Capitolo 8
Soundtrack consigliata durante la lettura: Final Fantasy XIII-2 Last Hunter Extender & Looped⏩
Dedicato a angel15_08_ valentinashadowgirl FDFlames Bluevelyn SiennaGrey1723 Ornitorinco93
I primi metri della palude possono trarre in inganno: il paesaggio almeno, ricco di vegetazione, compreso un ruscello dalle acque cristalline e qualche simpatico animale selvatico, si sentono i versi degli uccelli tropicali. Alcuni pappagalli dalle piume variopinte sono appollaiati sui rami degli alberi e beccano qualche bacca rossa.
Il gracidare dei ranocchi negli stagni rimbomba nell'aria, qualche scoiattolo volante si intrufola nell'insenatura di un salice piangente.
Trasmette un senso di pace e sicurezza che ai primi avventori di quel luogo è costato molto caro.
Infatti, appena addentrati un po' più a fondo, una scena orripilante si palesa davanti ai nostri occhi tale da farmi rabbrividire: alcuni scheletri umani e animali giacciono nello stagno in cui ribolle una sostanza verdastra, sembra veleno.
«Oddio, poverini!» Borbotta la piccola fatina, guardandosi intorno terrorizzata.
«Già, quei poveretti sono stati sfortunati, non vorrei proprio essere al loro posto. Dai, proseguiamo!» Esclamo asciugando il sudore che cola dalla fronte.
Inizia a fare caldo.
Il vento smuove le fronde degli alberi, i cui tronchi sono come pietrificati. Che posto inquietante è questo, oltre noi, non c'è anima viva.
Fortunatamente, grazie alla mia skill di sopravvivenza, percepisco fin da subito delle presenze oscure poco lontane.
Tirarmi indietro non è un'opzione che avrei scelto.
Superati un paio di alberi i cui tronchi richiamano gli archi di un tempo, vengo presto circondato da alcune creature diffuse in numerosi folklori: i goblin.
Sono come li avevo sempre immaginati: alti come un bambino di cinque anni, con la pelle verde, denti aguzzi, occhi neri iniettati di sangue, artigli corti e affilati. Inoltre, alcuni di loro brandiscono delle armi piuttosto rudimentali; le più "moderne" sono dei pugnali spuntati, ma non per questo meno pericolose.
«C'è un umano, ha invaso il nostro territorio, uccidiamolo!» Ordina uno di loro.
«Troppi mostri, aiuto, ho paura!» Urla, Aerithel, scappando intimorita, in preda al panico sbatte contro il tronco di un albero cadendo a gambe all'aria.
«Ahi, che botta!» Si lamenta, massaggiandosi il sedere.
«Stai bene?» Chiedo lanciando uno sguardo veloce verso la fatina che si nasconde dietro all'albero.
In questo istante mi trovo circondato dai goblin.
«Che fai, mi lasci da solo?» Dico e sbuffando stringo la presa sulla mia arma.
«Avanti, mostriciattoli, fatevi sotto!» Li stuzzico ironico.
Nonostante siano in gruppo, non attaccano in sincronia, il che è un bel vantaggio per me. Di fronte a una carica frontale, istintivamente mi sposto per evitare la traiettoria, un gesto che attiva automaticamente la skill "Elusione" che rende più facile schivare i colpi con un minimo consumo di energia. Tuttavia so che schivare non sarebbe bastato, e quindi non perdo troppo tempo a passare al contrattacco.
Sfrutto delle combinazioni di spada tre fendenti per lato e un ultimo affondo, una sequenza che padroneggio istintivamente e che mi permette di abbattere i miei primi avversari.
Proprio come in un gioco di ruolo, l'eliminazione dei nemici corrisponde a un guadagno di punti esperienza e, raggiunto un certo quantitativo, il passaggio al livello successivo. Il mio corpo viene avvolto da un'energia eterea azzurra.
Mi sarei aspettato che sarebbe stato facile arrivare al livello 3 e invece devo uccidere tutti i goblin che mi avevano preso d'assalto, una decina. A fronte di tale difficoltà vengo ricompensato da un premio notevole: un aumento di dieci punti alle mie statistiche base e tre da utilizzare per facilitare l'aumento di rango delle mie skill entrambi moltiplicati per due grazie alla mia skill unica.
Ho presto modo di testare sul campo la mia abilità, infatti in un attimo sono di nuovo circondato da un secondo branco di esseri verdi con una pesante differenza, la presenza di una creatura più grossa, alta quanto un uomo adulto, la pelle rossa con in mano un bastone dalla punta affilata. Non ci vuole un genio per capire che si tratta di un capo, ma la cosa inaspettata è quella di vederlo comunicare con i propri sottoposti dando loro delle indicazioni precise.
Con esse gli assalti dei nemici diventano molto precisi e soprattutto coordinati, complicandomi la vita o almeno così sembra.
Mi rendo conto di aver acquisito una nuova abilità: l'ira di Ares.
Credo che sia arrivato il momento di provarla... Rifletto impugnando la mia arma tenendo il manico davanti e la lama indietro. Ruotando i fianchi insieme alla spada esclamo: «Taglio circolare, Ira di Ares!» In un batter d'occhio per un'area dal raggio di settanta metri ogni cosa viene fatta a pezzi, inclusi i goblin. L'unico a salvarsi è il loro leader il quale però ha perso il braccio destro. Probabilmente conscio di non avere chance, si dà alla fuga, sparendo in una strana nube oscura.
«Lucius! Sei tutto intero?» Domanda preoccupata la fatina, uscendo dal nascondino improvvisato dietro l'albero dietro cui si era nascosta.
«Sì, tranquilla», ribatto con nonchalance.
«Wow, hai usato una skill speciale essendo solo di livello 3!» Si congratula la fata, avvicinandosi una volta superato il pericolo.
«È una cosa insolita?»
«Decisamente, visto che la si può usare solo dal livello venti in poi!»
«Ci deve essere lo zampino di Iside, non che mi lamenti. Senti Aerithel... come ha fatto quel goblin a sparire?»
«Grazie a una magia banale, ma efficace.»
«Hai detto che ho tutte le skill basi, ma sono comprese anche le magie?» Chiedo, guardandola incuriosito.
«Sì!»
«Grande! Quindi posso usarle, fammi provare!» Affermo fremendo dal desiderio di utilizzare qualche magia.
«Aspetta un attimo! Gli incantesimi per essere utilizzati li devi prima apprendere!»
«Ah, capisco, e come si fa?» Domando grattandomi la testa confuso, abbassando mesto lo sguardo.
«Di solito leggendoli. Hai dei tomi, vero? Tirali fuori!»
Assecondando la proposta della fatina, le mostro tre tomi. Uno è un classico librone, l'altro sembra costoso vista la laccatura d'oro della copertina e infine l'ultimo è decisamente strano poiché emana una strana energia oscura.
«Mmm... Al tuo livello di conoscenza magica puoi leggere solo quello più semplice, per gli altri ci vorrà tempo, soprattutto per l'ultimo.»
«Capisco... Vorrà dire che lo leggerò questa sera dopo aver trovato un posto sicuro.»
«Ottima idea, lo cerchiamo subito?»
«Tra un po', il sole è ancora alto e io voglio livellare ancora.»
«Come preferisci, ma mi raccomando, stai attento a non strafare!»
Il primo giorno da avventuriero si conclude piuttosto proficuamente e senza troppi intoppi: raggiungo il livello 5. Ho subìto solo qualche graffio qua e là. Inoltre sono anche fortunato riuscendo a trovare un buon posto dove poterci accampare, infatti mi fermo in una piccola radura protetta da una fitta rete di alberi e in più a pochi passi scorre un ruscello le cui acque sono potabili; verificato grazie a una sottocategoria della skill sopravvivenza.
«Direi che questa ti potrà essere utile», riferisce Aerithel, facendo apparire dal nulla una canna da pesca.
Stupito, la osservo sbattendo le palpebre. «Cavolo! Ma come ci sei riuscita?!»
«Semplice, con la magia! Anche tu ci riuscirai, hai solo bisogno di allenamento e concentrazione», afferma la fatina con un tono dolce.
«Grandioso, bene, adesso mi procurerò la cena!»
Pescate un paio di carpe ho acceso un fuoco vivo per tenere lontani eventuali animali feroci.
Osservo la volta celeste tinta di blu cobalto, alcune stelle luminose si sovrappongono a macchia di leopardo nel cielo.
A un tratto una stella cadente sfreccia per un attimo davanti alla mia visuale.
Leithian, ovunque tu sia, farò qualsiasi cosa pur di abbracciarti!
«Ehi, tutto bene?» La voce preoccupata di Aerithel mi riporta alla realtà.
«Ah, sì, non è niente, pensavo a una cosa», sospiro mentre addento un pezzo di pesce alla brace.
La fatina con la sua magia fa apparire una tenda da campeggio.
«Wow, forte, gran bella idea!» Commento entusiasta.
«Grazie, così staremo vicini e al coperto. Hm, cosa stai facendo?» Guardandomi con i suoi occhioni vispi colore muschio carichi di curiosità.
«Leggo e cerco di imparare qualche magia da questo volume.»
Proprio come mi aspettavo il libro contiene una serie di formule per lanciare incantesimi, rimanendo però sorpreso dal livello di dettaglio nella loro descrizione estremamente curata. Proprio questi dettagli mi permettono di imparare a tempo di record la magia di base Healing, tipica magia curativa, che non esito a provare su me stesso. Non appena pronunciate le parole necessarie percepisco un piacevole tepore che guarisce ogni danno subìto.
«Impari con una velocità impressionante. Mi stupisci sempre di più!» Esclama Aerithel mentre azzanna con voracità un bel pezzo di pesce.
«Tutto merito della mia skill di lettura magica.»
«Sicuramente, ma sei comunque un talento! Di solito ci vogliono delle settimane di pratica.»
«Allora ci sarà sicuramente lo zampino di Iside.»
«Non fare sempre riferimento alla mia signora, prenditi i tuoi meriti!» Bofonchia la fatina con il broncio.
«Basta con questi discorsi inutili, cerchiamo piuttosto di riposare. Domani voglio addentrarmi di più nella foresta, ho la sensazione che ci sia qualcosa nascosto.» Ribatto sbadigliando girandomi su un lato.
«Agli ordini!» Risponde la guida con il suo fare simpatico mettendosi subito a riposare appoggiando la testa sulla mia spalla, io seppur sorpreso, la lascio stare e prima di seguire l'esempio della fatina controllo la scheda delle abilità. Come c'era da aspettarsi le skill che hanno accumulato più punti esperienza sono quelle legate al combattimento: forza, 30 difesa, 30, agilità 40, HP: 350 e anche se in misura minore, il Mana 20.
Ci vorrà ancora molto prima di poterle portare alle massime prestazioni e se funziona come nei Gdr per gli altri gradi sarà ancora più complicato.
La notte trascorre serenamente e senza intoppi, così abbiamo tutto il tempo per tornare a essere più pimpanti.
Dopo una colazione a base di bacche selvatiche, ma commestibili, avanzo nella natura esattamente come avevo detto.
Se per le prime centinaia di metri non c'è nulla di diverso dal giorno precedente, tutto cambia quando tre lupi, grossi due volte un lupo della Terra, incappano casualmente nel mio percorso. Senza nemmeno dare un avviso, come un ringhio o una cosa simile, le belve partono alla carica.
Riesco a schivare per un soffio le loro zanne feroci, potendo contrattaccare con un fendente dall'alto al basso.
Non sono nemici normali... Rifletto, grazie alla skill di analisi, ho visto le loro statistiche, nettamente superiori a quelle dei goblin, e inoltre sotto il loro nome c'è il titolo: "Branco del Re".
Avrei chiesto spiegazioni ad Arithel una volta liberato dei nemici e ho già in mente una strategia.
Il piano per sconfiggere i lupi è tanto semplice quanto astuto, avrei sfruttato l'agilità dei nemici contro di loro e per farlo devo utilizzare un incantesimo letto qualche ora prima cioé, "Pitfall". Come suggerito dal nome si tratta di trappole per immobilizzare i nemici, piazzarle però non è così semplice poiché bisogna toccare il punto dove si desidera lanciare l'incantesimo; condizione che non può essere in alcun modo aggirata.
Fortunatamente sono estremamente abile nello schivare e contrattaccare, così da non insospettire le belve che sembrano decisamente astute, e allo stesso tempo attento a mettere in modo preciso gli insidiosi trabochetti.
Completati i preparativi necessari, attiro gli animali dove volevo i quali non appena sfiorano le trappole occulte, appena visibili da un simbolo a terra di una croce, queste si attivano creando quattro tagliole magiche proprio sotto le zampe nemiche infilzandole in profondità. A quel punto uccido gli avversari rapidamente, ponendo fine alle loro sofferenze.
Sono solo di grado E eppure hanno una potenza straordinaria... Chissà come diventeranno quando saliranno di grado, penso soddisfatto dal mio operato.
«Lucius, sei stato brutale!» Commenta la fatina dal cui tono stranamente non traspira né paura né rimprovero.
«Non mi piace uccidere, ma era una questione di sopravvivenza. Vive il più forte, è la dura legge della natura!» Rispondo contrito.
«Capisco benissimo, perciò la mia era una semplice contestazione.»
«Senti, questi lupi avevano un titolo.»
«Per questo erano tanto pericolosi.»
«È stato il titolo a renderli così?» Chiedo aggrottando le sopracciglia in un cipiglio.
«Esattamente. Scommetto che vuoi sapere cos'è, vero?» Domanda Aerithel, fissandomi giocosa.
«Visto che l'hai capito, perché non me ne parli?» bofonchio incrociando le braccia al petto.
«Certo, sono titoli che ogni essere vivente può ottenere durante la propria vita.» Afferma la fatina con un sorriso affabile.
«Immagino che siano necessari dei requisiti specifici.»
«In un certo senso: bisogna realizzare qualcosa, ma non esiste una regola precisa. Per farti capire, ci sono titoli legati a conoscenze intellettuali, altri si guadagnano in combattimento, altri ancora con opere di particolare bontà. Hanno solo una cosa in comune cioè quello di aumetare esponenzialmente le statistiche legate al titolo guadagnato e in alcuni casi rari fanno sorgere un'abilità unica.»
«Potrebbe essere utile ottenerne uno.»
«Decisamente.»
«È possibile averne più di uno?» Domando d'istinto.
«Certamente, ma non contemporaneamente.»
«Quindi se ne può equipaggiare solo uno per volta?»
«Sì, anche se secondo delle vecchie leggende alcune persone possono averne due insieme.»
Interessante...
Mentre penso alla faccenda dei titoli, all'improvviso qualcuno mi scaglia contro una sfera di fuoco che evito solo grazie al pronto avviso di Aerithel. Osservando dalla direzione da cui proveniva l'attacco, vedo il goblin senza il braccio, quello scampato all'Ira di Ares.
«Hm... Ottima strategia colpire di sopresa, per tua sfortuna però mi hai mancato!» Affermo pronto a restituirgli pan per focaccia. Sorprendentemente l'essere se la dà a gambe. Non volendo lasciarlo scappare una seconda volta, lo seguo attraverso la foresta.
Dopo qualche minuto di corsa a perdifiato, ho raggiunto l'obiettivo. Quando sto per afferrarlo, mi fermo improvvisamente percependo una presenza oscura. Alle mie spalle si erge una figura colossale con due occhi che mi fissano minacciosi.
Il goblin ride prima di sparire come aveva fatto il giorno precedente, mentre mi volto lentamente vedo un lupo grande quattro volte quelli che avevo sconfitto, fissarmi con uno sguardo assassino.
«Fenrir, il Lupo del Nord, il Re della Foresta. È così che ti chiami, eh? E sei di livello 15!» Sussurro assottigliando lo sguardo.
«Non dovrebbe esserci un mostro del genere qui!» Esclama in preda al panico la fatina.
«Non importa, anzi...» Affermo prima di sorridere eccitato aggiungendo: «Sarà la mia prima vera sfida!»
Il Sovrano lupo, proprio come i suoi sottoposti poco prima, non esita un attimo ad attaccarmi. Nonostante la stazza mastodontica si dimostra estremamente agile, quasi quanto me, e questo mi mette subito in difficoltà.
Vista la differenza di livelli non posso permettermi il lusso di subire troppi attacchi diretti oppure i miei HP sarebbero scesi in un lampo a zero.
Non pensavo che avrei dovuto farne uso così presto, ma non ho altra scelta. Devo usare Alecto, penso per poi cercare di attivare l'abilità unica, sfortunatamente avviene un imprevisto. La skill non vuole sapere di attivarsi, rendendo ancora più critica la situazione, distratto da ciò, vengo centrato da una poderosa zampata che mi spedisce contro un albero lì vicino. Il pino resiste, ma ho gli Hp quasi dimezzati.
«Un altro colpo del genere e sono finito... Aerithel perché non riesco ad usare Alecto?» Domando a gran voce un attimo prima di schivare l'ennessimo assalto nemico.
«Mmm...»
«Allora?»
«Fammi pensare un attimo, non è semplice trovare una soluzione», borbotta la fatina irritata.
«Al momento sono un po' impegnato per pensarci, cerca di farti venire un'idea!» Commento ansimante che, a causa della furia del lupo, non sto avendo nemmeno un secondo per lanciare un Healing.
«Lucius, forse ci sono! Alecto si basa sulla rabbia, quindi basterebbe arrabbiarsi l'avresti sempre attiva!»
«Ok, quindi?»
«Forse puoi usarla solo se provi rabbia verso il tuo nemico!»
In effetti il discorso della fatina ha senso e di base corretto, ma non aveva considerato un elemento fondamentale: dopotutto la bestia sta combattendo per proteggere il territorio e il branco, non c'è ragione per odiarlo.
Consapevole di ciò, abbandono l'idea di usare Alecto. Dovrò vincere usando le altre abilità. Per prima cosa metto da parte la spada per equipaggiare un bastone magico, volendo trasformare lo scontro dal corpo a corpo a un confronto alla distanza. Dopo di che piazzo svariate trappole sul campo di battaglia, sapendo che non sarebbero bastate a fermarlo però l'avrebbero rallentato abbastanza da permettermi di colpirlo con delle magie. Purtroppo il lupo è diventato leader di quel luogo non solo per la forza, ma anche per l'intelligenza: capisce che qualcosa non va a terra e perciò si ferma caricando il proprio potere magico grazie al quale lancia una specie di raggio di pura energia che annienta quasi ogni cosa. Mi salvo per un pelo, ma non sono scampato al pericolo in quanto la belva è pronta a finire lo scontro con l'Intimidazione. Per via di essa resto paralizzato sul posto vittima di un profondo senso di timore, il che mi rende un bersaglio facile per una violentissima carica.
Travolto in pieno, mi trovo sdraiato a terra in una pozza del mio stesso sangue con gli Hp prossimi allo zero. La mia avventura sembra essere finita precocemente e senza gloria quando vedo un messaggio: «Skill unica: Vampirismo evoluto, attivata!»
Percepisco una nuova forza scorrere dentro di me, e nonostante le pessime condizioni fisiche, mi muovo con una velocità assurda, tanto rapida da cogliere di sorpresa persino i riflessi del lupo. Lo supero in un battito di ciglia riuscendo ad arrecargli una profonda ferita sulla parte alta della zampa anteriore sinistra.
Questa non viene inferta dalla spada che impugno bensì da uno strano pugnale rosso scuro apparso dal nulla.
Il Re Lupo
Lucius vampiro
Volume magia Healing
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