Capitolo 22
Gli studenti erano tornati ad Hogwarts già da una settimana. Hermione parlò a lungo con i suoi genitori nei due giorni che restarono alla Tana e racconto' loro tutta la verità e del perché fu costretta a togliere loro la memoria. All'inizio soprattutto suo padre era leggermente adirato ma poi capì e insieme a sua moglie abbracciò forte sua figlia, quella figlia ormai cresciuta e che aveva dato loro tante soddisfazioni. Il giorno della partenza, portò con sé ad Hogwarts Grattastinchi, ringraziò i signori Weasley e salutò i suoi genitori che tornarono a Londra, promettendo loro che sarebbe andata a trovarli non appena ne avuta l'occasione. Con Draco, da quella sera, lo rivide sul treno, gli corse incontro, lo baciò, ma dopo andò a sedersi in un'altra cabina insieme ad Harry, Ron e Ginny, non voleva assolutamente passare del tempo con tutti quei Serpeverde. Lui al contrario non perdeva occasione per stuzzicarla, oppure acciuffarla di sorpresa per rubarle qualche bacio a fior di labbra. Il primo giorno per poco non li scopriva la McGranitt al cambio delle lezioni. Ron soprattutto non era molto d'accordo, non gli piaceva vedere Hermione fidanzata con Malferret ma chi era lui per vietarle di frequentare quell'odioso Serpeverde? Non era più il suo fidanzato, era stato lui stesso a lasciarla dopo pochi mesi dalla fine della guerra. Il pomeriggio del settimo giorno, dopo pranzo, Kate lasciò Draco, Blaise e gli altri in Sala Grande per dirigersi in Biblioteca. Una ricerca di Trasfigurazione la aspettava e non voleva assolutamente perdere tempo. Era lí da più di due ore e la voglia di studiare era andata a farsi benedire da un bel pezzo.
-Kate!- disse un ragazzo sedendosi accanto a lei.
-Terry!- salutò a sua volta. -Scusami ma non posso parlare ora, sto studiando.
-Non preoccuparti, non ti ruberò molto tempo. Però visto che ti ho scelta come mio braccio destro nell'organizzazione della recita, vorrei metterti al corrente di alcune cose- confessò il ragazzo -Sai la trama della storia vero?-
-Certo!- disse la ragazza annuendo -l'ho letta qualche anno fa-
-Bene, io ora ti dirò le persone che hanno ottenuto più voti e i loro ruoli......Il tutto é frutto di un ragionamento durato tutte le vacanze e dal fatto che ho trovato molte congruenze con gli studenti scelti.- disse Steeval facendole l'occhiolino.
*A quanto pare mi aspetta una lunga giornata* pensò rassegnata Kate chiudendo i libri.
-D'accordo-
-Ho iniziato assegnando le parti meno complicate. Quindi Cho Chang ed Hannah Abbott nei ruoli di Ortensia e Dejanira. Ho scelto tuo cugino nel ruolo del cavaliere, come sai, questo personaggio si vantava dicendo di essere immune all'amore e al fascino femminile. Quindi é più che adatto al suo personaggio. La Granger di conseguenza sarà Mirandolina e Ron Weasley interpreterà Fabrizio. Restano Harry Potter é il conte, Blaise Zabini il marchese, Anthony Goldstein e Justin Finch Fletchley i servitori del conte e del cavaliere.-
- il Golden Trio é sempre fra i piedi- rispose ridendo Kate-
-Oltretutto Weasley e la Granger sono stati anche insieme. Immagina la gelosia di Malfoy al solo pensiero del finale.-
-Rischierai di far scoppiare una rissa lo sai?- ghignò la ragazza.
-Ne sono consapevole, proprio per questo sono geniale-
-Ohh non montarti troppo-
***
-Hermione dai, é ora di scendere per la cena- la incitò la Weasley.
-Si arrivo!- rispose la riccia uscendo dalla sua stanza del dormitorio. Stavano uscendo dal quadro della Signora Grassa, quando Hermione intravide un'ombra dietro l'angolo e capì subito chi fosse.
-Hermione!- la chiamò Ginny scuotendola
-Cominciate a scendere, vi raggiungo dopo- disse congedandosi. Ginny così raggiunse il suo ragazzo e suo fratello.
-Herm?- chiese Ron con fare sospetto.
-Ci raggiungerà tra poco con Malfoy!- rispose la rossa capendo tutto. Non ci voleva certo la scienza. Hermione una volta svoltato l'angolo non vedendo più nessuno, cominciò a pensare di aver immaginato tutto e stava per raggiungere i suoi amici, quando si sentì prendere per la vita andando a finire contro il muro e le labbra di Malfoy furono subito sulle sue, entrambi coinvolti in un bacio travolgente da togliere il fiato. Prima o poi le avrebbe fatto prendere un infarto.
-Malfoy!- lo ammonì la riccia -Cosa ci fai qui?-
-Granger- disse il giovane riprendendo il bacio da dove si era interrotto. -Volevo vederti- ghignò
-Ci saremmo visti tra due minuti in Sala Grande e dopo alla riunione con gli altri caposcuola e la McGranitt- disse come a rassicurarlo.
-Capirai, stupida riunione insignificante. Se fosse per me già non mi sarei presentato. Poi però la mia ragazza é contraria perché gelosa di vedermi con altre ragazze- disse ghignando.
-Non sono gelosa Malfoy!- ribatté la ragazza anche se aveva maledettamente ragione. Il solito orgoglio Grifondoro. La sua ragazza...
Quella frase detta da lui aveva un sapore più dolce, perfino quando la chiamava Mezzosangue lo era.
-Ah no? Allora non ti dispiace se sabato non ci vediamo per i compiti e vado ad Hogsmeade con Pansy e Blaise-
-Non ci provare Malfoy, scordatelo!- ribatté facendolo ridere.
-Ecco Granger, sei gelosa- disse prendendole il viso fra le mani -Però ti ricordo che l'uscita ad Hogsmeade é stata spostata quindi non ci sarei potuto andare comunque.-
*Giusto! Maledetto sapeva come mettermi alle strette* si ritrovò a pensare Hermione. Lo odiava quando si comportava in quel modo. Ma per la prima volta non sapeva cosa rispondere. Lei, sempre con la risposta pronta. Dannato Furetto! Draco la prese per mano, intrecciando le loro dita e si avviarono verso la Sala Grande. Rimasero attaccati per tutto il tempo, nessuno dei due voleva rompere quel contatto. Ma erano arrivati alla Sala Grande e ognuno doveva raggiungere il proprio tavolo anche se erano ancora unite le loro mani.
-A dopo Malfoy- disse la riccia con un bacio prima di raggiungere il tavolo dei suoi amici.
-Ragazzi, volevo darvi alcuni annunci importanti. Come prima cosa, davanti la porta della biblioteca potete provare il foglio con i nomi degli studenti che faranno la recita e dovranno presentarsi nell'aula di Trasfigurazione per la prima prova domani alle 4 del pomeriggio. Secondo, ricordo ai caposcuola la riunione di stasera per discutere i preparativi del ballo di fine anno. Per ora é tutto! Buon Appetito a tutti!- disse la McGranitt tornando a sedere insieme agli altri insegnanti.
***
Kate dopo aver terminato la ricerca scese nel dormitorio per riposare. Si sentiva strana in quei giorni, forse era solo colpa dello stress. Qualche ora di sonno in più le avrebbe sicuramente giovato. Ma più provava a chiudere gli occhi e più c'era qualcosa che la costringeva ad aprire gli occhi. Sentiva dei rumori, ma non erano i soliti rumori e poi una voce
-Kate..- una voce che la chiamava sospirando. La ragazza si alzò di scatto, ma non aveva intenzione di scendere dal letto. Forse quell'idiota di Draco le stava giocando un brutto scherzo.
-Kate vieni...-
Una volta, due volte, tre volte. Decisamente non era quell'idiota. Si alzò dal letto, si infilò le scarpe, si sistemò la gonna della divisa ed uscì dalla sua stanza. La sala comune era deserta, non vi era anima viva. Eppure quella voce continuava a chiamarla. Uscì dalla sala comune e decise di seguire la voce. Camminava lentamente, preoccupandosi di guardarsi sempre alle spalle. Sentiva un dolore allo stomaco e l'ultima volta che é successo, la notte stessa é stata male a causa di uno stupido incubo. Vide un fantasma salire le scale della Torre di Astronomia, sembrava Sir. Nicholas.
-Sir Nick- lo chiamò la ragazza. Lui preferiva farsi chiamare Sir Nicholas ma a lei piaceva chiamarlo Nick, anche per farlo arrabbiare a volte -Sei tu? Ti avverto che se vuoi giocare non é un buon momento!-
Si stava dirigendo alla Torre di Astronomia. Perché dovrebbe andare proprio lì? Perché continuava a chiamare il suo nome? Tutto questo era molto strano. Voleva vederci chiaro. E non aveva tempo per chiamare Draco. Magari gli avrebbe mandato il suo patronus soltanto in caso di emergenza. Era arrivata sulla Torre, deserta come sempre e con il vento che soffiava contro i suoi capelli ondulati.
-Sir. Nick smettila di giocare a nascondino- disse intimorita. Stava cominciando a tremare, era spaventata.
-Voltati Kate!- Quella voce, più vicina, ad un passo da lei, così nitida. L'aveva già sentita e di certo non era di Sir. Nicholas. Serrò le mani in due pugni e si voltò. Le si gelò il sangue.
-Padre....siete voi?-
-Già. Oggi chiuderemo un vecchio conto in sospeso figlia mia- disse ridendo. Una risata da far accapponare la pelle, una risata malefica, glaciale. La ragazza iniziò ad indietreggiare verso la ringhiera, cercando la sua bacchetta per chiedere aiuto ma non riusciva a trovarla.
-Non avere paura di tuo padre, vuole solo restituirti il favore. É inutile che cerchi la bacchetta, non la troverai.-
-Cosa vuoi da me, io non capisco, non ti ho fatto niente-
-Non si dicono le bugie, tuo padre te lo ha insegnato o vorresti una rinfrescata di mente?-
-Ne ho abbastanza delle tue maledizioni cruciatus-
-Questa volta avrei di meglio-
-Non mi interessa. Sto ricominciando a vivere finalmente. E non sarai tu a rovinare tutto. Lasciami in pace- disse con gli occhi lucidi, ma doveva resistere, qualcuno sarebbe venuto a salvarla. Ne era certa. Doveva trovare un altro modo.
-Oh no. La mia morte é avvenuta a causa tua-
-Tu hai seguito Voldemort e sei morto in guerra, avete lottato per una guerra senza senso. Mi hai costretta a combattere,mi hai fatto ricevere con la forza il marchio nero e mi hai lasciata priva di forze su quel dannato pavimento. Ma ora basta, sei morto. Non credo a nessuna parola di ciò che dici. Ho visto il tuo corpo, privo di vita, accanto a quello di mia madre.- disse urlando di rabbia Kate. Una rabbia che cresceva a dismisura.
-E allora il tuo amato cugino ti ha tenuto nascosto tante cose. Non vorresti saperle?-
***
Theo correva verso la Sala Grande, sentiva Kate ed era terrorizzata. Era andato nella Torre per passare la serata lì ad osservare il panorama notturno, finché non l'ha sentita lamentarsi e non sembrava sola. Doveva correre da Draco. Fece irruzione all'improvviso, non c'era tempo da perdere.
-Draco, Kate é nella Torre di Astronomia, non é sola, e la persona con cui parlava le diceva che é venuto per portarla con sé- disse urlando Theo ma non aveva neanche finito di parlare che Draco stava già correndo verso la Torre. Lui era tornato ma non le avrebbe mai portato via sua cugina, neanche sfiorata. Ha sempre cercato di proteggerla e sapeva che prima o poi avrebbe scoperto tutto, solo non era il momento...Una corsa contro il tempo. Stava salendo le scale e la vide. Nonostante tutto era riuscita a mantenere la lucidità ma sapeva che non avrebbe resistito al lungo. Doveva portarla al sicuro, non c'era altro tempo da perdere.
-Lasciala- disse con la bacchetta puntata contro il fantasma.
-Draco, bene. Giusto in tempo per assistere alla scena- rispose lo spettro. Draco ghignò improvvisamente
-Mi dispiace deluderti, non ci sarà nessuna scena- disse aprendo uno scrigno che al contatto con la mano del ragazzo sprigionò un'energia tanto forte da risucchiare il fantasma -Torna all'inferno-
Raggiunse la ragazza stesa sul pavimento, non poteva succedere di nuovo. Tremava e il cuore batteva sempre più lentamente. La prese in braccio e la portò in infermeria. Non poteva morire, Kate era forte, doveva restare in vita.
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