C20: Finale.
Good end
Levi's pov
Dopo quello che è successo a T/N hanno confermato che la terranno sott'occhio, e faranno degli esami non dannosi.
Hanno svolto il lavoro per tutta la notte, non mi hanno riferito niente, ma riesco a sentire le voci dei medici da camera mia.
Sinceramente, non ho chiuso occhio, non so nemmeno il motivo, è solo una stupida mocciosa, anche se, vederla in quello stato è stato un colpo al cuore.
Non provavo realmente qualcosa per Hanji, però avevo bisogno di distrarmi un po', e dimenticarmi di T/N, mi faceva uno strano effetto, non ho voluto parlarne con nessuno, Hanji lo sapeva, e anche lei era convinta che prima o poi l'avrei dimenticata , ma non è stato così.
Mi sento un egoista a parlare dei miei sentimenti, mentre T/N è in uno stato critico, sono stato solo un idiota a voler nascondere i miei sentimenti, anche se non è del tutto colpa mia, ma anche del mio passato.
È tardi, molto tardi, ma in tutto questo non riesco a dormire.
Una porta si apre, non so che ore siano, però è sorta l'alba già da un po'.
«Salve Levi, vedo che è già sveglio.» Si rivolge a me Alberich.
«Come sta?» Chiedo diretto.
«La signorina T/C, beh, come sta... non sta bene.» Dice lui, con una specie di ghigno.
«Come sarebbe a dire che non sta bene?»
«Purtroppo, sa' quella voce, che secondo lei doveva essere la sua "capacità di uccidere le persone con la forza della mente"?» Disse lui ovvio.
«È lei il dottore si spieghi.» Ripeto io, mi sto scaldando troppo, questo tipo mi da sui nervi.
«Beh, non sono il medico adatto, credo le serva uno psicologo.»
«Come prego?»
«Purtroppo, questa ragazza ha avuto seri danni al cervello, tramite quel trattamento di clonaggio venuto male, e quello di ieri sera, ha solo aggravato la situazione. Quella ragazza non è sana di mente.» Disse con calma, quello che doveva essere un dottore.
Strinsi i pugni, quasi mi restavano le unghie conficcate nella mani.
«Posso vederla?» Dissi io con una voce strozzata.
Non posso crederci, T/N malata mentalmente, quindi quella voce, era una sua invenzione.
Entrai nella stanza di T/N, dove lei era stesa sul letto, non era collegata a macchinari, non aveva nulla del genere, anche se forse l'avrei preferito a questa malattia.
«T/N...» Sospirai io, le lacrime volevano uscire, ma non avrei pianto davanti a lei, davanti ai medici, ormai inutili.
«Levi...» Disse lei.
Allora è coscente. Forse non potrò più vederla, devo dirle ciò che provo.
«Non vedere il tuo sorriso, quelle poche volte che sorridevi, era fantastico, mi manca quella T/N menefreghista, che anche se era consapevole che la odiassi, non le importava più di tanto. Le corse nei corridoi, quando ci siamo conosciuti, un incontro bizzarro, mi sembra sia passata una vita.» Dissi io.
«S-si.» Rispose lei, in qualche modo mi sentiva.
T/N's pov
No. Non capisco.
Quella voce, fissa nella mia mente.
Però una voce la contrasta, riconosco quella voce, è Levi.
"Bene", "soffri", "voglio cambiare", "sei morta ormai".
Questo tipo di frasi. Viaggiano nella mia mente, ormai credo di essere davvero morta, forse è questo che si prova andando all'inferno, quello è l'unico posto che mi possa accogliere.
«T/N tu vivrai.» Di nuovo Levi. Vorrei rispondergli lucidamente, ma la mia mente è un casino.
"BASTA! Zitto, zitto, zitto, zitto. STAI ZITTO!"
Non capivo quello che succedeva intorno a me, avrei preferito morire subito.
Ormai non so nemmeno più perché oppongo resistenza, nulla ha più senso.
Levi's pov
Lentamente, si sta consumando davanti ai miei occhi.
Cosa posso fare? Dovrei chiamare uno psicologo, ma di certo non me lo posso permettere.
Quella stupida pazza, è stata lei l'apice di tutto questo, grazie al suo intervento, T/N è... È... non lo so nemmeno io.
«Hanji! Vieni subito qui!» Dissi io.
«Levi. Davvero ho provato di tutto non so più che fare.» Disse lei dispiaciuta.
«La devono ricoverare. Deve essere visitata da qualcuno.» Dissi io.
«Cosa devo fare?! Portarla in un centro psichiatrico!?»
«Esatto.» Dissi io freddo.
Narratore
T/N, fu portata in un centro psichiatrico, per provare a trovare una cura alla sua malattia.
Purtroppo, non fu molto facile.
T/N per quasi più di 2 anni, era perennemente sotto sedativo, per non farle compiere atti, a cui non si poteva più porre rimedio.
Però, un giorno, una persona, quasi un angelo, riuscì a scovare la diagnosi.
T/N fu sottoposta a sedute, nuovi medicinali, che venivano pagati da Hanji, e con i soldi che i genitori di T/N le avevano lasciato.
Levi trovò un lavoro, per aiutare anche lui con le spese mediche, purtroppo, non gli fu possibile iscriversi all'università, siccome aveva rifiutato categoricamente, di sprecare i suoi soldi, se non per aiutare T/N, si poteva dire che ormai Levi, non faceva altro che lavorare, dalla mattina alla sera.
Grazie a questo miracolo, in circa 3 anni, T/N riacquistò la ragione, e quella voce, che la tormentava, ormai era solo un brutto ricordo.
Non era però, pronta al 100%, poiché, ormai non era più capace di interagire con il mondo esterno, per questo, Levi si offerse volontario, per guidare T/N sulla retta via.
Nel corso di circa 6 mesi, la ragazza riuscì a compiere passi da gigante, ed entrare nel mondo lavorativo. Decise, di iscriversi con Levi, ad un corso serale sulla mente umana, per poter salvare anche lei, le persone che soffrivano dalla sua stessa malattia.
Con duro impegno e lavoro, all'età di 26 anni la ragazza prese la laura in psicologia, mentre Levi, che aveva lasciato da un po', quell'università, che ormai non riusciva più a sostenere, dovendo anche lavorare molto, si laureò in economia.
T/N's pov
Finalmente il grande giorno è arrivato, oggi io e Levi ci sposeremo.
Avendo già iniziato a lavorare nel mondo della psicologia, avevamo già iniziato a racimolare del denaro per questo giorno.
Indosso il vestito con cui mia madre si è sposata, questa cosa mi emoziona ancora di più.
Non avendo parenti, all'altare vengo accompagnata da Eren, siamo ancora tutti buoni amici, e per fortuna nessuno si è diviso dal gruppo.
Arrivata di fronte a Levi inizio già a emozionarmi.
«T/N non piangere! Ricorda il trucco!» Mi dice Mikasa, facendo alla fine un face palm, perché ormai sono in lacrime.
I miei sforzi sono serviti a qualcosa, ora sto per sposare l'uomo della mia vita, che spero sarà più dolce di come sia stata in passato, la vita, non Levi, lui è perfetto così com'è.
«Allora qualcosa è capace i sciogliere quei cuori di ghiaccio!» Disse Hanji, in tutti questi anni mi è stata accanto, non mi sono mai sentita sola, anche Levi l'ha perdonata finalmente.
Guardando Levi noto che anche lui è sul punto di piangere, quindi lo abbraccio.
«Non puoi immaginare quanto abbia aspettato questo momento, anche se si tratta i un momento felice, non faccio altro che pensare al passato, a come vivevamo...» Disse lui.
«Adesso il passato non ha più importanza, quello che conta, è che noi due staremo insieme per sempre.» Gli dico con un sorriso.
Il prete, che ormai non ne poteva più, iniziò la messa, non sono mai stata molto religiosa, ma dato che Levi, anche essendo ateo, ha provato a pregare dio per riuscire a salvarmi, ha deciso di voler fare un matrimonio in chiesa.
Finalmente, dopo lunghi discorsi del prete, mentre io e Levi ci stavamo un po' annoiando arriva il momento delle promesse.
«Ti prometto, che starò sempre al tuo fianco, nella buona e nella cattiva sorte, ti proteggerò con tutto me stesso, per riuscire a farti vivere la vita che meriti, di strapparti sorrisi nei momenti meno opportuni, di combattere per i nostri diritti, di seguirti ovunque tu voglia andare, di amarti con tutto il cuore, e di renderti felice per l'eternità.» Dopo questo discorso sono scoppiata in lacrima, quasi che non ce la facevo a dire le mie promesse.
«Ti prometto, che in salute e malattia, nel bene e nel male, ci sarò sempre, sempre al tuo fianco pronta a farti stare bene, pronta a dare tutta me stessa per te, ad amarti e rispettarti per il resto della nostra vita, anche su mille al mondo scegliere solo e sempre te, perché so che tu sei una persona d'oro, e come tale vai trattata, ti amo» Dissi io in preda alle lacrime.
«Ti amo anche io.» Disse lui.
«Tu Levi Ackerman, vuoi prendere T/N T/C, come tua legittima sposa?»
«Lo voglio.» Rispose Levi.
«E tu T/N T/C, vuoi prendere Levi Ackerman, come tuo legittimo sposo?»
«Lo voglio.»
«Per il potere conferitomi, vi dichiaro marito e moglie, puoi baciare la sposa.»
Detto questo, Levi mi diede un bacio, mentre tutti gli altri piangevano e applaudivano.
Nonostante tutto quello che mi è successo, il mio passato, sono stata una ragazza fortunata, oggi, se lui non ci fosse mai stato, probabilmente sarei morta, per questo devo ringraziare tutti quelli che mi hanno voluto bene e che mi hanno fatta arrivare fino a questo punto, non vedo l'ora di vivere una vita normale insieme a mio marito, e chissà, magari con una famiglia.
Spazio autrice
Siamo giunti alla fine di questa storia, spero vivamente che vi sia piaciuta e che conserviate un bel ricordo di questa, vi ringrazio per le visualizzazioni, i voti, e di aver speso del tempo per leggere la mia storia, adesso non so se ne scriverò un'altra, vi terrò aggiornati. Saluti.
-Autrice
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