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11: Un errore.

Sento dei passi andare avanti e indietro per la stanza.

Apro leggermente gli occhi
cerco gli occhiali sul comodino.

Me li metto, Giuseppe è seduto di spalle.

È vestito... Bene?

"Buongiorno... "Dico sbadigliando.

Lui si gira verso di me e poi mi sorride.

"Buongiorno amore "

Amore? *-*

"Dove vai vestito così? "Chiedo.

"Ma come? Te ne sei dimenticato? Oggi ci sposiamo "

Eh??!?!!

"Mi prendi in giro? "Scuote la testa indicandomi l'anello al mio dito.

Guardo Giuseppe assai perplesso.
"...cosa? "Chiedo nuovamente.

"Non fare il timido, tranquillo... "Mi accarezza il viso ma io gli scaccio la mano.

"MA NO! È un incubo, Okay, Salvatore, mettiti a letto e buona notte"Dico a me stesso.

"Salvatore, è uno scherzo"Dice giuseppe mettendosi la cravatta e guardandomi storto.

"...mi hai fatto prendere un colpo"Dico.

Mi prende la mano e mi toglie l'anello.

"Potevi dimostrati molto meno schifato "Dice visibilmente contrariato e offeso.

"Scusami..."Dico abbracciandolo da dietro.

Lui si rilassa e mi bacia la mano.

"Ho capito che non sei pronto"Dice.

"Niente affatto, senza dimenticarci del fatto che mia madre non sa della nostra relazione "Si irrigidisce per un attimo.

"A proposito di tua madre, da quante che non vai a casa? "Mi chiede.

"Non c'ho voglia"Mi guarda serio.
"Sei fortunato tu, non abita lontano da qui la tua rispetto la mia, è pur sempre tua madre"Mi ricorda.

Alzo gli occhi al cielo.

"Ma ti prego, non iniziare "Dico.

"Alzati dal mio letto"Dice con tono arrabbiato.

Sbuffo mentre mi alzo e indosso i miei boxer.

"Se non vai a parlare con tua madre entro 24 ore da partire da adesso, giuro che ti scordi di me"

"Non sei serio, sul serio... "Inizio.

"Sono serissimo, adesso vado"Dice.

"Ma perché sei vestito così? "

"Ti ricordo che frequento l'Università "Dice.

"Ma cosa vuol dire... "

"Che oggi devo esporre qualcosa di importante... "Dice mettendosi le dr. Martins basse.

"In bocca al lupo"Dico mettendomi una tra le sue mille magliette dei Mates che mi stanno enormi.

"Ma quanto sei carino"Mi dice.

"Allora posso non parlare con mia madre? "

"Non credo proprio "gli lancio trenta maledizioni.

"Dai, adesso vado sul serio... "Mi bacia la fronte, prende la sua borsa e poi esce dalla camera.

Sospiro.

"GIUSEPPE GRECO! "Sento urlare di sotto da Camilla.

Per chi non lo sapesse, Camilla è la nostra copertura oltre a essere la cugina di Giuseppe.
Vive con lui da qualche mese.
É più grande di me di un anno.

Lei sarebbe la mia anima gemella femminile.

Mi infilo i pantaloni di fretta e scendo a vedere che succede.

"Cami? Che ci fai qui oggi? "Chiedo.

"PICCOLOOO, no è che in pratica oggi è la giornata Giapponese... Il tuo ragazzo girava con le scarpe, E NON SI FA"Dice Mentre da un calcio con la ciabatta a Giuseppe sul sedere.

Scoppio a ridere.

"Non lo sapevo mica"Si giustifica Giuseppe.

"Dove vai di bello? "Chiede Camilla al cugino.

"All'Università "Dice Giuseppe mettendosi il cappotto.

"Ma com-"Giuseppe la fulmina con lo sguardo e lei si zittisce.

"Ehm, ci vediamo oggi"Dico cercando di rimuovere questa tensione.

"Okay, tu sai cosa devi fare"Mi dice Giuseppe.

Sbuffo e lui esce.

"Oh fanculo "Dice Camilla mandandolo a quel paese.

"È da un po' che non ci vediamo, come stai? "Le chiedo.

"No... Come stai tu"

Me lo chiede come se si aspettasse che io fossi già morto.

"Bene, diciamo... Giuseppe mi ha obbligato ad andare a casa dei miei"

Dico indossando le pantofole.

"Capisco"Si fa la coda con i suoi capelli rossi tinti.

"Come capisco? "Chiedo.

I Greco sono persone indecifrabili.

"Ah non lo sai? "

"Cosa non so? "

"Non vorrei fare la spia, cuginetta infame... "

Incrocio le braccia.

"Parla adesso, hai aperto la bocca"Inizio.

"Okay, okay, oggi l'Università è chiusa per manutenzione, non sarei qui a casa altrimenti, va da qualche altra parte sicuramente..."dice lei prendendo il riso.

"Non poteva semplicemente dirmelo? "

"Infatti... Vabbè, è fatto così quel testone..."

Mi siedo sul divano.

Cosa cazzo mi nasconde adesso?

"Ne sai qualcosa tu?"Chiedo.

"Ovviamente no... "Dice sistemando la roba per fare il sushi.

"Ho scoperto della malattia si Giuseppe "Dico.

Mi guarda stupita.

"Davvero? "

"Sì... L'ho obbligato in un certo senso... "Dico.

"Hai fatto bene "Dice lei mettendo a bollire il riso.

"Non voglio andare da mia madre sinceramente... "Dico.

"Non andarci se vuoi, Giuseppe non ti può obbligare ad andare a vedere i tuoi genito-... Merda, cazzo "

"Cosa? "

"Il padre di Giuseppe nonché mio zio, oh mio Dio, non vorrà fare il coming out con lui oggi, spero... "

"Eh? Con il padre? Ma non è all'estero... "

"Giuseppe è un uomo abbastanza intuibile, se vuole che tu vada da tua madre vuol dire che lui vedrà suo padre o qualcosa del genere..."

"Che cazzo di mente ha... "Dico.

"Che ne so, comunque da adesso puoi chiamarmi Conan "Dice con sguardo fiero.

"Mi accompagni dai miei, ti prego... "

"Okay, nessun problema "Dice.

Giuseppe's pov

Sono arrivato alla stazione di milano centrale.

Guardo l'orologio che mi segna che sono le 14.

"Giuseppe... "Sento mio padre in lontananza.

Mi avvicino a lui.

"Ciao papà... "Dico.

È invecchiato parecchio da l'ultima volta che l'ho visto.

Una volta in macchina gli chiedo dove vuole andare e lui mi dice che vuole andare a casa mia.

Merda.

"Non c'è nulla a casa mia"Dico un po' freddo.

"Fammi vedere il nulla figliolo"Dice mio padre.

Ora sono davvero nervoso.

"Come vuoi"Dico.

Non parliamo lungo il tragitto stazione-casa.

So solo che vuole parlarmi e che si è preso la briga di prendersi un giorno di pausa dal suo lavoro da amministatore delegato della sua azienda.

Guarda la mia auto con certo disgusto.

"Perché è così grande questa macchina? "

Stringo il volante e fisso la strada.

"È per il lavoro che faccio "Specifico.

"Lo... You... Youtuber, giusto?"questo vecchio lo lascio a piedi.

"Esattamente... "

"Ti diverti ad intrattenere dei bambini in fase di ribellione? "

Non rispondo.
Mi sta provocando.

"Hai sentito la mamma? "chiedo cambiando argomento.

"Ovviamente sì... "Dice.

Arriviamo a casa finalmente.

Apro casa e non c'è nessuno.

Sul tavolo in cucina ci sono dei nigiri con accanto un biglietto.

Siamo usciti, buon appetito studente :3
Xx
Camu & il piccoletto.

Sono usciti...

"Bella casa tua, ordinaria... "Dice.

"Bando le ciance, papà, cosa vuoi? "I suoi occhi si poggiano sulla valigia di ricambio di Salvatore in nella vista.

Oh...

"Beh, hai venti anni ormai, non ritieni che sia arrivato il momento di sistemarti seriamente? "

Mi siedo sulla sedia in cucina.

"No grazie"Dico netto.

"Hai una motivazione valida? "

"Spiegami esattamente perchè ti trovi qui."Dico.

"Per proporti una ragazza... "

"No grazie... "Dico.

"E perché stai già con qualcuno vero? "

"Non sono affari tuoi"dico.

Salvatore's pov

Mia madre non c'era fortunatamente.
Ho accompagnato i miei fratelli minori (nella fanfiction Sal ha un fratellino e una sorellina) in edicola assieme a Camilla.

Mio padre mi ha accolto con un grande sorriso e abbiamo parlato del piú e del meno ovviamente.

Adesso sono davanti casa, Camu rompi cogliu è a lavoro.

La porta è semi aperta.

Sto per entrarci ma sento delle voci provenire da dentro.

"Oh, andiamo Giuseppe, sarà un ragazzino, ti sei davvero innamorato di un ragazzino alla prima cotta? "

"Non ti permettere di chiamarlo ragazzino, è più maturo di quanto tu pensa, e secondo, a te cosa interessa? È la mia vita... "

"Sì, mi puoi dire quello che vuoi ma mon ho intenzione di accettare il fatto che tu stia con un ragazzo, rovini il nome della famiglia in questo modo, non ti permetterò di farlo"

"Io quel ragazzino lo amo, non riuscirai a farmi cambiare idea"

Stringo i pugni.

Non mi conosce nemmeno suo padre...
Lui non sa un cazzo di me, di lui.

"Ma cosa ne sai tu di amore? "

"Ha parlato l'uomo che passa a casa con sua moglie 3 ore all'anno... "

Apro la porta e gli occhi dei due mi stanno fissando.

Non crollare adesso.

Mi dico.

"Giuseppe, io torno a casa"Dico prendendo il mio borsone con l'attrezzatura.

"Quindi sei tu il ragazzo di Giuseppe, non si saluta? "

"Salve"Dico non incrociando gli occhi di suo padre.

"I tuoi non ti hanno insegnato a guardare la gente negli occhi quando ti parlano? "

Giuseppe sta per difendermi ma io lo blocco con un cenno della mano.

"Mio padre mi ha insegnato a rispettare e a non fare pregiudizi troppo affrettati sulla gente... "Dico a bassa voce.

"Vedo che però non sei stupido..."Suo padre mi prende per il mento e mi studia.

Continuo a evitare il suo sguardo.

"Lascialo in pace"Dice Giuseppe incazzato.

"E così porti ancora l'apparecchio... Sei un ragazzino con ancora i denti da latte, non sai nulla della vita e ti diverti con i ragazzi più grandi della tua età, vai a giocare con i videogiochi che è meglio "Mi lascia il mento.

"Lei non sa nulla della mia vita"Dico sul punto di piangere.

"Tu non sai nulla della mia famiglia... Quindi stai lontano da mio figlio e dalla mia figlio"

"Non dire stronzate papà, non ti permettere nemmeno "Dice Giuseppe urlando.

"Mi sono stancato, vattene ragazzino, chissà cosa pensano i tuoi genitori di te"

Un colpo al cuore.

Una lacrima inizia a scorrere lungo al mio viso.

Giuseppe si avvicina a me.

"Perdonami Salvatore"Dice abbracciandomi.

Mi allontano da lui lentamente.

"È tutto sbagliato... "Dico a bassa voce.

"Non è vero... "Dice Giuseppe.

"Io sono... Sono sbagliato "

"Esattamente, ora vattene "Dice il padre.

Giuseppe mi blocca e mi bacia davanti a suo padre.

"Ti amo Sal, risolvero tutto questo, promesso "Dice.

"Dimenticami "Dico.

"Ecco, l'unica cosa ragionevole che ha detto il ragazzino"dice quella merda di suo padre.

"So che non sei serio lo so"

Prendo la mia roba e me ne vado.
Stefano's pov

Rumori d'allarme sento.

È fastidioso.

"Spaccate tutto, TUTTO"siamo alla sede di YouTube Italia a Milano.

Stiamo spaccando tutto.

Siamo io, Andrea e dei ex compagni di classe di Sascha.

"ehi voi!! "Sento urlare dai guardiani.

"Merda... "

Continua...















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