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Capitolo 13

Erano passate due settimane, Hermione dopo quei sguardi lanciati nella Sala Grande aveva cercato di evitarlo il più possibile, ad eccezione degli incontri per le ronde in cui perlustravano la zona in religioso silenzio da parte di entrambi, troppo orgogliosi per affrontare l'argomento "bacio" e lei tirava sempre in ballo il compito della McGranitt da terminare, infatti tre giorni dopo era sulla scrivania insieme agli altri compiti.

-La McGranitt ha detto che il tuo compito insieme a Malfoy era uno dei migliori- disse Ginny la sera prima mentre erano in sala comune davanti al fuoco.

-Ginny per me è un normale compito come tutti gli altri- rispose secca Hermione Granger fissando il fuoco. Per quanto ci provasse non riusciva a togliersi dalla mente l'immagine di lei e Malfoy nella stanza delle Necessità e lui che le si avvicina per premere le labbra sulle sue. Un bacio che non aveva niente a che vedere con quello che Ron le diede giù nella Camera dei Segreti.

-Non se stiamo parlando di una collaborazione tra te e Malfoy senza arrivare ad insultarvi o schiantarvi a vicenda. Per non parlare del....-

-Ok Ginny sei stata fin troppo chiara- rispose interrompendola. -Tu invece come ti sei trovata con Blaise Zabini?- disse spostando la sua attenzione verso il fuoco davanti a lei che riscaldava tutta la Sala Comune.

-Devo dire che è molto simpatico, abbiamo lavorato bene con risate tra una domanda ed un'altra. Per capire che cosa gli piace fare quando va ad Hogsmeade ci ho messo quasi due ore. Inziava a raccontare e subito nominava Malfoy e tutti gli scherzi che hanno fatto nella loro vita. Ron invece mi ha detto che con Pansy già alla prima lezione stava perdendo la pazienza e come lo capisco. Merlino, quella ragazza è insopportabile e il suo cervello è grande quanto una nocciolina.- ribattè tutto di un fiato, finchè non scoppiarono a ridere entrambe pensando alla Parkinson.

-Io vado a dormire Ginny, ci vediamo domani.- si congedò all'amica dirigendosi verso la sua stanza.

-Notte Hermione-

***

Anche Draco del resto non riusciva a spiegarsi il perché di quel bacio, per una scommessa con Zabini?, per far capire a Kate che la Granger non sarebbe riuscita a tenergli testa a lungo? Oppure perché infondo in quel momento era ciò che voleva anche lui? Non lo sapeva, ma era un bel problema. Il padre lo ha cresciuto dicendogli che i Mezzosangue sono la feccia del Mondo Magico, che sono il nulla in confronto a loro perfetti e impeccabili purosangue. L'aveva odiata la Granger, eccome se l'aveva odiata eppure ora non ci riusciva più e quando la chiamava Mezzosangue il suo tono non era più acido come un tempo ma dolce, i tempi sono cambiati. Aveva addirittura rifiutato più volte Pansy ma lei continuava a stuzzicarlo, non mollava! A volte scambiava qualche parola con Kate e Blaise che in qualche modo cercavano di dargli qualche consiglio ma prima o poi sapeva che la Granger gli avrebbe chiesto il perché di quella scommessa e soprattutto perché proprio il bacio ma per il momento era meglio non pensarci. Era il 25 Novembre e questo significava che mancava esattamente un mese a Natale. Draco era insieme a Theo e Blaise in sala comune e stavano parlando della partita di Quidditch contro i Grifondoro, perché era chiaro che Grifondoro avrebbe sconfitto Corvonero e si sarebbero scontrati. Ma questa volta, pensò Malfoy, avrebbe battuto quello Sfregiato una volta per tutte. Quando arrivò Kate, li raggiunge, e si mise a sedere tra lui e Theo. Ultimamente era più strana del solito, sempre più misteriosa e quando Kate è misteriosa qui gatto ci cova. Si era sbarazzata una volta per tutte degli occhiali liquidando la questione con un: li ho gettati nell'acido. Draco le diceva sempre che con quegli occhiali era la versione femminile dello Sfregiato e lei scoppiava a ridere ogni volta contagiandolo con la sua risata innocente e piena di vita. La sera prima la trovò nella sua stanza ad osservare una boccetta strana e lui la richiamò

-Non ti facevo così scaltra cugina. Chi sarebbe il fortunato che si ritroverà a bere quel filtro d'amore?- chiese facendola sussultare.

-Draco, è un ricostituente per i miei capelli. Me lo ha fatto avere Ginny Weasley-rispose la ragazza. E ora lei si presentava più affascinante che mai con i capelli ricci, con due ciocche di capelli fermate da due fermaglietti, l'uniforme e truccata, strano lei raramente si trucca.

-Allora il ricostituente ha dato i risultati sperati a quanto vedo!- disse Malfoy ghignando.

-Si- disse toccardosi i capelli. Quando voleva sapeva essere attraente, tanto che Blaise non smetteva di fissarla neanche un minuto e Malfoy osservandolo ghignò di nuovo. –Devo ringraziare Ginny Weasley. Dovresti provarlo Draco- concluse guardandolo. Il ragazzo in tutta risposta le passò il suo braccio intorno alla spalla di lei, attirandola verso di sé

-I miei capelli sono perfetti già così, ma ci penserò- sussurrò il ragazzo al suo orecchio seguito da un dolce bacio sulla guancia facendola arrossire ma non lo diede a vedere.

-Ma come siamo romantici Draco. Dì un po' ti sei dichiarato alla Granger stamattina- cinguettò come sempre Zabini. Malfoy lo fulminò con lo sguardo anche se lo avrebbe schiantato volentieri.

-Kate, stamattina ti ho vista con la Granger e la Weasley in biblioteca. Di cosa stavate parlando?- chiese curioso Theo

-Compiti di Aritmazia-

-Ma va consegnato tra due settimane- Ribattè Nott insospettito. Kate non la stava raccontando giusta.

-Già ma non voglio ridurmi all'ultimo minuto come fai tu, giusto per il minimo indispensabile. Almeno me lo sono tolto tra i piedi.-

-E ovviamente sarai così gentile da farcelo copiare a tutti noi- ribattè Zabini

-Puoi scordartelo Blaise!- concluse scuotendo la chioma di capelli.

-Vedremo- ghignarono i ragazzi vedendola ma Draco si ritrovò ad osservarle i capelli e si ricordò della chioma riccia della Granger degli ultimi anni, soprattutto al quinto e al sesto anno e pensò che erano stupendi e immaginò le sue mani sfiorarli appena, quei capelli che profumavano di vaniglia. Ecco ci stava pensando di nuovo. Si alzò di scatto e senza salutare nessuno si diresse nella sua stanza. Quella sera avrebbe parlato con la Granger, costi quel che costi.

-Qualcosa non va?- chiese Kate appoggiata alla soglia della sua stanza.

-No, è tutto apposto. Mi prendi qualcosa da bere? Avrei sete.- rispose alla ragazza, che eseguì i suoi ordini e non tardò a tornare con un bicchiere di Whisky Incendiario.

-Oh brava ottima scelta.- disse afferrando il suo bicchiere e dopo averlo bevuto uscì dai sotterranei.

***

Procedeva a passo svelto, sicuro di trovare la Granger in biblioteca e infatti non sbagliava. Si avvicinò al suo tavolo e si sedette di fronte a lei.

-Granger- la chiamò facendola sussultare.

-Malfoy! Vuoi farmi prendere un infarto?-chiese la ragazza tornando a leggere il suo libro.

-Dobbiamo parlare Granger!-

-Non ora Malfoy! Come puoi vedere sono impegnata.-

-Si vedo come impieghi il tuo tempo tutti i giorni- rispose Malfoy senza ricevere risposta. -Hai tutta la vita per leggere quel maledetto libro Granger –disse strappandoglielo dalle mani.

-Ridammi il mio libro Malfoy-

-Se verrai con me- ghignò il giovane in tutta risposta e la ragazza si ritrovò ad accettare. Tanto perché voleva continuare ad evitarlo. Raggiunsero la Stanza delle Necessità e vi entrarono dentro.

-Allora che devi dirmi?- chiese con voce titubante. Malfoy non rispondeva. Continuava a fissarla e man mano si avvicinava. Avvicinandosi, il camino davanti a loro illuminò una parte di lui l'altra restava scura. Angelo bello e dannato. Hermione cominciò ad indietreggiare ma lui la raggiunse in uno scatto prendendola per la vita e attirandola verso di lui. Si fissavano intensamente negli occhi. Grigio e marrone, ghiaccio e fuoco che si incontrano, mischiandosi tra loro. In quel momento lei era quasi spaventata ma cercò di non perdere il controllo. Lui si avvicinò pericolosamente al suo collo per respirare il suo profumo. Vaniglia. Sentiva il respiro caldo di Malfoy sulla sua pelle mentre le sue mani finirono sulle spalle del ragazzo per poi portare le loro labbra a cercarsi in un disperato bisogno. Lui cercava lei e lei cercava lui.

-Granger, Granger- gemettè Malfoy tra un bacio ed un altro. Quei baci stavano diventando una droga ma nessuno dei due era intenzionato a rompere quel contatto che li teneva così uniti. Non sapevano cosa fosse, cosa li spingeva a cercarsi ma era una forte sensazione, piacevole per entrambi e questo era ciò che contava.

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