|Zayn|

"Fai in fretta Zayn e torna a casa da Louis" parlo con me stesso cercando di tranquillizzarmi. Sono in quella che fino a pochi mesi fa era casa mia, sono venuto a recuperare alcune cose mie e di Emma. So, tramite Harry, che Liam é in redazione, per questo sono venuto, oggi lascerò anche la mia copia di chiavi. Alla fine stavamo rimettendo su la nuova redazione di Elle insieme ma adesso se ne occupa lui da solo, ha finito e fra pochi giorni partirá il nuovo giornale, di certo non voglio più lavorare con lui dopo tutto il male che mi ha fatto. L'altra sera, dagli Hemmings fortunatamente non c'era, non lo vedo da un mese circa, neanche una chiamata, un messaggio, per sapere come sta Emma. Menomale che almeno Luke e Michael sono tornati più forti di prima e hanno chiarito tutti i problemi. Recupero in fretta le nostre cose e le mette in una borsa
"Hey Jon, che c'è amore? Oggi sei agitato?" Mi poso una mano sulla pancia sedendomi un attimo sul letto di Emma
"Scalci così tanto! Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. Sei il mio campione e sarai un bambino forte e dolcissimo, lo so. Il tuo essere speciale sarà una risorsa e non un problema, non ho pensato nemmeno per un attimo a te come ad uno sbaglio. Ti amerò il doppio e ti proteggeró sempre, é una promessa piccolo mio. Adesso però andiamo a casa dallo zio Louis che sta attraversando un periodo triste e noi dobbiamo prenderci cura di lui" ancora dei calci e sorrido continuando ad accarezzarmi la pancia, é speciale il mio bambino e lo sarà sempre.
"Sono di 6 mesi ma sembro una balena, non riesco neanche a muovermi" borbotto alzandosi a fatica dal letto. Prendo la borsa che ho preparato e mi cade subito di mano quando vedo, fermo sull'uscio della camera, Liam che mi osserva piangendo, non so che fare
"Sono venuto a prendere delle cose, adesso vado via, scusa" mi avvicino alla porta ma non troppo a lui, vorrei uscire ma non ce la faccio, mi prende per un braccio stringendomi anche se faccio di tutto per sottrarmi dalla sua presa
"Jonathan Ethan, sono due nomi bellissimi, nostro figlio lo sarà. Ha la trisomia 21? non mi interessa. Ho pensato tanto in questo mese e più e ho capito che non posso vivere senza di voi, sono stato una merda e non mi perdoneró mai. Harry mi ha detto tutto, mi ha raccontato dell'amniocentesi, del fatto che nostro figlio ha la sindrome di Down e dei nomi che hai scelto, sono fiero di te Zayn, sei l'uomo migliore che potessi sposare, ti amo anche se non te lo dimostro da un po', mi manca Emma, mi manchi tu"
"Mi hai lasciato solo, Liam! Non sapevi neanche cosa avesse nostro figlio e te ne sei andato, sei sparito dalla nostra vita come se nulla fosse, posso anche capire il fatto che volessi staccarti da me, ma da Emma!? Come cazzo hai fatto a dimenticarti di nostra figlia?!? Chiede di te ogni fottuto giorno. Non voglio una persona come te al mio fianco! Che mi lascia alla prima difficoltà! In tutti questi anni ti ho sempre trattato come un principe, come meritavi, non ti ho fatto mancare mai nulla e ho messo te al primo posto ogni singola volta. Tu invece? Ad ogni difficoltà prendi e te ne vai! Anche quando ti ho detto di Louis mi hai lasciato solo senza capire le mie motivazioni ed io ho dovuto farmi perdonare come un cagnolino. Sono stanco!!! Stanco Liam!! Non ti voglio più ve.." mi porto una mano alla pancia per un improvviso dolore
"Jonny, amore di papà, stai buono"
"Z Zayn t ti prego"
"Cosa vuoi Liam?! Dammi un attimo di tregua!" Mi siedo di nuovo sul letto
"Oggi sei irrequieto amore, adesso ci riposiamo un po' " Liam mi guarda piangendo ancora
"Vado via subito, il tempo che mi tranquillizzo un attimo, stamattina scalcia da far paura"
"Posso?" Mi indica la pancia e io annuisco, alla fine é l'uomo che amo, il padre dei miei figli
"Ciao Jonny, sono un pessimo padre, s scusami per non aver capito subito quanto tu possa essere speciale e bello, sarai un valore aggiunto nella famiglia Payne. Credo che sarò un padre iperprotettivo ancor di più che con Emma, sarete i miei bambini sempre e vi amerò con tutto me stesso. Ho fatto tanti errori ma ti prometto che da adesso in poi cercherò di essere un buon padre e di darvi tutto l'amore che meritate" piangiamo entrambi, lui con la testa appoggiata sulla mia pancia
"L lo sapevo che oggi saresti venuto, ho chiesto io ad Harry di dirti che ero in redazione, volevo vederti, parlarti e chiederti scusa" parla non guardandomi negli occhi, ma sento ancora le sue lacrime
"Se l'avessi saputo non sarei venuto"
"Lo so, e hai tutte le ragioni di questo mondo"
"Mi sei mancato ogni singolo giorno ma tu non c'eri"
"Scusa zay, passerò la vita a chiederti perdono. Ti prego, dai a noi un'altra possibilità"
"Io ti amo Liam, sei mio marito, é normale che voglio darti un'altra possibilità ma ho solo bisogno di un po' di tempo. Le cose non torneranno subito come prima, non mi fido più, dovrai riconquistare la mia fiducia"
"Certo amore! Lo farò. Se non te la senti di tornare a casa ti capisco, ti aspetterò. Permettimi però di portarti fuori a cena stasera, a te ed Emma"
"L'ho portata ieri sera al cinema e a mangiare da Ben"
"Possiamo mangiare a casa, cucino il tuo piatto preferito e possiamo vedere uno di quei film romantici che amiamo guardare insieme"
"Ordiniamo cinese per noi? Sai, anche Em ha iniziato a mangiare questo cibo, le piacciono i ravioli al vapore e se le taglio gli spaghetti alla piastra mangia anche quelli. Ha tre anni ma un grande appetito, lo sai"
"Puoi venire un attimo con me?"
"Dove?"
"Nella stanza degli ospiti" annuisco e titubante afferro la mano che mi porge. Arriviamo davanti alla porta di una delle due stanze degli ospiti e solo adesso mi accorgo di un particolare, attaccate alla porta ci sono delle letterine di legno colorate che formano il nome Jonathan Ethan. Apre e vengo invaso dal blu e dell'azzurro, le quattro pareti sono colorate alternativamente con queste due tinte. Le due pareti blu hanno tanti pesciolini colorati dipinti sopra mentre quelle azzurre hanno tante nuvolette. In fondo alla stanza c'è una culla di legno chiaro e una giostrina con dei pesciolini che pendono sopra di essa. É tutto pronto per Jonathan, non manca niente, culla, fasciatoio, carrozzina, anche tanti giochini. Tende bianche con orsetti azzurri e un armadio sempre di questo colore. Lo apre e dentro ci sono tante tutine, magliette, scarpette, tutto minuscolo. Mi metto una mano sulla bocca e piango davvero tanto, ho 41 anni ma adesso sembro un bambino
"H hai f fatto una cosa bellissima"
"Ho finito tutto ieri sera, ci lavoro da settimane"
"Hai fatto tutto da solo?"
"Si, le pareti le ho dipinte io e anche i disegni li ho fatti io, prendendo però le forme già fatte, ho praticamente solo ricopiato"
"É la sua cameretta, la camera del nostro bimbo speciale. Questi colori, queste tinte, é tutto così rilassante. Io so che non sarà facile, ci saranno bambini che non lo capiranno, che lo prenderanno un giro, noi dobbiamo essere bravi a spiegargli che non si deve vergognare di quello che é e deve essere sempre fiero"
"Lo faremo Zay, sarà il bimbo più amato del mondo, te lo prometto"
"Credo che accetterò il tuo invito di stasera" sorride e senza aggiungere nulla mi abbraccia
"Mi é mancato così tanto il tuo odore"
"Anche a me il tuo"
"Ti amo Zay, scusami"
"Ti amo anche io e ce la faremo".