{08}
"Buongiorno, principessa." Le sussurrai all'orecchio, accarezzandole i capelli. "Dormito bene?" Annuì e mi sorrise.
La sollevai in aria e le lasciai un bacio sulle labbra, per poi farla scendere dal letto e prenderla in braccio nuovamente.
"Amore, papà deve dirti una cosa." Mi guardò negli occhi e mi diede un bacio sulle labbra, stringendomi. Ridacchiai sofficemente per la sua tenerezza e continuai. "Oggi papà deve lavorare e non potrà stare con te. Perciò, subito dopo la colazione, ti porterà da zia Gemma."
Scosse la testa e mi strinse più forte, iniziando a piangere. La cullai dolcemente, massaggiandole la schiena.
"Quando tornerò, staremo tutto il tempo insieme. Te lo prometto, piccola."
[...]
Sostai di fronte casa di mia sorella e feci scendere la bambina, dandole il ciuccio.
"Vedrai starai bene con lei." La presi in braccio e si mise a giocare con i miei ricci.
Bussai alla porta e venne ad aprirmi. Afferrò lo zainetto della bambina e lo adagiò a terra, facendoci entrare successivamente.
"Giorno, fratellino." Disse, sorridendo e ricambiai il saluto. "Vieni dalla zia, tesoro?" Aprì le braccia per accogliere Lux, ma a suo malgrado rifiutò, scuotendo la sua testa ed aumentando la presa attorno al mio collo.
"Dai amore, vai dalla zia." Si poggiò sulla mia spalla, si tolse il ciuccio rosa e mi diede un bacio sulla guancia, per poi metterlo nuovamente.
"Mi raccomando, non forzarla se non vuole bere o mangiare. Se ha sonno, falle fare il riposino e, se pensi che sia necessario, potrai farle il bagnetto. Ah, e-" Venni interrotto dalla voce di mia sorella.
"Harry, ho ventisei anni." Ridacchiò.
"Ed io ne ho ventidue, Gemma. Ma sai benissimo che se è di mia figlia che si sta parlando, sono iperprotettivo."
"Oh, sì certo." Sbuffò. "Ma scusa, non avevi preso un mese di pausa dal lavoro?" Lux si alzò dalla mi spalla e mi osservò, sorridendo.
"Uhm... Sì, ma questo è urgente." Le feci l'occhiolino e sorrise.
"Ah, capito." Ricambiò il gesto.
"Ora devo andare, amore." Le tolsi il ciuccio e le stampai un lungo bacio sulle labbra, per poi darglielo indietro, così da poterlo rimettere. "Papà ti vuole tanto bene. Quando tornerò, avrai una grande sorpresa."
Diedi la bambina a Gemma, ma iniziò a piangere ed a sbilanciarsi per tornare tra le mie braccia.
"Tra qualche ora torno, non piangere piccola." Le lasciai un bacio sulle labbra.
"Harry, io..."
"No, Gemma. Devi guardarla, per favore. Io devo andare via."
"Sì, ma guardala. Non ce la fa a stare senza di te."
"Lo so e vederla piangere mi fa male. Non voglio che stia male né che soffra, però prenditi cura di lei. Sono sicuro che starà bene con te." Le diedi un bacio sulla fronte e me ne andai. "Ciao, scricciolo."
[...]
"Harry, eccoti finalmente."
"Cosa è successo?"
"Da quando sei andato via, non fa che stare seduta per terra a fissare la porta, piangendo. Ho provato di tutto, anche a prenderla in braccio e provare a farla dormire, ma è stato vano."
"Va bene, grazie mille." Le lasciai un bacio sulla guancia.
Sentii dei passi per le scale e notai una testolina bionda scendere e venirmi incontro. Mi chinai ed aprii le braccia. Lux, senza esitare, corse da me con ancora il ciuccio rosa tra le labbra.
"Ciao anche a te, principessa." La sollevai in aria e la baciai, per poi tenerla tra le braccia. "Hai fatto la brava con la zia?"
Mi strinse fortemente e la sostenni, incrociando le braccia. Annuì contro la mia spalla e poggiò la testa su di essa, mentre la cullavo dolcemente. Gemma si avvicinò alla bambina e le diede un bacio tra i capelli e Lux sorrise, mandandole un bacio.
"Tutti a casa, hai una sorpresa da vedere."
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