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Capitolo 28

Dedicato a LillyMoore222 LUKE7025 valentinashadowgirl FDFlames SiennaGrey1723 Anita-Winter SissyScullari GaiaBarbello94 IsabeaudeMontmayeur princess1diamond

Lucius

Appena ho incontrato Astrid, la piratessa dai lunghi capelli rosso fuoco e occhi azzurri, nonché mia zia e sorella di mia madre, sono rimasto sorpreso dal scoprire il legame familiare che ci lega, e soprattutto di avere una zia pirata!

«Wow, questa nave è fantastica!» Esclamano Aerithel e Thalion guardandosi intorno incantati da tanta bellezza.

«Un galeone... è maestoso e stupendo!» Commento osservando la prua più bassa, la poppa di forma squadrata e uno scafo allungato. All'altezza del ponte di coperta, ci sono una fila di dieci pezzi d'artiglieria; altri otto cannoni sono disposti sui ponti superiori del cassero.

Sull'albero maestro è appesa una bandiera nera con un simbolo di un teschio, il vento la fa ondeggiare. Uno scrigno è posto vicino a una botte poco distante c'è una scala di legno dove si intravede sul piano il timone.

Ci sono due porte che probabilmente ipotizzo che conducano alle stive e alle cabine.

La nave è veramente imponente e piena di sculture in legno laccate d'oro. I boccaporti dei cannoni sono scolpiti nelle parti interne.

«Questa nave è fantastica!» Commenta Leithian guardandosi intorno meravigliata.
Mi affaccio dal parapetto del ponte dello scafo si vede il mare all'orizzonte, i raggi del sole creano un effetto cristallino dorato mentre in cielo un gabbiano vola sopra di noi.

«Ragazzi, benvenuti a bordo del galeone Ashen Typhoon. Vi presenterò i miei compagni», accenna mia zia Astrid con un sorriso aprendo la porta in legno massello.

I miei amici lupetti scorrazzano sul ponte, stanno giocando a rincorrersi tra loro.

Li osservo e sorrido felice nel vederli sereni.
Leithian mi raggiunge, appoggiando una mano sulla spalla.

«Ehi, tutto bene? Sei rimasto indietro, gli altri già sono dentro. Li raggiungiamo?» Mi chiede con un sorriso.

«Eh, certo, andiamo» e insieme a lei entriamo nella stiva dove c'è un grande sala con un tappeto al centro color rubino, un tavolo e delle sedie, e alla parete è affissa una bellissima mappa del mondo di Waynith.

A destra e sinistra ci sono delle finestre ad arco.

«Eccovi qui, bene ragazzi, stavamo aspettando giusto voi. Vi presento mio marito Rufus», accenna mia zia indicando l'uomo dai capelli biondi lisci, un filo di barba sotto il mento, la mascella pronunciata e occhi cerulei, indossa un gilet blu e una camicia color panna e jeans di cuoio.

«Zio Rufus, quanto tempo che non ci vediamo, come va? E perché siete ormeggiati in questo porto?» Domanda Oscar abbracciando l'uomo che sorride ricambiando il gesto.

«Bene, Oscar, siamo fermi qui perché domattina partiamo diretti verso Vyrauty», riferisce il biondo che appena sposta lo sguardo verso di me sgrana gli occhi, mi guarda spalancando leggermente la bocca.

«Lucius, oh, per mille Dei, nipote mio, sei proprio tu?» Mi abbraccia forte a sé.

«Ehm, sì. Sono io. Potresti per favore lasciarmi respirare, sai, zio mi stai stritolando» balbetto tra l'ironico e il serio provocando una fragorosa risata del gruppo.

«Scusa tesoro, se penso che l'ultima volta che ti vidi avevi solo otto mesi» afferma con gli occhi lucidi lasciandomi libero.

Nella stiva entrano anche i lupetti, che si accucciano sul tappeto.

«Lucius, loro sono i tuoi amici, vero?» Chiede mio zio con un sorriso.

«Esatto, comunque, se possibile vorrei sapere perché siete diretti a Vyrauty, anche noi siamo in viaggio per raggiungere la città delle tempeste. Dove è nostra madre.»

«Che coincidenza, anche voi siete diretti in quella città... Oscar, sei proprio tu? Quanto tempo che non ci vediamo!» Irrompe all'improvviso una giovane dal viso armonioso, incorniciato da lisci capelli turchesi, legati da un nastro dorato, profondi occhi blu e un nasino alla francese e labbra rosee. Indossa una mantellina azzurra, una camicia a corpetto, una gonna color carbone, stivali neri.

«Miira, oh, per mille Dei, sei proprio tu, quanto tempo che non ci vediamo...» Balbetta impacciato Oscar con le guance leggermente arrossate.

Dunque, lei è la fatidica Miira, di cui Oscar ci ha parlato...

«Ehi, fratello, allora lei è Miira, sai, dal tuo palese imbarazzo non penso proprio che si tratti di semplice amicizia», sottovoce lo stuzzico giocoso, colpendolo con una leggera gomitata al fianco.

Il biondo mi rifila un'occhiataccia, infastidito.

«Non sono affatto in imbarazzo, è solo che dovresti chiudere il becco!» Ribatte alzando lo sguardo al cielo.

«Ma dai, non devi vergognarti! E poi sono super curioso di conoscere la ragazza che ha rubato il cuore di mio fratello, in effetti per essere riuscita a conquistare il cuore di un tipo scontroso come te deve essere davvero speciale», ridacchio con una mano davanti alla bocca.

Mio fratello si passa goffamente una mano tra i capelli. «Be', lei è... un momento, questi non sono affari tuoi, e poi è un'amica!» Borbotta infastidito.

«Ehi, voi due che cosa state confabulando?» Interviene la diretta interessata avvicinandosi a noi.

«Ehi, ciao Miira, ehm, niente. Stavo parlando con mio fratello...» Borbotta Oscar arrossendo come un peperone.

«Ragazzi, ascoltami, pensavo che sarebbe il caso di cenare alla locanda Antica Pergamena, credo che abbiate bisogno di mettere qualcosa sotto i denti e riposare, perché avete i vestiti rovinati?» Comunica zia Astrid.

«In effetti non è una cattiva idea, siamo usciti vittoriosi da uno scontro con la Dragonessa, Saphira» dico, siamo ancora stanchi dalla battaglia, un po' di riposo e del cibo ci ricompenserà.

«Avete sconfitto Saphira, la Dragonessa che abita sulla montagna a coda di drago? Forte, mi presento sono Miira, e tu?» Interviene la ragazza dai capelli turchesi guardandomi perplessa con uno sguardo meravigliato.

«Piacere di conoscerti, sono Lucius, con il gioco di squadra siamo riusciti a vincere la battaglia senza uccidere Saphira che adesso è un mio spirito guardiano!» Spiego stringendo amichevole la mano alla ragazza.

«Cavolo! È grandioso, dunque siete un gruppo unito e forte... io sono una maga rossa. Posso unirmi a voi?» Domanda la ragazza guardandoci interrogativa.

Il mago rosso può equipaggiare spade, pugnali, aste, rami e archi, e può apprendere magie bianche e nere fino al livello 5.

Tramite analisi fattuale scopro che Miira ha venti anni, ed è di livello 25.

«Non so, potrebbe essere pericoloso per te, non vorrei esporti a pericoli», dichiaro con fermezza.

«Frida, tesoro sei cresciuta e credo che tu sia pronta per accogliere il tuo primo spirito guardiano. Dovrai superare una prova, sconfiggere il Drago marino che risiede nel tempio della città», spiega zia Astrid con un'espressione autoritaria.

«D'accordo, mamma, allora ragazzi andiamo alla locanda, poi mi unirò al gruppo e domani andremo al tempio del Drago marino?» Domanda Frida guardando i miei compagni e infine me.

«Miira, domani andremo al tempio del Drago marino, benvenuta nel gruppo!» Le stringo la mano mentre la ragazza mi sorride teneramente.

«Grazie, allora andiamo?» E così insieme a zia Astrid e zio Rufus e i nostri compagni di viaggio usciamo dalla stiva. Sul ponte della nave si sente l'odore salmastro del mare mentre i gabbiani volano sopra di noi.

All'improvviso Leyla viene avvolta da una luce azzurrina e il suo aspetto muta, diventando una bellissima ragazza.

«Finalmente l'effetto della magia Mini di quel farabutto di Goblin si è annullato, sono di nuovo me stessa!» Esclama la ragazza gatto saltellando con vivacità destando lo stupore dei presenti.

Leyla, dunque, era vittima di una magia di un Goblin...

«Per fortuna non ha un effetto permanente, terminato si torna alle proprie identità», spiega la ragazza sospirando.

Scendiamo dal galeone e proseguiamo in città.
Le strutture in stile arabo, i cittadini indossano tuniche e turbanti. Alcuni bambini giocano a rincorrersi, chi con la palla oppure a saltare la corda.

A seguito sul muro della locanda un arco di pietra finemente cesellato, sormontato dalla fluttuante e luminescente insegna, rappresentante una pergamena. Rannicchiata in uno spazio fra i piani, le sue dimensioni e la disposizione dell'arredamento risultano spesso variabili fra una visita e l'altra.

«È nota tra i maghi di tutto il mondo per offrire un'immensa biblioteca quasi totalmente gratuita, questa taverna dimensionale può essere definita come il più grande museo della magia esistente, offrendo un contatto multietnico con quasi tutti gli operatori magici al mondo. Qualsiasi apprendista in erba o stregone incallito può trovare qui un piacevole posto di svago, come anche una pressoché infinita fonte di scienza.»

Entriamo all'interno della locanda e davanti a noi si stagliano svariate sale comuni che offrono agli avventori diversi ambienti da frequentare, dai più rumorosi e scalmanati, fino alle silenziose stanze della biblioteca dove incantatori studiano libri sorseggiando delicati vini.

«Salve, Rehol» Astrid saluta l'uomo dai corti capelli corvini, gli occhi blu e la mascella pronunciata indossa una divisa da mago, sorride dietro al bancone.

«Salve Astrid, noto che ci sono molti clienti, sono tuoi amici?» Chiede l'uomo guardandoci interrogativo.

«Alcuni amici e parenti, comunque, vorremmo pranzare, è possibile?» Chiede Astrid con un sorriso.

«Certamente, aspetta un attimo, questo è il menù alla carta, accomodatevi a un tavolo», dice l'uomo consegnando a mia zia un fascicolo.

«Grazie, Rohan. Ragazzi, allora sediamoci lì» indicando il tavolo libero in fondo.

Leithian

La locanda dove ci siamo fermati per cenare è accogliente. Sto sfogliando il menù.

Oltre alle solite zuppe, minestre e stufati vari, la cucina offre le seguenti specialità, tutte caratterizzate dal tocco di Tywyn, la cuoca:
- Focaccia alla boscaiola, un tagliere di pezzi di focaccia, funghi marinati sott'olio, formaggio stagionato e un salame speziato e magro tagliato a listelli.

- Torta contadina, una torta di verdura arricchita con uova, pane abbrustolito e una crema di formaggio in cui tuffare la torta.

- Pasticcio del cacciatore sostanzialmente un pasticcio di fagiano con purea di rape gialle e pane strofinato con aglio.

- Arrosto di vitello aromatico (trancio di vitello snervato e cotto al girarrosto con erbette aromatiche, spruzzato di abbondante miele in cottura, che garantisce una crosticina deliziosa. Servito con una salsa densa al vino rosso e pane nero.

- Stufato di cinghiale "nanico". Pezzetti di cinghiale tenero immersi in una salsa alla birra e ginepro, servito con focaccine di grano tenere.

- Fantasia del bosco un insieme di mirtilli, lamponi e more su un letto di ghiaccio triturato e annegati nella crema.
- tortino elfico una fetta di torta composta da molti strati di una sottile sfoglia inframezzati da una crema di fragole.
- Trionfo del guerriero una spessa fetta di torta soffice farcita con marmellata di albicocche, una crema al burro e nocciole, e guarnita di panna montata.

La specialità al bancone è il liquore nanico chiamato Guzznag, che viene servito in speciali bicchieri, lavorati in modo da raffigurare piccoli draghi di vetro.

E così decise le ordinazioni assaggiamo un po' di tutto delle specialità della cuoca.
Tra un assaggio e l'altro è tutto squisito.

«Ah, che mangiata, sono sazia», commenta Hanae mentre si passa una mano sul ventre.

«È stato tutto squisito, complimenti alla cuoca» dice Haruto con un sorriso.

«Avete sentito la notizia? Sembra che ci siano nuove missioni della gilda dei guerrieri», un gruppo di avventurieri, guerrieri e maghi sono seduti al tavolo alla nostra destra, e stanno parlando tra di loro di missioni.

«Anche in questa città c'è una gilda dei guerrieri?» Chiede Lucius incuriosito, mentre sorseggia il liquore lasciando la posata nel piatto vuoto.

«Sì, la gilda dei guerrieri è un'associazione molto disponibile nel nostro mondo, Lucius ti vedo interessato vorresti iscriverti?» Chiede Astrid al nipote che sorride.

«In verità noi siamo avventurieri della gilda di Greenport, ci siamo iscritti lì», le spiega un po' ciò che abbiamo fatto all'inizio della nostra avventura.

«Grandioso, siete un bel gruppo!» Esclama la rossa battendo il boccale di birra sul tavolo.

«Il Kraken sta seminando morte e terrore nel mar Inar, la gilda cerca avventurieri disposti a uccidere quel mostro con una lauta ricompensa», dice un ragazzo dai capelli neri e occhi castani.

«Dannazione, non ci voleva... un tratto del mar Inar è pericoloso dalla presenza di quel mostro. Se non lo si uccide non potremmo proseguire», spiega Astrid con un'espressione seria.

«Penso che sia utile separarci, decideremo delle squadre. Una si dirigerà con Miira e l'altra squadra andrà a sconfiggere il Kraken. Che ne pensate?» Propone Lucius abbozzando un sorriso.

«Hm, non male come idea, decidiamo insieme, fratello tu che sei il leader, scegli tu i componenti», dice Ines con un sorriso.

«Ehm, dunque, verranno con me a sconfiggere il Kraken: zia Astrid e Rufus, Hanae e Haruto, Leithian, Ines, Igor, Aerithel e Thalion, Eldrin, nonna Akiko e nonno Haru. Mentre i miei genitori adottivi, Oscar e Miira, Frida e Leyla andranno al tempio del Drago marino. Siete d'accordo?» Domanda Lucius guardandoci con la fronte aggrottata.

Nella sala cala un silenzio interrotto dalle voci dei nostri compagni che si confondono tra loro.

«Bene, allora direi che domani mattina andremo alla gilda per ingaggiare la missione di eliminare il Kraken, e poi ci separeremo. Siete d'accordo?»

«Ottima idea, allora per stanotte vi ospiterò sulla nostra nave. Sta per imbrunire, meglio andare» consiglia Astrid.

Lasciamo il conto al tavolo. E, in questo istante salutiamo cordialmente e usciamo dalla locanda.

«Lucius, fratello, sei sicuro che separarci sia la scelta giusta? Ho una strana sensazione, e se accadesse qualcosa», domanda Oscar con il broncio.

«Sei sempre insicuro tu, sii ottimista, forza e coraggio fratello, abbi fiducia in me. Zia Astrid dov'è la gilda dei guerrieri?» Chiede il ragazzo guardandosi intorno.

«La gilda è quella struttura con il tetto a cupola» indicando l'edificio di pietra su due piani. L'insegna con lo scudo e le spade intrecciate.

Raggiungiamo così il galeone Ashen Typhoon. Il cielo è buio illuminato dalla luna che si riflette nel mare.
Si sentono i versi di gufi appollaiati sui rami di palme.

«Bene, eccoci arrivati.» Astrid spalanca la porta e oltrepassando la soglia entriamo.

I lupetti scorrazzano nel corridoio.
Salutiamo i nostri compagni augurando la buona notte. «Notte ragazzi», risponde sbadigliando il mio amato.

Entriamo nella cabina.

Astral, Daphne e i loro cuccioli, si addormentano sul tappeto.

Lucius si sfila di dosso il mantello restando a torso nudo e mi accoccolo più vicino a lui, appoggiando la testa sul suo torace.

«Questa giornata è stata abbastanza impegnativa. Buona notte» sussurra accarezzando dolcemente i miei capelli lasciando un bacio a fil di labbra.

«Notte», sussurra al mio orecchio provocandomi brividi.

In questo istante lo vedo addormentarsi come un bambino, il viso rilassato.

Sorrido compiaciuta nel vederlo sereno e con un bacio sulle labbra, esausta chiudo gli occhi entrando nel mondo dei sogni.

Apro lentamente gli occhi per vedere i tenui raggi che fanno fatica a filtrare tra le tende della stanza.

Ormai è arrivato il giorno. Scivolo giù dal materasso sentendo il pavimento freddo sotto i piedi che mi provoca un lievissimo brivido.

Lentamente mi avvicino alla finestra, aprendo le tende così da far entrare il sole.

La luce mi costringe a chiudere gli occhi. Li copro con la mano per abituarmi nuovamente alla luce, prima di dare uno sguardo fuori. Per le strade della parte bassa, le persone sono già fuori a lavorare da un bel po'. Spostando lo sguardo verso il porto, i gabbiani e gli uccelli migratori avanzano nel firmamento ceruleo privo di nubi.

Lucius dorme serenamente nel letto, e con un sorriso mi avvicino a lui sfiorandogli il braccio.

«Sveglia, dormiglione è mattina», gli accarezzo i capelli setosi simili alle ali di un corvo.

«Buongiorno», farfuglia lui aprendo gli occhi, sorridendo, stiracchia le braccia.

Mi infilo addosso il mantello, gli stivali e cerco di aggiustare i capelli ribelli.

«Sei pronto per la nostra prossima missione?» domanda Lucius scendendo dal letto si infila addosso la camicia, il mantello e allacciando la fondina ai fianchi mi lancia uno sguardo interrogativo.

«Oh, ehm, certo sono pronta... andiamo allora, credo che gli altri ci aspettano.»

Dopo aver fatto colazione con del pane elfico Lembas, e una spalmata di miele dei boschi limitrofi di Dimmertstadt.

Salutiamo i nostri compagni con abbracci e augurio di buona fortuna per la missione al tempio.

«Mamma, papà, mi raccomando fate attenzione, ragazzi tornare sani e salvi. Ci rivedremo presto, resteremo per un po' separati, ma sarà una separazione momentanea, una volta sconfitto il Kraken e voi avrete acquisito il drago marino ci ritroveremo al porto. D'accordo? Buon viaggio e buona fortuna!» Conclude Lucius con un accenno di sorriso.

Oscar è triste per questa separazione, abbraccia suo fratello e Ines.

«Allora arrivederci, ci si rivede» e con un finto sorriso insieme a Miira e Frida, Leyla e ai genitori di Lucius scendono dal Galeone.

«Ragazzi ho riferito alla gilda dei guerrieri che abbiamo accettato la missione di sterminare il Kraken. Dunque, andiamo, si parte!» esclama Astrid con un sorriso mentre Rufus leva le ancore, gli ormeggi per staccarci dalla banchina e prendere il largo, e quindi partire!

Zio Rufus

Cabina galeone Ashen Typhoon

Porto città del Drago marino di notte

Porto della città del Drago marino

Miira

"Breve Angolo autrice"

Ecco che il gruppo di Lucius si prepara per la loro prossima missione, uccidere il Kraken che semina terrore e morte nel mar Inar, e Frida, Oscar e Miira e gli altri devono recarsi al Tempio del Drago marino e acquisire il Drago come Spirito guardiano, spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate, o che cosa vi aspettate accada.
Vi sono piaciute le immagini della città del Drago marino?
In conclusione so che non è successo molto in questo capitolo, ma nel prossimo ci sarà più azione...

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