
{26}
"Piacere, Claire Tyler." Sorrise e mi strinse la mano. Si guardò attorno e poi posò di nuovo i suoi occhi azzurri su di me. "Vuole che aspettiamo sua moglie?"
"Oh... Uhm... No, va bene."
"Divorziati?" Chiese, sedendosi al mio fianco.
Mi voltai verso la bambina e notai stesse fissando accigliata la ragazza che avevamo di fronte.
"No, lei è morta." Sussurrai e percepii un velo di tristezza nel suo volto.
"Mi dispiace, non volevo." Chinai la testa, vedendo che Lux teneva stretta la mia maglia.
"Non fa niente." Le sorrisi, confortandola. "Non poteva saperlo." Claire mi strinse la mano e fu in quell'istante che Lux si alzò dalle mie gambe e corse fuori dalla stanza.
Mi sollevai anche io e la raggiunsi, sotto lo sguardo attento ma confuso della donna. Uscii dall'aula e sentii i suoi singhiozzi provenire da un corridoio vicino. Seguii il rumore e trovai la bambina distesa sul pavimento a piangere.
"Lux, che succede?" Mi inginocchiai e le sollevai il mento, per specchiarmi nei suoi pozzi celesti.
"Sei blutto e cattivo!" Esclamò.
"Perché?" Le accarezzai la guancia, però mi spintonò.
"N-non mi v-volele più b-bene." Singhiozzò. "Solo a Claile!" Gridò e riprese a piangere più forte di prima, iniziando a tremare.
"Non è così." La aiutai a mettersi in piedi.
"Shi, tu cattivo!" Mi picchiò, battendo i pugnetti sul petto.
"Amore, guardami negli occhi." Le sussurrai dolcemente, mettendole una mano sul cuore. Ubbidì e la massaggiai lentamente, facendola calmare. "Davvero pensi che papà ti possa abbandonare?"
"Sì." Disse, respirando come le avevo insegnato a fare nei momenti di panico.
Soffriva d'asma, da quando era molto piccola.
"Non lo farò mai e poi mai, capito?" Annuì e le asciugai le lacrime sulle guance. "Io ti amo da morire, piccola. Sei la cosa più bella che ho e la persona più importante del mondo. Farei di tutto per te, tranne che lasciarti."
"Cusa, papà." Si coprì il visino con le manine, credendo di avermi deluso.
"Vieni qui, principessina del mio cuore." Sorrise e si fiondò su di me, stritolandomi tra le sue braccine. Le depositai qualche bacio sulle labbra e la presi in braccio.
Camminai verso la stanza, ma una voce mi fece fermare. Mi voltai ed era poggiata allo stipite della porta, che mi scrutava sorridente.
"Sai, ho sentito ciò che hai detto alla bambina." Disse e le accarezzò la guancia, ma la piccola si ritirò dal suo tocco e si aggrappò a me. Così, tolse la mano e arrossì.
"È soltanto gelosa, tranquilla." Baciai la bimba sulla fronte e alzò lo sguardo. "Posso darti del tu?"
"Certamente." Ridacchiò. "Insomma, quello che volevo dirti è... Vorresti lavorare qui con me? Serve un nuovo ragazzo e ho pensato che tu fossi perfetto. Hai già un lavoro?"
"In realtà, non più." Gli occhi di Lux si illuminarono di speranza.
"Papà, devi dile di sì. Volio stale con te pel semple." Mi sciolsi alle parole della bambina e vidi la ragazza commossa.
"È molto dolce tua figlia."
"Lo so." Convenni. "Allora, sono assunto?"
"Sì, inizierai domani. Oggi è solo accoglienza, ma sarà una prova per te."
"Io non volio che stai con altli bimbi pelò, solo con me. Io ti amo tanto tanto."
"Certo, amore." Sorrisi. "Ti amo anche io." La baciai.
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