Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

#8 Baciando un segreto.

-Cosa vuoi che mi succeda in bagno Albus?? Ci vado da solo stai tranquillo Albus. Ecco cosa succede quando devo stare tranquillo con te Malfoy. - Al è davvero furioso. Ha le gunce tutte rosse e gli occhi che mandano scintille, mentre con una pinzetta mi leva i pezzi di vetro che mi sono rimasti conficcati nella pelle. Zacharias se l'è data a gambe appena ha visto la faccia di Al, quel codardo.
-Ahi! Fai più piano!- gli dico mentre sento la mano bruciarmi.
Lui mi fulmina e giuro che se fosse stato un incantesimo, sarei già morto stecchito.
-Ora ti lamenti pure?!- bercia con un tono che non promette nulla di buono. Mi faccio piccolo piccolo, mentre lui continua a medicarmi. Ha la testa china sulla mia mano sporca di sangue ormai secco e toglie con scrupolosa attenzione ogni scheggia che mi è rimasta conficcata addosso. Mi mordo il labbro per impedirmi di emettere un altro verso di dolore. Albus c'è sempre stato per me, in ogni momento in cui sono stato male, non potrei immaginarmi un futuro senza lui al mio fianco, per me è l'unica vera costante della mia vita, a parte i miei genitori, ed è per questo che mi sento così in colpa.
-Mi dispiace Al- mormoro incerto.
Albus irrigidisce un attimo le spalle poi alza i suoi occhi verdi nei miei, sono leggermente lucidi ed io trattengo un verso sorpreso.
-Hai idea di cosa ho provato quando ti ho visto cadere da quell'altezza durante la partita di Quiddich di un mese fa?- chiede con voce bassa ma che tocca fino all'ultima corda della mia anima.
-Albus...- provo a controbattere, ma lui mi zittisce all'istante.
-Hai idea di quanto sia stato devastante vederti steso su quel letto, bianco come un cencio e aspettare ogni giorno che ti svegliassi?- mi chiede ancora ed io non riesco a parlare, l'intensità delle sue parole mi lasciano stordito. -Ed oggi ti sento urlare nel bagno, ti chiamo e non mi apri. Quando riesco a scardinare la maledetta porta ti trovo, inginocchiato a terra tra mille schegge di vetro con gli occhi persi chissà dove e la mano che ti sanguina. Non so cosa stia succedendo- i suoi occhi paiono ardere, mentre ancora tiene la mia mano come se temesse che io possa sfuggirgli da un momento all'altro.
-Al mi dispiace. Non volevo farti preoccupare. Non è successo nulla davvero- lo provo a convincere e la mia voce suona falsa alle mie stesse orecchie.
-Ma davvero?! E tirare un pugno ad uno specchio ti sembra nulla?- inveisce assottigliando gli occhi.
Cavolo faccio schifo a mentire. Anzi mi correggo... non riesco a mentire quando a parlare con me è Albus.
-Ho visto Rose baciare Lorcan Scamander- mormoro sperando di convincerlo che è solo per quello che ho rotto lo specchio.
Lui sospira poi torna a posare gli occhi sulla mia mano e toglie le ultime schegge di vetro, mormora qualcosa con la bacchetta in pugno, un incantesimo curativo suppongo. Poi mi toglie i residui di sangue e mi fascia la mano con un unguento, lo fa in un completo silenzio. Io continuo ad osservarlo e mi ritrovo spiazzato da quanto gli voglio bene. Albus come  Rose ha sempre fatto parte della mia vita, l'unica differenza è che lui non mi ha mai lasciato.
Ormai credo che non mi rivolgerà più la parola, però non accenna a lasciare la mia mano nemmeno quando ormai il bendaggio è terminato. È in quel momento che ripunta i suoi occhi nei miei, i suoi sono lucidi di lacrime trattenute e a me si stringe il cuore. Non ho mai capito perché Albus fosse stato smistato in Serpeverde, è sempre buono e gentile e dolce non farebbe mai male ad una mosca; non esattamente le caratteristiche giuste per essere un Serpeverde.
-Puoi mentire a tutti, ma non a me- dice guardandomi con due occhi duri come la pietra -Hai idea di cosa significhi vederti stare male giorno dopo giorno? Ti stai distruggendo Scorpius e io... io non so come salvarti. Tu sei come un fratello per me, ma io non riesco ad arrivare lì dove una volta c'era Rose- sussurra poi a voce così bassa che chiunque avrebbe faticato a sentirlo, ma io lo sento benissimo. Quelle parole mi colpiscono come uno schiaffo in pieno viso. Vorrei dirglielo. Vorrei dirgli di quello che vedo quando mi addormento. Vorrei dirgli che ho visto la stessa donna dei miei incubi quel giorno alla partita e vorrei dirgli perché ho rotto lo specchio del bagno. Ma non posso. Potrei metterlo in pericolo e non posso permettermi di perdere Albus. Non posso permettermi di perdere nessuno. Questo è il mio fardello da sopportare, non il loro.

Sono nel cortile, dove un piacevole sole riscalda tutto, compreso me. Seduto con la schiena attaccata ad una roccia, spero di essere abbastanza nascosto da Zacharias e Joshua che, dopo quello che è successo nel bagno, non mi mollano un secondo.
Albus dopo avermi curato, mi ha lasciato nelle mani di quei due trogloditi ed è sparito. La spiacevole sensazione di averlo ferito mi perseguita d'allora. Non so come fare per rimediare e lui si è ben guardato dal farsi vedere da me. Forse sono davvero io il problema, che senza rendermene conto prima o poi allontano chi amo di più. Non lo so, so solo che questa situazione mi ricorda fin troppo quando Rose ha iniziato ad allontanarsi da me.
Sono talmente perso nei miei pensieri, mentre fisso la luce che si riflette sulle acque putride del Lago Nero, da non accorgermi nemmeno quando una figura si siede accanto a me.
-Ti stai nascondendo da qualcuno?- mi chiede la voce delicata di una ragazza. Mi giro incontrando gli occhi vivaci di Dominique e subito un sorriso mi compare sul volto. Nel mese passato abbiamo iniziato a legare molto, visto che mentre ero chiuso in infermeria, contro ogni logica, lei si è presa cura di me, portandomi qualche dolcetto dal banchetto, i compiti che davano a lezione e soprattutto la sua compagnia.
-Beccato- sorrido sornione, prima che la mia attenzione venga catturata da qualcun altro.
Dominique ride divertita, ma io sto fissando l'altra sponda del Lago Nero, ci sono Albus ed Alice che stanno parlando ed Al sembra proprio in imbarazzo. Lo conosco talmente bene da sapere che quando si gratta la nuca in quel modo vuol dire che non sa più cosa dire e sta pure arrossendo. Scuoto la testa divertito e se non fosse arrabbiato con me, probabilmente lo avrei preso in giro. Alice però non sembra assolutamente turbata, anzi sfoggia un sorriso rassicurante in direzione di Al e mi pare che non le dispiacciano per nulla le sue attenzioni. Sono contento per il mio migliore amico, spero che Alice non lo tratti male e spero che non muoia di imbarazzo prima di poterle confessare i suoi sentimenti o di invitarla al ballo.
-Sono una bella coppia vero?- mi chiede Dominique con voce sognante, seguendo il mio sguardo.
-Si- mormoro -Si, lo sono-.
-Ho l'impressione che il tuo corpo sia qui con me, ma che la tua mente sia in tutt'altro posto. Ho ragione Scorpius?- dice lei con un tono insolitamente serio che catturaa la mia attenzione immediatamente.
-Non so di cosa tu stia parlando- rispondo, il famigliare groppo alla gola che già minaccia di soffocarmi.
Lei assottiglia gli occhi azzurri, ma l'aria minacciosa non le riesce per niente bene.
-Andiamo Scorp. Non sono né importante, né un membro della tua famiglia. Non conto nulla e proprio per questo dirmelo potrebbe renderti le cose più facili- lo dice con una tale e disarmante sincerità, da lasciarmi spiazzato per qualche secondo.
-Diciamo che ho... avuto una discussione con Albus e ora lui è parecchio arrabbiato con me- abbasso la testa sconsolato, questa è solo un quarto della realtà, ma è meglio che lei non sappia tutto.
-Credo che Albus non sia così arrabbiato da starti lontano ancora per molto- mi dice lei sorridendo ed appoggiando la testa sulla mia spalla.
Sorrido amaro -Ho paura che possa non volermi più tra i piedi-  e mi rendo conto di quanto sia terrorizzato all'idea solo quando lo dico ad alta voce.
Dominique non dice nulla, ma alza la testa dalla mia spalla e la sento vicina, vicinissima. Mi passa delicata la mano tra i capelli in una carezza confortante, mi lascio un attimo andare a quel gesto dolce.
-Le persone che ti amano non smettono di farlo dal giorno alla notte Scorpius, fidati di me. Tornerà- mormora Dominique e sento le sue parole accarezzarmi la pelle. Giro la testa verso di lei e mi ritrovo i suoi limpidi occhi addosso e il suo viso a pochi centimetri.
-Domi, non dire più che non sei importante...- le sussurro sulle labbra -Dove sarei ora se non ti avessi conosciuta?- mi rendo conto subito dopo di quello che ho detto, Dominique mi è stata vicino in queste settimane e non posso negare che è stata una vera ventata di aria fresca. E con quel suo modo vivace e spensierato, riesce sempre a non farmi sprofondare nei miei pensieri.
-Probabilmente saresti con i tuoi amici- ribatte sorridendo ed io non posso fare a meno che seguirla. Le accarezzo una guancia, mentre ancora ci fissiamo negli occhi e la sento trattenere un attimo il fiato al mio tocco.
Non le rispondo, perché non c'è nessuna parola che la possa convincere del contrario. Allora faccio l'unica cosa che mi sembra sensata in quel momento; annullo la poca distanza che c'è tra di noi e la bacio. Da prima sono incerto, non so se lei voglia, ma poi la sento sciogliersi tra le mie braccia; mi mette una mano sulla guancia accarezzandola, io porto la mia fra i suoi capelli, mentre il bacio si fa più intenso e le chiedo accesso alla bocca leccandole le labbra. Lei mi lascia fare ed io mi abbandono completamente alle sensazioni che provo mentre stringo Dominique tra le mie braccia. Mi stacco piano e continuo ad accarezzarle una guancia e per un attimo incrocio i suoi occhi e l'immagine di Rose mi balena davanti. La scaccio subito tornando a concentrarmi su Dominique, anche se un piccolo seme di inquietudine mi sboccia nel petto. Lo ignoro con fervore, Dominique mi sorride sulle labbra, con quella sua spensieratezza che mi ha colpito fin da subito.
-È quello che vuoi Scorpius?- mi chiede in un mormorio. E io non ho nemmeno bisogno di pensarci. In questo momento l'unica cosa di cui sono certo è che Dominique è l'unica che è stata capace di farmi scappare dai miei problemi,  l'unica con cui posso essere un semplice ragazzo senza dover pensare a quegli infernali incubi.
-Si, lo è.- rispondo, prima di mettere una mano sulla sua guancia ed attirarla a me baciandola di nuovo.

***
Nei media: Alice Cordelia Paciock

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro