Dopo la mia inutile valangata di ricordi che mi hanno solo demoralizzato,  decido di prepararmi per andare a scuola . Frequento un liceo scientifico , anche se lo detesto , avrei voluto frequentare una scuola artistica perché amo la moda ; ma i miei genitori , se ancora si possono definire tali, non hanno voluto e quindi eccomi qua .
Mi vesto con dei semplici pantaloni a palazzo , che creano molto volume sulle mia esili gambe , è un maglione largo . Cerco di nascondere il mio corpo con vestiti larghi , per die motivi il primo è perché non riesco ad accettarlo e il secondo è perché non vendono molti vestiti adatti ad un corpo anoressico; ormai tutti i vestiti sono per corpi perfetti e le persone in sovrappeso o sottoperso non riescono ad accettarsi . Non mangio da tre giorni , ingerisco solo acqua , so che mi faccio male da sola ma quando il mio corpo dice mangia la vocina dentro di me mi ferma . Quella maledetta vocina che mi distrugge dentro prosciugando ogni mia forza e ogni mio sentimento positivo , ormai tutto questo da cinque anni .
Scendo le scale e sento le risate dei miei genitori , li sento ridere spesso tra loro , vorrei anche io essere capace do ridere e di lasciarmi trasportare dalla spensieratezza . Arrivata in salotto appena loro mi vedono si fermano e mi guardano con disprezzo,  iniziando a lanciarmi contro i soliti insulti,  che non mi colpiscono più tanto fino a che non sento mia madre dire
"Tua nonna se ti vedesse ora sarebbe disgustata da te e dal tuo comportamento " quella frase mi riapri L'unica ferita ancora aperta , non permetto a nessuno di nominare male il nome di mia nonna .
"Lei era L'unica che mi ha sempre capito,  che mi faceva sentire bene Non osare mai più nominare il suo nome dopo tutto questo tempo in cui non l'hai neanche cercata !" rispondo urlando , è vero nessuno ormai parla di lei o la cerca e come se fosse sparita per sempre anche dalle menti di tutti .
Esco di casa con le solite urla dei miei nelle orecchie.  Arrivò a scuola ho tutti gli occhi puntati addosso,  sussurri e commenti insignificanti ormai sono la mai routine.  Sono vicino agli armadietti a cercare i libri e lo vedo arrivare
"Hey la nostra cara Eveline è depressa oggi ! Ahahahahah" urla Josh , già quel Josh quel bambino che grazie alla sua battutina mi ha rovinato la vita.  Il destino a voluto che Me lo ritrovarsi anche alle superiori , maledetto destino . Non rispondo e corro in aula ...
La giornata passa velocemente , torno in quell'inferno chiamato casa e sento i miei urlare . Entro e vedo una cosa che mi spiazza la mia valigia chiusa con da parte un borsone ...
"Ho racchiuso le tue cose lì,  vattene non vogliamo più vederti " urla mio padre
"Come pensi che viva per strada senza soldi , ho sedici anni e studio ancora " dissi
"Lascia la scuola tanto fai schifo , e poi non è un nostro problema,  dimenticati di noi addio ragazza inutile "
RAGAZZA INUTILE RAGAZZA INUTILE RAGAZZA INUTILE queste parole sono le uniche che sento , NO Eveline non pensarci neanche tu per qualcuno sei speciale , o almeno speralo. 
Prendo la valigia e esco senza neanche guardarli in faccia ...

E ora ?