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8. I feel like a cliché

È Domenica sera.
Mi sto addormentando sui libri di fisica quando vedo il mio cellulare illuminarsi. È Amelia.

Ci sei a vedere la partita stasera?

            Che partita domando io.

Di Brian

????

mio fratello? hai presente?
1,80 occhi verdi e
rompi palle!
ti dice qualcosa?

Stiamo parlando
di quale sport?

Football June!

Il football non mi è mai piaciuto, troppo violento... ma ora come ora farei qualsiasi cosa per prendermi una pausa dai libri.

            Va bene ma
passate voi?

🤡🤡🤡🤡

Vorrà dire sì?



________________

Entro in macchina di Brian e mi stupisco di non vedere Blaze.

—E Blaze?-

Amelia sorride.

Forse dovrei essere sincera e dirle che Blaze è carino ma è solo un amico per me? O forse dovrei dirle che mi è parso di vederlo abbracciare un altro ragazzo nel parcheggio del supermercato?
Siamo abbastanza amiche da avere questa confidenza?

Poi però mi rendo conto di com'è vestita Amelia: indossa un abitino azzurro che temina in una gonnellina a pieghe bianca.
Ha una grossa scritta ST. MARY stampata davanti. Il nome della nostra scuola.

-Cioè fammi capire...sei una cheerleader?—

-Troppo cliché per lei signorina White?—mi prende in giro.

- Oh, no figurati.- bofonchio guardando fuori dal finestrino.

Brian non spiaccica parola per tutto il tragitto, rimane silenzioso come al suo solito, mentre io mi chiedo se mai mi sentirò a mio agio con il mio corpo come accade alle altre ragazze.



Arriviamo al campo da football della nostra scuola dopo una decina di minuti. Non me lo aspettavo, ma gli spalti sono già tutti pieni. Ci sono anche molti genitori, ragazzi, ma sopratutto ragazze. In prima fila noto Stacy, la bionda bassina che avevo visto parlare con James Hunter, in classe.

-June, loro sono Poppy e Ari. Le mie migliori amiche.-

-Ciao June... White, giusto?-

Una ragazza minuta dai lunghi capelli castani e mossi mi saluta. Anche lei porta la divisa delle cheerleader.
-Io sono Ari.-

Non riesco a distogliere lo sguardo dall'eyeliner perfettamente steso che le conferisce uno sguardo felino.
Era lei che ho visto baciarsi con Brian al parchetto degli skater.

-Lei invece è Poppy.-

Ari indica la ragazza al suo fianco: è alta e delle onde bionde dai riflessi azzurri le circondano il viso.

- Ciao June, è tanto che hai cambiato scuola? Non mi pare di averti vista prima. Dove vivevi prima di trasferirti? Non vuoi fare parte delle cheerleader vero? Sei in classe con Stacy?-

Resto interdetta per qualche istante. Troppe domande.

- Poppy non ama stare zitta. Te ne accorgerai..- bisbiglia Ari sorridendo.

Non sapendo bene cosa dire, sorrido anch'io, poi rispondo all'unica domanda che ricordo.
-Sì. Sono in classe con Stacy.-

-Non cominciamo a parlare di quella stronza, vi prego.—sbotta Amelia aggiustandosi il vestitino sulle gambe.
Di solito è sempre solare, non l'ho mai vista così rigida come in questo momento, chissà perché parlare di lui la innervosisce così tanto...

Lo sguardo di Amelia si scurisce ancora di più, quando una sagoma alta si avvicina a noi.

- Lei è Taylor...- Poppy mi fa una smorfia nel presentarla.

La riconosco. La ragazza alta, bionda e spocchiosa delle macchinette. Anche lei con la divisa. Ovviamente.

—Non vi ho viste alle prove stamattina, voi tre. Sbagliatemi un passo, dico solo un passo... e vi giuro che vi taglio fuori all'istante.-

I suoi occhi azzurri ed altezzosi finiscono su di me.

-E tu....saresti?-

-June.- rispondo guardandola in cagnesco.

—Sparisci tappetta. Queste panchine sono solo per le cheerleader.-

Okay che la simpatia non l'avevano distribuita quando è nata Taylor, ma così mi sembra un po' eccessivo.

-Lei è con me. Può sedersi qui.—insiste Amelia prendendo le mie difese.

-Tecnicamente non è proprio...-
Poppy comincia a parlare, ma Amelia la zittisce con un cenno.

La bionda capo cheerleader inasprisce lo sguardo verso me e le tre ragazze.
—Tiffany!?!??!-

Sta urlando come una strega, nel tentativo di richiamare una sua amica.
Riconosco anche lei: è la mora riccia che stava a cavalcioni su James Hunter nel cortile.
Ma esiste una ragazza che non sia passata sotto alle sue manacce?

Questa arriva affannata, non appena la bionda la richiama.
—Dimmi Taylor.-

-Puoi dire a queste quattro sciacquette, chi cazzo è che comanda qui?-

-Tu!—esclama la sua amica con occhi impauriti.

—E allora chi è che decide chi può stare seduta in panchina e chi si deve levare dai coglioni?-

Adesso le strappo le extension dei capelli ad una ad una.

-Sempre tu, brava. Vuoi una medaglia o una statua per questo? Comunque ne vado.— bofonchio innervosita da tanta maleducazione.

-Simpatica eh?—mormora Amelia, camminandomi a fianco.
-Stasera non posso prenderla a schiaffi sennò facciamo saltare la partita... tu siediti qui.—mi dice indicando la prima gradinata degli spalti.
-Ti lascio il borsone con le bottigliette d'acqua.-

-Aaah grazie, così sì che mi sento utile.-

Amelia raggiunge le sue compagne che iniziano a provare una coreografia, mentre il campo si riempie di ragazzi con la divisa da football.
Riconosco immediatamente Brian, indossa una maglietta bianca con scritto 15 in azzurro sul petto e HOOD sulla schiena.
Brian non è altro che un metro e ottantacinque di fisico slanciato. La maglia aderente gli segna i bicipiti possenti, delineando le sue grandi spalle larghe. Occhi verdi, capelli scuri e broncio.

—Brian è il capitano della squadra!- annuncia Ari, con occhi pieni di orgoglio.

Distolgo immediatamente lo sguardo con fare colpevole.
Ah, già. Ari dovrebbe essere la sua ragazza. E io sto sbavando.

Le lancio una bottiglietta d'acqua non appena lei mi fa un cenno.
Brian è un bel ragazzo, senza ombra di dubbio, ma Ari è davvero stupenda. Non credo di aver mai visto una ragazza così bella.

Il solo è ormai calato, respiro l'aria calda di settembre mentre le ragazze parlottano tra di loro.
-Anche se Brian l'ha rimpiazzato per un anno... non spetta di nuovo a James il titolo di capitano?—chiede Poppy ad Amelia.

Poppy è una gran chiacchierona, a differenza di Amelia.

-Io non ne so un cazzo di Hunter. Chiedilo a Taylor Heart o a quella sottona di Tiffany. Non so chi delle due se l'è scopato per ultimo.-

Ari ridacchia aggiustandosi la lunga coda di cavallo castana. -Ma cosa ne sanno quelle due, è già tanto se Hunter sa come si chiamano...-

A Taylor però le chiacchiere non sono sfuggite.

-Muovete quei culi inesistenti, galline?—urla la spilungona bionda contro le ragazze che sono venute a chiacchierare vicino a me.

Poi però si volta di scatto in un'altra direzione.
Io, Amelia, Ari e Poppy ci giriamo tutte e quattro all'unisono verso l'ingresso del campo da football.

James Hunter arriva sull'erba con passo deciso senza levarsi quel suo solito sguardo arrogante, raggiunge i suoi compagni di squadra, poi inizia il riscaldamento. È a petto nudo. Perché non è vestito come gli altri? Che idiota- mi dico mentre i miei occhi cascano lenti sul suo fisico possente e leggermente abbronzato.

Lo sguardo di James si fa più duro e sembra non conoscere paura, quando lui e Brian si scambiano un'occhiataccia.
E io non posso farne a meno.
I miei occhi slittano prima sul moro, poi sul biondo.
Okay, di scuole ne ho girate tante in questi ultimi anni, ma due fighi come James Hunter e Brian Hood non li avevo mai visti.
Per lo meno non dal vivo.

James si scompiglia i capelli color cenere con una passata di mano veloce, poi prende una bottiglietta dalla panchina e comincia a bere.
Le sue vene del collo si gonfiano a dismisura mentre ingolla acqua.
Il mio sguardo modella lentamente il suo petto scolpito. Ripenso immediatamente al suo profumo. Che cosa assurda, mai sentito nulla di così intenso da rimanermi impresso nella memoria.
Le ragazze e tutte le cheerleader sembrano avere tutti gli occhi incollati su di lui, solo io distolgo lo sguardo immediatamente.

-C'è anche William...— mormoro sottovoce, quando vedo quel ragazzo dell'armadietto. È più piccolino degli altri. Le sue braccia sono sottili, così come le sue gambe.

-Speriamo non finisca come al solito...—mormora Poppy passando gli occhi da Brian a James.

-Perché di solito cosa accade?—chiedo curiosa.

-Hunter e Hood che si prendono a pugni.—spiega Poppy a gran voce per sovrastare il vociferare che ha cominciato ad imperversare nel campo da football.

-E come mai? Non sono in squadra assieme?- domando a Poppy. È lei la chiacchierona del gruppo, se non me lo spiega lei, chi può farlo?

- Noi dobbiamo andare, June. Fa il tifo per noi!!—taglia corto Amelia trascinando via le sue amiche verso il campo.

Qualcosa mi dice che lei c'entra qualcosa con tutta questa storia.
Dovrei farmi gli affari miei? Certo.
Voglio farmeli? Nah.

Il primo tempo scorre veloce e nella pausa Amelia corre da me. È quasi senza voce.

- Non ti sgolare troppo..— la prendo in giro per i ridicoli coretti delle cheerleader.

-Vuoi sapere perché mi sei piaciuta subito, June?-

Mi stranisco dell'affermazione di Amelia, seppur mi faccia piacere.
-Sentiamo.-

-Sotto sotto tu ti senti migliore degli altri.— dice lei dall'alto del suo fisico perfetto.

-Ma che dici,...—rispondo quasi imbarazzata.

-Lo vedo con che sguardo di superiorità ci guardi. Pensi che siamo delle sgallettate alle quali piace far vedere il culo mentre provano le varie composizioni...-

-Beh... riusciresti a convincermi del contrario?—Le chiedo sorridendo.

Ovviamente non penso che loro siano delle cattive ragazze, credo solo non faccia per me vestirmi in quel modo e urlare come una pazza per dei ragazzi sudati che si uccidono per prendere una palla.

-Posso convincerti del contrario.- dice lei con aria di sfida.
-Prova a venire ad un allenamento. E vedrai che non è come sembra.-

-Tu sei pazza!! Non farei mai una cosa del genere.- dico incrociando lei braccia.

-Mi è piaciuto come hai risposto a Taylor. Vieni alle prove, le farai prendere un infarto!—esclama lei ridendo.

✨✨✨✨

Dopo la partita i ragazzi tornano negli spogliatoi per lavarsi e cambiarsi.
Io non ho bene capito chi abbia vinto, ma credo la nostra scuola.

-Vieni June!—mi richiama Ari.

-La raccatta palle viene con noi, perché...?—domanda Taylor mentre ci dirigiamo verso il cortile dove ci aspetta un piccolo buffet organizzato dalla scuola.

-Perché June parteciperà alle prossime prove.-

- ahahahahaha Amelia sei sempre la più ridicola!— sbraita la bionda seguita a ruota dalla sua amichetta Tiffany che si arriccia una ciocca castana intorno al dito con fare nervoso.

- Non sto scherzando. June vuole entrare a far parte delle cheerleaders. Paura , Taylor?- sbotta Amelia con sguardo serio.

C O S A ?

Non interrompo il loro battibecco perché vedere Taylor prendersi male mi fa solo che piacere.

-Perché dovrei aver paura di quelle gambette corte?- chiede guardandomi con disprezzo.

-Perché saranno anche corte ma i calci in culo possono darli senza problemi!- esclamo guardandola dritta nei suoi piccoli occhietti azzurri, che lei assottiglia con fare maligno.

Sento una risatina dietro di noi.
I ragazzi sono usciti dalle docce e sono vestiti con abiti normali.
È Jackson a ridere.
Ora sono sicura, era proprio lui che ho visto nel parcheggio.
Biondo alto e largo.
Mi chiedo cosa ci facesse Blaze con lui, dato che si odiano...

-Dio mio. Datemi dell'acqua santa!- esclama Tiffany sventolandosi la faccia con un foglio di carta.

- Stai bene?- le chiedo preoccupata.

So che è amica di
Taylor-sonostronza-Heart, però però la vedo in difficoltà, perciò metto da parte l'astio e le chiedo se ha bisogno di aiuto.

-Non sto bene, credo di sentirmi male.- afferma seria guardando in una direzione precisa.

Mi allarmo per un secondo, ma la preoccupazione svanisce quando vedo James Hunter che sta fumando appoggiato ad un albero con gli occhi scuri persi nel vuoto.
Non posso fare a meno di notare che indossa un paio di pantaloncini da boxe ed una canottiera sportiva che lascia intravedere i pettorali rigonfi.

- Ma per favore!- esclamo indignata.
Ma queste che problemi ormonali hanno?

Amelia torna con un piattino di stuzzichini, mentre Poppy comincia a raccontarmi della sua vita morte e miracoli.

Il mio sguardo scivola subdolo in quella direzione. Di nuovo.

Espira il fumo con lentezza, ha gli occhi arrossati. Sembra stanco.
Poi però mi si accavallano gli organi nello stomaco, quando quegli occhi blu come la notte mi fulminano in pieno, lanciandomi un'occhiata intensa.
Distolgo immediatamente lo sguardo.
Avrei potuto scegliere di guardare Brian, forse William... e invece no.
Maledetta me e la mia curiosità.

-June!-

La voce di William. Finalmente.

-Hei...-

Quando mi volto lo trovo già cambiato e con i capelli ancora un po' umidi. Il suo solito ciuffo è pettinato verso il basso.
-Mi fa piacere vederti. Ancora.-

Oddio l'ha detto davvero?

Intorno a me ci sono Amelia, Poppy e altre ragazze, ma lui guarda solo Ari per qualche istante, poi torna su di me.
-Sei...fai parte anche tu delle cheerleaders?-

-Ehm.. no io..-

Mi sto già incartando.

-Peccato, non mi dispiacerebbe averti intorno più spesso.- dice lui con un gran sorriso ricurvo.

Cosa dico, cosa dicooooo!?

-Will!- la voce profonda di James cattura l'attenzione del suo amico.

-Vieni qui. La canna non si rolla da sola.- sputa sgarbatamente.

Scrollo il capo, ma d'altronde cosa mi aspettavo? Se William è amico di James Hunter, non sarà di certo un santo.

-Sembra che tu sia richiesto.- dico innervosita.

Chi mi da il diritto di essere infastidita se un tizio che conosco a malapena si fa comandare a bacchetta dal suo migliore amico e se si fuma le canne e Dio solo sa cos'altro?
In teoria nessuno, ma se mi sento così che ci posso fare?

- Tutto bene?- domanda William scrutandomi in volto.

- A meraviglia.- Mi passo una ciocca bionda dietro all'orecchio.

-Senti, ti va di mangiare un boccone insieme nell'intervallo domani?-

Questa non me l'aspettavo minimamente però.

-William, te la dai una cazzo di mossa?- James Hunter si sta spazientendo. E io con lui.
Cosa darei per tirargli un pugno su quella faccia da schiaffi che si ritrova.

- Allora, June?-

William. Concentrazione, June. William.

-Sì mi va.-

Poi però guardo il gruppetto dei suoi amici che sta alle sue spalle.
Hunter mi sta fissando con occhi duri. Jackson ridacchia come uno scimmione di prima categoria ed il tizio rasato ha gli occhi a mezz'asta, sembra si sia sniffato la resina dell'albero sul quale è appoggiato.

-Accetto ma ad una condizione.-

William corruccia le sopracciglia chiare, mi sta ascoltando serio.

-Loro li voglio vedere.- dico senza mezzi termini.

Oddio, non è che adesso William penserà che l'ho detto solo perché voglio stare sola con lui?
Cioè sì voglio ma... dovrebbe essere lui a...

-Solo io e te, June.- sorride William prima di tornare dai suoi amici.

-Ti ci voleva tanto, Will? E lascia perdere quella ragazzina del cazzo.-



Nei prossimi capitoli ne vedremo delle belle 😂

Ho deciso che sospenderò bad guy per continuare questa storia.
Non posso continuarle entrambe perché c'erano troppi argomenti in comune, così per adesso continuo questa 😇

Spero vi piaccia ✌️

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