Salvatore's pov
Milano. 5/05/2018

Chiudo la porta a chiave, le tapparelle.

Spengo la luce e accendo quella per registrare.

Accendo la telecamera e la fisso in silenzio.

Io e Giuseppe ci siamo lasciati due giorni fa e non esco di casa da allora.

Lui dorme in salotto io in camera.

Domani parto per tornare a Miami ma devo assolutamente filmare questo video.

Il setup è pronto.

Guardo fisso verso la telecamera.

"Ciao, sono Salvatore e questo sono io... "

Stefano's pov

Adesso, Miami.

Ho la testa appoggiata alla spalla di Sascha mentre mi sta parlando dell'ultima bravata di Raffaele, un suo caro amico.

In verità non sono per niente tranquillo ad aver lasciato Salvatore e Giuseppe da soli in casa.

Salvatore si è chiuso in camera e Giuseppe lavora in salotto.

Che situazione strana...

Guardo il telefono e vedo la notifica di un video di Sal.
Guardo l'ora, sono le 18.
Che strano.

"Che hai? "Mi chiede Sascha accarezzandomi i capelli.

"Salvatore ha pubblicato un video... "Dico.

Si intitola "Ciao, sono Salvatore"

Mi siedo composto e passo una cuffietta a Sascha.

"Ciao, sono Salvatore e ho 19 anni... Per una volta volevo presentarvi la persona dietro il personaggio perché ormai questo canale è un pezzo della mia vita e i traguardi raggiunti grazie ad esso sono formidabili, detto questo volevo essere molto veloce e dire le cose senza troppi giri di parole...io e Camilla ci siamo lasciati, non è colpa di nessuno dei due, è accaduto quando è dovuto accadere... So che con questo video mi sbilancerò dalla mia normale facciata fredda e calcolatrice ma purtroppo per una volta devo lasciare la facciata e mostrare che in fondo anch'io sono umano... È strano come le cose nella vita possano cambiare in un solo secondo, con una sola parola... Non vedrete mai questo video e se mai deciderò di pubblicarlo vuol dire che è arrivato il momento di farlo...
Pretendiamo di essere ascoltati, di essere capiti, di avere sempre ragione e non proviamo mai a metterci nei panni degli altri, non proviamo mai a capire se c'è un problema, fingiamo che non ci sia quando probabilmente ci è sempre stato...quello che non uccide fortifica, dicevano... Solo il tempo ce lo dirà "e il video termina così.

"Ha litigato con Camilla? "Chiede Sascha.

"...sì, ha litigato con Camilla"

...

"Questo video non è stato registrato qui, ma a Milano.. Mesi fa..."

"Mi dispiace... Non lo sapevo"Dice Sascha.

Annuisco mentre faccio scorrere la sabbia fra le mie dita delle mani.
Mi sento in dovere di aiutare Salvatore adesso, lui lo ha sempre fatto con me, quando avevo bisogno di una spalla su cui piangere lui c'era, quando avevo bisogno di qualcuno che mi ascoltasse lui c'era.

Prima vederlo così scosso mi ha fatto troppo male.
Salvatore è una di quelle persone che pretende di rimanere sempre lo stesso, stessa facciata, stesso comportamento, ma quando vacilla anche solo di poco, il mondo gli crolla addosso e, non abituato a gestire tutte quelle emozioni, esplode.

"Torniamo a casa? "Chiedo.
Lui annuisce mentre prende la tavola da surf.

Il tramonto è meraviglioso ma oggi è come se lo fosse un pochino di meno.

Questa è una giornata come le altre... La bellezza delle cose che ci circonda ce lo sottolinea ogni volta, ogni giorno.

Hai presente quelle giornate in cui vuoi solo piangere e invece il sole splende come se non ci fose un domani? I bambini ridono e giocano e gli uccellini cinguettano? Quelle giornate le odiamo tutti.

Mi fermo un attimo, davanti al tramonto.

"Stefano? "Chiede la voce di Sascha voltandosi verso di me.

"Ho sempre paura delle cose che possono cambiare nella mia vita... Io rispetto a te sono molto diverso Sa... A te annoiano le stesse cose e per te cambiare e provare cose nuove sono nel tuo DNA, adesso che ho tutto quello che posso più desiderare dalla mia ho paura che in un secondo tutto possa cambiare..."Sascha si avvicina lentamente a me.

"Una volta un ragazzo mi disse che tutte le persone che ci circondano ci danno qualcosa... "

Sorrido debolmente mentre lui mi volta dolcemente il viso verso il suo.

"E quel ragazzo eri tu... Ti descrivi sempre come il ragazzo che ha paura di buttarsi per la maggior parte delle volte, ma tu hai affrontato ostacoli per arrivare fino a cui enormi, ti sei dato da fare e non ti sei pianto addosso, c'è il momento per piangere e il tempo per regire... E adesso pensa solo alle cose che ti rendono felici, so che ora per la questione di Salvatore ti ritornano in mente innumerevoli scene della tua vita che ti hanno segnato nel profondo ma la vita è così, nessuno sarà mai felice al 101%, non esiste, e chi lo dice mente, non è umano..."

Mi guardo le scarpe e sospiro.

"Io ci sono per te... "Mi dice poi.
Gli lascio un bacio veloce sulle labbra.

Amo questo uomo, ogni piccola briciola e essenza di lui mi rende più forte.

La sua mano finisce dietro la mia schiena e mi attira ancora verso di sè dandomi un bacio più lento e dolce.

Mi prende la mano destra e me la bacia.
Chiudo istantaneamente gli occhi a quel gesto così dolce.

"Andiamo piccola pagnotta"Dice ridendo e prendendomi per mano.

Sorrido ancora, non smetto di sorridere, è più forte di me.

"Sì ma non spingermi stupido"prende la Tavola che aveva un attimo appoggiato e corre.

Apriamo la porta di casa e il silenzio e quasi spettrale.

Io e Sascha ci guardiamo perplessi.

"Siamo a casa"Dico chiudendo la porta a chiave.

Nessuna risposta.

Andiamo in salotto, Giuseppe è al computer con le cuffie alle orecchie.

Sascha mette la tavola nello sgabuzzino e va in cucina.

Mi siedo a fianco a Giuseppe.

Lui mi rivolge uno sguardo.

"Penserai che sono un mostro adesso"Dice a bassa voce.

Non rispondo.

"Io lo amavo davvero tanto, con tutto me stesso... "

"E qual'è il problema? Perché hai deciso di-"

"Non me la sento di parlarne"la sua schermata e fissa sul video di Salvatore che ha postato minuti fa.

Annuisco e raggiungo Sascha che sta bevendo dalla scatola del latte.

"Cosa vuoi mangiare sta sera?"Mi chiede.

"Quello che vuoi tu..."dico.

"Okay, vado a farmi una doccia e poi ordino cinese"Annuisco.

Riso alla Cantonese!

"Giuse, Sascha dopo ordina cinese, vuoi qualcosa? "Chiedo.

"Un piatto di ramen sarebbe perfetto"dice.

Annuisco e salgo con Sascha.

Sascha va verso il bagno io verso la camera di Salvatore.

"Salvatore... Posso entrare per favore? "

Apre la porta quasi immediatamente.

"Sì? "Chiede senza occhiali.
Lo guardo stranito.

"I tuoi occhiali? "Chiedo.

"Oh si sono... Accidentalmente rotti "Dice vago.

Lo guardo come per chiedergli se posso entrare e lui annuisce.

"Non ci vedo quasi nulla"Ammette poi.

"Non farti male, hai subito delle operazioni due annetti fa, non vorrai mica ritornare in quelle condizioni? "La metto sul ridere.

"No, ovviamente no"Dice sedendosi sul letto.

Guardo i suoi occhiali.

"Ne ho già prenotati un paio nuovi"Mi informa.

Annuisco e mi siedo accanto a lui.

"Sei sicuro di stare bene?"Chiedo.
Scuote la testa e si tortura le mani.

"No, non credo questo sia ciò che intendo per benessere Ste... Mi sento come se avessi ingoiato qualcosa di pesante e volessi rigurgitarlo fuori, capisci? "

Annuisco.

"Mi passerà mai qusto dolore che provo? "Chiede chiudendo gli occhi.

Mi squilla il telefono, Giuseppe.

"Niente Ramen, esco oggi, non aspettatemi fino a tardi..."

"Ma come? Non dovevamo parlare dei progetti per la quinta stella? "

"Ve ne parlo domani, tranquilli"

"Dove vai?"chiedo tanto per sapere almeno.

"Ad un ristorante Messicano in centro... Dai, se avete problemi chiamatemi"

...

"Ne ho uno Giuseppe... "

"Che cosa? "

...

Guardo Salvatore che gioca con un pupazzetto regalato-gli da un fan.

"Salvatore ha rotto gli occhiali e pensavo di dormire con lui sta sera"Dico.

Salvatore mi guarda stupefatto.

"E a me che importa? Siete adulti vaccinati "e riattacca.

Con che freddezza...

"Scherzavi prima, vero? Non ho bisogno di una Babysitter"

"Invece sì... Ehi sei uno dei miei migliori amici "

Salvatore sistema la stanza e poi dice "okay" con un pizzico di gratitudine.

Continua...