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2. Patto fra diavoli





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«Uffa... voglia di andare ai corsi estivi, saltami addosso!» sbuffa la mia migliore amica affianco a me, mentre ci stiamo dirigendo a passo di lumaca verso la scuola.

Fa un caldo terribile, ma per fortuna gli studenti del corso estivo possono tranquillamente accantonare la divisa scolastica e indossare delle magliette leggere, come ho fatto anche io oggi.

Certo che, però, dopo aver passato un'altra notte insonne, avrei preferito di gran lunga dormire un po'. E invece guarda cosa mi tocca fare...

«Ah, guarda, non dirlo a me» ribatto infatti, lasciandomi ciondolare le braccia ai fianchi.

«Menomale che questi giorni vedrò il mio amato boyfriend, visto che viene anche lui ai corsi di recupero!» Seulgi gira inconsciamente il coltello nella piaga, facendomi sentire più sfigata che mai.

«Ah, già, il tuo Seokjin. Beata te...» sospiro rassegnata. Seulgi è sempre stata fortunata in fatto di ragazzi, sin dalle medie, e ora sta con quel figo di Seokjin da ben due anni.

«Irene, se ti muovessi anche tu a trovare un ragazzo, adesso non ti lamenteresti così tanto!» mi rimprovera Seulgi, dandomi una botta in testa, per quanto riesca ad arrivarci.

«Non chiamarmi Irene!» sbotto, agitando le braccia.

Già, Irene è il mio secondo nome - datomi insistentemente dalla mia prozia italiana - ma io odio essere chiamata così, e le mie due amiche lo sanno bene. Il perché è una lunga storia, forse un giorno ve la racconterò.

«Juhyun-ah, non arrabbiarti, dai... Seulgi lo ha detto solo per il tuo bene» cerca di tranquillizzarmi Yeri con la sua vocina soave, per tirarmi su di morale.

E questo basta per un momento a farmi tornare il sorriso sulle labbra. Osservo dall'alto al basso le mie due migliori amiche, Seulgi alla mia destra e Yeri alla mia sinistra, intente ora a chiacchierare animatamente fra loro.

Loro sì che sono carine e aggraziate, con il loro metro e cinquanta di altezza... altroché!

Io invece sarò condannata per sempre ad essere alta quanto un ragazzo e a non diventare mai e poi mai kawaii come vorrei!

«Capito, Juhyun-ah? Datti da fare e vedrai che prima o poi lo troverai!» sento dirmi da Yeri, mentre alza gli occhi su di me e mi posa la mano su un braccio.

Non ho seguito il loro discorso per qualche secondo, ma non mi tiro indietro dal rispondere comunque.

«Lo so, lo so... Ma io non sono mica una tipa così esigente come pensate! Per ora mi accontenterei soltanto di avere qualcuno che mi piace, non per forza di un fidanzato... giusto per assaporare un po' quel misterioso sentimento chiamato da tutti amore» ammetto, cercando di essere poetica, ma senza successo.

«E allora dacci dentro con il tuo amichetto Kim, no?! Ormai hai 16 anni, stai invecchiando!» mi incita ancora Seulgi, prendendomi in giro come sempre con una pacca sulla schiena.

«Yah, ti riferisci a quel nano di Kim Taehyung, per caso? Che schifo! Neanche per idea!» sputo, voltando la testa. Già, perché sono stufa che il nome di quello stupido nano debba sempre emergere anche durante le nostre conversazioni!

«E poi io non sono mica una femme fatale come te! Anzi, anche se mi ci mettessi d'impegno, una spilungona sgraziata come me non raggiungerebbe mai certi livelli!» mi sfogo ancora, lasciandomi sfuggire una lacrimuccia.

«Eddai, adesso non abbatterti, però! Sai, ho sentito dire che a questi corsi di recupero ci sarà gente di diverse sezioni... chissà se c'è qualche ragazzo carino che fa al caso tuo!» la butta lì Seulgi, tentando anche lei di incoraggiarmi.

«Uh, vero! E poi potrò agire a campo libero, senza dover fare inutili figure di merda, visto che non avrò più quel nano di Taehyung fra i piedi!» grido, lasciando che il mio viso pallido riprenda vigore.

Sì, sì... riuscirò nella mia missione di trovarmi un ragazzo, costi quel che costi!

Anzi, adesso più che mai dovrò approfittarne, dato che non ci sarà nessuno a mettermi i bastoni fra le ruote!

Tuttavia, come da copione, data la mia perenne sfiga, qualcosa - anzi, qualcuno - interrompe il mio spensierato delirio di contentezza.

È Yeri, che mi sta pigiando un dito sul braccio con insistenza, fino a che non ottiene finalmente la mia attenzione.

«Ehm... ragazze, credo proprio che...» sussurra, indicandoci due figure in piedi davanti al cancello della scuola, poco distanti da noi.

Aguzzo la vista, dal momento che, pur non essendo miope, con tutto questo sole di prima mattina anche un'aquila non ci racapezzerebbe niente.

Identifico la prima figura: Seokjin, il caro fidanzato di Seulgi, molto affascinante come sempre, che ci saluta da lontano.

Ma, per quanto riguarda la persona affianco a lui, con la testa che gli arriva a malapena alla spalla di Seokjin, mano a mano che ci avviciniamo, non posso che comprendere con mio grande rammarico che si tratta inevitabilmente di...

«Che cosa?! Tu?!» punto il dito sulla fronte del nanerottolo, una volta giunta al suo cospetto, senza farmi troppi problemi.

Non ci credo! Dovrò seriamente sopportarmi questa palla al piede per un altro mese intero?!

Cominciamo bene, proprio bene...

«AHHHH, IL GIGANTE COLOSSALE DI ATTACK ON TITAN! MI DIVORERÀ!» grida allarmato lui, nascondendosi letteralmente dietro a Seokjin.

Tsk, questa volta l'ha passata liscia... ma solo per pura fortuna, altrimenti l'avrei veramente picchiato!

«Non dire balle! Piuttosto, che ci fai qui?!» ruggisco imbufalita, aspettando che mostri di nuovo al pubblico il suo bel faccino da schiaffi.

«Yeri-ah, forse conviene che ce ne andiamo...» sento sussurrare Seulgi, che fa poi un cenno a Seokjin per dirgli di seguirle in classe.

Taehyung fa per accodarsi al trio, impaurito, ma, vedendomi ritornare al mio stato di quiete iniziale, decide poi di affrontare la situazione da "uomo".

«Forse dovresti spiegarti tu, prima di rivolgerti così sfacciatamente a qualcuno!» mi aggredisce, con un cipiglio da paura.

«Ah, già, è ovvio che ci sia anche tu. Dimenticavo quanto fosse bacato il tuo cervello... di certo in pagella hai tutte insufficienze» constato, facendo la finta indifferente, mentre mi avvio anch'io sui miei passi in classe.

«Davvero?! Senti chi parla!» sento la sua voce odiosa alle mie spalle, mentre cerca di starmi dietro con i suoi passettini da formica.

«Io sono stata obbligata a venire solo perché mi sono addormentata durante l'assemblea, ma non ho delle insufficienze!» sentenzio, senza degnarlo di uno sguardo. Anche perché il mio collo ne risentirebbe, quindi... no grazie.

«Non mi sembra una cosa di cui farne un vanto!» fa lui, come se invece Mr. Bassotto potesse farlo.

«E allora tu, che sei praticamente un asino, che hai da dire in tua difesa?!» gli rinfaccio con enfasi.

E non sto dicendo niente di falso, anzi! Ora che ci penso, Taehyung sin dalla prima superiore è sempre stato uno dei più imbecilli della classe!

«È molto peggio farsi beccare a russare come una giraffa durante il discorso del preside, spilungona che non sei altro!»

In tutto ciò, fra mille battibecchi e frecciatine, non ci accorgiamo di essere già arrivati sulla soglia dell'aula.

Ad accoglierci, come sempre, c'è il professor Lee, già seduto sulla cattedra con espressione severa, sebbene manchino ancora un paio minuti al suono della campanella.

«Ehi, Hyungona e Hyunghetto, continuerete ad intrattenerci con le vostre gag tutta l'estate?»

«Professor Lee, non ci chiami così, per favore!» diciamo in coro io e il nano, per poi guardarci l'un l'altro con freddezza, gli occhi sottili come due fessure.

Anche se adesso ho questa inaspettata presenza di troppo, non permetterò che la mia estate venga rovinata per colpa sua!

«Oh, no...»

Forse ho parlato troppo presto.

Mentre ci addentriamo in aula sotto gli sguardi divertiti di tutti, infatti, purtroppo noto subito che Seulgi e Seokjin si sono andati a sedere uno affianco all'altra, vicino alla finestra; Yeri invece è dietro di loro, nell'angolino, vicino a So Hyun, una ragazza acqua e sapone della classe accanto.

L'aula è tutta piena, e, a parte il banco in fondo affianco alla scimmia - uno studente di seconda di nome Tao, soprannominato così perché puzza veramente tanto e non fa altro che mangiare in continuazione -, gli unici banchi rimasti liberi sono due banchi in penultima fila... vicini.

«Yah, ma non è possibile!» brontolo, mollando la cartella sul banco più a destra.

«Vatti a sedere il più lontano possibile da me!» cerca di intimarmi Taehyung, che da quanto è scemo non si è nemmeno accorto che deve sedersi per forza vicino a me, a meno che non voglia stare col culo a terra o, peggio... vicino alla scimmia. E questo significherebbe assorbire tutto il suo fetore infernale, cosa che credo non vorrà fare.

«Vicino alla scimmia potrei finire divorato da un momento all'altro, se gli prendesse uno di quei suoi attacchi di fame improvvisi!» dice ad alta voce lui, anche se la scimmia pare reagire con sguardo indifferente a questa sua frecciatina.

Ecco, stavo dicendo?

«Quindi non mi resta che sopportarti ancora!» aggiunge ancora, prendendo finalmente posto, purtroppo vicino a me.

«Lo stesso vale per me!»

Per non farlo a pezzi qui davanti a tutti, decido di trattenere a fatica il mio impulso di ucciderlo, poi mi rivolgo alla mia migliore amica facendole un cenno con la mano.

«Seulgi-yah, per favore, ci scambiamo di posto?»

Anche se so benissimo che quei due sono proprio inseparabili, pure in classe...

«Seulgina cara!» le dice Seokjin, con un sorrisone.

«Tesoruccio!» squittisce invece Seulgi, strapazzandogli le guance.

Bene, non si sono nemmeno accorti di me, da quanto sono presi l'uno per l'altra.

«Ah, l'amore...» sospiro, girando di nuovo la testa verso quel nano di Taehyung che, sorprendentemente, non mi sta ridendo in faccia. Chissà, forse è stato colpito da un'improvvisa botta di sonno e non reagisce più.

Ma no, aspetta! Non è ancora finita! Posso ancora levarmelo di torno!

«Yeri-yah...» faccio un secondo tentativo, chiamando Yeri e guardandola con sguardo supplicante.

Su, forza, Bae Juhyun, fai uscire quello sguardo tenerello da gatto con gli stivali che è in te!

«Oh, io vicino a un ragazzo? Non...» balbetta Yeri, non finendo nemmeno la frase, dato che la interrompo proprio io.

«No, no, certo, è impensabile... lo so» annuisco avvilita. Già, perché Yeri ha sempre mostrato un atteggiamento di eccessiva timidezza in presenza dei ragazzi, anche se questo non vuol dire che come ragazza non faccia la sua figura. Anzi, di certo è più carina e aggraziata di me!

«AAAAAAAAAISSSSHHHHH!!!» sbotto infine, sbattendo i pugni sul banco e facendo voltare mezza classe verso di me.

Dannato nano!

Non c'è fine alla mia sfiga: oltre che ad avercelo in classe, adesso devo pure sorbirmelo come compagno di banco.

Queste saranno le mie peggiori vacanze estive in assoluto...


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"Chissà se c'è qualche ragazzo carino..." aveva detto Seulgi giusto poco fa, mentre ci avviavamo a scuola.

Ma qui, anche se sto spaziando con lo sguardo da dieci minuti durante la noiosissima lezione di letteratura del professor Lee, a parte Seokjin non vedo nessun ragazzo degno di essere chiamato nemmeno decente.

Sono tutti così... brutti e brufolosi!

Ad un certo punto sentiamo bussare alla porta, e sento il professor Lee dire un «Avanti» tutto scocciato.

«Chiedo scusa, ho fatto un po' tardi» una nuova voce riempie l'aula, e il ragazzo che ha appena aperto la porta fa un passo avanti, rivelandosi a tutta la classe.

«Ah, Jeon Jungkook, giusto? Per questa volta la passi liscia, ma solo perché è il primo giorno» lo saluta severamente il professore, dicendogli poi di andarsi a sedere.

Mentre il ragazzo nuovo si avvicina sempre di più alle ultime file per cercare un posto libero, che purtroppo è proprio quello vicino alla scimmia, non posso fare a meno di sollevare lo sguardo su di lui.

Capelli e occhi castani, per giunta molto particolari, quasi brillanti, pelle liscia e molto curata, e un viso così splendente e un sorriso così raggiante che sembra essere appena uscito da un set cinematografico!

Caspita, quant'è bello... adesso sì che si ragiona!

Peccato solo che non l'avevo mai visto a scuola prima d'ora, altrimenti gli sarei già saltata addosso senza pietà!

«Ehi, posso sedermi qui dietro?» la sua voce interrompe i miei pensieri, così mi riprendo e mi accorgo di avercelo proprio a qualche centimetro di distanza.

«C-c-certo!» balbetto, tutta su di giri.

Ah, povero lui, mi dispiace che dovrà sorbirsi il fetore della scimmia, però è così dannatamente affascinante...

«Ti avverto... se ti siedi dietro a quella spilungona, non vedrai la lavagna!» Taehyung interrompe il nostro momento magico con il suo solito ghigno malefico.

«Chiudi quella bocca, nano!» lo zittisco, guardandolo malissimo.

«Sc-scusami tanto per la mia eccessiva statura, ehehe» mi rivolgo poi al nuovo ragazzo, grattandomi la testa imbarazzata.

«Tranquilla, ci vedo bene» annuisce sorprendentemente lui, tranquillizzandomi con un sorrisone che mi fa sciogliere in brodo di giuggiole.

Oh cielo... mi piaceee!

È fin troppo adorabile, ma, se non voglio squagliarmi come un ghiacciolo al sole, devo mantenere il controllo!

Vai, Bae Juhyun, puoi farcela!

Certo che... contrariamente a quanto pensavo un attimo fa, forse queste saranno le vacanze estive più belle della mia vita!


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Finite le lezioni mattutine, suona finalmente la campanella dell'ora di pranzo, ma io quasi non me ne accorgo, impegnata come sono a fissare a distanza il mio nuovo amore, che sta parlando con dei ragazzi dall'altra parte dell'aula...

Cazzarola... è tanto affascinante da mozzare il fiato.

Veramente, è riuscito a farmi diventare completamente cotta in poche ore... il classico colpo di fulmine, che però non mi era mai successo finora.

«Yah, colosso di Rodi. Ho qualcosa da dirti, vieni in mensa con me» una familiare voce acida e una mano che mi sventola davanti alla faccia interrompono i miei pensieri, facendomi tornare alla realtà.

Tsk... e ti pareva, chi poteva essere se non il nano?!

«Hai bisogno di qualcuno che ti prenda dei libri da una mensola alta?» lo provoco, per ricordargli ovviamente quell'episodio imbarazzante successo ieri.

«Smettila, dai!» mi zittisce, guardandosi intorno per vedere chi mi ha sentito. Nessuno, fortunatamente per lui.

«Spiegami per quale motivo dovrei stare con un nanerottolo come te anche durante la pausa pranzo! Non vorrai che la gente fraintenda ciò che vede, spero!» esigo di sapere, stringendo una mano in un pugno.

«Ma che sciocchezze! È solo che... devo parlarti di una cosa che non posso dirti qui» fa l'evasivo lui, avviandosi verso l'uscita dell'aula e facendomi un gesto di seguirlo con una mano.

Aish... che pazienza che ci vuole con i bambini!

«Parla o taci per sempre: di che si tratta?» esordisco quindi, una volta in mensa, sbattendo il vassoio sul tavolo.

Ci siamo appena seduti l'uno di fronte all'altra in una squallida postazione, troppo appartata per i miei gusti, e la situazione non mi piace affatto, visto che contribuirà ad incrementare i pettegolezzi della gente sul duo comico di Hyungona e Hyunghetto.

«Che ne dici se ci dimentichiamo momentaneamente del nostro odio reciproco e ci facciamo un favore a vicenda? Non che la cosa mi piaccia, sia chiaro, ma...» fa lui, confondendomi più che mai.

«Aspetta, ma di che parli?!» sollevo un sopracciglio, senza capire.

«Me ne sono accorto, sai. Perfino un cieco se ne accorgerebbe» continua lui, con espressione super convinta.

Niente da fare. Non lo sto proprio seguendo. Nel dubbio, inizio a bere la mia amata Coca Cola.

«Quel belloccio di Jeon Jungkook. Ti sei presa una tale sbandata da esserti già cotta di lui dalla punta dei piedi fino alla radice dei capelli» sentenzia infine, e dire che a queste parole rimango incredula a bocca aperta e occhi sgranati è dire poco.

«C-c-che cosa hai detto?» sputo poi inconsapevolmente la mia Coca, costringendomi a pulirmi la bocca con un braccio.

«Ahahahah, sei assolutamente prevedibile!» se la ride lui, spingendosi all'indietro sulla sedia.

«Aish... ma è veggente o cosa?» borbotto fra me e me, grattandomi la testa.

«Sei un libro aperto, te lo si legge direttamente in faccia!»

Perspicace il nanerottolo, eh! E dire che mi sembrava tanto un menefreghista patentato.

«E quindi?! Che c'entra questo con quel patto di cui parlavi prima?»

«Ecco... Se ti interessa, potrei attaccare bottone con lui per farmelo amico, dopodiché tenterei di avvicinarvi. Che ne dici?» mi propone inspiegabilmente lui, sbattendo una mano sul tavolo e fissandomi con sguardo serio.

Mh... la cosa non mi convince per niente. No, non è decisamente da Kim Taehyung proporre una cosa del genere.

C'è qualcosa di losco sotto. E io devo assolutamente scoprire cos'è.

«Non mi stai prendendo per i fondelli, vero?» faccio la difficile, mentre lo scruto con attenzione.

«Of course not, baby» fa lui, con un orrendo inglese più che improvvisato.

Lo osservo ancora meglio: lo sguardo sembra a posto, e anche l'espressione parrebbe sincera.

Già, parrebbe. Sì, perché è davvero un attore nato. Buon per lui, in fondo.

«Non ci credo.» sentenzio infine, scuotendo la testa ripetutamente.

«Sì, te lo giuro» insiste lui, annuendo ancor più convinto di prima.

Passano dieci secondi di silenzio, riempiti dall'interminabile brusio della mensa, quando, dopo aver fatto le mie riflessioni, mi decido a parlare.

«Beh, non sarebbe male come idea, se solo scoprissi veramente cosa c'è sotto»

«Ecco, a questo proposito, il patto consisterebbe nel fatto che tu... tu dovresti fare altrettanto per me, con...» prova a parlare, interrompendosi di colpo sul più bello e abbassando gli occhi.

«Con...?» lo guardo con insistenza mentre deglutisce e rialza lo sguardo.

«Con.. Yerim» conclude finalmente, arrossendo come un peperone.

«Eh?!»

Spero vivamente di aver sentito male, anche se questo vorrebbe dire che ho delle orecchie da vecchia bacucca!

«Kim Yerim, sì. La tua amichetta» ribadisce lui, non potendo fare a meno di diventare ancora più rosso, facendomi venire quasi un colpo al cuore.

«Che cosaaaa?! Yeri?! Ma insomma, lei è così buona e gentile, e tu sei un essere così subdolo!» mi esce detto impulsivamente, in un'esclamazione abbastanza alta da essere sentita nel raggio di due o tre tavoli vicini, fortunatamente vuoti.

«Shhhh! Vuoi fare silenzio?» mi zittisce lui con un gesto della mano.

«Mh, però ora che ci penso è proprio vero. I piccini stanno con le piccine» asserisco, annuendo, anche se sono ancora sconvolta dalla sua rivelazione.

«Fatti gli affari tuoi» ribatte lui, alzando il mento. Sembra aver riacquistato il suo caratteraccio nel giro di pochi secondi... veramente sorprendente.

«Comunque, ho una brutta notizia» aggiungo, ritenendo di fondamentale importanza il fatto che lui lo debba sapere. Non sono ancora così perfida da omettere particolari di rilievo come questo.

«Ovvero?»

«A Yeri non interessano affatto i ragazzi.» gli rivelo, sconvolgendolo ancor più di quanto lo ero io pochi attimi fa.

«Dici sul serio?!»

«Assolutamente sì. Anzi, ne ha proprio il terrore» giro il coltello nella piaga, anche se sto dicendo la pura verità.

«Aaaawww! Che carina! Che vuoi che sia un po' di ostilità verso i ragazzi? La guarirò io!» sembra tuttavia rallegrarsi sorprendentemente lui, tanto che gli occhi gli diventano lucidi dall'emozione.

Ma che diamine...?!

«Questo sì che è promettente!» dico sarcastica, non potendo fare a meno di ridere per la sua ferma convinzione.

Tanto non riuscirà mai nel suo intento, stupido essere immondo!

«Evvai! Ora sì che sono motivato!» continua con i suoi scleri da principessina, iniziando ad ingozzarsi a più non posso per recuperare il tempo perso in chiacchiere.

Contento lui...

«Va bene, allora affare fatto.» confermo, porgendogli una mano che lui subito si affretta a stringere, tutto su di giri.

Aish... Questa stretta di mano ha appena suggellato il nostro patto fra diavoli.

Ora che ci penso, non so nemmeno per quale arcano motivo io abbia deciso di fare questa pazzia con lui, fatto sta che ora entrambi abbiamo in pugno il cuore dell'altro.

E non sarà facile far filare liscio tutte le cose, se questa alleanza si dovesse venire a sapere in giro, né tantomeno se uno dei due diavoli tradirà l'altro.


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Piccola preview del prossimo capitolo!

«... è davvero una brava ragazza, lo sai?»

🔛

«Sareste veramente una bella coppia»

🔛

«Abbiamo veramente un grosso problema. Da codice rosso»

🔛

«Va bene, e allora... che appuntamento a quattro sia!»

🔛

«Ci vuole un idiota per riconoscere un altro idiota, tsk»

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