Capitolo 26
Era il giorno delle prove, la prima prova. Kate si era rimessa completamente e la McGranitt aveva stabilito il giorno della prova che si sarebbe svolta nell'aula di Divinazione senza troppi banchi tra le scatole.
-Io ci sto capendo ben poco. Odio Divinazione.- disse Ron chiudendo io libro in malo modo.
-Scusa Ron ma ho mollato da tempo quella materia inutile.- Rispose la Granger cercando di aiutare il suo amico.
-Scelta saggia Herm, quella materia é davvero inutile.- sbuffò Ron scompigliandosi i capelli. -A proposito tra poco abbiamo le prove del teatro. E non mi é neanche passato per l'anticamera del cervello di sapere di cosa parla.-
-Non é poi così complicata da capire Ronald. Io l'ho letta molte volte. Allora c'è Mirandolina che gestisce la locanda dove viene costantemente corteggiata da ogni cliente, in modo particolare dal Marchese di Forlipopoli e dal Conte di Albafiorita
I due personaggi rappresentano gli estremi dell'alta società veneziana del tempo. Il Marchese, avvalendosi esclusivamente del suo onore, è convinto che basti la sua protezione per conquistare il cuore della donna. Al contrario, il Conte crede di poter procurarsi l'amore di Mirandolina così come ha acquisito il titolo infatti le fa molti regali costosi.
L'astuta locandiera, da buona mercante, non si concede a nessuno dei due uomini, lasciando ad entrambi intatta l'illusione di una possibile conquista.
L'arrivo del Cavaliere di Ripafratta, un aristocratico altezzoso e misogino incallito, sconvolge il fragile equilibrio instauratosi nella locanda. Detta ordini a Mirandolina e cerca inoltre di mettere in ridicolo il conte ed il marchese accusandoli di essersi abbassati a corteggiare una popolana.
Mirandolina, ferita nel suo orgoglio femminile e non essendo abituata ad essere trattata come una serva, si ripromette di far innamorare il Cavaliere.
Per fare innamorare il Cavaliere, Mirandolina si mostra sempre più gentile e piena di riguardi nei suoi confronti, finché questo dà segni di cedimento. In seguito, dichiara di disprezzare le donne che mirano esclusivamente al matrimonio, destando immediatamente una certa ammirazione da parte della sua vittima.
Più tardi, mostra ostentatamente di non voler fare complimenti falsi al Marchese.
Il cameriere Fabrizio è molto geloso di Mirandolina, la quale riceve addirittura in dono dal cavaliere una boccetta d’oro che però getta con disprezzo in un cesto. Il cavaliere, dilaniato da sentimenti contrastanti, non vuole far sapere di essere oggetto dei raggiri di una donna, ma allo stesso tempo spera di poterla avere per sé. Quando conte e marchese lo accusano di essersi innamorato della donna, l'orgoglio ferito del cavaliere esplode in una disputa che rischia di culminare in tragedia. Il marchese, accortosi della boccetta nel cesto e credendola di scarso valore, se ne appropria e la regala poi a Dejanira, una commediante arrivata alla locanda.
Dato che l'innamoramento del cavaliere è diventato cosa pubblica, la vendetta di Mirandolina è finalmente compiuta.
La donna riconosce di avere provocato troppo il cavaliere e quindi, quando quest'ultimo va in escandescenze, decide di risolvere la questione sposando Fabrizio, come le aveva consigliato il padre in punto di morte. La donna non lo ama veramente, ma decide di approfittare del suo aiuto sapendo che il matrimonio non sarà veramente un ostacolo per la sua libertà.
Il cavaliere lascia la scena furioso e Mirandolina promette a Fabrizio che se la sposerà, lei rinuncerà al suo vizio di far innamorare altri uomini per vanità. Il conte ed il marchese, in occasione del lieto evento, accettano di buona grazia la decisione di Mirandolina, la quale chiede loro di cercar rifugio presso un'altra locanda. -
-Donne....siete tutte uguali-
-Attento a come parli Ronald Weasley, ti ricordo che sono armata. E poi non tutte le donne sono come Mirandolina-
***
-Terry la pianti, di grazia, di sventolare quei fogli? Mi stai stressando!- disse Kate irritata
-Secondo me la convalescenza ti ha fatto male- rispose secco lui.
-Ma questo non ti dà la libertà di fare chiasso-
-Basta discutere e diamoci da fare- lì richiamò la McGranitt. -Non é il momento di litigare ragazzi. Vi ricordo che la recita ci sarà tra 3 mesi e non sarà una passeggiata mettere in scena un'opera babbana come la Locandiera-
-Sono d'accordo- rispose la giovane Malfoy a sua volta. Aveva avuto modo di leggere quell'opera babbana, la sua seconda preferita dopo "Macbeth" di Shakespeare. Ad Hermione un giorno le disse soltanto: no la "Romeo and Juliet" non fa per me. Con grande stupore della riccia. Forse perché era l'opera preferita dal genere femminile per eccellenza, ma a Kate non interessava. Era praticamente l' eccezione che confermava la regola. In meno di 20 minuti erano arrivati tutti, mancava soltanto.....il cavaliere.
-Blaise!- lo chiamò Kate -dov'è quell'idiota del tuo compare?-
-Eccomi!- rispose Draco annunciando la sua presenza. Capelli spettinati, mani in tasca, sguardo da bad boy cacciatore. Ok é il caso di smetterla di pensare. La McGranitt raggiunse così il centro della stanza
-Bene, ora che ci siamo tutti, possiamo iniziare. Ora il signor Steeval vi consegnerà il vostro copione. Oggi proverete leggendo ma dovrete imparare le vostre scene entro due giorni, quando ci rivedremo per le prove.- decretò la McGranitt e gli studenti non proferirono parola. -Bene buon lavoro ragazzi!- li congedò uscendo.
-E ovviamente io dovrei imparare tutta questa roba in due giorni?- chiese inorridito Zabini.
-Già, immagino sia troppo per il tuo quoziente intellettivo. Devi studiare le prime due pagine- disse Kate mostrandogli tutto. -oltretutto ti ho anche evidenziato le battute. Sei un caso disperato.-
-Davvero molto divertente Kate.- replicò Zabini.
Avevano cominciato già a secitare le prime battute tra una risata ed un' altra. Erano abbastanza buffi vederli recitare, soprattutto Ron Weasley e Blaise Zabini. Sembrava quasi uno sketch che un'opera teatrale di grande calibro.
<<Fra voi e me vi é qualche differenza.>> disse Zabini, il marchese di Forlipoli rivolgendosi ad Harry Potter, il conte d'Albafiorita.
<<Sulla locanda tanto vale il vostro denaro, quanto vale il mio>> rispose il conte.
<<Ma se la Locandiera usa a me delle distinzioni, mi convengono più che a voi. >>
<<E per qual ragione?>>
<<Io sono il Marchese di Forlipoli>> si vantò Zabini con voce possente.
<<Ed io il Conte di Albafiorita>> lo imitò Harry.
-Come sei ridicolo Potter!- disse Malfoy provocando le risate di tutti. Ma Harry lo ignorò.
<<Si conte! Contea comprata>>
<<Io ho comprato la Contea quando voi avete venduto il marchesato.>>
<<Oh basta, son chi sono e mi si deve portar rispetto.>> gli disse Zabini avvicinandosi di colpo ad Harry come a volerlo picchiare. Hermione non poté non pensare che per essere la prima prova se la stavano battendo alla grande.
<<Chi ve lo perde il rispetto? Voi siete quello, che con troppa libertà parlando....>>
<<Io son in questa locanda perché amo la Locandiera. Tutti lo sanno, e tutti devono rispettare una giovane che piace a me>>
-Ah si vogliono tutti te? Vedremo!- le sussurrò all'orecchio Draco facendola arrossire. Lui ghignò mettendo mano alla tasca impugnando la bacchetta. Nonostante l'occhiataccia lanciatagli da Kate come a dire: é solo una recita.
<<Oh questa é bella! Voi mi vorreste impedire ch'io amassi Mirandolina? Perché credete ch'io sia in Firenze? Perché credete che io sia in Firenze questa locanda?>>
<<Voi non farete niente.>> disse Zabini con un gesto della mano destra come a volerlo fermare.
<<Io no e voi si?>>
<<Io si, voi no. Io son chi sono. Mirandolina ha bisogno della mia protezione.>>
<<Mirandolina ha bisogno di denari, e non di protezione.>>
<<Denari?....non ne mancano.
<<Io spendo uno zecchino il giorno, signor Marchese, e la regalo continuamente.>>
<<Ed io quel che fo non lo dico>>
<<Voi non dite, ma già si sa.>>
<<Non si sa tutto>>
<<Si caro signor Marchese, si sa. I camerieri lo dicono. Tre paoletti il giorno>> cinguettò Harry
-Sta zitto Sfregiato!- gli disse a sua volta il moro.
<<A proposito di camerieri; vi é quel cameriere che ha nome Fabrizio, mi piace poco. Parmi che la locandiera lo guardi assai di buon occhio. Può essere che lo voglia sposare.>>
<<Può essere che lo voglia sposare. Non sarebbe cosa mal fatta. Sono sei che é morto il di lei padre. Solo una giovane alla testa di una locanda si troverà imbrogliata. Per me se si marita, le ho promesso trecento scudi.>>
<<Se si mariterà, io sono il suo protettore e lo farò io....E so io quel che farò>>
-Bene stop per oggi- li bloccò Kate -Studiate bene le vostre parti e ci vediamo per la prossima prova tra due giorni.-
I ragazzi salutarono e uscirono dalla stanza. Tutti tranne Terry.
-Terry qualcosa non va?-chiese la ragazza guardandolo.
-Nono tutto ok. Sabato sto andando ad Hogsmeade per una commissione datami dalla McGranitt. Ti andrebbe, insomma, di accompagnarmi?-
-Mi stai chiedendo un appuntamento?-
-Si se così si può definire- rispose Tarry sorridendo le in attesa di una sua risposta.
-D'accordo accetto- disse Kate
-Molto bene! Allora sabato alle 4 ti aspetto davanti l'entrata dei sotterranei- decretò lui.
-Ok Terry. A domani- disse salutandolo ed uscendo di corsa raggiungendo la sua amica Ginny alla Torre di Grifondoro.
---
Eccomii con il nuovo capitolo. Che ve ne pare? Allora ne ho approfittato del discorso tra Ron ed Hermione per spiegarvi la trama. Ma poi tutti questi uomini innamorati di Mirandolina....Pare un'opera Multiship Harmione, Dramione, Romione ahahahaha sembra fatto di proposito XD comunque se non capite qualcosa delle battute tra il marchese e il conte, scrivetemi pure
Al prossimo capitolo :)
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro