incontro ho ancora addosso un'ansia assurda.
Questa volta non vado né al box Ferrari né al box Mercedes,per una volta decido di andare a sedermi insieme alle altre persone che hanno il pass per il paddock.
Alcuni mi sorridono, altri mi guardano e parlano tra di loro, ormai sono conosciuta anche io. Nonostante questo non me la sono mai tirata,ho sempre accettato di fare foto con chiunque me l'avesse chiesto.
Vedo le monoposto che si posizionano sulla griglia di partenza. Lewis parte dalla pole, mentre Charles e Sebastian partiranno rispettivamente secondo e terzo.
Seguo il gp ma con la testa non ci sono. Penso alla sera del compleanno di Lewis, a quello che sarebbe potuto succedere se Charles non fosse uscito a cercarmi. Poi penso al mio passato, a tutte le giornate che si ripetevano tutte allo stesso modo. Mi sentivo sempre sbagliata, una nullità.
I miei pensieri vengono interrotti dal boato dei tifosi. Le monoposto hanno tagliato il traguardo nello stesso modo in cui sono partite.
Non me la sento di scendere nei box, non me la sento di festeggiare. Mando un messaggio di congratulazioni a tutti e tre.
Il mio rapporto con Sebastian è cambiato nel tempo, ultimamente passa sempre più tempo con Hanna, com'è giusto che sia. Ci salutiamo nel paddock, ovviamente, ci commentiamo le foto ma non siamo più usciti insieme dal nostro ritorno da Ibiza. Nonostante questo gli voglio bene perchè mi ha aiutato nel periodo in cui ero lontana da Charles.
Lascio il paddock subito dopo, evitando quindi la marea di tifosi all'uscita.
Chiamo un taxi e mi faccio portare a casa.
Una volta tornata a casa chiudo le ante della camera da letto per rimanere al buio. Fortunatamente sono a casa da sola.
Indosso i pantaloni della tuta, la maglietta di Charles e poi mi metto a letto.
Guardo il soffitto, lasciando che i pensieri mi tormentino. Sono una delusione. Charles e Lewis sono sempre stati dalla mia parte e io li ho ringraziati in questo modo.
Brava Winter.
Saranno passati si e no 15 minuti quando sento sbattere la porta dell'appartamento e dei passi venire di corsa verso la stanza.
Ci siamo. Devono averlo scoperto e ora sono nella merda.
Il materasso si abbassa accanto a me mentre qualcuno apre le ante della camera facendole sbattere contro il muro.
Apro lentamente gli occhi e mi ritrovo Charles e Lewis, seduti tutti e due davanti a me.
Mi alzo svogliatamente e mi metto a sedere con la schiena contro al muro.
<<Dobbiamo parlare>> Dal tono di Lewis capisco che è incazzato. Non posso più raccontare scuse, è il momento della verità.
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