21
Sono le otto del mattino. Tra circa un'ora devo vedermi con Charles. Ha deciso di portarmi fuori a fare colazione.
Sposto le coperte dal letto e Lewis si sveglia.
<<Winter?>> chiede ancora assonnato.
<<Scusa, non volevo svegliarti. Torna pure a dormire. Alle nove io esco con Charles>>
Il mio migliore amico si stropiccia gli occhi e si siede nel letto.
Allunga sopra di se le braccia e poi si gira verso di me.
<<Come è andata ieri sera?>>
<<Benissimo. Siamo usciti a bere in un posto tranquillo in centro a Monza. Sono stata davvero bene>>
<<Sono molto contento per te. Mi aspetto di ricevere i confetti il più presto possibile allora!>>
<<Dai scemo!>> gli tiro una cuscinata in faccia. Mi salta letteralmente addosso ed inizia a farmi il solletico, che io soffro davvero troppo.
<<Basta Lewis, ti prego!>>
<<Io mi sto divertendo>>
Andiamo avanti così per circa dieci minuti. Poi mi alzo, devo lavarmi e vestirmi prima che arrivi Charles.
<<Mi raccomando, fai la brava>>
<<Certo Lewis, sempre>>
Dopo averlo salutato scendo di sotto, dove trovo Charles accanto alla sua Ferrari ad aspettarmi.
<<Buongiorno!>>
<<A te Chérie>> mi saluta dandomi un bacio sulla guancia.
<<Prima o poi mi dirai cosa vuol dire, vero?>>
<<Chi lo sa>>
Sorride e fa il giro dell'auto. Dopo aver allacciato le cinture partiamo in direzione Milano.
È lunedì mattina e c'è un traffico immenso. Per arrivare nel capoluogo Lombardo ci mettiamo circa un'ora e mezza.
Dopo aver parcheggiato l'auto, ci dirigiamo in piazza Duomo per fare colazione.
Charles prende un caffè mentre io prendo il mio solito the alla vaniglia con un goccio di latte.
Il bar è abbastanza tranquillo, c'è abbastanza gente ma non è ancora pieno.
Alcune persone devono aver riconosciuto Charles, nonostante indossi gli occhiali da sole ed un cappellino bianco. Però non si avvicina nessuno, ci lasciano fare colazione in santa pace.
<<Cosa ti va di fare?>> chiede Charles dopo essere usciti dal bar.
<<Un giro per Milano e poi se per te non è problema vorrei fare un po' di shopping>>
<<Aah le donne!>>
Mi mette il braccio intorno alle spalle e camminiamo così per le vie di Milano.
Charles viene riconosciuto ed ogni 2x3 si ferma a fare qualche foto o semplicemente un autografo, un ricordo di quella giornata.
Entriamo nel negozio di vestiti, Charles è andato a vedere se riesce a trovare qualche maglietta mentre io sono nel reparto dei vestiti da sera.
C'è ne sono tantissimi, di vari colori e di vari modelli. Se solo potessi comprerei la maggior parte dei capi appesi.
<<Hai trovato qualcosa che ti interessa?>> chiede il monegasco giungendomi da dietro le spalle.
<<Si, questo vestito qua>> Indico il vestito che è appeso davanti a me. Arriva alle ginocchia, la parte sopra è un top di pizzo bianco mentre la parte sotto è una gonna nera.
<<Cosa stai aspettando? Vai a provarlo>>
Prendo il vestito e vado nel camerino. Charles mi aspetta appena fuori dalla tenda, dove c'è una piccola poltrona.
Ci metto poco a svestirmi e ad indossare il vestito.
Apro la tenda del camerino e Charles mi guarda ma non dice una parola.
<<Come sto?>> chiedo girando su me stessa.
<<Ehm..>>
<<Okay lo sapevo, mi sta malissimo. Provo a vedere se riesco a trovare qualcos'altro che mi piaccia>>
Scosto leggermente la tenda per rientrare ma mi sento tirare per il polso, mi giro e Charles è a pochi centimetri da me.
<<Sei davvero bella con questo vestito>>
Per pochi secondi i nostri sguardi si incontrano. Averlo così vicino mi manda in tilt, sono senza fiato.
<<O-okay. Allora penso di prenderlo>>
Charles annuisce e rientro nel camerino per rimettere i miei vestiti.
Quando esco di nuovo Charles mi prende il vestito dalla mano ed insieme andiamo verso la cassa.
<<Faccio io, voglio regalartelo io>>
<<Charles davvero..>>
<<No Chérie, ci penso io>>
Ha davvero speso un sacco di soldi per questo abito.
Usciamo dal negozio.
<<Ti va di andare a pranzo?>>
<<Si certo>>
Andiamo a pranzare in un ristorante con vista Duomo. È un locale elegante e da quanto ho letto all'entrata bisogna prenotare in anticipo per venire qui. Probabilmente Charles conoscerà qualcuno.
Ci sediamo in un angolino abbastanza nascosto, in modo da avere più privacy possibile.
<<Buongiorno, cosa vi porto?>>
Abbiamo appena finito di leggere il menu quando il cameriere ci raggiunge.
<<Per me un piatto di pasta al sugo per favore>> Charles e i suoi fedeli carboidrati.
<<Per me un'insalata grazie>>
<<Da bere invece?>>
<<Una bottiglia di acqua naturale>>
<<Perfetto, arrivano subito>>
Mangiamo in tutta tranquillità. Alla fine avevo ragione, Charles ha un amico che lavorava qui, ecco come ha fatto ad avere un tavolo. Prima di uscire facciamo una foto con lui.
Dopo aver pranzato decidiamo di ritornare a Monza, per fortuna il traffico è un po' diminuito.
Andiamo a fare un giro nel parco adiacente all'Autodromo.
Dopo aver parcheggiato, prende una coperta dal suo piccolo bagagliaio poi ci incamminiamo.
Arriviamo in un punto dove c'è poca gente e dopo aver steso la coperta ci sdraiamo, inizialmente un po' a sole poi all'ombra.
Siamo entrambi distesi, ho la mia testa appoggiata al suo petto e con la sua mano mi accarezza i capelli. Amo passare il tempo con Charles, è come se non esistesse nient'altro al di fuori di noi.
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