Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Parte 11 Spiragli di felicità

'Il tempo è volato!' Abasi, commosso, salutava Bucky e Sara. Ad un mese esatto dal loro arrivo al villaggio, una jeep mandata da T'Challa, come concordato, era giunta per riportarli a Palazzo.

'E' vero, è trascorso velocemente grazie alla vostra ospitalità' James rispose, per entrambi, poiché la Spencer, i bambini attaccati con le manine alla sua vita ed alle sue gambe, era un fiume di lacrime. Non volevano lasciarla, e non c'era stato modo di convincerli. Il più grande teneva persino in braccio Einstein.

'Su, bimbi. Facciamocene una ragione, con un monito. La promessa che tornerete a trovarci almeno una volta all'anno' Fatma saggiamente tentò la strada del senno.

I piccoli mollarono la ragazza, per un attimo, per poi consegnarle una bustina di iuta che conteneva l'infuso di thè al gelsomino che avevano consumato in abbondanza in loco e alcuni vasetti di marmellata di prugne dorate.

'Così ci penserete, quando farete colazione' li ammonì Abasi.

'Vi ricorderemo sempre' Sara riuscì a trovare la forza di abbracciarlo 'lascio qui un pezzo grande del mio cuore, ma esclusivamente perché sono riuscita a recuperarlo, grazie a te, a voi'.

'Ancora non lo hai capito, Sara? Hai fatto tutto da sola, era questa la ricetta!' le sussurrò il vecchio, in un orecchio, aiutandola a salire sul fuoristrada e rivolgendosi a Bucky 'A presto, Lupo Bianco, vi aspettiamo!'.

Mentre salutavano con le mani, con il beagle che tristemente abbaiava, alla vista dei bambini che corsero dietro la vettura finché poterono, la Spencer si strinse a Barnes, avvilita 'Dicono che partire sia un po' morire, oggi ho compreso perché...' alzò gli smeraldi in cerca di conforto, trovando gli occhi lucidi di lui a corrisponderla, in un tragitto silenzioso intervallato da sospiri malinconici.

Solo all'arrivo a destinazione, nel parcheggio del Palazzo Reale, si rinfrancarono.

Sara identificò la sagoma di Barton 'C'è Clint!'; con un urlo finalmente gioioso, volò fra le braccia del Falco.

'Non mi ha fatto nessun fischio, mi sono dovuto autoinvitare, ragazzina!' le spiegò, stringendo la mano di Barnes 'sono venuto per darvi un passaggio fino a New York, e non sono solo'.

Camminando al suo fianco, verso il salone della reggia, si sentirono chiamare.

'Ho scoperto che soffrite di mal d'Africa' con il ciuffo biondo per una volta scompigliato, il Capitano gli si fece incontro, stritolando il suo amico storico in un abbraccio maschile.

'Sì, Rogers, in effetti siamo stati e siamo tentati di restare in questo paese meraviglioso, piuttosto che essere alle tue dipendenze' la Spencer, dandogli un bacino sulla guancia, lo sfottè.

'Non sono così pesante!' si difese.

'Lo sei! Sei un rompicoglioni e non dire subito la parola linguaggio, gentilmente, che non siamo noi, adesso, al centro dell'attenzione!' Tony si avvicinò, per un saluto.

'Ci siamo tutti! Chi se la perde la cena di stasera? Pare sia un evento' Thor si unì al gruppo.

'Che festeggiamo?' chiese Barnes, poco interessato a party ed amenità varie.

'Lupo Bianco, sempre asociale' Shuri intervenne, spiegando 'sarà un semplice momento conviviale per augurarvi buona fortuna, una sorta di cena di addio'.

'Spero ci scuserete per il poco preavviso, è stata una sorpresa, per noi' T'Challa preferì chiarire 'l'idea non è nostra, non possiamo prendercene il merito; lo lasciamo agli organizzatori, Natasha e Bruce. Io e mia sorella abbiamo raccolto la loro proposta, e mi auguro trascorreremo insieme una piacevole serata!'.

Banner e Romanoff, limitrofi, per una volta non tesi l'uno versa l'altra, sorrisero, in maniera sagace.

'Bruce, hai l'aria di quando l'hai fatta grossa' Sara si rivolse al dottore, che non aveva smesso di spupazzare Einstein.

'Può essere' ribatté, spavaldo 'ho un cervello piuttosto grande...'.

'Bando agli indugi, si sta facendo tardi, vi ammonisco ad andare a prepararvi nelle vostre stanze' Shuri li invitò, indicando le scale.

'Siamo sempre sistemati nelle camere comunicanti dai cui letti si vede il cielo?' domandò James a Sara, salendo i gradini accanto a lei, sfiorandole il mignolo della mano col proprio, e provocandole l'abituale brivido.

'Che hai in mente? Temo dovrai attendere la fine della cena...soprattutto che io faccia un lungo bagno caldo, forse l'unica cosa che mi sia mancata al villaggio!' ribatté.

'Mi adeguerò, Lupa Bianca, mai contraddirti!' prendendola in giro, entrò nella sua stanza, per lasciarle la sua privacy, stampatole un bacio appassionato sull'uscio.

Lei si diresse alla toilette, per riempire la vasca ellittica di acqua calda e bagnoschiuma profumato, e ci si immerse, crogiolandosi, per un tempo che le parve infinito.

Finendosi di asciugare i capelli, ancora in accappatoio, udì un colpetto alla porta.

La Romanoff si stagliava con una grande scatola bianca di cartone fra le braccia 'Ciao. Posso entrare?' senza attendere la risposta, la russa le si affiancò, e poggiò il contenitore sul letto.

'E' successo qualcosa?' la ragazza era interdetta; amiche non erano mai state e non riusciva a comprendere cosa volesse da lei.

'Sì, proprio così, ed è solo per merito tuo!' le confessò la Vedova, raccontandole 'Dopo che lo hai preso di petto, in occasione del nostro tentativo di convincerti a venire qui in Wakanda, Bruce deve aver riflettuto parecchio. Era rimasto colpito dalle tue parole, sul nostro rapporto. Mi ha confessato di amarmi ancora e ci siamo rimessi insieme; stavolta è definitivo...mi ha chiesto di sposarlo!' le mostrò la sinistra, al cui anulare spiccava un elegante anello di fidanzamento.

Con la bocca spalancata, Sara si trovò in difficoltà, travolta da un abbraccio entusiasta della collega, mai stata il massimo dell'espansività 'Ci avrei giurato! Nat, non ho fatto nulla; era evidente a un cieco quello che sentiva...figurati a me, che lo conosco bene e gli voglio bene'.

'L'ho accettato, finalmente; ho razionalizzato che siete e siete stati amici e basta, posto che ciò che vi lega è molto profondo, sensi di colpa di entrambi compresi. Vedo che stai molto meglio e sono venuta per ringraziarti, a modo mio. E' un regalo per te, spero ti piaccia!' aprì la scatola, rivelando il suo contenuto, un vestito verde della stessa tonalità dei suoi occhi, senza bretelline con lo strascico a terra, e rouches ovunque, uno spacco laterale, dalla caviglia alla parte superiore della coscia, molto seducente.

'E' splendido! Forse un po' esagerato per la nostra cena fra amici!' commentò la Spencer.

'Una donna non è mai troppo sexy! Ci vediamo più tardi e... goditi la serata' sibillina, la lasciò, con un'espressione serena e ammiccante, a finire di prepararsi.

***

'Mi togli il fiato Spencer' senza respiro, Bucky le aveva dato il braccio, seguito da Einstein che era rimasto con lui durante la doccia e la vestizione, attaccando le caviglie di Steve che si era affacciato alla camera, per consegnargli uno smoking che aveva noleggiato per lui. 'Dio Santo, Buck, il vostro cane mi detesta. Giuro che la prossima volta userò il mio scudo contro di lui...' Rogers si era scocciato sul serio.

Sara si era rimirata allo specchio, più volte acconciandosi i capelli con delle mollettine con gli strass e truccandosi leggermente. L'immagine che rifletteva era...molto attraente, sexy come le aveva detto Nat. Si era sentita bellissima e felice, sicura di sé.

Per una volta lo specchio non era un nemico, era una mera superficie che le mostrava la sua figura, le sue forme, i suoi colori, come lei era e come si vedeva. Aveva ringraziato mentalmente Shuri e Abasi; la terapia dell'una e la location e l'amicizia offerta dall'altro erano stati le giuste cure, per rinfrancare il suo animo.

Questo pensava, stringendo la mano metallica di James 'E' simile allo smoking che portavi alla presentazione del libro di Bruce; col casino che è successo ci hanno interrotto e nemmeno ho potuto dirti che eri elegantissimo, magnifico' lo baciò sulle labbra, leggera, intanto che scendevano verso il salone, trovandolo vuoto.

'Vi aspettano in giardino' li informo un cameriere, che tornava con un vassoio vuoto.

'Buonasera' T'Challa li accolse nel rigoglioso parco, illuminato da candele profumate sparse ovunque.

Lo spettacolo della splendore delle piante e dei fiori, unito alla luce fioca delle cere, era incredibile 'Che meraviglia, è come il paradiso terrestre...' Sara commentò, le sembrava di essere in una favola.

'È per te, per voi!' rivelò Shuri - in abito lungo crema che faceva risaltare l'esotica pelle scura - che si era occupata dell'allestimento 'sappiamo della tua passione per il verde e per i colori...Lupo Bianco sembra introverso e musone, invece è un gran chiacchierone'.

'Alla salute' Tony, in smoking come tutti gli uomini presenti, tranne il principe wakandiano, alzò il calice all'indirizzo della Spencer, cui Natasha, un vestito rosso lungo e scollato, aveva passato una coppa di champagne.

La ragazza ripeté il gesto di Stark, poggiando il proprio bicchiere di cristallo su quello di James e della russa, che le erano attigui, e bevendone un sorso...il primo sorso di una bevanda alcolica da tre anni, rifletté, tra sé.

'Speravamo ti sentissi a casa...per cui sarà una cena particolare' Clint l'accompagnò nella parte centrale del giardino, dove, su un grande tappeto circolare erano poggiati decine di cuscini colorati e un'apparecchiatura semplice di fronte al posto di ciascun commensale. Nonostante i vestiti eleganti avrebbero cenato in maniera informale, seduti a terra.

'Mi piace molto' sussurrò, colpita, il beagle già piazzato su un cuscino.

'Sei diversa...' Bruce la guardò, ammirato ed orgoglioso. Era la sua allieva prediletta, sua amica, la donna a cui aveva cambiato la vita nel bene e nel male. La vedeva camminare salda e splendida verso di sé 'Sei diventata una farfalla, hai lasciato il bozzolo delle tue insicurezze...sei guarita, Sara, non ci sono segni di patologie in te...' con gli occhi lucidi, distinse la sua felicità immensa.

Continuò 'Devo scusarmi; quando sei rimasta vittima dell'incidente, pur non volendolo, mi sono messo al posto di Dio, ho deciso per te, e forse non è stato corretto'.

'Bruce...' fu James ad intromettersi 'parlo a ragione, perché mi riguarda. Grazie, per tutto ciò che hai fatto e per le tue scelte. Se avessi optato in maniera differente, non ci saremmo mai conosciuti' guardò la Spencer, con gli occhi innamorati, ed il dottore abbozzò un sorriso soddisfatto.

Inforcando il couscous con le verdure, appena servito, la ragazza rispose alla domande curiose dei suoi amici sul mese appena trascorso 'Sono rinata, a nuova vita. La permanenza al villaggio è stata la chiave di volta per sbloccarmi. Insieme alle medicine e alle precedenti sessioni di terapia, organizzate da te, Shuri, ti sono riconoscente...devo tanto alla tue doti di scienziata e alla tua terra'.

La wakandiana fece un gesto garbato del capo, sbottando a ridere, l'attimo successivo 'Ti farò una confessione, giacché siamo in tema di confidenze; ti ho mentito...la compressa che masticavi ad ogni seduta non era affatto un farmaco, bensì una pralina di cioccolato fondente...insomma, un placebo. Ero certa che ne saresti venuta fuori esclusivamente con le tue forze e la tua volontà! E così è stato'.

Accanto a Barnes, interdetto, la Spencer commentò, ridendo a sua volta 'Cavolo, ci sono cascata!'.

Il momento divertente fu interrotto dall'abbaiare di Einstein, che si era piazzato vicino a Buck, per farsi notare, indicando col musetto lui e se stesso 'Che vuoi dire? Esprimiti meglio!'.

'E' semplice' replicò Sara, d'istinto 'sta annunciando al mondo che se non avessi avuto voi due, non ci sarebbe stato alcun miracolo, sarei rimasta al palo. E' soprattutto per voi che sono guarita, grazie alla vostra presenza' fissò il suo uomo, commossa e James la baciò sulla fronte.

'Bucky, il pezzo forte, mi stavo dimenticando!' Steve estrasse una scatolina di velluto dalla tasca dello smoking e lo porse all'amico storico, che, da seduto, preso da un guizzo improvviso del cuore, si mise in ginocchio davanti alla Spencer, con il beagle accanto, a cui si rivolse 'Posso?'. Il cagnolino emise un suono gutturale che somigliava ad un sì e nessuno se ne meravigliò...era stato un cupido a quattrozampe, dall'inizio!

'Lo sapevo, ottimo!' si voltò verso Sara e aprì il cofanetto, sollevandone il coperchio, nella sua direzione 'Spencer, mio unico spiraglio di felicità, vuoi passare il resto della tua vita con me? Non è un anello, per noi ha un significato diverso, più profondo'.

Sara sussultò, sgranando gli occhi e prendendo con le mani il contenuto la scatolina, una collanina di oro bianco a cui era agganciato un piccolo ciondolo a forma di cuore, in vetro, al cui interno era custodita una violetta africana secca. Le sovvenne alla mente il ricordo del momento in cui l'aveva colta per lui.

Alzò gli smeraldi, intanto che James continuava 'E' il fiore che hai raccolto quando siamo venuti insieme a visitare questo giardino; lo hai scelto perché gli mancavano alcuni petali e, dopo averlo staccato, me lo hai fatto annusare e me ne hai parlato. Non ho avuto il coraggio di gettarlo via e l'ho riposto in tasca. Il giorno seguente l'ho spedito al Capitano, che ha fatto realizzare il pendente...Sara, era un fiore imperfetto, ma stupendo...come te... sei imperfetta...ma perfetta e speciale per me! Io ti amo, Lupa Bianca!'.

Le fece una romantica confessione e rimase in trepidante attesa.

Sara si mosse verso di lui, poggiò le mani bioniche sul suo petto e alzò il viso, per farsi baciare, non prima di aver sussurrato 'Amore mio...sì è l'unica parola perfetta con cui possa risponderti'.

***

'Amore, così non posso vedere il cielo' James, steso sul letto circolare, con Sara a cavalcioni sul suo viso, scherzava, coprendola di bacini sulle carni rosee e profumate nell'ennesimo gioco intimo. Era libera, finalmente, di usare il proprio corpo per donare piacere e per riceverlo...unicamente con il suo Bucky!

'Spiritoso, aspetta il tuo turno!' gemette lei, ai ripetuti bacini del suo fidanzato sui petali del proprio fiore già sbocciato per lui.

'Soprattutto, non riesco ad amarti come si deve, in presenza di uno spettatore non pagante' dette un'occhiata al beagle, che li fissava pigramente dai piedi del lettone.

'Temo dovrai abituarti...al villaggio scorrazzava fuori della casetta, qui ci è rimasto appiccicato' la Spencer, estremamente compiaciuta delle attenzioni ricevute, si spostò indietro, collocandosi all'altezza del bacino di Bucky e ci si impalò, come una cavallerizza 'Ti amo, James' sussurrò, danzando sopra di lui, col ciondolo che ondeggiava, nell'incavo dei seni seguendone i movimenti.

'Ti amo, Sara...è la nostra ultima notte wakandiana...ora vedo il cielo, amore mio...e le stelle...le nostre stelle' carezzandole il corpo con entrambe le mani, sagomandone il profilo sensuale, si rammaricò 'tu no, però mi spiace'.

Lei aveva gli smeraldi fissi sul suo viso. In quell'attimo, colta da un estremo piacere, inarcò la schiena, piegando indietro la testa, per uno sguardo al pezzetto di cielo che si intravedeva dal foro circolare sopra il letto.

La Lupa Bianca, congiungendosi al suo uomo, lo scrutò di nuovo nel viso, sussurrando, con il suo splendido sorriso 'Sei solo tu il mio cielo stellato, James!'.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro