9: Andrea e Stefano²
Narratore
Tutto inizio l'autunno di tre anni fa.
Tre anni fa Salvatore, Sascha e Stefano frequentavano la terza superiore mentre Giuseppe la quinta.
Iniziò tutto con uno scontro, i due interessati erano Stefano e Andrea.
Andrea frequentava la stessa scuola di Sascha, si conoscevano già, erano amici.
"Ahia, che botta"Iniziò Stefano massaggiandosi la zona colpita.
"Se non fai attenzione dove cammini ci credo che ti fai male"Disse Andrea riprendendosi lo zaino.
"...ci conosciamo per caso? "Chiese Stefano.
"Non frequenterei mai uno come te"
"Beh, anche tu mi sei venuto in contro, mr. Ovvio "
"Scometto che sei un Liceale"Iniziò Andrea.
"Da cosa lo hai intuito? "Chiede Stefano.
"Intanto hai una gobbetta adorabile, ciò sta solo a significare che passi la tua vita sui libri "
"Adorabile? È una sottospecie di insulto? "
"Da quando in quando adorabile è un insulto? "
"Beh, si da il caso che adorabile non sia il miglior complimento da fare ad un ragazzo"
"Quanto sei puntiglioso "
"Beh, no... "
Un ragazzo magrolino dagli occhiali rotondi e un ragazzo alto con i capelli neri raggiusero Stefano.
"Giuseppe? Salvatore? "Chiese Stefano.
"Ciao... "Disse timido Salvatore, il ragazzo dagli occhiali.
"Sbaglio o entrambi avete la riunione? "Chiese Giuseppe, l'altro ragazzo.
*Giuseppe frequentava la stessa scuola di Sal e Ste.
Andrea rimase a fissarli per un po'.
Erano tutti e tre così diversi, lo si vedeva, eppure andavano d'accordo.
"Cazzo, è vero"Disse Stefano.
"Siete due teste vuote"Li rimproverò Giuseppe.
"Beh, io devo andare... "Disse Stefano ad Andrea.
"Oltre a essere un completo sbadato sei anche un imbecille "Iniziò Andrea con un tono nemmeno così offensivo.
Lo disse come se fosse un dato di fatto.
"La ringrazio, mr. Ovvio, palle girate"Rispose Stefano.
"Ci si vede "Aggiunse Stefano.
"Spero di no"Disse Andrea molto semplicemente e andandosene.
Andrea si sbagliava.
Si incontrarono ancora nello stesso medesimo posto, nel medesimo modo.
"Ancora tuu"Disse Stefano.
"Destino... "Disse Andrea.
I due iniziarono a conoscersi.
*non sapendo di avere già un amico in comune*
Le cose iniziarono a diventare più serie a lungo andare quando Andrea decise di dire della sua bisessualità a Stefano.
Entrambi si sentivano attratti l'uno dall'altro.
Era veramente un caso raro.
Si amavano tanto nonostante le loro enormi differenze, erano due calamite...
Spesso i due si ritrovano in questa casetta sperduta nel bosco.
Secondo Andrea ci abitava una signora che la abbandonò.
Non era raro sentire suoni di violino provenire da quella casa.
Questo perché Andrea lo suonava e Stefano rimaneva ad ascoltarlo.
Stefano insegnò ad Andrea l'importanza di amare qualcuno, l'importanza della vita.
Andrea insegnò a Stefano l'importanza di essere indipendenti e del non farsi mettere i piedi in testa.
Crebbero assieme finché una Domenica, a quasi più di un anno dal loro incontro...
Stefano si era appena svegliato.
La finestra era stranamente aperta, si trovava a casa sua.
Nel chiuderla vide di sotto Andrea il quale era seduto con il cappuccio della felpa alzato con in mano qualcosa.
"Andrea? "Chiese confuso Stefano.
Andrea alzò lo sguardo sorridendo a colui che era il suo ragazzo.
"Volevo vederti "Disse Andrea.
"Entra, i miei sono a lavoro"Iniziò.
Andò di corsa di sotto, nonostante fosse in pigiama, e aprì la porta ad Andrea.
"Vai a darti una sciacquata alla faccia, su"Iniziò Andrea.
"Hai ragione... "Stefano ci impiegò pochissimo tempo.
"Vuoi da bere? "Chiede Stefano.
"No grazie, sarò abbastanza veloce"Iniziò Andrea.
"Devo spaventarmi? "
"...forse"
"Okay... Inizia "
"Intanto volevo dirti che smetterò scuola... "Ne avevano già parlato.
"E poi? "Chiedo.
"Mi hanno accettato ad un orchestra -"
"ODDIO MA È FANTASTICO! IL TUO SOGNO! "
"Sì, ma vivrò lontano da te"
"Ma che mi importa, voglio solo la tua felicità "Specificò Stefano anche con un pizicco di tristezza.
"Ti amo così tanto "disse Andrea baciandolo sulle labbra.
"Per quanto tempo? "Chiese Stefano dopo il bacio.
"Non lo so... "Disse Andrea.
Disse la verità.
Non sapeva quanto sarebbe durata la sua formazione.
"Quando parti? "
"Domani... "Stefano iniziò a piangere, tentava disperatamente di ricacciarle dentro.
"No ti prego, non piangere"disse Andrea.
Le mani di Andrea accarezzavano le guance di Stefano ormai arrossate.
"Facciamolo, un ultima volta prima che me ne vada "Disse Andrea.
I due consumarono la loro ultima volta in camera di Stefano.
Si sarebbero mancati, tanto.
Quando Stefano si svegliò al posto di Andrea c'era una rosa.
Un po' appassita ma a Stefano non importò.
Il dono contava.
CONTINUA...
DOMANI MOLTO PROBABILMENTE ...
AVETE CAPITO UN PO'?
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