Caro Peeta, figlio mio,

ci sono tante cose che voglio dirti, la prima credo che sia scontata, ma voglio dirtela lo stesso, sono fiero di te. Mi ricordo quel giorno di settembre, era il tuo primo mese di scuola, quel giorno pioveva, tornasti a casa dicendo "Papà ho conosciuto la ragazza che voglio sposare quando sarò grande" mentre parlavi avevi un grande sorriso stampato in faccia. Quando io ti chiedesti il nome di questa ragazza che ti aveva fatto innamorare cosi tanto tu esclamasti "Katniss, Katniss Eveerden", in quel momento il mio cuore perse un battito. Ti eri innamorato della figlia della donna che sognavo di sposare ma che si era innamorata di quel minatore. Mi ricordo quando bruciasti apposta il pane per darlo alla ragazza dalla lunga treccia castana di cui eri follemente innamorato che stava morendo di fame sotto la pioggia, mi ricordo che tornasti in panetteria con la faccia piena di lividi perché la mamma ti aveva picchiato per aver bruciato il pane. Avevi un cuore grande fin da piccolo. Mi ricordo quando venni estratto per la mietitura insieme a una ragazza che si era offerta volontaria per la sorellina. Quell'anno la fortuna non è stata a tuo favore. Quella ragazza era Katniss Everdeen. Mi ricordo quando io e la mamma siamo venuti a salutarti prima che partissi per Capitol. "Quest'anno il distretto 12 potrebbe avere finalmente un vincitore" aveva detto tua mamma, tu non potevi crederci, tua madre che ti aveva criticato per anni credeva in te, credeva che potessi vincere. Un sorriso si formò automaticamente sul tuo volto. "Guarda che non mi stavo riferendo a te" disse poco dopo e il tuo sorriso venne immediatamente sostituito da lacrime salate e amare che rigavano le tue guance. Io non pensavo quelle cose, io credevo veramente in te. Un pacificatore venne a chiamarci. Tua madre usci immediatamente senza dire una parola, io invece ti abbracciai un ultima volta e ti sussurrai "vinci" nell'orecchio prima di uscire. E ce l'hai fatta, hai vinto, due volte. Hai reso fiero me e hai fatto capire a tua madre quanto valevi.

Sono fiero di te,figlio mio.

Ricordatelo,

tuo padre.