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James

Il corridoio è vuoto, sono ancora tutti alla festa.
James cammina di fianco a me e guarda dritto, io invece, con fare distratto, ho lo sguardo rivolto in basso e ogni tanto mi giro ad osservarlo.
Da quando mi ha chiesto di accompagnarmi al dormitorio non mi ha rivolto più parola.
Pensavo che si sarebbe scusato o quanto meno avrebbe accennato al passato e a dei suoi ricordi di me.
Arriviamo all'ingresso della mia stanza.
Inserisco la chiave nella serratura ma quando sto per aprila, lui velocemente la richiude.
"Ascolta Hope, mi dispiace per quello che è successo prima, non l'ho fatto di proposito, scusami"
La cosa che più mi colpisce è che le sue pupille sono fisse su di me, è sicuro di quello che sta dicendo e io credo alle sue parole.
"Lo so, non preoccuparti"
"No, sul serio"
Fa un passo in avanti. Le nostre facce sono a pochi centimetri di distanza.
I suoi occhi sono celesti incontrano i miei verdi, e le sue labbra carnose sono quasi una tentazione per me.
C'è tensione tra i nostri corpi, restiamo in silenzio semplicemente fissandoci.
Nel mio stomaco è come se si stesse aprendo un burrone, una sensazione di vuoto mi trafigge l'addome.
"Sto interrompendo qualcosa?"
Liam compare dal nulla schiarendosi la voce per farci notare la sua presenza.
Mi rigiro verso la porta, la apro e gli rispondo che James se ne stava per andare.
"Già Liam, lasciamola riposare"
Così i due vanno via insieme.
Credo siano abbastanza simili, e non riesco a capire chi dei due sia sincero o chi tra loro sia interessato a me.
Liam l'ha reso palese ma James continua a ronzarmi attorno da stamattina e a portare confusione nella mia testa.
È riapparso dopo tutti questi anni e non sembra mostrare interesse nel sapere come io abbia trascorso questo tempo.
Chissà come sarebbe andata a finire se Liam non ci avesse interrotti.
Magari sto solo creando castelli di sabbia, e nessuno dei noi è attratto da me.
Ad ogni modo andrò a dormire, devo riposare.
Domani gli studenti più grandi ci mostreranno le aule, e ci sarà un picnic per noi matricole.
Mia ancora non è rientrata, vorrei tanto poterle raccontare tutto.
Indosso il pigiama e osservo la mia immagina riflessa allo specchio.
Sono qui da un giorno e la mia vita è già in disordine.
Pensavo sarebbe stato un nuovo capitolo, che avrei voltato pagina e tutto sarebbe andato come previsto.
Invece, ovunque io vada, il caos mi insegue.
Mi metto a letto e spengo la luce, cercando di cadere in un sonno profondo.
Ma non ci riesco, mi volto e rivolto nel letto senza trovare mai pace.
"Hope apri"
Non sono sicura di aver sentito bene.
Dopo pochi secondi dei sassolini colpiscono il vetro della finestra e la frase viene ripetuta.
Mi affaccio con la fronte corrugata e il cuore che palpitava al massimo.
Poi vedo quella chioma bionda ed è come se mi invadesse un senso di pace.
"Hope, io...ecco, dovrei dormire qui con te. Mia e Zack stanno dormendo insieme nella nostra stanza e non saprei dove dormire"
Pensavo che condividesse la camera con il fratellastro, Caleb.
"James va da Liam e Caleb"
Lui mi risponde che non può e mi prega di farlo restare da me.
Con agilità entra e riaccende la luce.
" Perchè dalla finestra? E perché non puoi andare da loro?"
Lui mi spiega che Caleb sta dormendo col ragazzo con cui stava prima, e Liam sorpresa delle sorprese, era andato da una sua ex.
A quanto pare anche lei è al primo anno e studia alla Clarton
E io che pensavo fosse un bravo ragazzo.
Beh d'ora in poi prenderò sicuramente la distanze da lui.
È vero che non dovrei aspettarmi nulla da un ragazzo conosciuto da neanche 24 ore, ma nemmeno vorrei iniziare una storia con uno che nella sia vita ha ancora la sua ex e ci dorme pure insieme.
Chiedo al ragazzo se volesse indossare un pigiama per stare più comodo ma lui ridendo rifiuta la mia offerta.
" Non vorrei sembrare tua sorella gemella"
Mi dice sistemandosi nel letto di Mia.
"Comunque prima volevi dirmi altro?"
Decido di essere diretta, non voglio che quel pensiero mi tormenti ancora per giorni o che rimanga addirittura sospeso.
" No Hope, semplicemente non ti farai mai del male"
Se sulle sue scuse ho dubitato, su questa frase sono scettica.
Mi ha fatto stare già male parecchio da bambini.
Per colpa sua, tutti gli altri mi offendevano e mi tenevano distante.
" Perchè da piccoli facevi di tutto per allontanarmi?"
"Non ti stavo allontanando. Volevo la tua attenzione. E le tue lentiggini mi sono sempre piaciute, per me non è un insulto chiamarti in quel modo"
Rimango attonita.
"Vedi Hope, io non ho mai conosciuto il vero amore. I miei hanno divorziato poco dopo la mia nascita. Quando si incontravano, tra loro volavano offese e minacce. È difficile mettere in atto qualcosa che non hai mai vissuto, è più facile ripetere degli atteggiamenti a te familiari, che fanno parte della tua quotidianità, soprattutto da bambini. Ma crescendo ho rivisto mio padre con la madre di Caleb, nei suoi occhi c'era quel luccichio inspiegabile, che appare quando sei felice, ho fatto le mie esperienze, e ora so cosa voglio e chi voglio essere"
Lo ascolto quasi sorpresa.
Come biasimarlo, io non ho avuto entrambi i genitori, ma mio padre, Lucas, ha sempre amato sua moglie, che per me è mia madre, nonostante io non l'abbia conosciuta.
Ogni settimana cambiava i fiori posizionati davanti alla sua fotografia, le parlava ogni giorno. Qualsiasi cosa accadesse lei era la prima a saperlo, si confidava e confrontava, pur sapendo che lei non fosse lì fisicamente ma era certo che lo stesse ascoltato e che in qualche modo, con uno strano segnale, gli avrebbe risposto.
È proprio questo il significato di amare, donare tutto di se stessi, non dimenticare mai, scegliere quella persona e farne una proprietà nella tua vita.
Condividere e renderla testimone dei tuoi sentimenti, delle emozioni, delle tue imprese.
Sono stata fortunata, perché Lucas ha saputo dimostrarmi l'amore, mi ha accolta senza conoscermi e non ha mai dimenticato la mamma, anche se ha una nuova compagna, lui continua a cambiarle quei fiori, scegliendo con attenzione quelli che le piacevano.
"Non preoccuparti James, mi dispiace che tu abbia vissuto scene del genere, ma ora sei cresciuto e so che darai del tuo meglio in qualsiasi tipo di relazione"
Lui accenna un sorriso e poi mi da la buonanotte...

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