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36 -mi mancherai

*andiamo avanti un pelettino con i Saschefano, voglio ricordare solo che Stefano e Sal dovranno partire per Los Angeles per studiare*

*Il giorno prima della partenza*

Stefano's pov

Sto trasferendo tutti i file video da editare in viaggio.

"Ste, hai preso tutto? "Mi chiede Sal.

"No, non ancora... Mi manca della roba"Gli rispondo.

"Quando arriva Sascha? "Mi chiede.

"Dovrebbe essere già qui"Rispondo senza guardarlo.

"Okay, dammi la lista di ciò che hai bisogno che vado insieme a Giuseppe.

"Grazie, eccoti la lista, allora, mi serve il dentifricio ovviamente e lo shampoo poi il resto lo compro lì "Dico.

"Tutto bene Ste? "Mi chiede all'improvviso.

"Sì Sal, stai tranquillo...Mi gira solo un po' la testa perché non ci stiamo fermando neanche un attimo, sto bene comunque"Lui mi guarda e annuisce.

"Ti lascio la casa per oggi, domani mattina vengo a prendere la roba"

Lui esce di casa e fuori c'è Giuseppe che lo sta aspettando.

Lo saluto con la mano e lui mi risponde con un cenno.

Torno in casa e metto in ordine la valigia.

Sento il campanello suonare.

Torno all'ingresso e apro la porta.

L'unica cosa che riesco a vedere è un mazzo di fiori e il tizio che li ha in mano ma quest'ultimi gli coprono il viso.

"Fiorellini per Il signor Lepri"Dice.

Sascha...

Prendo il mazzo in mano.

"Beh, anche una scatolina di dolcetti non sarebbe stata male"Dico.

"Ho anche quelli "Dice alzando il sacchetto.

Chiudo la porta dietro di lui.

"Puoi rivolgermi un sorriso Ste? Cos'è quella faccia malinconica? "Forzo un sorriso e vado in cucina per poggiare i fiori.

"Stefano... Dai è mattina e già sei depresso?"

"Sono un po' tra le nuvole, giuro"Dico.

Sento Sascha stringermi da dietro in un abbraccio.

Mi bacia il collo.

"Facciamo colazione?"scuoto la testa.

"Rimaniamo così ancora un po'"dico.

"Non dirmi che hai dei ripensamenti... "
"No ma mi mancherai un sacco"Scioglie l'abbraccio per guardarmi faccia a faccia.

"È il tuo sogno Ste, non voglio essere un impedimento al tuo sogno... Mi mancherai anche tu tantissimo, ma pensa a te stesso per una buona volta... "

Abbasso lo sguardo ma lui me lo rialza dolcemente.

"E io credo in te, farai grandi cose"Mi bacia sulle labbra.

Ogni suo bacio voglio godermelo. Ogni sua carezza.

Non ci vedremo per tre mesi.
È così stressante...

"Anch'io studierò sai? "

"Gli ingredienti dei cereali? "Ride e appoggia la sua testa sulla mia spalla.

"Anche... Dai mangiamo che l'odore mi sta uccidendo"Si siede a tavola e apre la scatola dei dolcetti.

Prendo un bignè alla crema.

"Pensa al fatto che ci dovremo sposare"Dice.

"Non voglio prendere il tuo cognome"Dico.

"E perché no? "

"Perché tuo padre si chiamava Stefano e poi fa strano"Sascha si sporca la bocca di zucchero a velo.

"Sascha Lepri suona malissimo, lo sai vero? "Dice.

"Ma neanche più di tanto "Dico.

"Poi quello passivo sei tu, ti pigli il mio cognome e basta"

"Non mi sottometto eh"

"Invece sì! "dice.

"La tua bocca... È sporca di... "

"Non dire merda perché ti ammazzo"dice lui.

"...Di zucchero a velo, e io dovrei sposarti? "Chiedo.

"Mi sposi perché sono figo, bello, intelligente, bravo a letto-"

"Serio? Ti sposo solo perché così facciamo visual su YouTube, ma te pare"

"Che bastardo... "Prende la scatola i dolcetti e si gira per mangiarli.

Non posso fare a meno di sorridere.

"Scherzavo Sa... "Dico.

Lui si gira con il broncio.

Prendo un fazzoletto e gli pulisco la bocca.

"Cosa farai TU senza di me..."

"Schifo"Dice.

"Vabbè, quello era sottointeso"Dico ridendo.

"Andrò a puttane Ste, mi sembra anche abbastanza ovvio"

"Ce ne una che si chiama Sabrina Cereseto, magari... "inizio.

"Ci farò un pensierino... "

Mi alzo di colpo.

"TI TAGLIO LA GOLA, CAPITO? "

"GOLA LA CAPIT TAGLIO TI? "Risponde lui a sua volta alzandosi. Ci fissiamo e scoppiamo ridere.

"I tuoi scleri da mesteuato del cazzo non mi mancheranno"Dice.
"A me non mancheranno le tue scoregge"

"MA COSA CHE SEI TU CHE LE SGANCI SEMPRE!"dice lui.

"BUGIARDO! "

"Senti,  ieri eravamo al cinema con Michela e Cristian e porca zoccola hai scoreggiato"

"Nun è veru"Dico con la voce da bambino.

"E mi sono preso la colpa per te"Dice.

"Che dolce, grazie"

"HAI AMMESSO, PALLA DI LARDO"Dice lui.

Rido.

"Va bene elenca tutte le cose che NON ti mancheranno di me"dico.
"Allora, non mi mancherà per niente la tua mania nel nascondermi le mutande"

Rido.

"COSA RIDI, TI AMMAZZO"dice.

"Poi? "

"La tua ossessione a portarmi a correre"

"Devi correreeeee"Dico toccandogli la pancia.

"Guarda che la bogia non se ne va via da sola"continuo.

"Sto aspettando un bambino Ste"

"MA CHE BAMBINO E BAMBINO, AL MASSIMO LÀ DENTRO HAI IL BIG MAC DI SABATO"

"Poi il fatto che urli a caso"

"MA PRIMA ANCHE TU URLAVI A RANDOM"dico.

"E vabbè"dice.

Sera.

Sascha sta cucinando per me.
Per la prima volta.

È proprio deciso.

"Te ne andrai a Miami, lì il tempo è bello 365 giorni all'anno, invece qui a Milano la neve ci inculerà male"

Sta facendo la pasta e sta scaldando il sugo.

"E bravo il mio Sascha"Dico.

Fa le mosse del team rocket.

"Ridi ridi"

(..)

Dopo aver mangiato Sascha spegne tutte le luci .

"SASCHA NON CI VEDO UN TUBO"

"tieni"Sento che mi da in mano il rotolo di carta terminato.

"Non è divertente, dopo questa ti lancio in testa l'anello"

"No ti prego hahaahah"Dice.

Mi aiuta ad alzarmi.

"Ti chiudo gli occhi"Dice.

"Mi posso fidare di te? "Chiedo mentre mi sta guidando.

"Forse sì, forse no"Dice.

"Stiamo andando in camera? "

"Che genio"dice.

Mi toglie la mano dagli occhi...la mia camera è illuminata da delle candele.

"Romantico"Dico impassibile.

"Sapevo non ti sarebbe piaciuta"Dice ridendo e chiudendo la porta.

"Non dovevi sforzarti troppo"Dico.

"Cattiveria in persona "dice accedendo le rimanenti spente.

Ma l'idiota si brucia.

"DIO CAN..TAMI "Urla .

Esco dala camera e cerco del disinfettante e dei cerotti.

Torno in camera e lo ritovo con un enorme quadro di me e lui tutto dipinto.

Lo guardo stupito.

"Ma è meraviglioso"Dico.

"Già...AHIA, AHIA"Mi avvicino a lui e gli medico la ferita che non è nemmeno chissà che cosa, sì è solo bruciato con la cera.

"Sei un idiota, non c'era bisogno di tutt questo"Dico.

Mi accarezza la guancia con la mano non infortunata.

"E invece l'ho fatto volentieri"Risponde.

"Il quadro è meraviglioso"Ripeto.
"Dovevo dartelo quest'estate ma, non mi sono riuscito a trovare con l'artista, ha fatto un bel lavoro... "Dice.

Lo bacio per ringraziarlo.

"Vorrei portarmelo dietro ma forse è meglio che rimanga qua"dico.

"Beh, è bello grande"Dice lui.

Mi ricordo quando abbiamo scattato la foto, era dopo la maturità, eravamo troppo felici.

"Per questo hoooo, provveduto a qualcosa di più portatile e piccolo "Mi passa un pacco regalo.

"Cosa intendi dire? "Chiedo.

"Aprilo quando sarai arrivato al dormitorio"

"Non è un dildo vero? "Chiedo.

"MA NO, HAHAAHAHAHAHAH"

Metto immediatamente il regalo nella valigia.

"Ma io non ti ho fatto regali... "Dico un po' triste.

"Non è un problema"Dice baciandomi.

Mi tolgo la maglietta e faccio lo stesso con la sua.

Mi fa stendere sul letto e continuamo a baciarci.

Mi toglie i pantaloni della tuta e mi bacia il petto.

Gli accarezzo i capelli mentre lo fa.

È stranamente silenzioso, forse anche troppo...

Rimango in silenzio anche io e lo lascio fare.

Mi accarezza molto dolcemente.

"Promettimi... "Dice guardandomi negli occhi.

"Che non ti farai toccare da nessuno... Tu sei solo mio"Dice con la voce un po' tremolante.

"Sascha, ehi"Inizio.

"Sto bene, tranquillo... "Dice.

Mi fido.
Anche se non gli credo totalmente.

"Te lo prometto Sascha, ehi quest'anello è un giuramento"accenna un sorriso.

Un sorriso un po' triste...

Mi toglie i boxer e inizia a masturbarmi mentre entra con un dito dentro di me.

Chiudo gli occhi e stringo le lenzuola.

Gemo più volte il suo nome.

Poi si interrompe all'improvviso per togliersi i pantaloni e l'intimo.

Mi apre leggermente le gambe.

"Sto per entrare"Dice.

Mi stringe la mano mentre entra dentro di me.

Emettiamo entrambi un lungo sospiro.

Mi accarezza il viso.

"Mi mancherai tantissimo, ho provato a fingere il contrario ma non ci riesco"lo guardo.

"Ehi, pagnottina mia"Dico.

Sorride mentre piange.

"Ci sentiremo spesso, non taglieremo i contatti per sempre"gli asciugo le lacrime con la mano libera.

"E ora comportati da uomo e finisci quello che hai iniziato"Dico guardandoci.

Facciamo l'amore, forse una delle nottate più belle ma allo stesso tempo più tristi della mia vita.

Quando si addormenta mi alzo, mi metto una sua maglietta e i miei boxer e inizio a scrivere una lettera per lui.

03;48

Mentre la scrivo tendo a guardarlo, ha uno sguardo leggermente affranto.

E lo sarà ancora di più dato che partirò prima del suo risveglio.

Quando dopo ben un ora concentrato a scivere la lettera tra ripemsamenti e certezze rimango ranucchiato a me stesso per un po'.

Mi ritornano in mente le immagini del suo viso in lacrime e lo so che può sembrare un esagerazione a quando passi così tanto tempo con la persona che ami è davvero difficile staccarsi.

Mi asciugo le lacrime e mi rimetto a letto.

Tra tre ore devo andarmene.

Lo guardo mentre dorme, non dormirò oggi.

Tre ore dopo.

06;39

Sono già pronto e vestito, chiedo a Salvatore su Whatsapp minuti in più.

Guardo Sascha e lo accarezzo.

"Ti chiamerò appena arrivo lì te lo prometto... "Gli do un bacio a stampo sulle labbra.

Gli imbocco le coperte e prima di andarmene lo bacio sulla fronte.

"Mi mancherai più di qualunque cosa... "Esco prendendo le valigie.

Sal e Giuseppe erano dietro la porta di camera.

"Non sa che partiamo presto?"chiede a bassa voce Sal.

Scuoto la testa.

"Sarebbe stata in agonia separarmi da lui poi, andiamocene vi prego"Usciamo di casa e appena entriamo nella macchina di Giuse io scoppio a piangere.

Guardo Giuseppe e Sal che non si stanno parlando nè guardando più di tanto.

Sal mi passa un fazzoletto.

"Avete litigato? "

"Non sei l'unico che non vedrà il fidanzato per tre mesi"Mi fa notare Sal.

Questi due...

Arriviamo all'aeroporto di Malpensa.

Sal scende e prende le sue valige

"Non ci accompagna? "Chiedo a Sal riferendomi a Giuseppe.

Scuote la testa.

"Ti stai dimenticando la custodia degli occhiali"Dice Giuse.

Sal rientra ma Giuseppe lo coglie di sorpresa dandogli un bacio.

Sal non protesta e ricambia dolcemente il bacio.

"Comportatevi bene"Dice Giuseppe ad entrambi.

Annuisco.

Giuse sussurra qualcosa a Sal e lui risponde con un anch'io .

...che dolci.

"Prenditi cura di Sascha, Giuseppe... "Lui annuisce.

Sal prende un respiro profondo e si dirige all'interno dell'aeroporto.

Lo raggiungo velocemente ma lo perdo immediatamente.

Mi servono dei fazzoletti ma li ho finiti, così mi dirigo al bagno più vicino.

Sal sta piangendo in bagno e abbasso lo sguardo.

Mi soffio il naso.

Sal mi scopre in pieno.

"Non dire a nessuno che mi hai visto in queste condizioni, CHIARO? "annuisco mentre provo ad abbraccirlo.

Non mi rispinge come fa al solito e accoglie il mio abbraccio.

"Spacchiamo il mondo"Dico.

CONTINUA...

OKAY, TRIONFO CON QUASI 2K PAROLE.

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