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Dopo aver salutato Charles cammino ancora per il paddock fin quando arrivo davanti all'hospitality della Mercedes.
Entro e vado subito nella stanza di Lewis, di sicuro mi starà già aspettando. Sono stata via un po' più del previsto.
<<Hey Lew, sei pronto?>> chiedo al mio migliore amico una volta entrata nella sua stanza.
<< Si, già da un bel po'. Dove sei stata Win?>> chiede Lewis.
<<Oh Lew, come sei curioso. Te l'ho detto, sono andata al bar ma c'era un po' di coda, poi ho fatto un po' il giro per il paddock. Ho incontrato Sebastian e mi sono fermata a parlare un po' con lui>>
<<Mh, se lo dici tu va bene>> Ovviamente non sono brava a mentire ma il mio migliore amico lascia perdere e non approfondisce ulteriormente. <<Comunque quando vuoi possiamo andare>>
Indossa la giacca a vento, poi si mette in spalla il suo zaino mentre con la mano destra trascina la mia valigia.
Ci fermiamo a salutare Toto Wolff e poi Angela.
Fuori dall'autodromo troviamo il nostro solito minivan nero che ci porta in hotel.
Non c'è molto traffico, quindi non ci mettiamo molto ad arrivare per fortuna.
Dopo aver preso la chiave alla reception saliamo in stanza.
<<Cosa vuoi fare per cena?>> chiede il mio migliore amico dopo aver chiuso la porta della stanza ed essersi sdraiato a letto.
<<Io ehm, esco a cena>>
Lewis mi guarda negli occhi, cercando di estorcermi qualche informazione in più.
<<Ogni tanto esco anche io sai?>>
<<Lo so ma mi piacerebbe sapere con chi>> alza le spalle.
Vorrei tanto raccontare la verità a Lewis ma davvero, prima vorrei capire che tipo di rapporto potremmo avere io e Charles.
<<Più avanti te lo dirò ma stai tranquillo, puoi fidarti di questa persona. Posso dirti solo che la conosci>>
Lewis mi guarda aspettando che io gli dica il nome. Quando capisce che non dirò nulla, si gira sul fianco e si mette a giocare con il suo telefono.
Preparo i vestiti poi entro in bagno per fare la doccia.
Faccio con calma visto che manca ancora un po' di tempo.
Dopo essermi asciugata mi vesto. Ho optato per un paio di jeans skinny neri, un top bianco e le Air Max nere.
Torno in stanza da Lewis e mi siedo sulla poltrona a guardare un film con lui.
Dopo circa mezz'ora sento vibrare il cellulare.
"Scendi, sono qui sotto" è Charles. È già ora di andare.
Controllo l'ora sul telefono e sono le 19.30, è in anticipo di mezz'ora.
"Arrivo subito!"
<<Lew io vado>>
<<Okay, mi raccomando. Fai la brava, ti voglio bene>>
<<Anche io>>
Ci scambiamo un rapido abbraccio poi esco dalla stanza.
Corro verso l'ascensore ed entro. Non vedo l'ora di vederlo.
Quando le porte si aprono esco e cammino velocemente verso l'entrata dell'albergo.
Una volta uscita trovo Charles ad aspettarmi di fianco alla sua Ferrari.
Indossa un paio di jeans e una camicia bianca mentre ai piedi porta delle scarpe bianche.
È un figo pazzesco.
<<Chérie>> mi sorride
È la prima volta che mi chiama così. Non parlo il francese, quindi non ho idea di cosa voglia dire.
<<Ciao Charles>> ci scambiamo due baci sulla guancia.
<<Stai benissimo>>
<<Anche tu>>
Quando mi passa accanto sento l'odore del profumo che indossa, One Million, il mio profumo preferito.
Saliamo in auto e Charles mi fa scegliere la musica da mettere, ovviamente dalla sua playlist personale.
Ci sono tante canzoni che conosco e che vorrei ascoltare ma opto per la mia preferita, "There you are" di Zayn.
Charles è concentrato sulla strada, così io ho tutto il tempo di osservarlo meglio.
Con la mano destra tiene il volante mentre il braccio sinistro è appoggiato per metà fuori dal finestrino.
Ogni tanto noto che si morde il labbro, deve essere nervoso come me. Nessuno però ne ha fatto parola.
Credo che si sia accorto che lo sto fissando infatti poggia i suoi occhi su di me per alcuni secondi, lo vedo sorridere, poi torna a concentrarsi sulla strada.
Il viaggio in auto prosegue tranquillamente, la musica fa da sottofondo. Ogni tanto io e Charles ci scambiamo qualche sguardo.
<<Siamo arrivati>> esclama dopo venti minuti circa.
Lo guardo senza capire.
Ho lasciato questo posto oggi pomeriggio e pensavo di non tornarci fino a domani.
Siamo all'entrata dell'Autodromo di Monza.
<<Ti ho preparato una sorpresa, non preoccuparti>>
Charles mostra il suo pass allo steward all'entrata, poi ci fa entrare.
È così strano essere qui di sera. Non c'è in giro nessuno, se non i meccanici che stanno apportando le ultime modifiche e sistemando le ultime cose in vista della gara di domani.
Infatti le uniche luci accese che vediamo vengono dai box e dalle hospitality delle altre scuderie.
Non c'è il solito casino che si sente durante le prove e qualifiche, c'è solamente un leggero mormorio.
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