Ed eccoci, finalmente davanti alle porte della scuola, super emozionante mano nella mano, circondate da collegiali pronti ad accoglierci.
Io e Mia scrutiamo un po' lo spazio che ci circonda, abbiamo un'espressione estasiata, meravigliata.
"Ho già scelto il mio futuro fidanzato" esclama Mia alla vista di un gruppo di tre ragazzi che si avvicina sempre di più a noi.
Non so bene lei chi abbia adocchiato, sono tutti belli ma di certo non siamo qui per questo.
Una relazione non è nei miei piani, non dopo che ho beccato il mio ex e un'altra ragazza proprio davanti casa mia.
Le aveva detto di abitare lì e si stavano salutando, ma per caso sono uscita e ovviamente l'ho lasciato subito.
Pensava di poter uscire con due ragazze  in un'unica giornata e si è ritrovato solo.
In realtà pensandoci non ho mai avuto una relazione duratura, le definirei più frequentazioni, e non mi sono mai sentita coinvolta davvero.
Ma comunque non voglio distrarmi durante lo studio, sono qui per realizzare il mio sogno, voglio terminare il mio percorso senza intralci.
"Ciao lentiggini"
NO, NON DOPO TUTTI QUESTI ANNI.
Solo una persona usava questo soprannome e no, non sono contenta di averla ritrovata.
Mi volto verso la direzione della voce.
" Ciao, ehm Justin, giusto?"
Ovviamente ricordo il suo nome, so benissimo che è James ma non mi va di dargli soddisfazione.
"Mh potrai non ricordarti di me, ma ti sei girata subito"
" È difficile dimenticare una voce stridula come la tua"
Rispondo imperterrita.
Una voce si aggiunge alle nostre.
" io sono Caleb piacere" dice un ragazzo alto, moro e tatuato stringendo la mano a me e Mia.
E loro sono " Liam, Zack e James o Justin se preferisci chiamarlo così"
Dice sorridendo dolcemente e indicando ad ogni nome un ragazzo.
Liam ha degli occhi celesti che ti ipotizzano, davvero magnetici, mentre Zack ha dei tratti asiatici e un viso gentile, mentre James non ha bisogno di descrizioni, sembra un principe della disney ma andato a male.
" Già volevo solo raggiungere loro quando lentiggini mi ha bloccato il passaggio"
"Smettila di chiamarmi così"
" okay allora che dici? Ti piace Fiammetta?"
Dice ridendo beffardo e scompigliandomi i capelli.
Io mi giro dal lato opposto ignorandolo completamente.
"Noi invece siamo Mia e Hope"
Risponde la mia amica guardando Zack.
Ah ecco chi ha puntato.
" Anche per voi è il primo anno giusto?"
Chiede Liam guardandomi.
Gli rispondo di sì e ci dirigiamo tutti insieme presso la stanza dove si terrà la cerimonia di benvenuto.
Io e Mia seguiamo Liam e Caleb, mentre Zack e James sono dietro di noi.
La sala è addobbata con rose rosse e bianche, un tappeto blu si estende lungo tutto il corridoio, e dietro ogni sedia c'è lo stemma della scuola, una pugnale che termina con una rosa blu.
Io e Mia ci guardiamo negli occhi, questa sala l'abbiamo cercata all'infinito su instagram.
Ogni anno usano rose di colore diverso, ma il tappeto rimane blu dato che è il colore che rappresenta la scuola.
Ad un tratto la direttrice, la signora Lara Faed, inizia a parlare:" Buongiorno ai futuri studenti della Clarton School, sono emozionata e felice di essere io ad accogliervi. Saranno anni forse lunghi o pesanti, ma qui vi formerete, farete nuove conoscenze, e potrete capire chi siete realmente. Non arrendetevi agli ostacoli posti davanti al vostro percorso, osate nelle scelte e fate sempre del vostro meglio"
Tra gli applausi diretti alla donna, noto che Mia e Zack stanno parlando ininterrottamente, e le parole della direttrice hanno fatto solo da sottofondo al loro discorso.
Dopo aver presentato i professori e le varie sezioni, si apre il buffet.
Zack va con il resto dei ragazzi a mangiare qualcosa e io e Mia restiamo sole.
"Ti piace eh?", dico alla mia amica indicando il ragazzo.
"Beh è decisamente il mio tipo, ma non so se anche io sono il suo"
"No aspetta, questa versione di Mia insicura non l'avevo ancora sbloccata"
"Smettila e comunque anche tu hai fatto colpo"
"E su chi" Le domando.
Fa segno verso Liam, il ragazzo dagli occhi color cielo, e lui proprio in quel momento si gira a guardarci sorridendo.
" Staranno parlando anche loro di noi"
Dice Mia, salutandoli con la mano.
Le dico che dovrebbe essere più discreta e nel frattempo i quattro amici si riavvicinano a noi.
"Hey Zack, ho pensato che dopo tu e Liam potreste venire nel nostro alloggio per vedere un film con me e Hope"
Strizzo gli occhi e li sollevo al cielo.
Penso che sia impazzita, per prima cosa gli altri potrebbero offendersi, ma soprattutto per quanto io trovi Liam affascinante, non credo che potrà mai esserci nulla di serio, e ho già promesso a me stessa che non avrei più avuto storielle.
"Sicura che Hope sia d'accordo?"
Spunta James tra me e la mia amica.
Che strano, è la prima volta che pronuncia il mio nome senza usare stupidi soprannomi.
Non mi da il tempo di rispondere che continua
" Avevo pensato di dare una festa al nostro dormitorio, perché non venite voi da noi"
Mia, senza neanche consultarmi,  risponde che ci saremmo andate con piacere.
Salutiamo i ragazzi e camminiamo fino alla nostra stanza.
È davvero grande,  ci sono due letti singoli, due armadi e due comodini, le pareti sono verdi.
Prima di entrare nella camera da letto c'è un piccolo angolo cottura e a sinistra invece c'è il bagno.
Meglio di quel che potessimo sperare.
La mia amica si stende sul letto e inizia a pensare a cosa indossare la sera per la festa.
"È la mia occasione per fare colpa su Zack"
" Credo che tu già ci sia riuscita"
" E tu chi sceglierai?"
Mi chiede con lo sguardo curioso.
"In che senso?"
" Beh è chiaro che anche James sia interessato a te, altrimenti non avrebbe contestato il mio invito, cosa gli sarebbe cambiato  non avere noi quattro alla festa?"
Inizio a ridere fragorosamente.
È impossibile che il principino della disney sia interessato a me, non ci siamo visti per un bel po' di tempo e neanche a chiedermi come io stessi, si è solo divertito a inventare un nuovo nomignolo e a stuzzicarmi.
Guardo Mia e scuoto la testa per farle capire il mio disaccordo.
Lei stringe le spalle verso l'alto con aria
Indifferente ma con quella lucina negli occhi che sta a significare che lei davvero crede alle sue stesse parole.
Sollecito la mia ormai compagna di stanza a mettere in ordine le sue cose prima di stasera, le lezioni iniziano dopodomani quindi vorrei non dover arrivare all'ultimo minuto...