5-Palle volanti.
Salvatore's pov
Pensavo Stefano scherzasse quando mi disse che avrebbe dormito con me.
E invece no, è proprio qui, accanto a me che dorme come niente.
Sascha ha detto che non aveva problemi di nessun tipo e non so se ringraziarlo perche di è dimostrato così comprensivo o no...
Ho degli amici fantastici, davvero.
Sono rumorosi, fastidiosi e attacca brighe per la maggior parte delle volte ma sono di gran lunga i migliori ascoltatori del mondo.
Non so come avrei fatto ad affrontare tutto questo da solo, l'ho fatto in verità, fino ad oggi.
Camilla mi è sempre rimasta vicina, fino alla fine.
Mi ha sempre detto che infondo probabilmente meritavo di meglio.
È davvero così?
Giuseppe lo amo ancora e lui lo sa.
"Sal, dormi... È tardi"Dice Stefano gesticolando.
"Stavo pensando... A cosa potrebbe accadere ai Mates adesso"
Stefano alla parola Mates, si rimette gli occhiali e mi guarda perplesso.
"Perché questa cosa dovrebbe influire? siamo amici, siamo legati da molto di più di una relazione Sal, non ci pensare adesso e dormi... Oggi è stata una giornataccia per tutti"
"Non ho molto sonno sinceramente... "Dico poi.
Stefano si rimette gli occhiali.
"E allora che vuoi fare? "
"Non saprei... Sicuramente nin stare nello stesso letto in cui fino a pochi mesi fa io e Giusep-"
Stefano si alza.
"Andiamo, vieni, vado a chiamare Sascha"
"Ma non disturbare quel povero uomo che già dovrà sopportarti
Per il resto della sua vita"Dico.
Stefano mi fa il medio e urla il nome di Sascha.
"Cosa c'è, cosa c'è? "Chiede Sascha mezzo addormentato.
"Usciamo"Dice Stefano.
"No, no, non se ne parla-"
"Ma è per Sal! "
"Senti, non rompere i coglioni è l'una di notte"Sascha è fisicamente provato.
"Ma pagny, daii"
"No"
"Eddai"
"E poi da quando hai trovato un soprannome al mio soprannome? "
"Sascha, hai promesso"Dice Stefano mostrando l'anello a Sascha.
"Nella buona e nella cattiva sorte"aggiunge Stefano.
"In salute e in MALATTIA, e fino a qui la cosa la sto rispettando anche abbastanza bene"
Sorrido.
"BASTARDO! Semmai sono io quello che ti appoggia in malattia, stronzo"
"Siete entrambi due malati"Dico interrompendo la loro manifestazione allegra di amore.
"Tranquilli, sto bene, andrò a guardare la TV "
Vedo Stefano prendere Sascha a pedate sul culo per obbligarlo a cambiarsi.
"Non devi Ste... "
"Andiamo in discoteca, la notte è ancora giovane"
"Lo dicono i vecchi quella frase"Dice Sascha dalla sua camera.
Stefano alza gli occhi al cielo facendo il medio al marito.
"Andiamo in un locale gay? "Chiede Sascha.
Stefano mi guarda.
"Nah, facciamo per un'altra volta, andiamo una discoteca comune"
"NO, FACCIAMO PER LA PROSSIMA VOLTA"Urla Stefano.
"GUARDA CHE HO SENTITO, COGLIONE"
Due pazzi.
Io mi vesto normalmente, maglietta bianca neutra e un paio di pantaloni grigi.
Loro due hanno gli occhiali da sole abbinati.
In verità alla fine decidono di andare in spiaggia a giocare a beach beach volley.
Abbiamo portato le torce grandi per illuminare meglio.
Con la musica a palla dalle mie casse giochiamo a casaccio.
"MIAAA"Stefano schiaccia la palla talmente forte che finisce in acqua.
"Ora la vai a riprendere"dice Sascha.
Stefano entra in acqua dicendo che è gelida.
Illumino il suo percorso mentre riporta la palla.
Fermo la musica e li guardo sorridendo.
"Ragazzi, non dovete fare tutto questo per me... "
"Tu avresti fatto lo stesso... "Dice Stefano.
"Volete una birra? "Chiede Sascha uscendone tre bottiglie dallo zaino.
"Sii"Stefano bacia Sascha e prende la birra e poi me la passa.
Vediamo Sascha cambiare la birra con una Coca-Cola Light.
"Preferisco rimanere sobrio"Stefano lo spintona giocosamente.
Ci sediamo mentre la musica suona.
Sascha è ancora ignaro di tutto e questo mi pare ingiusto.
"Sascha, volevo dirti che io e Giuseppe ci siamo lasciati"
Non sembra sorpreso.
"Lo avevo capito... "Dice Sascha.
"Ma quindi hai un criceto che gira nel cervello! "Dice Stefano.
"Basta usare le stesse citazioni, rinnova il vocabolario"dice Sascha.
"Scusa se non te l'ho detto prima ma Giuseppe voleva che lo sapeste da entrambi ma io sono scoppiato, ho dovuto sfogarmi"
Sento la mano di Sascha sulla mia testa e la scuote.
"Non devi preoccuparti, noi siamo qui"
"Io più che altro... "Dice Stefano.
"Ora facciamo bordello fino a quando arriva l'alba"Dice Stefano.
Ed è stato così, siamo andati in giro per il quartiere e abbiamo passato del tempo al bowling e in giro per i negozi 24 ore.
Non ridevo e non mi divertivo così da mesi.
Torniamo a casa verso le sei per guardare l'alba.
Non ci reggiamo in piedi perla stanchezza, abbiamo fatto after.
L'alba è meravigliosa, i colori che essa crea sono spettacolari.
"Dai ragazzi, andiamo a casa"Dice Ste aiutandomi ad alzarmi.
Entriamo in casa dove troviamo Giuseppe sveglio.
"Ciao papà "dice Sascha ridendo e sbadigliando.
"Buonanotte"Dice Stefano.
"Dice siete stati ieri? "Chiede poi Giuseppe.
"In spiaggia... Poi abbiamo fatto amicizia con Dimitri del negozio ventiquattro ore ad un isolato da qui, ci ha regalato delle birre che ovviamente ci siamo già scolati, e ora andiamo a dormire"dice Stefano facendo il resoconto.
"Dovevamo fare la riunione"
"BIIIIP, Sbagliato, ieri dovevamo"
"Abbiamo perso pure la palla"Dice Sascha sbuffando e salendo in camera.
"Se te non lavessi lanciata su un tetto adesso sarebbe qui con noi"Dico.
"Andiamo a ripescarla?! "Chiede Stefano preso bene.
"Ora nessuno va nessuna parte, filate a letto"dice Giuseppe.
I due iniziano a camminare Last Friday Night di Katy Perry anche se è giovedì.
Sorrido mentre mi assicuro che non cadano sbattendo la testa sulle scale.
"Facciamolo anche domani! "Dice Sascha.
"Domani? Ragazzi non lo so... "Dico.
"Sarà divertente"Dice Stefano ballando sotto le note di Last Friday Night.
"Sì, però niente palle volanti"Dico ridendo.
"Ti sei divertito quindi? "Chiede Stefano felice.
"Siete due fottuti pazzi"
"Domani andiamo al Karaoke"Dice Stefano dalla sua stanza.
"Ma come ti vengono certe idee? Io non lo so..."Sento Sascha commentare.
Mi butto sul letto togliendomi le scarpe.
Poi mi ricordo delle mie casse.
Mi alzo sospirando e busso alla loro porta.
"Le Casse Ragazzi"
Giuseppe mi passa indietro e ci guardiamo per qualche secondo.
Ha sempre il telefono in mano...
"Eccola"Dice Stefano passandomela.
Torno in camera e la metto in carica.
Guardo la foto sul mio cellulare quasi morto un cui ci siamo io Sascha e Stefano.
Certe volte mi dimentico di avere 19 anni e che dovrei divertirmi e lasciarmi andare di più.
La mando in stampa e vado a prenderla nello studio di Fabrizio di sotto.
busso prima di entrare nell'ufficio.
"Bella questa"Dice Fabrizio con una tazzona di Caffè.
"Buongiorno Fabrizio"Dico mentre ci battiamo il cinque per salutarci.
"Dovrei avere un quadretto da qualche parte, cerca"è su una serie di documenti ed è vuota e lo ringrazio.
Lo metto sulla scrivania e programmo i video di oggi.
Ho una stra fottutissima emicrania.
"Ti sei divertito ieri"Sento la voce di Giuseppe.
Mi giro, è seduto sul letto.
"Non si bussa più?"Chiedo davvero scocciato.
Mi alzo e tento di lasciare la stanza ma lui chiude la porta precedendomi.
È fin troppo vicino.
"A debita distanza"Gli dico deciso.
"E da quando sei diventato così sicuro? "
Il mio cuore inizia a battere all'impazzata mentre i nostri visi sono troppo vicini.
"È andata male con lei e così vieni da me? "Chiedo ridendo.
Scuote la testa.
"Sei geloso? "Chiede.
"Non mi importa più nulla delle tue relazioni"Dico serio mentre mi libero dalla sua gabbia.
"Siamo colleghi di lavoro e niente di più "dico poi.
Il mio corpo e il mio cervello non stanno andando d'accordo.
Perché chi cazzo voglio prendere in giro, lo voglio adesso.
"Puoi uscire?"chiedo con la voce tremolante.
Merda.
Alza un sopracciglio.
Ha capito, cazzo.
Gli apro nuovamente la porta ma lui mi fa abbassare e mi bacia a modo di principessa salvata dal principe di sto cazzo.
Questo bacio mi stupisce davvero.
Mi abbandono quasi completamente.
Quasi finché non mi schiaffeggio mentalmente.
Giuseppe chiude la camera con il piede e inizia a spogliarmi.
Questo è perché dico che in verità quasi nessuno conosce il vero Giuseppe come lo conosco io.
Mi spinge sul letto e si toglie la cintura.
"Solo sesso"Dice poi.
Io passivamente accetto questa condizione.
Continua ...
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