12: Scusami amore.
3 ore prima.
"Dove stiamo andando? "Chiedo ad Andrea mentre gioca con il suo pacchetto di sigarette.
"A fare bordello"Dice.
Non capisco di cosa parla finché non mi appare una scritta enorme con su scritto GOOGLE.
"Sei serio? "Annuisce.
"Capolavoro di vetro e ferro, si erge su chissà quanti metri... Questo è il covo delle stronzate"Dice Andrea infine accendendosi una sigaretta mantenendomi una certa distanza.
"Non capisco, veramente... Perché ci troviamo qui? "
"Aspetta... Lo senti? "
"Ehm... "
Dei ragazzi sullo skateboard e una cassa in cui rimbomba trap music ci raggiunge.
Sono Michela, la migliore amica di Sascha, Cristian, il ragazzo di Michela e un paio di ragazzi che andavano a scuola con Andrea e Sascha.
"Buongiorno..."Dice Michela.
È abbastanza minuta, si è tinta i capelli di blu, è fuori di testa.
"Sono le 15 Michela"Gli ricorda Andrea spegnendo la sigaretta.
"Simpatico come sempre"Dice Michela abbracciandolo.
"Ma che cazzo ti sei messa in testa? Tinta di puffo? "Chiede ridendo Andrea.
"Cosa vuoiiii, antipatico"Dice Michela prendendo il suo Skateboard in mano.
"Sta bene invece"Dico io.
"VEDI, TESTA DI CAZZO, CHE LUI CAPISCE QUALCOSA "Dice Michela contro Andrea.
"Lo sai che ti amo"Dice Andrea facendo gli occhioni.
"Fino a prova contraria, puffetta è ancora la mia ragazza Andrea"Dice Cristian
"UFFA, MA LA SMETTETEEE "Michela appoggia la sua testa sulla mia spalla e finge di piangere.
Rido.
"Come sta Sachiolo amour mio? "Mi chiede Michela.
"Bene, ha un paio di contatti che ci possono aiutare"Dico.
"Ma come colmi il vuoto che ti ha lasciato? "Chiede con una faccia pervertita a bassa voce.
"Mi stupra"Dice Andrea.
"Oh, sta zitto "Dico.
"Scopate al telefono? "Chiede Cristian.
"Ma che v'importa "Dico arrossendo di colpo.
Mannaggia agli amici di Sascha.
"Oh sì Sascha, uhhhm lo sento"Dice Michela.
La uccido.
"No, non è così la sua voce quando fa sesso... È più profonda e vogliosa"Dice Andrea.
Silenzio.
"E tu come fai a saperlo? "chiede Cristian incrociando le braccia.
"Ho intuito.... "Si difende.
"EHHHHHHHHHHH"Dicono tutti e quattro.
"Chi arriva per ultimo al mio appartamento paga la cena"Dice Andrea.
"No dai, non vale"nel partire e una volta che tutti gli altri sono avanti Andrea mi palpa il culo.
"Ma che cazzo faiiiii"Dico guardandolo veramente male.
Il suo sguardo è quasi assente.
"Ohhh, parlo con te"Dico.
"Non so che cosa mi sia preso, scusa... "Dice.
Perché mi sembra così dispiaciuto?
"Okay, okay stavi scherzando, andiamo però... "Lo prendo per mano e inizio a camminare trascinadomelo dietro.
Lui stringe la mia mano come se non volesse lasciarmela andare.
Non parla, nessuno dei due osa parlare.
La sua mano è così fredda il suo respiro lento e controllato.
"Andrea, per favore, prima di girare l'angolo e raggiungere gli altri, mi potresti dire cos'hai?È stato uno scherzo, ti perdono, stai tranquillo... "Dico poggiando una mano sulla sua spalla per rassicurarlo.
"Perché tu mi tratti così? Come mai non mi hai riempito di ceffoni? "
"Perché avrei dovuto? Beh, in teoria, però eri tu... "Le parole mi escono dalla bocca da sole.
"Se ti baciassi, in questo momento, cosa mi diresti? "
"Che sono già fidanzato... "
"E se non mi importasse? "
"Non lo so, tanto non mi baceresti mai"Dico.
"Hai ragione... "dice.
Tiro un respiro di sollievo.
"Andiamo adesso? "Chiedo.
"Davvero ti fidi di uno come me?"Chiede.
Avvicinandosi a me.
"Mi baceresti contro la mia stessa volontà? "
Mi accarezza le labbra fissandomele.
"Scappa Stefano, sto per baciarti... "Mi dice mettendomi una mano dietro la schiena.
Non sono mai stato così tanto combattuto in vita mia.
Andrea ha quest'aura da cattivo ragazzo che mi affascina e non poco.
Però io il ragazzo ce l'ho.
E lo amo.
Eppure che cos'è ciò che provo verso di Andrea? Attrazione fisica o vecchi sentimenti disotterrati?
Proprio quando le nostre labbra si stanno per incontrare entrambi nello stesso momento ci allontaniamo.
"No... Non ora"Dice Andrea.
Stavo per baciarlo.
...stavo per...
Oh Dio.
Andrea's pov
Sono passate due ore da quando io e Stefano abbiamo avuto quell'incontro troppo ravvicinato.
È al telefono con Sascha adesso.
Sta ridendo con lui come nulla.
Siamo nel piccolo balconcino di casa mia.
Io sono seduto mentre intanto lui a pochi metri da me parla con Sascha.
Casa mia non è tanto distante dalla sede di Google infatti ultimamente non faccio altro che studiare i movimenti di quella multinazionale.
Quando riattacca inizia a singhiozzare.
Lo ignoro e mi fumo la mia sigaretta.
È inutile chiamare la persona che stavi per tradire aspettandoti che tutto ciò migliori la situazione.
Dopo in po' mi stanco mi alzo e gli spalanco le braccia.
Lui istintivamente mi abbraccia.
Le sue lacrime bagnano la mia maglietta ma me ne frego.
È orribile vederlo così giù, vero.
So anche che gli devo tutto, mi ha salvato la vita altrimenti chissà dove sarei.
Mi odiano tutti e io odio tutti eppure questo ragazzo più basso di me di quasi 6 centimetri che
Si tiene sulle punte dei piedi per abbracciarmi mi trasmette un calore che solo pochi possono darmi.
Chissenefrega se la gente mi odia e giudica senza sapere o senza conoscermi. Se una persona ci tiene a te anche semplice rispettandoti è tutto.
Stefano's pov
Ora.
Dopo essere entrati e aver disattivato un bel po' di cose per rubarne delle informazioni un paio di guardie ci hanno beccato.
Siamo incappucciati, gli altri ce l'hanno già fatta e sono fuori.
Seguo Andrea fino a un barcone.
"Ti fidi di me? "Mi chiede guardandomi negli occhi.
"EHI VOI, VENITE QUI.... FUGGITIVI, CHIAMATE LA POLIZIA... "Andrea lancia un fumogeno all'interno dl palazzo e chiude le porte bloccandole con delle piante dall'esterno.
"Buttati"Mi dice.
"Cosa sei matto? "
"No... "
"Non voglio morire, non se ne parla nemmeno"
"Ti prego Stefano..."
"No... No... "Dico.
Stanno forzano la porta.
Andrea si toglie il passsa montagna e alza il mio a sufficienza da scoprirmi la bocca.
"Io Se dovessi morire sappi che ti voglio bene più di quasiasi altra cosa"Mi bacia le labbra lasciandomi di stucco.
Lo guardo con gli occhi spalancati ma lui mi prende di peso e mi butta giù.
Per un attimo non capisco nulla ma poi piombo in una pattumiera di vestiti.
Andrea mi ha lanciato anche il borsone che aveva lui con tutto quanto.
Poi all'improvviso si sento una roba come 10 colpi di pistola.
Io sono già uscito dalla pattumiera e cerco di capire che succede.
All'improvviso un corpo cade nella pattumiera esattamente dove prima Andrea mi ha fatto cadere. Controllo chi è...
È proprio lui.
"Oh mio Dio..."sta perdendo sangue dal fianco.
"Andrea, Andrea... "
"Sto bene... "Dice mentre blocca il sangue della ferita.
"Non è affatto vero, chiamo l'ospedale... "Dico togliendomi la camicia da usare per bloccare il sangue.
"Se morissi non fregherebbe nulla a nessuno"
"NON DIRE STRONZATE"Dico facendolo uscire dalla pattumiera.
Casa sua è a 5 minuti a qui...
Cristian mi viene in soccorso ma rifiuto l'aiuto.
È colpa mia, avrei potuto evitare tutto ciò...
La mano di Andrea si poggia sulla mia spalla.
Sta soffrendo...
"Hai un graffio sulla guancia... "Dice faticando.
"Invece tu hai una ferita da arma da fuoco, pensa a te... "Arriviamo a casa dove Michela è riuscita a contattare un suo amico medico.
"É tanto grave? Non ne vuole sapere di andare all'ospedale... "Dico.
Ho le mani e i vestiti iniettati di sangue ...
"Posso provarci, non è molto pericolosa però ha perso molto ma molto sangue... Farò del mio meglio"
Sto tenendo la mano di Andrea, la sua presa è debole ma ancora c'è.
"Resisti... Ti prego... "Dico.
"Farò ...del ...mio ...meglio"gli lascio la mano.
...
Continua...
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