C1: E se la facessi finita?
Come al solito oggi è una giornata di merda.
Mi sveglio dal mio letto, anch'esso orribile, e vado verso il bagno.
Vado a farmi una doccia, sembro un mostro, e oggi devo anche andare a scuola, dove la trovo la forza di alzarmi?
Non mi trucco, odio il trucco, ma mi metto un po' di correttore per nascondere le occhiaie, se no sembrerei un mostro anche per gli altri e non solo per me.
Come al solito sono da sola a casa, sono figlia unica, e i miei sono in viaggio per lavoro, come al solito, non sono mai a casa.
Mi vesto alla cavolo con una maglietta nera e un jeans, con delle scarpe da ginnastica bianche.
Vado verso la fermata del pullman e come al solito vedo lui inizia l'inferno già da prima mattina.
«Ciao TN!» Disse Eren
«Ciao.» Risposi
Eren è il mio ragazzo, nonostante possa sembrare dolce e simpatico, con me... non lo è mai
«Che ci fai vestita così? Ti sembra il modo di venire così a scuola, i ragazzi potrebbero guardarti, e tu lo sai cosa succede se io so che dei ragazzi ti guardano.» Disse con tono serio.
«Certo che lo so, ma ormai ci sono»
«Vabbè se qualcuno dovesse parlarti riferiscimelo, ameno ché non sia chi sai tu»
Entriamo dell'autobus, come al solito c'è una puzza assurda, di ragazzi in crisi ormonale, sudore, ma ormai ci sono abituata.
Inizio a guardarmi in torno e mi soffermo su un ragazzo, che mi sembrava molto solo, Eren mi guarda male e mi tira uno schiaffo, e siamo a uno, quanti me ne tirerà oggi, lo scopriremo alla fine della giornata.
Arrivati a scuola mi guardo intorno ancora disorientata dalla puzza del bus.
Per sbaglio metto occhio su un ragazzo, ancora disorientata, e come al solito, un altro schiaffo, due.
Per fortuna, Eren quest'anno non è in classe con me, questo mi rende molto felice.
Entro in classe e mi siedo vicino a Sasha la mia migliore amica, lei è l'unica a cui racconto di Eren.
«TN sei rossa in viso è stata la tempesta» Disse Sasha
Tempesta è il modo in cui chiamiamo Eren, è un ragazzo molto popolare, tutti lo conoscono se sapessero che picchia la sua "ragazza" perderebbe la popolarità che tanto ama, quindi è meglio non far si che ciò accada, perché potrebbe andare oltre gli schiaffi.
«E già, ma non ci posso fare nulla»
«Perchè non lo lasci?» Mi bisbiglia
«Ci ho provato 1000 volte, ma lui fa come non aver sentito quando gliene parlo»
«Non può andare avanti così e lo sai, potresti cadere in depressione»
Sasha non sa che sono caduta in depressione già da molto tempo, non sono un autolesionista, non sono così stupida da infliggermi male da sola, a quello ci pensa già lui.
«Mi sono iscitta ad un corso di autodifesa»
«Brava è così che si affrontano le situazioni come questa!» Disse lei euforica, una luce le si era accesa negli occhi, dovrebbe succedere a me, ma non credo ci sia una speranza.
Intanto entra il prof ed inizia la lezione.
Alla fine della scuola
Esco dalla scuola e trovo una macchina all'uscita, mi sembra strano non ho mai visto una macchina del genere, il signore nella macchina mi chiama, cosa vorrà da me avrà sbagliato qualcosa.
«Mi scusi lei è la signorina TN TC?»
«Si sono io, ma... cosa volete?»
Io una 17enne chiamata da un ragazzo più o meno della mia età dato l'aspetto ma sicuramente a più di 18 anni, visto che ha la patente.
«Si ok, non mi interessa tu ora devi salire»
«Cosa? No devo aspettare una persona!»
«Mocciosa, sali»
All'improvviso arrivò Eren, ecco non poteva andare peggio, ha assistito a tutta la conversazione, ora quando me ne andrò con lui mi ucciderà.
«Scusa tu, che vuoi dalla mia ragazza?» Disse Eren
«Tck non sono affari che ti riguardano»
«È la mia ragazza è ovvio che mi riguardi»
A quel punto l'uomo scese dalla vettura, fu lì che potei vederlo meglio aveva i capelli corvini e degli occhi grigi che non trasmettevano alcuna emoz- MA ASPETTA STA PICCHIANDO EREN.
In circa 5 secondi Eren era a terra che sanguinava, io ero lì immobile terrorizzata, e se questo tizio voleva fare del male anche a me, oppure peggio!
Iniziai a correre velocissimo verso casa, quando l'uomo corvino mi noto iniziò a correre verso di me, sapevo quello che avrei fatto se si fosse avvicinato, nessuno sa questo lato di me, non volevo che nessuno lo scoprisse...
L'uomo mi prese per i fianchi facendomi cadere a terra, ormai non avevo altra scelta, dovevo farlo...
Mi alzai egli mi guardo per poi voler parlare, ma prima che potesse dire A, si ritrovò a terra dolorante.
È questo il mio potere poter picchiare chiunque a sangue con la sola forza della mente.
Spero che nessuno mi abbia notata, sarebbero guai grossi, mentre il corvino era a terra io corsi verso casa.
Per fortuna arrivai a casa e il corvino non c'era, spero di non esserci andata troppo pesante con lui, sembrava così fragile e indifeso a terra dolorate, forse... avrei dovuto finirno.
TN RIPRENDI IL CONTROLLO.
È per questo che non uso mai il mio potere, quando lo uso... Inizio a soffrire di personalità multipla, mi devo calmare, fai come se non sia successo niente.
No è successo, non voglio andare avanti così.
Voglio andarmene da questo mondo, non è fatto per me. Io sono un mostro.
E se... la facessi finita?
Spazio autrice
Allora intanto vi ringrazio tantissimo per aver iniziato a leggere la mia storia. Mi scuso per eventuali errori grammaticali.
Spero questa storia vi piaccia. Ditemi se vi piace, o se non vi piace.
Per il resto ci vediamo nel prossimo capitolo, spero di essere puntuale con i capitolo.
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