<< Simeon >> la voce di Mehr rimbombò per tutta la sala vuota, ma non mi voltai continuando a guardare fuori dalla finestra. << La tua dichiarazione è arrivata a destinazione >> mi informò lei, nel suo tono notai dell'indecisione << Sei sicuro che sia stata una mossa...intelligente? >> mi domandò lei, chiusi gli occhi. << Dobbiamo costruire un futuro per tutti gli ultraevoluti prima di lasciare questo mondo. Non possiamo più aspettare, distruggeremo l'El Dorado e diventerammo i signori del mondo >> li risposi usando un tono freddo << Si però... >> cominciò lei, ma si interuppe quando mi girai verso di lei << Non devi andare ad aiutare Ghiris a fabbricare altre armi? >> li domandai per farle capire di andarsene << Si, a dopo Simeon >> detto questo uscì dalla stanza. Io rimasi solo con il silenzio, mi rigirai verso la finestra, ma non mi dispiaceva. << Simeon... >> una voce delicata mi fece girare, si trattava di Alexis. Mi guardava con le mani raccolte davanti alla pancia. << Ciao sorellina, non ti ho sentito entrare >> li dissi accennando un sorriso, lei però non lo ricambiò come faceva di solito << È vero quello che ho sentito >> fece una pausa dove si morse le labbra nervosa << Che hai dichiarato guerra alla El Dorado? >> mi domandò lei. Sembra timorosa e nervosa. << È la verità, è ora che gli ultraevoluti dimostrano la loro superiorità >> li risposi sorridendo. << Perché l'ho hai fatto Simeon? Non soffriamo già abbastanza! >> detto questo se ne andò. Mi venne l'istinto di fermarla, ma il mio orgoglio mi trattenne. Se lei non è d'accordo non farà parte del mio progetto, non riceverà un trattamento speciale soltanto perché è mia sorella minore. Conquisterò il mondo e niente o nessuno mi fermerà. Dimostrerò che gli umani non possono competere con noi esseri superiori. La mia solitudine fu interrotta ancora una volta dalla porta che si apriva, incrociai lo sguardo acquamarina di Fey, poi mi rigirai verso la finestra. Fuori, sotto il cielo scuro, brillavano le luci della città che presto sarà in mio potere. << Simeon sei un idiota >> mi disse Fey usando un tono deciso, risi divertito dal suo insulto. << Dopo che ti ho accolto assieme a tua sorella tu mi dai del idiota, sei un ragazzo molto riconoscente Fey Rune >> li dissi ironico. << Sono rimasto al tuo fianco in tutto quello che facevi... >> cominciò lui, ma io dissi interrompendolo:<< È quello che mi aspettavo da te >>. Mi girai a guardarlo divertito, aveva le mani chiuse a pugno e lo sguardo furioso. << Dopo tutto quello che abbiamo già passato vuoi aggiungere altro dolore con una guerra inutile! >> mi gridò contro, sorrisi divertito, ma dentro di me non ero per niente felice. << È buffo sai Fey, mia sorella mi ha detto la stessa cosa >> li dissi non prestando attenzione al suo rimprovero << Sei un egoista Simeon Ayp, non so come ho fatto ad essere il tuo migliore amico! >> mi urlò lui con le lacrime agli occhi, poi si girò e se ne andò sbattendo la porta dietro di sé.

Due ore dopo ero seduto a capotavola nella sala delle riunioni. Tutti gli ultraevoluti erano seduti divisi per squadre. Di fianco a me, a destra, si trovava Alexis mentre alla mia sinistra c'era Fey. Non mi guardava limitandosi a stringere i pugni sotto il tavolo. << Come tutti sapete poche ore fa ho dichiarato guerra alla El Dorado. È giunto il momento per noi di uscire dall'oscurità e dimostrare a tutti gli esseri inferiori la nostra superiorità >> annunciai sorridendo, in tutta la stanza non volava una mosca e tutti mi guardavano con attenzioni. << Ora, non voglio obbligare nessuno a partecipare a questa missione. Chi non vuole farlo si alza ed esce dalla porta, non voglio indecisi >> ordinai indicando la porta. Tre ragazzi si alzavano e uscirono dalla stanza, nessuno di loro era Fey né Alexis. Sorrisi soddisfatto: la vittoria era nostra...era mia.