Capitolo 30
Dedicato a LUKE7025 GaiaBarbello94 IsabeaudeMontmayeur princess1diamond SiennaGrey1723 valentinashadowgirl FDFlames
SissyScullari Anita-Winter LillyMoore222
Hanae
«Aiuto, ragazzi, aiutatemi!» Una voce dal nulla ci fa sussultare.
«Avete sentito anche voi quella voce? È Lucius!» esultiamo mentre ci affacciamo dal parapetto della nave, e subito dopo, scorgiamo Lucius annaspare in balia delle onde.
«Qualcuno mi aiuti, non riesco a nuotare, la corrente mi spinge lontano!» Farfuglia ansioso e ansante.
Zio Rufus e Aldaros lanciano una corda annodata a un salvagente anulare.
Lucius si aggrappa a esso e tirando riusciamo a farlo avvicinare alla nave.
Il ragazzo si aggrappa alla scaletta, e aiutato da Aldaros e allo zio torna a bordo sano e salvo anche se bagnato fradicio.
«Ehi, ragazzi, che bello rivedervi! Me la sono vista brutta, quel Kraken era un osso duro, ma l'ho sconfitto!» ridacchia mentre gocciolante si lascia cadere esausto sul pavimento del ponte.
«Ci siamo preoccupati a morte, lo sai?» lo guardiamo tutti con il broncio.
«Eravamo tanto in pensiero per te!» i lupetti gli saltano addosso e iniziano a leccargli la guancia.
Il corvino ridacchia felice, accarezzando i suoi amici pelosetti.
«Anche voi mi siete mancati, amici miei, ho creduto di non rivedervi più», sussurra contrito il ragazzo, abbassando mesto lo sguardo, sospira sollevato.
I lupetti si accucciano accanto a lui.
Leithian lo abbraccia forte a sé.
«Ero così preoccupata per te, ho creduto di averti perso, non uscivi più dall'acqua, mi volevi fare morire di crepacuore?!» gli dà uno schiaffo e subito dopo lo bacia sulle labbra.
«Ehi, calma, scusa, non volevo farvi preoccupare, mi dispiace, etciù!» Starnutisce e successivamente si gratta la nuca a disagio.
«Sei bagnato fradicio, rischi di prenderti un malanno, scusa Astrid hai degli abiti nuovi per Lucius?» Domanda Leithian con fare gentile.
«Certamente, Lucius adesso riposati nella cabina ci sono degli abiti nell'armadio, spero siano della tua misura.»
«Grazie zia, vado a cambiarmi e riposare, poi torniamo al porto dagli altri nostri compagni, etciù!» Starnutisce di nuovo, entrando nella cabina seguita da Leithian e i suoi amici lupetti.
«Fiù, abbiamo rischiato di perderlo, quel ragazzo testardo gli capitano di tutti i colori, ma l'importante è che è di nuovo con noi» commenta Ines più sollevata, asciugandosi le lacrime.
«Torniamo al porto. La missione è compiuta» conclude Astrid con un'espressione gioiosa riprendendo a guidare il galeone con lo sguardo vivace gioiosi dal ritorno del nostro leader.
Lucius
Chiudo gli occhi e avverto ancora lo sciabordio dell'acqua nelle orecchie, rivedo i tentacoli del Kraken che mi tenevano prigioniero in una morsa quasi mortale.
C'è stata una battaglia sott'acqua, sono riuscito a sconfiggerlo definitivamente con una raffica di fendenti, seguito dall'ira di Ares.
Questa volta me la sono vista brutta, penso serrando la presa sulle lenzuola del letto su cui sono seduto.
Quella giovane sirena dai capelli castani e occhi verdi, mi ha salvato dal vortice marino che mi stava risucchiando.
Stavo per annegare, ho intravisto di sfuggita la sagoma della sirena che mi ha abbracciato e aiutato a raggiungere la superficie.
Poi, è sparita di nuovo negli abissi.
I miei amici lupetti sonnecchiano sul tappeto.
Scendo dal letto e prendo i vestiti dall'armadio di legno massello.
Infilo i pantaloni di pelle, finisco di allacciare i bottoni della camicia bianca sui polsi.
Mi passo una mano tra i capelli. Chissà che cosa staranno facendo gli altri? Mi annoio a starmene a letto.
Il bussare della porta interrompe i miei pensieri.
«Chi è?» chiedo incuriosito mentre vedo la porta aprirsi e Leithian entra nella stanza.
«Ciao, ehm, volevo vederti. Come stai? Sei riuscito a riposare?» domanda la mia fidanzata con uno sguardo apprensivo.
«Sto bene, tranquilla, adesso mi sento meglio», le sorrido affabile mentre lei sospira sollevata.
«Ero preoccupata per te, sono contenta che stai bene. Cosa è successo sott'acqua?» domanda lei gesticolando ansiosa, le sopracciglia aggrottate in un cipiglio interrogativo.
«Ho lottato contro il Kraken, sono riuscito a sconfiggerlo e poi a fatica sono riuscito a raggiungere la superficie, la corrente mi spingeva lontano, poi mi avete soccorso ed eccomi qui, sano e salvo, eciù!» starnutisco ancora infreddolito.
«Dovresti restare a letto al calduccio, ti sei preso un bel raffreddore, adesso da bravo, distenditi e riposa, stiamo per tornare al porto della città del Drago marino», comunica Leithian accarezzandomi una guancia.
«Sto bene, ma dobbiamo raggiungere mia madre e salvarla!» Protesto con decisione avanzo verso la porta.
«Capisco, ehi, aspetta, dove stai andando?» Leithian mi prende per mano.
«Ho bisogno di parlare con zia Astrid» le rispondo con un sorriso per poi aprire la porta ed uscendo raggiungiamo il ponte.
Zia Astrid e gli altri sono radunati vicino all'albero maestro principale.
La nave è ferma nel porto della città del Drago marino.
«Lucius, bentornato, già sei in piedi? Credevamo che stessi riposando!» Dicono tutti, guardandomi perplessi.
«Sto bene, piuttosto dirigiamoci a Vyrauty, con la sconfitta del Kraken è possibile proseguire il viaggio!»
«Bene, ascoltami, partiremo dopo che tornano Oscar e gli altri, intanto che riposavi siamo andati alla gilda dei guerrieri a riscontrare la ricompensa per la missione, questo è per te!» Dice mia zia con un sorriso porgendomi un volume con la copertina color marrone e un simbolo arcano a forma di sigillo verde muschio.
«Grazie mille, ehm, allora vado a imparare la magia», la saluto, e una volta tornato nella mia cabina, mi siedo comodo sulla poltrona e inizio a sfogliare le pagine del volume.
Hm, vediamo un po'... Quake: Magia di elemento Terra che colpisce l'intera squadra nemica. Provoca un violento terremoto. Interessante!
Ci sono altre magie...
Aero: elemento Vento. Magia singola.
Tornado: Raddoppia la potenza della Magia "Aero" e colpisce l'intera squadra nemica.
Ci sono altre magie, ma non è possibile acquisirne la conoscenza esse sono: Sancta: Magia di elemento Sacro. Il nemico viene avvolto e colpito da un cerchio di candide sfere magiche. Magia singola.
Flare: Magia non-elementale. Provoca un'esplosione intorno al nemico. Magia singola.
Meteor: Magia non elementale che colpisce l'intera squadra nemica. Scatena una pioggia di meteoriti. Danni casuali.
Ultima: Magia non elementale che colpisce l'intera squadra nemica. Innesca il collasso di una stella che si abbatte sui nemici.
Credo di aver imparato nuove magie: Aero, Tornado e Quake! Bene, penso che sia giunto il momento di raggiungere gli altri al ponte, chissà se Oscar e il suo gruppo è riuscito a sconfiggere il Drago marino.
Chiudo il volume e lo ripongo nell'inventario.
I miei amici lupetti mi guardano incuriositi.
«Lucius, cosa stavi leggendo?» chiedono inclinando la testa verso destra.
«Leggevo e imparavo alcune nuove magie interessanti, andiamo dagli altri?» chiedo accarezzandoli sulla testa.
In loro risposta abbaiano e scodinzolanti mi seguono fino al ponte.
E, in questo istante, intravedo Oscar, Miira, Frida e Leyla e i miei genitori che mi guardano con gli occhi che brillano di gioia.
«Ciao a tutti, bentornati, com'è andata la missione al tempio?» chiedo tra il felice e il curioso.
«Ehi, fratello, che bello rivederti! Ah, la missione al tempio è andata più che bene, Frida ha acquisito il drago marino come suo spirito Guardiano! E voi siete riusciti a sconfiggere il Kraken? Per tornare così in fretta, penso che non ci siete riusciti, giusto?» domanda Oscar con un'espressione indecifrabile, tra l'ironico e il curioso, con sulle labbra un sorrisetto beffardo.
«Invece lo abbiamo sconfitto e adesso possiamo navigare in tranquillità!» ridacchio mentre Oscar sbalordito aggrotta le sopracciglia, sbatte un paio di volte le palpebre.
«Allora, ci siete riusciti, eh? Complimenti! Ottimo lavoro!» ridacchia Oscar con un sorriso battendo una pacca sulla mia spalla.
«Ehi, dopo mi racconti cosa è successo con Miira?» chiedo sottovoce.
«Non è successo niente, o quasi... poi magari ti racconto» dice mio fratello arrossendo, per poi avanzare con gli altri verso zia Astrid.
La nave lascia gli ormeggi e stiamo navigando verso Nord.
Eldrin è vicino al parapetto e osserva il mare all'orizzonte con il cannocchiale.
All'improvviso sul ponte della nave appaiono delle creature mostruose: degli zombie che sono simili a goblin e hobGoblin, gli occhi infossati, orecchie appuntite, pelle pallida e il torace scheletrico.
Tra fendenti, stoccate e affondi ne cadono numerosi sotto i nostri colpi, ma più ne uccidiamo più si rialzano.
Il sangue verdastro fluisce dai loro corpi inanimati, che a vista d'occhio iniziano a muoversi come per magia le ossa si ricompongono; gli scheletri tornando in vita completamente intatti e rigenerati.
«Ma è impossibile ucciderli, non muoiono mai?!» Urlano Oscar, Haruto e Igor cercando di spazzarli via con una serie di fendenti.
Gli scheletri crollano al suolo come bambole di pezza per poi rianimarsi.
«Maledizione, come possiamo sconfiggerli?! Lucius hai un'idea?» Domanda ansante Igor.
«Un attimo, fammi pensare...» Biascico ferendo un non morto che stava per colpire Thalion alle spalle.
Il piccolo mi sorride riconoscente.
«Sono non morti, non riuscirete mai a sconfiggere il mio esercito!» ride malefico Nergal, restando dietro ai suoi scagnozzi come uno spettatore.
«Non sono immortali, avranno un punto debole», commenta Ines ansimante colpendo un altro zombie.
«Quelli sono zombie? Aiuto! Ho paura!» Urla Aerithel svolazzando in preda al panico, scappando si nasconde dietro un barile.
I nemici sono agguerriti e lo scontro si protrae a lungo, tutti i miei compagni sono esausti dalla battaglia che è più ostica di quanto pensassi.
«Questa sarà la vostra tomba, perirete tutti per mano del mio esercito di non morti!» Ridacchia ironica una voce dal nulla.
«Stai zitto, maledetto! Ira di Ares!» Urlo e con l'attacco spazzo via i nemici che si rianimano poco dopo.
Dannazione, se continua così finiremo per essere sconfitti...
Intravedo i miei compagni combattere l'orda di non morti che per quante volte vengano uccisi ritornano sempre in vita.
Tutti sono in ginocchio stremati, feriti e ansanti, sui loro volti vedo i segni della stanchezza, il sudore cola dalle loro fronti e gli sguardi spenti.
Forza Lucius, pensa... Se i non morti sono come nei GDR... Ehi, ma certo, sì, conosco il loro punto debole!
«Ragazzi, ascoltami, ho un'idea, spero funzioni! Lanciate Healing sui nemici!» ordino mentre avanzo verso i miei compagni curandoli con Healing e successivamente Leithian, nonna Akiko e nonno Haru lanciano la medesima magia contro un gruppo di non morti che, avvolti dalla brezza curativa, si sgretolano in un cumulo di cenere per non rianimarsi più!
«Lucius, complimenti! Sei un genio! Grazie alla tua idea abbiamo trovato il loro punto debole!» Esclama Oscar più pimpante distruggendo un gruppo di non morti con una serie di fendenti combinato alla magia Healing.
«Gran bella strategia!» Ines sorridendo sconfigge un altro gruppetto di non morti.
Intorno a noi cumuli di cenere, i resti degli zombie.
Tutti noi siamo avvolti da un'aura eterea e siamo saliti al livello 68.
Nonna Akiko e nonno Haru sono a livello 78.
Quelle creature sono apparse dal nulla, come se fossero state evocate da qualcuno, e se colui fosse proprio Nergal? Rifletto osservando il mare all'orizzonte mentre la volta celeste si tinge di blu e arancione, inizia a imbrunire.
«È stata una battaglia impegnativa, quei nemici apparsi dal nulla come se fossero stati comandati da qualcuno...» borbotta Oscar con le braccia conserte al petto e appoggiato di schiena al tronco dell'albero maestro.
«Credo che dietro la comparsa di quei mostri ci sia Nergal, nell'intento di impedirci di proseguire il viaggio.»
«Hai ragione, è possibile che ci sia lui dietro a questa imboscata, allora cosa facciamo adesso?» chiedono i miei compagni incuriositi.
«Direi di cercare ricompense lasciate dai nemici sconfitti», dico indicando gli oggetti che giacciono sul pavimento di legno accanto ai resti degli zombie.
«Ottima idea, ragazzi facciamo scorte di equipaggiamenti!» Esclamano Aldaros e Igor.
Facciamo scorte di equipaggiamenti lasciati dai non morti.
Il sole scompare lasciando il posto alla luna nel cielo, piccole stelle luminose brillano nella volta celeste.
Il vento che sferza dolcemente il viso.
«Lucius, guarda, quella laggiù è la foresta di Seylaas! Facciamo una sosta lì? Ho voglia di rivedere i miei genitori e i miei amici!» Implora la piccola elfa con un'espressione tenera.
«D'accordo, ragazzi, andiamo alla foresta Seylaas!»
Astrid ruotando verso sinistra cambia rotta dirigendoci alla nostra nuova destinazione.
Chissà chi sono i genitori di Aerithel... sono proprio curioso di conoscerli!
Giungiamo in una zona tranquilla, vicino a una radura rigogliosa.
Il galeone è ormeggiato nei pressi della foresta di Seylaas.
«Direi di restare qui per la notte, domani mattina andremo a esplorare la foresta di Seylaas in cerca dei genitori di Aerithel, d'accordo?» domanda zia Astrid accendendo la lampada a gasolio all'interno della cabina.
«Credo sia una buona idea, meglio riposarci, la battaglia con quei zombie ci ha proprio sfiniti» commenta Oscar sbadigliando esausto.
«Allora, ragazzi, ci vediamo domani. Buonanotte» dico e salutando i miei compagni mi avvio verso la mia cabina.
Leithian
Il fuoco scoppietta ancora nel camino, quando apro gli occhi. Batto lentamente le palpebre, inspirando con il naso e sentendo i polmoni riempirsi piacevolmente del profumo familiare di Lucius. Deglutisco, muovendo la mano sul petto del mio amato, sfiorandogli la pelle con le unghie per disegnare piccoli cerchi.
Le braccia che ho attorno ai fianchi si stringono un poco, la mano aperta sulla mia anca si muove per fare delle leggere carezze.
«Sei sveglio?» Chiedo, dopo qualche secondo.
«Mhm.» Lo sento annuire sotto di me e alzo la testa dalla sua spalla per poterlo guardare.
I capelli scuri sono illuminati dai bagliori del fuoco, così come la sua pelle.
Incrocio gli occhi chiari del mio fidanzato e mi mordicchio il labbro.
«Non riesci a dormire?» Chiede lui, guardandomi con attenzione.
«Stavo pensando a cosa ci riserverà il futuro, a volte ho paura come se qualcosa dovesse separarci per sempre, non lasciarmi, resta con me, ti prego!» Imploro guardandolo negli occhi.
«Ehi, smettila di essere pessimista, resterò accanto a te per sempre, finché vivrò!» mi dice con un sorriso dolce, accarezzandomi la guancia mentre siamo vicini e lo scoppiettio del fuoco del camino in sottofondo.
Lucius con delicatezza mi accarezza una guancia spostando una ciocca bionda dei miei capelli davanti al viso.
Ci scambiamo un bacio appassionato, avverto il cuore che mi batte forte nel petto.
«Ehi, Leithian, sveglia dormigliona, è mattina», la voce di Lucius mi riporta alla realtà.
Ho capito che i sogni ricorrenti di me e Lucius insieme, non sono altro ricordi della nostra vita passata.
Mia nonna ha ragione sul fatto che io e Lucius apparteniamo a una stirpe importante di semidei.
«Lucius, ascoltami, non so se anche a te succede di fare sogni in cui siamo insieme anche se io sono diversa da adesso, ma devi sapere che questi sogni sono ricordi della nostra vita passata» gli spiego pacata.
Lui mi guarda, i suoi occhi si assottigliano in un cipiglio interrogativo, aggrotta la fronte e le sopracciglia scure come la pece.
«Sono ricordi repressi del nostro passato? Perché li abbiamo dimenticati?» domanda tra il curioso e il rammaricato.
«Non lo so, mi dispiace. Comunque, ricordi qualcosa?» gli chiedo con un sorriso.
«Ho dei frammenti di immagini, io e te sulla terrazza di un castello mentre ci scambiamo un bacio. L'aggressione di Greenport da parte dei guerrieri oscuri e la battaglia contro Nergal, poi buio assoluto» dice rammaricato gesticolando ansioso.
«Non ha importanza se non ricordi tutto, pian piano sono certa che ricorderai, adesso andiamo dagli altri?»
«Forse hai ragione, spero che ricorderò prima o poi. Comunque, buona idea, credo che ci stiano aspettando, non facciamoli attendere ancora», dice con un sorriso e subito dopo si infila addosso il mantello e insieme usciamo dalla nostra camera.
Raggiungiamo la cabina principale dove tutti ci attendono.
«Buongiorno ragazzi, dormito bene?» chiede Astrid spostandosi una ciocca ramata dietro l'orecchio destro.
«Benissimo, grazie, allora cosa facciamo?» chiedo rivolta alla piratessa che sorride.
«Dobbiamo andare...» sta per dire Lucius, ma viene interrotto da Aerithel che con entusiasmo saltellando di qua e di là esclama: «Tutti alla foresta Seylaas!»
Zia Astrid
Zio Rufus sulla nave
Lucius tra le braccia della sirena
Lucius che sfoglia il volume di magie
Leithian e Lucius in passato
"Piccolo angolo Autrice''
Bene, Lucius e i suoi compagni sono riusciti a sconfiggere l'esercito di non morti, è stata una bella battaglia.
Adesso il gruppo si dirige alla foresta di Seylaas dove è nata Aerithel. Chissà chi era la sirena che ha salvato Lucius dall'annegamento, se è solo una comparsa oppure, la sì rivedrà in seguito?
Spero che il capitolo in sé vi sia piaciuto, questa volta ho scritto il pov di Lucius e Leithian anche se quest'ultimo è stato alquanto breve, ma nel prossimo capitolo toccheranno ad altri personaggi.
E scopriremo anche chi sono i genitori di Aerithel, siete curiosi?
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