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"Amore, so che vorresti sempre restare con il papà..." Sussurrai. "Ma devi andare all'asilo."
"No, no." Si strinse nel mio petto. "Volio stale con te, papà." Scoppiò a piangere e la cullai, lasciandole un bacio sulle labbra.
"Facciamo così, il primo giorno sto con te. Ma poi devi stare da sola e giocare con gli altri bambini." Annuì, anche se non molto convinta. "Adesso basta piangere." Le sorrisi e le asciugai le lacrime. "Ti va di vedere un cartone?"
"Sì." La presi in braccio. "Toy Stoly." Indicò il dvd sul ripiano e ridacchiai, scuotendo la testa.
Per quante volte lo ha visto, saprà le battute a memoria ormai.
"Va bene." Lo afferrai e lo misi, per poi premere il tasto di riproduzione.
La adagiai sul materasso e portai un po' di pop corn con dell'acqua. Non volevo che bevesse troppe bevande gassate o le si gonfierebbe il pancino. Mi distesi nel letto della mia camera, accanto a lei, ed iniziammo a guardarlo.
[...]
"Principessa, andiamo a fare il bagnetto?" Mi avvicinai a lei e notai stesse dormendo, così sorrisi e la abbracciai da sotto le coperte.
Faceva freddo fuori, almeno ci saremmo scaldati a vicenda. Le lasciai un bacio sulla fronte e le rimisi il ciuccio, dato che le stesse cadendo. Si mosse leggermente, mugolando e farfugliando qualcosa, ma non capii. Le accarezzai i cappelli e sbadigliai. Ero sveglio dalle sei di mattina e non avevo avuto modo di riposare a dovere, tra le faccende di casa e far felice la bambina. Erano passati due giorni dal Natale e le vacanze erano ancora lunghe sicuramente per me, non avendo più un impiego. Avrei dovuto cercarne un altro e, l'idea di chiedere a mio padre un posto per me nell'azienda edile di famiglia, mi allettava.
L'unica pecca è che non avrò mai tempo per mia figlia, così da perdermi tutti quei momenti importanti della vita di questo miracolo. E non potevo permettermelo. Perciò, la scartai rapidamente. Non avevo preferenza, volevo solo un lavoro che mi lasciasse libero di dedicarmi alla mia famiglia ed ai miei hobby, come la fotografia. Adoravo scattare foto ai miei amici ed ai miei familiari. Spesso vedo le foto che tappezzano le pareti delle camere, anche quella di Lux, e sorrisi al ricordo. In alcune c'era anche Valery, la mia piccola. L'unica donna in grado di donarmi amore e l'unica a cui ho regalato il mio cuore. Sarebbe così fiera di questo angioletto.
"Papà..." Sussurrò, voltandosi verso di me.
"Shh, sono sempre qui con te." La strinsi e la cullai, per poi cedere ed addormentarmi anche io.
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