54-Gelato e poggiabicchieri
Un mese dopo...
(Giugno 2017, Miami)
Stefano's pov
"Mi manchi Ste... "Dice Sascha mettendo una mano davanti alla sua Webcam.
"Sascha, non riesco a vederti così, genio"
Questo è davvero un periodo di merda, sto dando così tanti esami che mi sento morire.
Per non parlare del caldo...
Sento bussare alla porta.
"Chi è? "Chiedo.
"Giuseppe, vuoi un tramezzino?"mi chiede.
Guardo Sascha che nel frattempo ha cambiato postazione, sta guardando dei libri di testo.
"Sì grazie"Dico mentre apre la porta.
Giuseppe resta qui per un mese intero prima di tornare in Italia per tenere i suoi esami d'università.
Sascha invece è nella mia stessa medesima situazione, solo che oltre ai suoi esami deve pensare agli affari burocratici per il matrimonio.
Mi sento in colpa per lasciarlo lì da solo a fare tutto.
"Oggi ho registrato tutto il fottuto pomeriggio, ti giuro, non credo di starci più mentalmente"
"Com'è il tempo lì in Italia? "
"INSOPPORTABILE, Cioè, sono in mutande... "Dice alzandosi per mostrarmi le mutande.
Mangio il tramezzino mentre ammiro lo spettacolo.
"Che palle che dai l'esame questo mese, non possiamo festeggiare il mio compleanno"Dico sospirando mentre si risiede composto.
"Cercherò di chiamarti, okay? Cioè nonostante debba studiare, ci sono gli altri no? Divertiti con loro"
"Giuse e Sal stanno tutto il tempo al mare, Sal studia di mattina presto, tipo le quattro, non sta bene mentalmente"
"Poverino, chissà che rumori poco consoni senti adesso ahahaha... "
Sbuffo e mi sbatto una rivista di matrimoniale in testa.
"Secondo me lo fanno apposta, il bello è che si sentono pure loro discutere sul non fare casino, assurdo"
"Ma dai, poverini, falli svagare! Ste, hai la maionese sulla punta della bocca"
"Ops ahhahah"Sascha ride e la sua risata vale tutto.
Mi manca un sacco, non ci vediamo da un mese...
"Non hai sonno? "Chiedo.
"Minchia... Non mi reggo più in piedi... Quando mai ho scelto di iniziare questi corsi"Dice lui super esasperato.
"Se fossi lì adesso ti avrei portato a prendere il gelato"Dico.
"Cavolo, con questa serata poi, avremmo potuto andare al parco dietro casa di mia madre e sentire una bell'arietta fresca... Non posso andarci da solo, sentirei troppo la tua mancanza, il letto poi, so che te lo dico ogni giorno ma il letto senza di te è vuoto... "Dice.
"Mi fai deprimere, tra un mese chi rivediamo, okay? Promettimi solo che ti impegnerai"dico a Sascha.
Lo conosco bene, so che preferirebbe fissare il muro invece che studiare.
"Te lo prometto, ehi, guarda, sono libri questi, non li uso come poggia bicchiere"Sento un bicchiere di plastica cadere.
"Non era un bicchiere scommetto... "Dico ridendo.
"No! Era solo... Okay, era un bicchiere, ma è solo perché non c'è posto sulla scrivania! "
"Hai cenato? "Chiedo.
"Sì ho cenato, ho chiamato la kebaberia"
"Non eri a dieta? "Chiedo.
"Ero, infatti... "
"Almeno vai a correre? "
"Ogni mattina e ho comprato pure una tuta nuova!"Gli sorrido.
Guardo l'ora, sono quasi le 17 da me, stiamo parlando da un ora.
"Sascha devo andare... Devo editare i video di domani! "
"Io vado a dormire, sono troppo stanco, Stefanino... "
Lo guardo.
"Ti amo"gli sorrido.
"Anch'io Sa, ti amo da morire e mi manchi tanto... Ci sentiamo presto"Sascha mi rivolge un ultimo sorriso prima di chiudere la videochiamata.
Quando finisco di editare scendo di sotto dove ci sono Giuseppe e Salvatore che limonano sul divano.
Alzo gli occhi al cielo..
"E se vi vedessero Fabrizio e Andrea? Cosa direste? Se dovete amoreggiare fatelo in camera"Salvatore si stacca da Giuseppe e si ricompone subito.
Giuseppe si alza e si sistema la maglietta, per una volta gli ho colti di sorpresa.
"Hai finito di parlare con Sascha?"chiede Giuseppe.
"Sì, vi saluta"taglio corto.
"Eddai, non fare il rompipalle, tu fai peggio con Sascha"continua Giuseppe.
"Mi manca, e voi due continuate ad amoreggiare davanti a me come se non fosse nulla! Siete senza cuore"
"Lo sapevo già"Dice Salvatore lanciandomi una lettera che cade miseramente per terra.
Giuse ride mentre beve del succo d'arancia.
"Cos'è? "Chiedo raccogliendola.
"Il corriere è passato prima, probabilmente non te ne eri nemmeno accorto, è indirizzata a te"Dice Salvatore.
"Finalmente"Dico aprendola.
"Cosa c'è dentro? "
"Ho venduto la mia automobile"
"EHH?! "
Apro la busta e leggo il contenuto:
papà è riuscito a vendere la mia macchina.
"Non dite nulla a Sascha, voglio fargli un regalo di nozze... "
"Verrà a scopirlo in ogni caso Stefano"vado a mettermi le calze e le Vans.
"Esco, se non torno vuol dire che sono andato a puttane"Dico prendendo le chiavi della seconda macchina di Fabrizio.
"Seriamente? "Chede Salvatore.
"Certo, vado a puttane"
"Portami con te! "Dice Sal.
Giuseppe da un pugno sulla testa di Salvatore il quale si lamenta.
"Addio stronzi! "dico uscendo saltellando.
Apro la porta e incontro Andrea che sta parlando al telefono.
Lo saluto con la mano ma mi raggiunge.
"Dove vai? "Mi chiede riattaccando.
"A zoccole, no dai, a cercare un regalo per Sascha"
"Uh, bello vengo anch'io"
Lo guardo storto.
"Che ne sai se voglio prendergli qualcosa di intimo? "
"C'è qualcosa che io non abbia già visto? "Alzo gli occhi al cielo e apro la macchina nera di Fabrizio.
Continua...
PROSSIMO CAPITOLO.
INIZIANO I VERI FOTTUTI PREPARATIVI.
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