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Ben's POV:
Dopo l'allenamento di quella mattina, mi faccio una doccia nel bagno dello spogliatoio e dopo pochi minuti sono già fuori, intento a vestirmi velocemente per scappare a lavoro.
Sono molto impegnato in questo periodo.
Ogni mattina mi devo svegliare quando è ancora notte per recarmi nella scuola di Joe e provare la coreografia complicatissima ideata da lui stesso per il concorso di dicembre, dopodiché scappo dal signor Smith che è diventato molto più severo ed esigente e ogni sera ritorno a casa con la schiena spaccata, ma non mi posso rilassare nemmeno di sera perché devo vedermi con la mia crew e ballare insieme a loro.
Esco di casa quando è notte e ritorno di notte, in pratica. Questo è il riassunto della mia giornata. Ma la vita è una e bisogna viverla fino in fondo, dormirò quando sarò vecchio.
Appena esco dalla doccia però, mi accorgo che dei miei vestiti, non c'è alcuna traccia, e nello spogliatoio, c'è solamente il vestito di Jessica Rabbit.
- Figlio di puttana! - esclamo io, e sento Joe ridacchiare nella sala da ballo.
- Tesoro devi mettertelo, non vorrai uscire nudo... -
- Sei uno stronzo, un bastardo, un maniaco, un pervertito, un lurido, un frustrato... - riesco a dire io, con la rabbia che sale man mano che vado avanti con gli insulti.
- Oh, non fare la regina isterica, su...da bravo...indossalo, che ti faccio compagnia io...con il mio bel vestitino da Marylin Monroe -
- La pianti di parlare come un maniaco? - gli chiedo io, mentre prendo il vestito tra le mani e me lo rigiro continuamente, incapace di capire il verso giusto.
- Sei pronta, principessa? - mi chiede Joe, insistente.
- E chi ti dice che mi sto mettendo il vestito? - gli rispondo io, in tono di sfida, mentre sto tirando su la zip.
- Perché lo so benissimo che sotto sotto muori dalla voglia di diventare la mia bitch preferita. Tu pensi di essere un ribelle che non si fa comandare e invece fai tutto quello che ti dico io... - sottolinea lui, beffardo.
- Ah, questa poi! Sei un lurido pallone gonfiato. - ribatto io, infilandomi la parrucca.
- Ora vengo fuori e ti riempo di schiaffi - affermo in tono minaccioso, dando un'ultima occhiata alla mia immagine allo specchio.
In quell'esatto momento però, la porta si spalanca, e Joe entra nello spogliatoio, mostrandosi in tutto il suo splendore.
Il vestito bianco e la parrucca bionda gli donano particolarmente.
Per non parlare del suo equilibrio sui tacchi, decisamente invidiabile.
- Ma eccoti, sei bellissima tesoro...ho ragione io, non sei altro che una principessa sottomessa - annuncia lui, in tono sognante.
- Anche tu sei bellissima, devi esserti travestita da donna molto spesso, perché hai un portamento eccellente...quante volte il tuo daddy ti ha costretta a vestiti da Marylin per soddisfare i suoi piaceri? - lo punzecchio io, alzando un sopracciglio.
- Chiudi quella bocca. Però più ti guardo e più mi accorgo che manca ancora qualcosa... - mormora lui, scrutandomi il volto ed esaminandolo nei minimi particolari.
Avanza verso di me e prende un rossetto dalla trousse, dopodiché mi alza il mento con due dita e me lo mette.
Io in quell'istante sono talmente meravigliato da non riuscire a dire nulla e a fissarlo con occhi sbarrati.
Dopo averlo applicato, anche Joe sposta l'attenzione dalle mie labbra ai miei occhi, accennando un sorriso.
- Hai delle bellissime labbra, morbide, carnose...da baciare - e dopo quel sussurro, i nostri visi si avvicinano, unendosi in un dolce bacio.
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