introduzione
Era il 7 gennaio del 1998 quando Lucas, un uomo di circa 40 anni, affabile ma di certo poco paziente, sentì il campanello di casa suonare.
Con passo deciso, borbottando ad alta voce, si diresse verso l'ingresso e aprì la porta.
L'uscio di casa era vuoto. Per un attimo pensò di essere impazzito, e che la camomilla gli avesse creato una sorta di allucinazione, ma poi d'istinto prima di rientrare, abbassò lo sguardo.
Spalancò i suoi occhi neri," non può essere vero", penso tra sé e sé.
Pizzicò il suo stesso braccio per controllare che fosse sveglio, ed in effetti quello non era un sogno.
Di fronte a Lucas c'era una splendida bimba, dalla pelle candida, i capelli rossi e gli occhi verdi come un prato d'inverno, vispi ma spenti, curiosi ma stanchi.
Le sue labbra erano rosse e screpolate e qualche suono senza senso veniva emesso dalla sua bocca.
Era stata lasciata lì, al freddo, senza un biglietto o una spiegazione.
L'uomo rimase fermo per qualche istante ad osservare la piccola, per poi accoglierla in casa.
La mise al caldo avvolgendole una coperta di lana intorno.
Pensò di dover esporre denuncia alla polizia, infondo non poteva badare da solo a quella bambina ma soprattutto avrebbe voluto ritrovare la sua reale famiglia per dei chiarimenti e per permettere loro di accudirla con i giusti aiuti.
Le lancette dell'orologio del salone continuavano a muoversi e il ticchettio dell'orologio scandiva le ore riportando l'uomo per qualche istante alla realtà.
Ma non riusciva a fare altro che perdersi nei meandri della sua mente, sempre più deciso di voler trovare una soluzione, o meglio una spiegazione.
Si ripeteva che non fosse giusto abbandonare una creatura così piccola a casa di un estraneo, senza neanche sapere nelle mani di chi fosse capitata.
Certo, non era giusto condannare qualcuno per il suo gesto senza conoscere cosa si celi
dietro, ma per lui tutto questo era surreale.
Tra una supposizione e l'altra, Lucas, notò che ormai era mattina
I caldi raggi del sole illuminavano la stanza e rendevano la pelle della piccola dorata.
" Cosa avrà mai fatto di male per meritarsi questo", pensò mentre preparava una tazza di caffè.
Riscaldò del latte per la piccola e
la accarezzò delicatamente per farla svegliare. Sapeva che quella sarebbe stata probabilmente la prima ed ultima volta che l'avrebbe vista. Doveva denunciare l'accaduto e si augurava che una famiglia, seppur adottiva, avrebbe potuto donarle l'amore che meritava.
La piccola sorrideva e Lucas in un attimo provò una strana sensazione, come se quel sorriso potesse riscaldare il suo cuore che da tempo era sofferente per la scomparsa prematura della sua adorata moglie.
Con calma sistemò la casa, si preparò, ed uscì con la bambina.
Lei meritava di più della solitudine e dell'abbandono alle quali l'avevano condannata.
Sapeva di stare facendo la cosa giusta...
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