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"Sei stato licenziato?" Chiese mia madre.
"È una testa di cazzo." Grugnii e mi lanciò un'occhiataccia. "Scusa."
"Fammi capire. Ti ha cacciato, solo perché hai portato Lux in azienda?" Constatò Gemma.
"Sì." Sospiriai, esausto.
Mi avevano fatto domande su domande a riguardo. Forse dieci, o forse cento. Qualunque numero fosse stato, di sicuro erano troppe.
"Tranquille. Ne troverò un altro, migliore di questo."
"Harry, lo sai che se ti serve una mano..."
"Lo so, mamma." Le lasciai un bacio sulla fronte. "E ti ringrazio, ma come potresti aiutarmi?"
"Beh, tuo padre lavora in un'impresa edile. Perché non chiedi di farti assumere? In fondo, sei suo figlio."
"Se ne è andato. Pensi davvero che voglia vedermi, dopo tutti questi anni? Sicuramente, non sa nemmeno che aspetto abbia. Potrei essere chiunque per lui."
"Non essere pessimista, fratellino." Mi sorrise e si avvicinò a me, con Lux tra le braccia. "Provaci. O almeno, fallo per lei." Guardai la piccola - con il suo immancabile ciuccio - che si protese verso di me. La sollevai e la strinsi al petto.
"E va bene, ma solo per voi tre." Si guardarono sorridenti.
"Vieni qui, piccolo Styles." Mi intrappolarono nei loro abbracci e ricambiai.
Amavo queste due donne più qualsiasi altra cosa al mondo - insieme a mia figlia, ovviamente. Mia madre mi ha cresciuto al meglio e mia sorella mi ha sempre difeso. Le adoro. Mi sono sempre state accanto, specialmente dopo la morte di Valery.
"Vi voglio tanto bene." Lasciai un bacio sulla guancia ad entrambe. "Siete le donne più importanti della mia vita." Sorrisi e vidi la bambina con gli occhi lucidi. "Anche tu sei importante, piccola." Le scompigliai i capelli, per poi darle un bacio sulle labbra.
[...]
"Noi torniamo a casa." Annunciai.
"Va bene." Sorrise mia madre, sul ciglio della porta. "Ah, ricordati del pranzo di Natale. È fra una settimana."
"Non me lo sono mai dimenticato." Mi sorrise ed osservai la fossetta, tipica della nostra famiglia. "Ti amo."
"Ti amo anche io, tesoro." Mi lasciò un bacio sulla fronte, mettendosi in punta di piedi e ridacchiai. "A presto, Harry."
"A presto, mamma." Mi allontanai e chiuse la porta.
Tornammo a casa e notai che Lux fosse strana, ma non ci feci caso.
"Amore, tutto bene?" Annuì e le sorrisi. "Va bene, ti amo." Rise e mi corse incontro, abbracciandomi. La sollevai e la baciai.
Eppure, c'era qualcosa che non mi convinceva. Mi stava nascondendo qualcosa, ne ero sicuro.
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