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*Denki si rimise la maglia, ormai asciutta, in tutta fretta, si lavò il volto per riprendersi un attimo e si affrettò ad uscire dal bagno raggiungendo l'amico al di fuori della gelateria dopo aver recuperato il bicchiere con le ciliegine che gli era stato offerto e che aveva posato sul tavolino in precedenza, ed aver nuovamente ringraziato le due commesse.

K: "Hm..ahemm, a-andiamo?..."

D: "Eh-oh... si, si andiamo.."

I due si incamminarono in rigoroso silenzio verso i dormitori ed una volta arrivati si scambiarono uno sguardo fugace, il primo a parlare, dopo un respiro profondo fu Izuku

D: " K-Kaminari-kun.. che ne dici se.. se ci tentiamo un'altra volta? Insomma...oggi non è andata decisamente come volevamo noi, perciò, f-facciamo un'altro giorno?"

Il biondo alzò lo sguardo e gli rivolse un sorriso timido e grattandosi il retro della nuca rispose con un tono imbarazzato

K: "C-certo...la... la prossima volta Midobro, i-io vado... vado in camera mia, buon- buon riposo" e si diresse nella sua stanza.

Una volta dinanzi alla porta, varcò la soglia e come un automa, senza nemmeno rendersene conto posò sulla scrivania il bicchiere ancora pieno di ciliegie che teneva in mano da tutto il tragitto, si sedette sul letto, la schiena poggiata contro la parete, le braccia mollemente lascia lungo i fianchi si mise a contemplare il vuoto per un tempo indefinito finché qualcuno non bussò alla porta, cosa che lo ridestò dai suoi pensieri.

K: " Chi è?" chiese innocentemente.

B: " Sono io Fulminato, Occhi da procione mi ha costretto a salire per darti un'occhiata, ha detto che le sembravi strano"

K: " Sto bene Bakubro, stavo per farmi una doccia se non ti spiace"

B: "Come ti pare, sono salito per un cazzo, Occhi da procione me la paga" si sentì brontolare mentre il biondo esplosivo si allontanava dalla stanza del biondo elettrico.

Denki tirò un sospiro di sollievo e si rilassò di colpo, una mano a tirare indietro le ciocche bionde in un disperato tentativo di ricomporsi, ma purtroppo il suo sguardo cadde sul bicchiere pieno di ciliegine, riportandogli alla mente quello successo poche ore fa...

Le labbra di Izuku, la sua lingua che sfiorava quella dolce ciliegia e l'assaporava... gli si formò un nodo alla bocca dello stomaco, la gola che cominciava a seccarsi e il rossore che ritornò prepotente a colorargli le guance... Ma cosa stava pensando?!... Anche se... le immagini di Izuku intento a lavargli la maglia gli si palesarono come un fulmine a ciel sereno dinanzi agli occhi, i muscoli delle braccia che si flettevano ad ogni movimento, i muscoli leggermente pompati degli avambracci...

K: "Aaa ma cosa sto pensando, penso mi serva seriamente una doccia, e queste.." si diresse verso il bicchiere posto sulla scrivania e lo buttò nel cestino "..Niente più ciliegie, mai più, lo giuro..."*

Il biondo elettrico si avvicinò all'armadio, per prendersi un cambio con cui stare comodo e ritagliarsi del tempo per sé dopo la doccia, ma il suo sguardo non potè fare a meno di soffermarsi su nuovo sul cestino mentre un profondo respiro gli spezzava il fiato in gola..

Perché per quanto si sforzasse nel cercare di dimenticare quella confusione, una confusione davvero strana che sembrava aver mandato a puttane il suo cervello per qualche secondo, quei frutti così rossi e caramellati continuavano a chiamarlo...

Portandolo ad abbassarsi, piegandosi sulle ginocchia, ed a prendere di nuovo su il bicchiere ormai quasi vuoto e ad afferrare una delle ciliegie portandosela davanti agli occhi

Rivedendo davanti a sé la scena appena vissuta, labbra altrettanto rosse e dall'aria gustosa che si aprivano per accogliere quel frutto fin troppo dolce, per poi portarsene una alla bocca lasciando che semplicemente le labbra vi si posassero sopra e che i suoi occhi si chiudessero per qualche secondo

Per poi far scattare il braccio, gettando la ciliegia lontano da lui con uno scatto contornato persino da qualche fulmine, e rialzarsi in piedi con gli occhi sbarrati e rivolti verso il basso

Dove il pantalone che aveva scelto per uscire, un jeans che gli stava meravigliosamente e che lo faceva sentire un figo della madonna, sembrava tirare appena sul davanti

Portandolo ad indietreggiare, ancora più destabilizzato, ed a spalancare ancora di più gli occhi mentre si fiondava in bagno ed apriva il rubinetto della doccia alla massima potenza

Ovviamente, anche se inconsciamente, mettendolo solo sull'acqua fredda


Non ne farò mistero...

Non è un bellissimo periodo per me ma sto cercando di combattere questa voglia di demolire ogni cosa, senza remore, e questa storia probabilmente sarà quella che mi terrà ancora in piedi...

Portate pazienza ok?

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