Rin pov.

Avevo puntato il mio sguardo sulla gattina aspettando che quelle parole uscissero fuori dalle sue morbide e bellissime labbra.
Le sue guance avevano assunto una colorazione piuttosto rosata,anzi si poteva dire che era quasi totalmente rossa.
Sospiro e poi mi guardò, i suoi occhi brillavano e continuava a giocare con le sue dita mentre la sua coda si muoveva velocemente da destra verso sinistra,era adorabile.

Kaori: Q-quindi quella era la tua d-dichiarazione?
Io: Si,io ti amo Kaori.
Kaori:Mh...*sussurra*anche io.

Balbettava e continuava a spostare i suoi occhi ambrati da una parte all'altra come un animale spaventato, per quanto avesse parlata piano,per quanto la sua voce era poco più di un sussurro io la sentiì e sorrisi,sapevo quanto fosse difficile per lei mostrare le proprie emozioni e sinceramente non mi aspettavo neppure che mi avrebbe risposto,così sul mio volto si dipinse un sorriso a trentadue denti.
Ci volle qualche minuto per riuscire a far calmare la ragazza,giusto in tempo per l'arrivo di Albedo,una sua cameriera,le portò un paio di sopra nere,Kaori le sostituì a quelle che calzava e le diede alla donna chiedendole di riportarle nella sua camera e fu ciò che fece.

Io: Kaori!
Kaori: C-c-cosa?
Io:Sappi che d'ora in avanti saremo ufficialmente fidanzati e io so essere davvero geloso.
Kaori:Ok?

La ragazza improvvisamente spalancò gli occhi voltando il suo volto,si alzò improvvisamente,preoccupato feci la medesima cosa,lei mi spinse,improvvisamente una donna anche essa Nekomata fece la sua apparizione mancandomi per un pelo,solo grazie alla mia nuova fidanzata.
La donna aveva i capelli lunghi,lisci e castani,i suoi occhi erano ambrati e rossastri,la sua pelle era candida come la neve e aveva le orecchie e la coda bianche e il suo odore era come quello della mia gattina.
Prestò arrivò anche Shirone e Albedo mi spinse via fino a finire nella villa.
O era la sorella di Kaori o sua madre.
Rimasi in disparte a guardare la scena sapendo che quella sarebbe stata la migliore cosa che potessi fare.
Shirone aiutò la sorella che iniziò a tossire sangue mentre Albedo si parò dinnanzi alla sua padroncina mentre io ero immobile mentre sentivo qualcosa muoversi dentro di me,era il motivo per il quale non avevo amici al di fuori di Sakura, quando mi arrabbiavo veniva fuori l'altra parte di me,non ero solo un cane ma anche un lupo e i lupi sanno essere davvero pericolosi.

Shirone: Cosa vuoi Isanami?!
Isanami: Come mai chiami la tua adorata madre per nome,ehehehe.
Shirone: Adorata,tu ci hai dato via e lasciate a quegli uomini.
Isanami: Ma sono venuta qui a riprendervi.
Albedo: Non vi lascerò toccare la signorina.

Così iniziò uno scontro feroce ma purtroppo Albedo ne restò sconfitta.

Isanami: L'unica persona in grado di battermi qui è Kaori ma ora è ferita.
Kaori:Vile come sempre.
Isanami: Non permetterti.

Disse atterrando Shirone per poi colpire Kaori,mentre io stavo lentamente perdendo il controllo,una strana sete di sangue sembrò cercare di impossessarsi di me,in quel momento desideravo vedere quella donna a terra aperta in due mentre moriva agonizzante.
Sentii una mano appoggiarsi alla mia spalla,si trattava di mia madre,lei mia aveva passato il carattere di lupo che ora fremeva per essere liberato.

Chihiro: Rin,vai,prima che sia troppo tardi.

Tolse velocemente la sua mano dalla mia spalla,io ringhiai,le mie "zanne" si allungarono e velocemente mi misi davanti alla ragazza che continuava a perdere sangue,fui io ad affrontare quella donna senza cuore,a causa di quella donna la mia Kaori aveva pianto chissà quante volte e questo mi fece ribollire ancora di più il sangue.
La donna indietreggiò impaurita,non provò ad attaccarmi ma cercò di fuggire,cosa che non gli permisi,la presi per una caviglia e le conficcati all'interno della carne i miei artigli per poi sbatterla a terra lacerandole le carni del punto nel quel erano avvinghiate i miei artigli.
La ferii e gravemente, ma non la uccisi,ero riuscito a non perdere il controllo solo perché avevo il costante pensiero di Kaori,non volevo perderla,soprattutto non lei,la ragazza che mi aveva insegnato ad amare.
La presi in braccio a mo'di sposa e la portai dai suoi genitori,fu portata all'ospedale d'urgenza fu curata e visitata con cura,non era in pericolo di vita,eppure non aveva accennato ad aprire i suoi occhi dorati che già mi mancavano.