Bad end

Levi's pov

Mi ricordo bene cos'è successo quel giorno, quel giorno da me maledetto, e odiato.

Dopo quello che era.successo a T/N non avevo chiuso occhio, avevo pensato a tutto quello che ci è successo, volevo pensare positivo, che tutto sarebbe andato bene.

Avevo capito di amare T/N e che volevo stare con lei e proteggerla per sempre.

Sentii la porta aprirsi, da essa entrò Alberich, il padre di Hanji.

«Vedo che sei sveglio.» Disse lui.

«Come sta?» Dissi diretto.

«Oh la ragazza? Non abbiamo riscontrato niente di anomalo, però dobbiamo tenerla sott'occhio per un po', ma sta tranquillo, andrà tutto bene.» Questo è quello che mi disse, quell'uomo tanto meschino, tanto odioso.

Dopo quello che mi disse mi rallegrai, mi sentivo meglio, come se si fosse tolto un peso allo stomaco.

«Posso vederla?» Dissi.

«No, mi dispiace, la ragazza deve riposare.» Anche se volevo vederla, non insistetti più, dato che mi aveva detto che stava bene.

Decisi di andare a fare una passeggiata, non rimpiango molto di quello che ho fatto nella vita, ma lasciare quella casa, è stato il mio rimpianto più grande.

Narratore

T/N era stata segregata in quella casa, nel sotterraneo, la stavano conservando per le emergenze, data la sua capacità, volevano sfruttarla.

Però non avevano più completato analisi, loro non erano a conoscenza dello stato mentale di T/N, non ne sapevano niente, e non ne davano importanza.

T/N's pov

Sei inutile

Muori

Ucciditi

Perché. Farlo.

Tutti ti odiano.

Tutti.

Narratore

Frasi raccapriccianti frullavano nella mente di T/N, ma non era la sua "capacità di uccidere le persone con la forza della mente", ma il suo stato mentale, T/N era diventata pazza, non pensava lucidamente, anzi, lei non pensava, quello che la  obbligava a compiere atti da manicomio, era la voce che le frullava nella testa.

Per quell'operazione di clonaggio fatta da Hanji, la ragazza aveva risvegliato le suo insicurezze e paure in quella voce da incubo.

Per colpa di quella voce, T/N, trovando una scheggia di qualche metallo arrugginito, trovò l'occasione perfetta per porre fine alle sue sofferenze, gli altri non potevano comprendere quello che frullava nella mente della povera ragazza pazza.

Per lei uccidersi era l'unica salvezza, ormai non c'erano più miracoli per lei, e quindi lo fece, T/N, dopo vari giorni in cui era stata chiusa in quella specie di cella, riuscì ad uccidersi, mentre lo faceva si sfogò in un pianto disperato, ma anche più sereno, la sua vita sarebbe finita, non doveva più sopportare la dura realtà.

Alberich trovando il corpo morto della giovane, non sapeva come agire, forse anche lui aveva qualche rotella fuori posto.

Il primo posto che trovò per sbarazzarsi del corpo, fu un cassonetto, ebbene sì il corpo di T/N T/C, fu buttato nel cassonetto vicino alla casa di Alberich Zoe.

Levi ogni giorno andava in quella casa per poter vedere la ragazza, ma non glielo permettevano, dopo un po' hanno iniziato a dire che era lei che non voleva più saperne nulla di lui. Levi era distrutto.

Un giorno, dopo il suo solito tentativo di poter incontrare T/N, doveva buttare un volantino, che un'agenzia gli aveva dato, alzando il coperchio lo vide.

Il corpo ormai in putrefazione della ragazza amata. Levi si sentì morto dentro, ormai nulla aveva senso.

Chiamò la polizia, che arrivò sul posto dopo circa 10 minuti, in cui Levi piangeva, e piangeva, un pianto per tutto quello che era successo nella sua vita, da quando sua madre era morta, alla morte della sua amata.

Arrivata la polizia Levi cercò di ricomporsi, indicando il luogo in cui aveva visto il corpo, che fu portato via, ormai non si poteva fare nulla, era morta, per sempre.

Levi trovò il corpo di T/N il giorno del suo compleanno, il 25 dicembre.

Aveva portato a T/N un anello per chiederle di essere la sua ragazza, anche se Alberich non lo avrebbe fatto entrare, avrebbe deciso di ricorrere alla forza se necessario.

Lo scandalo dal dottore che nasconde un corpo in un cassonetto si divulgó in tutt'Europa, ovviamente, l'uomo e i suoi complici vennero condannati all'ergastolo.

Dall'autopsia si scoprii che non avevano ucciso loro la ragazza, era stata tenuta chiusa in una casa non sua, e questo rapimento, accompagnato dalla sua sanità mentale l'aveva portata al suicidio.

Levi un giorno alla settimana, alcune volte anche con gli amici di T/N della loro casa, visitava il cimitero lasciano i fiori preferiti della ragazza sulla sua torba.

Levi non voleva ricorrere al suicidio, aveva deciso di vivere la sua vita, anche per T/N, infatti prese due lauree, e iniziò due lavori, non era un peso per lui, si sentiva in debito con la ragazza, e il fatto che non era riuscito ad esprimere i suoi sentimenti per lei, era sempre come un pugno nello stomaco per lui.

L'uomo decide di vivere la sua vita da solo, senza sposarsi, o avere dei rapporti extraconiugali, sostenendo che la sua donna lo avrebbe aspettato sino alla sua morte.

Fine