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Capitolo 1: Pseudo-topo, questa è guerra!

In questo preciso momento, il mondo sì è fermato.

Io guardo mamma, mamma guarda me.

Papà legge il giornale, mentre quello strafigo si volta verso me e sorridente.

"Mamma... -mi avvicino a lei, sussurrando- quello non può essere il mio ragazzo... dov'è finito quel bambino/topo che mi rincorreva con le mutande in testa?" Chiedo, sconvolta.

"La pubertà gli ha sicuramente fatto bene, tesoro..." risponde incantata.

Annuisco con la testa come una gallina impazzita.

"Grazie pubertà..."

Con fare da gangster, mio fratello si avvicina a lui... con una catena d'oro al collo ed un berretto da baseball.

"Hey tu, cosa vuoi? Mia sorella non potrebbe mai vere un ragazzo sano di mente... (Hey!) Dimmi la verità, sei un drogato? Alcolizzato o psicopatico?" Chiede, a senso suo: 'minaccioso'.

In realtà è solo un moccioso.

"Spostati feto -ordino, spostandolo con un manata- ciao, emh... Dokyun, ne è passato di tempo!" Saluto, volendo sembrare amichevole e sorridendo come una capra.

Credo di averlo inquietato...

Chissà quale arcana espressione ho fatto nel contempo...

"Yeojin! Waa, sei cambiata tantissimo! Non ti avrei riconosciuta, complimenti sei diventata davvero una bella ragazza!" Mi dice, sorridendo.

"He he...grazie -un momento... vuole forse insinuare che ero un cesso da bambina?! Non mi freghi sai?- anche tu sei diventato... molto alto" contrattacco.

Ti ho capito sai?!

Non prendermi per scema con quel sorriso!

Volevi offendermi!

"Yeojin ma che dici! -mi rimprovera mia mamma- è diventato sicuramente un bel ragazzo! Quale alto!" Corre verso di lui e lo prende sottobraccio.

"Ah, si. Carino" sputo acida, lasciando mia madre sconvolta.

"Che ci fai qui? Pensavo vivessi in Giappone" chiedo, ignorando le frecciatine dello sguardo di mia madre.

"Sono tornato stamattina, vivrò qui per un po', se non ti da fastidio." Ancora sorride? Non hai capito che tra me e te è guerra?!

Ok ok...forse stoun tantino esagerando...

Magari -dico magri- non l'ha detto per offendermi...

Riproviamo.

"Vivrai qui, fantastic- aspetta che?!- CHE SIGNIFICA CHE VIVRAI QUI?!" Urlo, guardando male mia mamma.

"Te l'ho detto cinque minuti fa, tesoro" risponde, con fare ovvio.

"Stai scherzando?! (Affatto) Ma è un ragazzo! (Il tuo ragazzo) su questo dobbiamo ancora discutere (in che senso?) Mamma! Io voglio scegliere! Non ti offendere Dokyun... sei bellissimo, ma io non voglio stare con una persona che avete scelto voi! Non siamo nel seicento! Questa non è Joseon, quindi scordatelo!" Urlo, senza respirare.

"Hai perfettamente ragione sorella... poveretto, costretto a stare con una pazza. Mi dispiace per te, bro." Si intromette Mark.... aish sta zitto nanetto!

"Wa, sei come quando eri piccola sai? Mi ricordo che nemmeno allora volevi stare con me, perché i grandi ti facevano arrabbiare. Non sei cambiata, hai sempre quel carattere, Yeo Jin. Ma sta tranquilla, ti abituerai. Non sono così male, penso che cambierai idea." L'ha fatto un'altra volta... perché continui a dire cose così strane?!

Chi si vuole abituare!

Aish...

"Tesoro, fagli vedere dov'è la sua stanza" chiede/ordina mia mamma,  sorridendo.

Non ho altra scelta...

Gli faccio segno di seguirmi ed insieme saliamo al piano di sopra.

"Allora, quanto resterai?" Chiedo, spezzando quell'imabarazzante silenzio.

"Non ti sforzare, resto solo sei mesi. Spero di non darti fastidio, così tu non lo darai a me." Risponde.

Eh?

"Come scusa?!" Mi volto, guardandolo storto.

"Non fare come se fossimo amici, noi due siamo perfetti sconosciuti. Spero che non mi starai tra i piedi, perché io odio le persone rumorose come te." Continua, con quello sguardo da sotuttoio...

Lo sapevo... faceva il carino perché c'erano davanti i miei.

Tipico.

"Senti -inizio, avvicinandomi- tu non mi interessi, a me piace uno strafigo alto uno e ottantacinque, non so se mi spiego. Non ti starò tra i piedi, perché ho di meglio da fare. Questa è la tua stanza, me ne torno a letto." Rispondo, girando i tacchi e andando verso camera mia.

"Se penso che dovrò vedere tutti i giorni questo zombie con il pigiama arcobaleno, mi viene la pelle d'oca." Sussurra.

Ma non così piano da non farsi sentire dalla sottoscritta.

Mwo?!

"Il mio pigiama è bellissimo, me lo ha regalato mia mogliah e a me piace. Se ti disgusta tanto puoi sempre andartene. Sempre dritto, giù per le scale, c'è la porta. Buonanotte" rispondo, aprendo la porta ed entrando in camera mia.

E quella chi era?

Non io di certo...

Non mi sono mai comportata alla Jay Min...

Ho la pelle d'oca.

Per la prima volta in vita mia, ho tenuto testa ad un ragazzo che non fosse Markito o Jaeho...

Sono sconvolta.

Me ne torno a letto, abbastanza seccata.

"Sarai anche bellissimo ma hai un carattere di merda, bello mio. Aish, non ci sono più i Romeo di una volta, vero Jong Suk?"

Ho sempre parlato con il mio poster, non sorprendetevi più di tanto.

Crollo nel mio solito sonno profondo e l'indomani, al mio risveglio, mi ritrovo Markito in boxer che mi da cuscinate.

Ragazzino stupido...

Lo scaravento per terra e mi alzo di malavoglia, andando verso il bagno in fondo al corridoio; ignorando qualsiasi cosa mi stia dicendo quel feto idiota.

Entro senza bussare e rimango letteralmente bloccata.

Perché con dieci gradi questi maschi stanno seminudi?

Ebbene sì; Na Dokyun è di fronte a me senza maglia.

Senza pensarci due volte, chiudo la porta urlando semplicemente "Mihan"

Con gli occhi spalancati fisso il corridoio, mentre Markito esce da camera mia tutto contento.

"Io volevo avvertirti, ma tu mi hai ignorato, colpa tua" e scende giù a fare colazione.

***

A tavola samo rimasti tutti in silenzio, mentre Dokyun mi guardva male.

Adesso stiamo camminando verso la scuola; lui comincia oggi, andrà nella classe 1 perché è intelligente.

Almeno non dovrò guardare la sua faccia arrabbiata tutto il giorno.

Mentre sono distratta dai miei pensieri, non mi accorgo che inizia a piovere.

Non appena la mia testa è semi-zuppa, sgrano gli occhi e tiro fuori l'ombrello dallo zaino.

Sospiro, mentre con lo sguardo cerco di capire se quello pseudo-topo ha portato con se l'ombrello, ma appena mi volto mi ritrovo il viso ad un centimetro dal suo.

Si è riparato sotto il mio ombrello senza il mio permesso, ma non è questa la cosa importante.

Il suo respiro si scontra con il mio, mentre io cerco di non guardarlo negli occhi.

Che succede?

Mi sento imbarazzata... Dokyun spostati.

"Ho dimenticato l'ombrello" dice, dopo due minuti di silenzio.

"Se vuoi puoi usare il mio, ma dovrai accontentarti, probabilmente non ci entreremo entrambi" rispondo, distogliendo lo sguardo.

"Fa niente, vuol dire che ti inzupperai" continua, prendendomi l'ombrello dalle mani, avviandosi verso la scuola, ormai non troppo lontana.

Rimango due minuti ferma, scioccata e basita allo stesso tempo, o come direbbe Jaeho, scioccobasita.

"Evviva la galanteria!" Urlo nervosa, iniziando a correre verso l'ingresso.

Ho capito che quello ha un metro e mezzo di gambe, ma com'è possibile che non l'abbia raggiunto?

"Dove ti sei cacciato?" Sussurro scrutando ogni dove alla ricerca del topo perduto.

"Pseudo-topo... questa è guerra!" Urlo.

Mentre scruto l'area tra la cassetta delle lettere e il semaforo, non sento più la pioggia sulla mia testa.

Mi volto e vedo la mia amica Jay, con una faccia confusa e non poche occhiaie.

"Hai dimenticato l'ombrello?" Chiede.

"Hai dimenticato di dormire?" Chiedo a mia volta.

"Hey, ho fatto prima io una domanda... e comunque no, non ho dormito" risponde sbadigliando.

"Il mio ombrello me lo ha fregato un idiota" rispondo.

Jay Min sgrana gli occhi.

"Certo che oggigiorno se ne vedono di tutti i colori: adesso la gente ruba perfino gli ombrelli... daebak." Commenta, riprendendo a camminare.

La seguo, riparandomi sotto il suo ombrello, camminando come due vecchiette sottobraccio, mentre le racconto la mia sventura.

***

Arrivate a scuola, Jay Min posa l'ombrello nel suo armadietto vuoto, per farlo asciugare.

"Daebak... esistono ancora i matrimoni combinati?" Chiede, togliendosi il giubbotto che ha rubato a suo fratello.

"Sai Jay, credo che tu non abbia afferrato il concetto-"

"Ed è carino almeno?" Chiede, interrompendomi.

"Chi?" Si intromette Yi Jeong, fresco di droga mattutina (come direbbe Jay).

"Il fidanzato di Yeo Jin, un vero bastardo, a quanto sento" risponde, prendendo il berreto di Yi Jeong e mettendoselo in testa.

"Assomiglierà a qualcuno" la stuzzica il ragazzo, cercando di riprendersi il berretto.

Ma quando si fidanzeranno questi due?

Flirtano peggio di Jaeho e Sihyoung.

Sospiro e mi siedo al mio posto mentre Ji An si lamenta con Kyung Il di quanto lui sia inutile.

Jaeho fa la sua entrata scenica con petali di rose.

Spero che questa giornata finisca in fretta...

Entra in classe il professor Seo Joon e tutti tranne Jay ci sediamo al nostro posto.

Lei con molta nonchalance, si butta sul banco e dorme, mentre Eun Chan le scatta un foto per ricattarla.

Il professore ci saluta al suo solito modo altezzoso e superiore e ci intima di fare silenzio.
"Ho un annuncio da fare! State zitti plebei. Oggi, abbiamo un nuovo arrivato, -cosa? Un nuovo arrivato? Impossibile... lui è nella classe 1- si è trasferito dal Giappone -è solo una coincidenza...- Vi presento Na Dokyun, su, entra caro"

Oh no.

No no no.

Non può essere....

Anche in classe?!

E senza darmi il tempo di prepararmi mentalmente, vedo l'enorme figura di Na Dokyun pararsi di fronte la cattedra. A due banchi da me c'è il mio acerrimo nemico...

"Buongiorno ragazzi, sono Na Dokyun; è un piacere conoscervi"

Boom!

Aggiornamento senza preavviso!

Ti voglio bene mogliah!

Ora scappo.

Adieu~

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