Mi voltai lentamente, con gli occhi pieni di lacrime e le guance umide. Mi avvicinai tremante al letto, dove c'era il suo corpicino avvolto nelle lenzuola, e mi inginocchiai. Lux era sveglia e mi guardava.

"C-cosa?" Deglutii.

"Papà." Sussurrò. Aveva forse paura che l'avessi sgridata?

"D-dillo ancora."

"Papà." Alcune lacrime mi bagnarono la maglia e sentii la manina della bambina asciugarle.

Chiusi gli occhi e singhiozzai. Aveva appena detto la sua prima parola. Non ci potevo credere, e pensare che avevo atteso così tanto questo momento. La presi in braccio e la strinsi al petto fortemente, mentre la cullavo. Le lasciai un scia di baci su tutto il viso e ridacchiò.

"Sono così felice, amore mio." Mi circondò il collo con le sue braccine e mi depositò un bacetto sul collo. "Ti amo." Si stropicciò gli occhietti e si poggiò a me. "Perdonami." Sussurrai e le nostre labbra si unirono. "Ora a letto, scricciolo." Annuì e la distesi sul materasso, posizionandomi al suo fianco.

[...]

Lux si svegliò e si gettò sopra di me, facendomi gemere dal dolore.

"Papà?" Chiese con le lacrime agli occhi. "Bua?"

"No, amore mio." La afferrai e la sollevai in aria. "Stai iniziando a parlare." Constatai e la strinsi fortemente.

Si stropicciò gli occhi, asciugandosi le lacrime. Le baciai la guancia e mi alzai dal letto, stiracchiandomi, per poi uscire dalla camera.

"Papà, baccio." Sollevò le braccine in aria e corsi a prenderla.

"Dammi un bacio." Scosse la testa. La strinsi e le rubai un lungo bacio sulle labbra. Iniziò a ridere e sorrisi.

"Bleah." Si pulì le labbra con la mano.

"Cosa, ti fanno schifo i miei baci?" Annuì. "Adesso ti mangio." Le feci le pernacchie sul collo e sulla pancia e rise.

"No, no." Disse con voce tenera. "Papà!"

"Devo mangiarti." La riempii di baci e le morsi la guancia.

"Papà!" Si lamentò.

"Ti amo." Mi fermai e la guardai negli occhi, che tanto amavo.

"Di ammo, papi."

E mi baciò.