Capitolo 27
Dedicato a LillyMoore222 LUKE7025 valentinashadowgirl FDFlames SiennaGrey1723 Anita-Winter SissyScullari GaiaBarbello94 IsabeaudeMontmayeur princess1diamond
Oscar
La pianura è diventata il nostro campo di battaglia improvvisato.
La dragonessa è ostica da sconfiggere, visto l'elevata energia vitale e la difesa coriacea.
Aerithel innalza una barriera magica che ci protegge dai continui attacchi del Drago.
«Palla di fuoco!» urla Thalion scagliando contro il nemico la sfera di fuoco che viene assorbita da esso rigenerando gli HP.
«Oh, no, ha assorbito il mio attacco magico», si lamenta il piccolo elfo mettendo il broncio battendosi una mano sulla fronte.
«Thalion, ascolta, le magie di fuoco sono inefficaci, anzi ne assorbe i danni accumulando HP. Usiamo le magie di elemento ghiaccio», ci informa Lucius brandendo la sua spada e con un fendente ferisce Saphira a una zampa dimezzando di 1890 HP.
Saphira contrattacca con il suo alito infuocato; dalle sue fauci spalancate emette lingue di fuoco che ci colpiscono in pieno diminuendo notevolmente i nostri HP.
È troppo forte, dannazione!
Leithian e Aerithel lanciano Healing su di noi ripristinando le energie vitali.
Nonno Haru e nonna Akiko combattono con colpi di magie di ghiaccio infliggendo danni elevati.
Leyla, Eldrin, Igor e Frida si uniscono alla battaglia con colpi di spada e magie di elemento ghiaccio indeboliscono il nemico.
Cassandra e Asato invece restano in seconda linea come supporto.
Siamo tutti esausti a causa della dura battaglia, abbiamo riportato ferite non gravi, ma i nostri HP sono dimezzati molto e per questo abbiamo ricorso alle magie curative.
«Quel Drago sembra imbattibile», bofonchia Igor affaticato asciugandosi un rivolo di sudore dalla fronte.
I suoi capelli ramati sono inumiditi, le iridi azzurre sono opacizzate dalla stanchezza, trafelato sospira serrando la presa sulla sua arma.
Haruto, insieme ad Aldaros cercano di colpire Saphira, ma il drago con una fiammata li colpisce e i loro HP sono diminuiti di molto.
Aerithel e Leithian si occupano di curarli con Healing.
Mi scaglio contro il drago e con un fendente ferisco il nemico a una zampa destra, Saphira crolla in ginocchio.
Aldaros e Lucius colpiscono con un attacco combinato di spada infliggendo 3000 HP di danno.
Con un'agilità felina Lucius evita una codata del Drago, brandisce la katana. «Arte suprema della katana, triplo colpo!» e, subito dopo, esegue una raffica di fendenti a una velocità incredibile.
Saphira si inginocchia a terra esausta, dispiega le ali e subito dopo evoca su se stessa la magia Bianco vento che ripristina totalmente le energie vitali.
Ci troviamo in difficoltà, sembra che tutti gli sforzi per arrecarle danni siano stati vanificati dal fatto che è in grado di usare le magie curative.
Saphira colpisce tutto il gruppo con Respiro di drago, una fiammata che infligge danni elevati, fortunatamente siamo ancora vivi, ma indeboliti dal potente attacco.
Asato e Cassandra utilizzando Healing ripristinano i nostri HP.
«Grazie!» accenna Lucius serrando la presa sulla sua spada.
«Maledizione! Come possiamo sconfiggerla?» Borbotto, stizzito.
Siamo affaticati dalla dura battaglia che si protrae a lungo.
«Ehi, ci dovrà essere un modo per sconfiggerla, dobbiamo trovare il punto debole, quel diadema sulla fronte non mi convince!» Borbotta, evitando un artigliata con un'agilità felina.
Ines insieme a mio fratello la affrontano, evitando le artigliate del Drago con agilità, Lucius contrattacca con la magia turbine di ghiaccio, dalle mani fuoriesce un'energia di colore azzurro, un vortice artico verso il Drago che colpito in pieno si trasforma in una statua di ghiaccio.
«Ce l'hanno fatta!» Esultiamo felici, ma nell'istante successivo, mio fratello si trova schiacciato a terra a causa di una pressione gravitazionale estrema, al limite della sopportazione umana. La trappola di ghiaccio in cui il drago è prigioniero si sgretola in mille pezzi.
«Ti prego, smettila, non voglio uccidere!» Urla Saphira mentre si agita scuotendo la testa e la coda, smette di attaccarci. Lancia fiammate alla cieca, mentre si agita come un ossessa.
«Che cosa sta succedendo?» Biascica Ines afferrando Lucius per le spalle mentre cerca di mettersi al riparo dietro alla fila di alberi che sono diventati il nostro rifugio improvvisato.
Frida e Leyla sono esauste, anche Aldaros è sfinito. «Abbiamo bisogno di riposare, quel drago è troppo forte», si lamenta la piccola dalle orecchie e coda da gatto.
«Ragazzi, ma che gli prende? Perché ha smesso di attaccarci e si è messa a urlare?» Domando incredulo.
«Non lo so, ma è molto strano», borbotta Leithian con un'espressione pensierosa, asciugandosi un rivolo di sudore dalla fronte.
«Forse, è sotto il controllo mentale... e se fosse stato Nergal a ordinarle di ucciderci?» Farfuglia Lucius leggermente affaticato mentre un sorriso gli compare sulla labbra.
«Credo di aver trovato un modo per sconfiggerla, dovremmo colpire il diadema che ha sulla fronte, sospetto che sia una specie di sigillo con il quale è sotto ipnosi», afferma deciso.
«Ottima osservazione, è una buona idea», commenta Igor con un sorriso.
Dovremmo escogitare un piano...
«Direi di uscire allo scoperto, ho un'idea è un po' rischiosa, ma dobbiamo tentare. Al mio tre usciamo, d'accordo?» Ordina il corvino con un'espressione seria mentre conta e al tre tutti usciamo allo scoperto con le armi in pugno. Circondiamo Saphira in una formazione a cerchio.
«Svelti, usate tutti il Turbine di ghiaccio!» Incita Lucius. Saphira viene tramutata in una statua di gelo dal nostro attacco combinato.
Lucius impugna l'arco, e scocca una freccia infuocata che si dirige verso il diadema che Saphira ha sulla fronte.
Il colpo spezza in frantumi il sigillo dal quale fuoriesce del fumo nero, e subito dopo, l'involucro di ghiaccio che intrappola Saphira si crepa in mille pezzi.
«Cosa è successo?» Borbotta la dragonessa in stato confusionale fissandoci con i suoi occhi ambra.
«Ehi, ragazzi, ha funzionato, Saphira è libera dall'incantesimo di manipolazione!» Esclama Lucius con un'espressione gioiosa.
«Mamma, stai bene?» chiede la piccola Kaida volando verso sua madre che annuendo con la testa le dona una dolce carezza.
Saphira è poco distante da noi e ha perso del tutto l'aggressività nei nostri confronti.
Abbiamo gli abiti tutti rovinati dalla conseguenza della battaglia, sul corpo leggeri segni di bruciature. Fortunatamente l'incantesimo Healing è stato molto utile per reintegrare le energie e guarire le ferite.
Saphira ci guarda incuriosita, mentre con un gesto delle ali usa la magia bianco vento, curando tutta la squadra.
«Questo è un ringraziamento particolare per avermi liberata dall'influsso mentale di Nergal, il demone elfo», accenna Saphira con un'espressione rammaricata.
«Nergal, è sempre e solo lui, quel maledetto! Lo avevo sospettato che avesse fatto tutto questo per eliminarci, ma è andata diversamente!» Dichiara Lucius con le braccia incrociate al petto e appoggiato con la schiena al tronco di un albero.
Astral, Daphne e i lupetti scorrazzano felici nella pianura.
«Ragazzi, allora, cosa facciamo adesso?» Chiede guardandoci con un sorriso affabile.
«Per sdebitarmi grazie a voi che mi avete liberata dall'influsso, mi unirò al gruppo come spirito guardiano. Lucius, evocami in battaglia e in caso di bisogno accorrerrò!» Dichiara Saphira mentre si dissolve in pulviscoli di luce che vengono risucchiati nel ciondolo che mio fratello porta al collo il quale si è illuminato subito dopo.
«Cosa è successo? È scomparsa, com'è possibile?» Farfuglia Lucius incredulo, grattandosi la nuca confuso.
«Fratello caro, il tuo ciondolo è in grado di custodire diversi spiriti dell'invocazione, complimenti hai ottenuto il tuo primo Drago», spiega Ines dando una pacca affettuosa sulla spalla del corvino che sorride teneramente.
«Accidenti, allora Saphira adesso è il mio drago guardiano!» esprime con gli occhi che brillano di gioia.
«Sono felice che la mamma si è unita al gruppo, così saremo insieme!» E con un sorriso dolce Kaida si infila nella bisaccia che Lucius porta a tracolla.
Ha ben due draghi guardiani, e bravo il mio fratellino!
«Ragazzi, allora andiamo? La città del Drago marino è quella, deve essere bellissima!» Esclama il corvino con il viso illuminato da un sorriso gioioso mentre sale in sella al suo destriero e insieme a lui e ai lupetti entriamo in città.
A un tratto, noto un uomo alto che indossa abiti arabeschi, un dishdasha¹ e sul capo una kefhiah². Da sotto il copricapo spuntano delle ciocche castane che incorniciano gli occhi marroni espressivi con un sorriso affabile, ci viene incontro. «Salve, viaggiatori, benvenuti alla città del Drago marino, sono Zarjiat, quella è la mia stalla, li potete lasciare qui, mi prenderò cura di loro.»
Hanae
La città del Drago marino è stupenda, è una cittadella fortificata.
Le case hanno lo stile architettonico islamiche tipiche con le cupole sorrette da pilastri.
C'è una piazza mercato con le bancarelle e i mercanti, i clienti che scelgono i prodotti.
«Seta, lana merino, qui abbiamo abiti di stoffa pregiata, avanti venite a dare un'occhiata!» Un mercante sparge la voce mentre c'è un altro venditore di prodotti ortofrutticoli e spezie dai colori e di tutte le provenienze.
«Ragazzi, questo posto è stupendo! Hm, quelle mele rosse saranno buonissime!» Esclama Haruto prendendo una mela rossa mentre ne compra un paio pagando al costo di 30 monete d'argento saluta l'uomo e mentre proseguiamo Haruto addenta la mela e inizia a sgranocchiare.
«Buonissima, tieni, è per te», dice porgendomi un frutto che accetto con un sorriso.
Assaporo la mela che mi ha offerto e devo dire che ha un sapore dolcissimo.
Gli abitanti sono tutti vestiti con tuniche arabe, sia gli adulti che bambini, c'è anche qualche pirata in giro: una donna dai lunghi capelli rosso fuoco e occhi azzurri, vestita con pantaloni marroni e camicia bianca sul capo un cappello da pirata.
«Questa città è anche meta di turisti e pirati», spiega Oscar mentre prosegue accanto a Lucius che si guarda intorno meravigliato.
Haruto mi prende per mano e insieme agli altri proseguiamo passeggiando per le stradine della città marittima.
Ci sono molte abitazioni, bancarelle di prodotti tipici tra cibo e abiti. Un edificio sulla sinistra sembra un tempio o cattedrale, al centro della piazza c'è una bella fontana di forma circolare da cui sgorga acqua limpida. Più a nord si vede il porto.
«Ragazzi, quelli sono pirati!» borbotta Lucius con uno sguardo meravigliato guardando un gruppo di corsari che discorrono tra di loro.
«Chissà se potrebbero darci un passaggio sulla loro nave...» esprime il ragazzo mentre la donna pirata dai capelli rossi si avvicina verso i suoi eventuali colleghi.
«Ines? Lucius, Oscar, oh, per mille Dei! Quanto tempo che è passato dall'ultima volta che ci siamo visti!» La rossa abbraccia forte Lucius il quale resta lì immobile, lo sguardo attonito.
«Mi scusi, signora, ma lei chi è? Non so chi sia... eppure, ha un'aria familiare!» Interviene Lucius con un'espressione confusa, lo sguardo pensieroso.
«Sono Astrid, tua zia, e sorella di tua madre Iside», dichiara la donna con un'espressione seria.
«Lei è mia zia e sorella di mia madre, Iside? Vorrei sapere tante cose su di lei» accenna il corvino con gli occhi lucidi.
«Tranquillo, ti dirò tutto ciò che vorrai sapere», afferma la rossa, sorridendo affabile, dando una pacca sulla spalla al nipote.
«Zia, Astrid, quanto tempo, come va?» chiede Oscar abbracciando la donna.
«Bene, grazie, ehi, vedo che siete diventati bellissimi. I miei nipoti, forza, fatevi abbracciare!» ridacchia la rossa con un sorriso vivace.
E in un istante Lucius, Oscar e Ines si trovano in un abbraccio da orso.
«Che gioia vedervi ragazzi, mi siete mancati tanto!» Dichiara la donna con un sorriso e gli occhi che brillano di gioia.
Lucius è imbarazzato, mentre la zia lo abbraccia.
«Ehm, zia potresti lasciarmi, così mi soffochi...» borbotta a stento con le guance arrossate.
«Scusa, tesoro, non mi sono resa conto, ero così felice di rivederti dopo tanto tempo, visto che siete di nuovo qui, venite sulla mia nave pirata...» esprime la rossa con un sorriso dando delle pacche affettuose sulle spalle dei nipoti.
«Allora tu sei una pirata?» Farfuglia il mio amico principe con un'espressione di stupore mentre i suoi occhi azzurri brillano di curiosità.
«Sì, proprio così, tesoro, forza seguitemi, parleremo con calma a bordo!»
«Saliremo a bordo di una nave pirata! Wow, sono così emozionata!» esclama la piccola Layla con entusiasmo, mentre Frida la tiene per mano.
«Già, finalmente torniamo dalla nostra ciurma», riferisce la bionda dagli occhi azzurri.
E così avanzando verso il molo saliamo a bordo di una stupenda nave pirata, il galeone Ashen Typhoon.
Lucius e Saphira
Lucius sorride
Astrid la piratessa
Frida e Leyla
Porto della Città
Città del Drago marino
Piazza della città
Piazza commerciale
La dishdasha (دشداشة, dišdāša), è un indumento lungo fino alle caviglie, di solito con maniche lunghe, simile ad una tunica. Generalmente è indossata dagli uomini musulmani, per lo più nel mondo arabo. Si tratta normalmente di un abito di cotone, ma possono essere utilizzati anche materiali più pesanti, come la lana, soprattutto in climi freddi.
Il kefiah è un copricapo tradizionale della cultura araba e mediorientale, diffuso soprattutto in ambienti agricoli. In uso anche in Kurdistan, dove è conosciuto col nome di pushi o poshu.
"Piccolo angolo Autrice''
Il gruppo di Lucius è riuscito a liberare Saphira dall'influenza malefica di Nergal, ebbene dopo un ardua battaglia il gruppo è riuscito a neutralizzare l'incantesimo grazie all'illuminante idea di Lucius.
Finalmente sono giunti alla città del Drago marino e hanno incontrato Astrid, la piratessa e zia di Lucius, Ines e Oscar.
Cosa ne pensate del capitolo in sé? E del nuovo personaggio?
Spero che vi sia piaciuto.
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